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TUTTO QUELLO CHE E'SUCCESSO VERAMENTE L'11 SETTEMBRE 2001

22.09.2013 18:07

E dopo le strane promozioni e gli strani allontanamenti di chi non voleva ap piattirsi sulla”verità”ufficiali,andiamo a smontare pezzo per pezzo le menzo gne sulla dinamica dei vari avvenimenti.

 

1)Le torri gemelle sono effettivamente crollate in verticale-come si può vedere dai filmati-ma lo strano è che hanno lanciato rottami a grande distanza, inspie gabilmente e cià è incompatibile per le leggi della fisica,nell’ipotesi del crollo spontaneo.Se al contrario si ipotizza l’uso di esplosivi è molto plausibile con il lancio delle travi di acciaio che vanno a conficcarsi in edifici vicini così come molti testimoni oculari asseriscono di aver visto,di getti orizzontali di materie fuoriusciti dalle torri.Inesistente e inconsistente la spiegazione ufficiale,per la quale,”tali getti possano essere stati provocati dall’effetto”stantuffo”,cioè pro vocati dallo stantuffo dei piani che crollavano l’un l’altro espellendo l’aria all’e sterno”

2)Rumsfeld sapeva tutto.Ecco cosa scrisse l’Associated Press,riportando le sue parole:“All’interno,il segretario alla Difesa,Donald H. Rumsfeld riceve alcu ne persone per parlare della difesa antimissile e del rischio del terrorismo al ri guardo di ciò che è nel frattempo sopravvenuto.‘Lasciatevelo dire-afferma-io ho fatto il punto della situazione in più riprese.Ci sarà un altro avvenimento’. Due minuti più tardi,un aereo si schiantava sulla prima torre del World Trade Center e provava che egli aveva ragione”.Christopher Cox,presidente del Co mitato politico repubblicano alla Camera dei rappresentanti,era uno degli invi tati.Qualche ora dopo gli attentati, fece una dichiarazione nella quale riportava le parole del segretario alla Difesa“.

Disse Rumsfeld testualmente”‘Se noi restiamo vulnerabili ad un attacco missi listico,un gruppo terrorista o uno Stato canaglia che si mostrasse capace di colpire gli Stati Uniti o i loro alleati da dei luoghi lontani avrebbe il potere di te nere il nostro paese intero in ostaggio del nucleare o di un altro ricatto’,disse lui.E continuò:”Lasciate che ve lo dica.Io ho fatto il punto della situazione a più riprese.Ci sarà un altro avvenimento”.

Qualche minuto dopo che egli ebbe finito di parlare,le parole di Rumsfeld si ri velavano tragicamente profetiche”Visionario fuori dal comune,Donald Rum sfeld annunciò anche un altro attentato che sarebbe seguito a quello del World Trade Center.Precisò anche il bersaglio:il Pentagono.

Il Daily Telegraph riportò il seguito della storia:“Donald Rumsfeld,il segretario alla Difesa,era nel suo ufficio che si trova nella parte Est dell’edificio,in riu nione con Christopher Cox,il presidente della commissione della Difesa della Camera dei rappresentanti.Cox ricorda che Rumsfeld guardava gli avveni menti di New York alla televisione e disse:‘Credetemi,non è ancora finita.Ci sarà un altro attacco e sarà diretto contro di noi(cioè contro il Pentagono,dove si trovava in quel momento)”.In diretta,Rumsfeld raccontò come andò la fac cenda.Il mattino dell’11 settembre,il panico ebbe la meglio sulle amministra zioni statunitensi.Il presidente Gorge W.Bush,che si trovava a bordo del suo ae reo,Air Force One,sembrava essere sparito.Alla Casa Bianca la situazione era confusa.Nessuno sembrava sapere che cosa fosse successo al Pentagono.Lo stesso consigliere nazionale di Sicurezza,Condoleezza Rice,sapeva solamente che“qualche cosa”aveva colpito il Pentagono:“In queste prime ore di crisi, quando noi siamo usciti dalla sala di comando,le informazioni che ci venivano comunicate erano abbastanza straordinarie.Venivamo ad apprendere che un secondo aereo era penetrato nella torre del World Trade Center.E quando sia mo usciti dalla sala ci è stato detto che qualche cosa aveva colpito il Penta gono e che qualche altra cosa sembrava dirigersi verso la Casa Bianca”.Il vi cepresidente Dick Cheney non era meglio informato.

Dunque i nostri sono andati dall’altro lato della hall,in quello che si chiama il Na tio nal Military Command Center.Lui è restato nel suo ufficio”.Poi Rumsfeld si recò sul luogo dell’attentato.“Quando è rientrato nell’edificio,circa una mezzo ra dopo-raccontò Victoria Clarke-è stato il primo a dirci che era praticamente sicuro che si trattasse di un aereo.Egli fondava la sua opinione sul pezzo di re litto e sulle migliaia e migliaia di pezzi di metallo.E’lui che ce l’ha detto,a noi, l’è quipe che era sul luogo.E’dunque lui che fu il primo a dirci che si trattava pro babilmente di un aereo”.

Bisogna che“un avvenimento esterno,giudicato fino a quel momento‘improba bile”,venga a forzare la mano dei burocrati reticenti”?Dal suo arrivo al segreta riato alla Difesa,Donald Rumsfeld combatte duramente per imporre il suo gigan tesco piano di riorganizzazione delle armate.Dopo i due lunghi mandati demo cratici di Bill Clinton,Rumsfeld,giunto infine al potere,deve combattere la sua stessa amministrazione,ostile ai cambiamenti che lui vuole imporre.Qualche mese prima,Donald Rumsfeld aveva già espresso pubblicamente l’esito della sua relazione sulla maniera di“forzare la mano dei burocrati reticenti”.Fino a che non è divenuto segretario alla Difesa dell’amministrazione Bush,egli pre siedeva una commissione ufficiale sulla“valutazione dell’organizzazione e del la pianificazione della sicurezza degli Stati Uniti in materia spaziale”.Il rapporto conclusivo che egli presentò,l’11 gennaio 2001,col suo amico Generale Jay Garner,era già premonitore:“La storia è piena di situazioni in cui si è ignorato gli avvertimenti e si è resistito ai cambiamenti fino a che un avvenimento ester no,giudicato fino ad allora ‘improbabile’,non sia venuto a forzare la mano dei burocrati reticenti.La questione che si pone è di sapere se gli Stati Uniti avran no la saggezza di agire in maniera responsabile e di ridurre al più presto la loro vulnerabilità spaziale.Oppure se,come è già stato il caso per il passato,il solo avvenimento capace di galvanizzare le energie della Nazione e di forzare il governo degli Stati Uniti ad agire debba essere un attacco distruttore contro il paese e la sua popolazione,una‘Pearl Harbor spaziale’.Noi siamo stati allerta ti,ma non siamo in allerta”.

3)Viene fatta ascoltare al”processo”la registrazione degli ultimi minuti del volo caduto in Pennsylvania,in cui un terrorista dice all'altro qualcosa come"sono ferito",e l'altro risponde"finiamola così".Dopodichè,l'impatto col terreno.Pecca to che,come molti sanno,i rottami dell'aereo siano stati trovati fino a 13 Km di distanza,mentre nella famosa buca non c'era un solo pezzo che fosse ricondu cibile a un Boeing 757.E poi se si osservano come sono piantati bene nel ter reno quei pezzi di lamiera.Ovvero,peggio la toppa del buco:chi li ha piantati,in fatti,si deve essere completamente dimenticato che l'aereo era esploso in una palla di fuoco,mentre quelle lamiere non sembrano aver mai conosciuto nem meno la fiamma di un accendino.

4)Le parole del sindaco della città,Ernie Stuhl,che fu fra i primi a giungere sul luogo dove sarebbe caduto il Boeing-che in una prima versione era una palla di fuo co,dichiarò"…But there was no airplane".Ma non c'era nessun aereo.

Si potrebbe terminare questo capitolo con le parole di Cheney,il vice presiden te,quando ipotizzava”futuri attentati”e parafrasandolo potremmo dire”it’s not a matter of it,it’s only a matter of when”,cioè non è questione di se,è solo que stione di quando!!

 

Dobbiamo ora affrontare gli appoggi”spontanei”che le menzogne ufficiali hanno ri cevuto da altri menzogneri di professioni,e nel caso dei disinformatori di massa di”Popular Mechanics”

 

LE MENZOGNE DI "POPULAR MECHANICS" SULL'11 SETTEMBRE(31)

Popular Mechanics è rientrata nel circolo mediatico nel tentativo di continuare la sua campagna del 9/11,che cominciò nel marzo dello scorso anno.Con un nuovo libro che afferma di smentire i miti del movimento per la verità sul 9/11, tuttavia è Popular Mechanics che è stato smascherato nella promulgazione di menzogne,impegnandosi attivamente nel nepotismo,nella ricerca scadente e nelle politiche guidate dall'agenda.Non vi è alcuna sorpresa nell'apprendere che Popular Mechanics è posseduto dalla Hearst Corporation.Come rappre sentato nell'acclamato film"Citizen Kane"di Orson Welles,William Randolph Hearst[magnate della stampa nel film]scrisse il libro sull'amicizia intima e sul giornalismo scandalistico,e Popular Mechanics non si è opposto a quella tradi zione.Il periodico incoraggia la sofisticazione di armamento avanzato e nuove tecnologie usate dalla polizia in ambiti come controllo delle folle e operazioni "anti-terrorismo".Una forte fetta delle sue entrate pubblicitarie dipendono dagli appaltatori in ambito militare e di difesa.Dato che le invasioni dell'Afghanistan, Iraq ed in futuro dell'Iran citano tutte il 9/11 come pretesto,che motivo ha la ri vista di condurre un'indagine equilibrata e rischiare di disturbare la sua clien tela tanto desiderata?L'articolo di copertina del Popular Mechanics di Marzo 2005 era intitolato'Debunking 9/11 Lies',e da quel momento si trasformò nel principale punto di riferimento per tutti i sostenitori della fiabesca versione uf ficiale sul 9/11.A seguito della pubblicazione dell'articolo e della sua acclama zione sui mezzi d'informazione mainstream come l'ultima pietra risolutiva per affossare le teorie cospirative sul 9/11,si scoprì che il maggiore ricercatore del l'articolo Benjamin Chertoff è il cugino di Michael Chertoff,Segretario del Dipar timento di Sicurezza Nazionale.Ciò significa che Benjamin Chertoff fu assunto per scrivere un articolo che avrebbe ricevuto attenzione su scala nazionale, sulla veridicità della spiegazione del governo di un evento che portò diretta mente alla creazione della Sicurezza Nazionale,un organismo di cui suo cugi no era a capo.Questo è un nepotismo senza precedenti e dissolve completa mente la credibilità dell'articolo prima che uno abbia persino voltato la prima pagina.Le argomentazioni presentate nell'articolo sono state ampiamente sma scherate dal Movimento per la Verità sul 9/11 e si sono rivelate essere un e sempio di"attacco violento di un coprispalla"-per mezzo del quale false e stupi de argomentazioni vengono appositamente inventate,attribuite agli scettici sul 9/11,e poi smentite.Uno degli errori più evidenti nell'articolo principale di Popu lar Mechanics appare nel paragrafo'Intercepts Not Routine'dove viene afferma to che“nel decennio precedente al 9/11,il NORAD intercettò soltanto un aereo plano civile nei cieli del Nord America:l'aviogetto del golfista Payne Stewart,nel l'Ottobre 1999."Come Jim Hoffman rileva nella sua eccellente confutazione, “Questa audace affermazione disdegna un rapporto reso noto sulla frequenza d'intervento aerea che cita lo stesso Maggiore Douglas Martin che è uno degli esperti citati da PM!"“Da Giugno fino all'11 Settembre 2001,il NORAD reagì im mediatamente nei confronti di aerei o pattuglie aeree da combattimento sviati per 462 volte,quasi sette volte per ciascuno dei 67 interventi avvenuti dal Set tembre 2000 al Giugno 2001,disse Martin."L'articolo inoltre non fa alcuna men zione di uno qualunque dei numerosi war games fissati per la mattina del 9/11 che confusero il personale della difesa aerea riguardo alla vera natura dell'at tacco come venne spiegato,come è documentato dal recente rilascio delle registrazioni del NORAD.Un paragrafo sul collasso del World Trade Center tra scura di intervistare i pompieri ed altre persone che segnalarono numerose e splosioni prima della caduta delle torri,squibs di detriti visti sparati fuori dalle torri ampiamente sotto il punto di collasso,ed il fatto che le torri caddero solo di poco più lentamente di un'assoluta caduta libera.L'articolo venne rilasciato prima che l'analisi condotta dal professore di fisica presso la BYU Steven Jones scoprisse tracce di termite in campioni d'acciaio provenienti dal World Trade Center.“Usando tecniche avanzate abbiamo scoperto cosa vi è contenu to in questi campioni-abbiamo trovato ferro,zolfo,potassio e manganese-questi elementi sono caratteristici di un differente tipo di termite che viene usato per tagliare molto velocemente l'acciaio,è chiamata thermate,"afferma il professor Jones.L'articolo rigurgita teorie del pancake e d'incurvamento della struttura, tuttavia non riesce ad ammettere le osservazioni del responsabile alla costru zione del WTC Frank DeMartini,che prima del 9/11 dichiarò che le costruzioni e rano progettate per sopportare impatti multipli di aerei di linea senza collas sare.L'articolo inoltre non riesce completamente a spiegare perchè furono tro vate pozze di metallo fuso sotto entrambe le torri e l'edificio 7 in seguito ai col lassi.La classica implosione dell'edificio 7,che non fu colpito da nessun aereo, è mascherata poichè l'articolo cerca ancora di fuorviare i propri lettori nel far loro credere che sia un fatto risaputo che edifici rivestiti d'acciaio possano col lassare a causa dei danni da incendio-un evento senza precedenti nella storia, eccetto tre casi nella stessa giornata:l'11 settembre 2001.Commentando la pro pria intervista rilasciata per la rivista,Alex Jones dice che inizialmente pensava si trattasse di un'intervista falsa o una telefonata stravagante.Jones ha rilascia to centinaia di interviste alla stampa e alle TV e migliaia di interviste radiofoni che ma la sua esperienza con Benjamin Chertoff fu come nessun altra.“La gen te dei giornali scolastici sembra più credibile e seria,"afferma Jones.Jones do vette telefonare all'ufficio di Popular Mechanics e verificare che Chertoff effetti vamente lavorasse per loro.Nel corso della telefonata gli fu erroneamente det to dal redattore capo James Meigs che la sua intervista non sarebbe diventata il pezzo di un articolo principale e che in realtà era intesa semplicemente per e splorare le differenti teorie che circondano il 9/11.Inoltre,Popular Mechanics e videnziò un articolo che Jones aveva pubblicato sul suo sito web a proposito di dispositivi incendiari nel World Trade Center.I siti web di Alex Jones danno risalto ad una sezione trasversale di articoli mainstream ed alternativi.Un arti colo scritto dallo stesso Jones è identificato chiaramente come tale.La rivista si era messa in contatto con le persone descritte nell'articolo,che dissero loro di non aver mai parlato a Jones.L'articolo venne attribuito chiaramente al suo autore originale-Randy Lavello-e non ad Alex Jones.Quando Jones chiese a Popular Mechanics se si stessero mettendo in contatto con gli interessati e chiedere loro se avessero parlato con l'autore originale,cambiarono argomen to.Col compito di promuovere una campagna promozionale per la vendita del suo nuovo materiale di scarto recentemente confezionato,il libro'Debunking 9/11 Lies'['Smontare le Menzogne sul 9/11'],James Meigs di Popular Meccani cs apparve sulla trasmissione The O'Reilly Factor(qui il video).A Meigs e O'Reil ly c'è bisogno di ricordare che,anche se si ripete in continuazione la parola “fatto",senza presentare alcuna prova evidente a sostegno della stessa non si trasforma una fantasiosa congettura in un fatto certo.Meigs si contraddice completamente nell'affermazione che,“Nessuno ha mai visto prima d'ora un e dificio con più di un centinaio di piani collassare al suolo",ma meno di due mi nuti dopo acconsente al commento di O'Reilly che niente di imprevisto circa l'impatto degli aerei o dei crolli sorprese gli analisti.Meigs conviene che è stato un evento senza precedenti,ma poco dopo sostiene che gli analisti sapevano e sattamente cosa era potuto accadere.Come avrebbero potuto conoscere i det tagli particolari di un evento che non era mai accaduto prima?Meigs a propo sito dell'implosione del WTC sostiene che furono,“I crolli più ac curatamente a nalizzati della storia",tuttavia non riesce a far notare il fatto che 50.000 tonnel late di acciaio dal WTC,in una presunta scena del crimine,vennero trasportate via mare in Asia e oltre 10.000 tonnellate in India,impedendo una dettagliata a nalisi.Meigs,citando i pareri degli ingegneri,in modo bizzarro dichiara che,“La reale sorpresa è che la costruzione sia potuta reggersi in quel modo finchè ha potuto."Nel Febbraio del 2005,il Windsor Building a Madrid bruciò per oltre 24 ore mentre le fiamme inghiottirono quasi l'intera struttura,ma questa non col lassò.Il nucleo del WTC era molto più robusto del Windsor Building.Così abbia mo un edificio che bruciò incessantemente per oltre 24 ore e non crollò,con frontato a due altri edifici,strutturalmente molto superiori al primo,che bruciaro no per poco tempo da incendi limitati,ma collassarono entrambi entro un tem po medio di non oltre i 79 minuti-e Meigs afferma che sarebbero dovute collas sare prima!Per non parlare del WTC-7,non colpito da nessun aereo!Meigs sostiene che la nuova pubblicazione di Popular Mechanics“non è un'indagine politica",ma la prefazione del loro libro è scritta da nientemeno che il Senatore Repubblicano prediletto John Mc Cain.Nella prefazione McCain ripete una quantità ripugnante di detriti neo-con che dipendono esclusivamente dal 9/11, che accade esattamente come il governo sostiene.“Abbiamo liberato l'Afghani stan dall'autorità omicida dei Taliban,che ospitavano orgogliosamente i nostri aggressori.Abbiamo dato la caccia ad Al Qaeda in tutto il globo,"sbraita Mc Cain.L'Afghanistan è ora diventato un narco-stato guidato da capi militari triba li e da ex-dirigenti dei Taliban,nessun posto fuori Kabul è sicuro,la malnutrizio ne fra i bambini è la più alta nel mondo eccetto l'Africa,e la produzione di oppio è a livelli record.Le bellicose dichiarazioni circa la caccia ad Al-Qaeda intorno al globo sono alquanto contraddette dal fatto che i collegamenti tra Al-Qaeda e Iraq si sono rivelati essere fraudolenti ed il direttore uscente della CIA AB “Buzzy"Krongard disse al London Times che Bin Laden dovrebbe rimanere in libertà.Aggiungiamo a questo il punto di vista del Presidente Bush nei confron ti dello sceicco-“Io sinceramente non sono così interessato a lui",e la retorica di McCain si rivela essere un fiasco colossale.McCain inoltre usa la tattica or mai assodata di dire che la messa in discussione della versione governativa sul 9/11 sia un oltraggio alle vittime,e questo è ripetuto anche nell'articolo di Popular Mechanics.Sentiamo cosa Billy Doyle,rappresentante del più grande gruppo di membri delle famiglie del 9/11 ha da dire a questo proposito.“Se vo lete credere che loro desiderino far luce su questo evento,come con la Com missione sul 9/11-questo è un inganno totale"sostiene Doyle.“Sembra come se ci fosse una cospirazione dietro al 9/11,se realmente guardate tutti i fatti-molte famiglie ora hanno la stessa sensazione."Doyle disse che metà dei mem bri delle famiglie-parenti delle vittime del 9/11-che lui rappresenta pensano che il governo degli Stati Uniti fu coinvolto nel 9/11.Malgrado gli sforzi di Popular Mechanics di coprire la complicità del governo nel 9/11 tramite un articolo giornalistico in prima pagina ed ora un nuovo libro,i recenti sondaggi mostra no chiaramente una tendenza in aumento verso un rifiuto della versione ufficia le degli eventi.Se accantoniamo il 30% degli Americani che non conoscono neppure l'anno in cui l'11 settembre accadde,allora rimaniamo con l'ammonta re di circa il 36% di chi sostiene che il governo fu coinvolto negli attacchi,con soltanto il 34% degli Americani che effettivamente conosce l'anno degli attac chi ma pensa ancora che venne attuato solamente da un gruppo di gentaglia composto da 19 arabi incompetenti che non potrebbero far volare un Cessna, agli ordini di un uomo su una macchina di dialisi renale.Quelli di Popular Me chanics sono certi di ricavare una notevole somma di denaro dalla loro ultima pubblicazione,ma è certo che la loro credibilità è in diminuzione,alla luce del fatto che stanno agendo consapevolmente come complici,contribuendo all'in sabbiamento di un crimine che provocò la morte di quasi 3.000 americani e di molte altre perso ne in tutto il mondo

Continua(5)

 

Ma in questa tragica vicenda le bugie-meglio definirle menzogne-sono all’ordi ne del giorno,per cui non possiamo esimere dal raccontare le menzogne del pentagono.

Le menzogne del Pentagono

1)Riuscite a spiegare come un Boeing 757-200,del peso di circa 100 tonnellate che si schianta ad almeno 400km/h*possa aver danneggiato soltanto la faccia ta del Pentagono?Dalle foto si vede chiaramente che solo il primo anello è sta to toccato dall'aereo.I quattro anelli più interni sono intatti e sono stati danneg giati soltanto dall'incendio che si è sviluppato dopo l'esplosione

2)Dalle foto si vede l'edificio subito dopo l'attacco.Si può notare che solo il pia no terra è stato toccato dall'aereo.I quattro piani superiori sono crollati alle 10: 10 circa.L'altezza dell'edificio è di 24m.Riuscite a spiegare come un Boeing alto 13,6m,lungo 47,3 m,apertura alare di 47,32m ed una cabina larga 3,5m possa aver tocca to soltanto il piano terra dell'edificio ?

3)Il Boeing 757-200 ha penetrato l'edificio all'altezza del piano terra,trovate nel l'immagine qualche rottame dell'aereo.Eppure le foto mostrano un camion che deposita sabbia sul prato.Più lontano una ruspa sta distribuendo ghiaia sul prato.E perchè mai il Segretario alla Difesa ha ritenuto necessario coprire il prato di sabbia e sassi nonostante esso non sia stato danneggiato dall'atten tato ?

4)Un’altra foto mostra il Boeing 757-200 sovrapposto alla parte di edificio che è stata colpita.Riuscite a spiegare cosa sia accaduto alle ali dell'aereo e perchè queste non abbiano causato alcun danno?Il capitano dei pompieri"Cosa è ri masto dell'aereo?"Ecco la risposta:"(...)"Sapete,preferirei non fare commenti in merito a questo.Abbiamo numerosi testimoni oculari che sono grado di dar vi maggiori informazioni su cosa è accaduto quando l'aereo è arrivato.Noi non sappiamo,io non so nulla."Domanda di un altro giornalista:"Dov'è il carburan te?La risposta”Pensiamo di avere trovato un pozza nel punto in cui pensiamo sia il muso dell'aereo”.

Il testo a fianco è stato tratto dalle dichiarazioni di Ed Plaugher,capitano dei pompieri,durante una conferenza stampa presieduta al Pentagono il 12 set tembre 2001 da Victoria Clarke,segretaria aggiunto alla Difesa.Come mai il co mandante dei pompieri non riesce a dire dove si trovano i resti dell'aereo?

 

L’ipotesi del lasciar fare senza fare

Ovviamente il potere e i suoi disinformatori di massa sostengono che se gli Usa a vessero voluto creare un simile massacro,per raggiungere il loro obietti vo della guerra totale a tutto e a tutti,mai avrebbero fatto ricorso a dei”mo stri”casalinghi,come era il socio in affari della famiglia Bush Osama bin Laden.

Per prima cosa è tutto da dimostrare che Osama bin Laden sia stato l’ispirato re,l’organizzatore del massacro.In secondo luogo non è importante”fare”ma è essenziale”lasciar fare”,tanto anche la peggiore banda dei”soliti ignoti”,se gui dato e agevolato riesce a portare a compimento quanto il potere vuol lascia re realizzare.Basta lasciarli fare:è sufficiente fornire loro i mezzi economici e qual che“buon consiglio”.I buoni consiglieri militari non mancano mai:sono lì appo sta per consigliare.E poi trasformare il proprio volere in quello degli altri;si può sempre sostenere che l’Islam ha deciso di”attaccare l’Occidente”,come se ”la banda dei soliti ignoti”in questione,rappresentasse gli interessi dell’Islam,e quindi dare via ai propri progetti di dominio del mondo.E per gli Stati Uniti non sarebbe la prima volta-vedi la guerra con la Spagna alla fine del 1800,Pearl Harbour e l’incidente del Golfo del Tonchino,per non citarne che i più eclatanti-.

Piuttosto la domanda da porsi è:come è mai possibile che la prima potenza mi litare mondiale-con i sistemi segreti pià sofisticati del mondo,che ha sempre or ganizzato colpi di Stao all’estero e che sempre ha saputo di tutto e di tutti-in questo caso nulla ha presagito.E da questa domanda ne deriva un’altra ancora più terrorizzante:E’sulla medesima rete informativa ed elaborativi di dato che poggia la cosiddetta “guerra al terrorismo!?E’poi,possibile che gli assassini dei massacri di Falluja,di Haditha,di Abu Graib,di Guantanamo e delle stragi in nocenti di bambini e donne in Afghanistan-come in Vietnam,in Nicaragua,ad Haithi,le stragi di Bologna,l’assassiniod di Moro,e così via-che tali delinquenti non siano riusciti ad evitare il massacro dell’11 settembre?Eppure tutti sanno che bin Laden era al libro paga della CIA,insiema al suo secondo Al Zawahiri e i niziò per conto del presidente criminale Reagan a organizzare i battaglioni dei fanatici islamici contro i sovietici in Afganistan.Come pochi sanno che William Burns-inviato del presidente Clinton in Albania e dintorni-,tra cui la Bosnia or ganizzava i battaglioni integralisti islamici per disgregare la Jugoslavia,tanto da far dire all’ex cancelliere tedesco Scmithdt che si era organizzata la”macel leria jugoslava”da parte della Nato!Certo non si può-solo per il momento-soste nere che di prove non ce ne sono,ma certamente di manovali ne avevano a di sposizione tanti per compiere il massacro e far ricadere la colpa sui”terro ri sti”e così giustificare le”proprie guerre”già programmate da molto tempo pri ma dell’11 settembre 2001!

L’unico dato incontrovertibile è che il capitalismo è in crisi irreversibile e che le riserve energetiche appartengono al campo avverso,per cui con tutti le vora gini di debiti-dagli Usa,all’Europa al Giappone-un massacro”val bene una mes sa”!

 

Ma a questo punto occorre portare a conoscenza della Moltitudine un avveni mento che–grazie alla disinformazione di massa dei criminali della stampa-che quasi nessuno conosce nel nostro pianeta ma che aiuta a capire di cosa stia mo parlando:cioè dimostrare che l’11 settembre l’ha creato l’Amministra zione Bush!

E’uscito da poco un libro scritto da tali J.Berg e William Rodriguez”11 Settem bre:Bush ha mentito!Chi sono questi due autori?

Philiph J.Berg è un avvocato di uno studio d’avvocatura della Pennsylvania, mentre William Rodriguez è l’ex guardiano delle Twin Yowers-le dueTorri ge melle cadute l’11 settembre 2001.I due hanno presentato denuncia contro Bu sh ed i suoi collaboratori”per complotto e stragi”in relazione al massacro del l’11 settembre 2001.Molto probabilmente il processo mai si farà ma è interes sante seguire la denuncia del Rodriguez-il quale testimoniò a suo tempo an che alla“Commissione ‘indagine”governativa;eppure la sua testimoniaza non viene nemmeno citata,pur essendo stato giudicata abbastanza interessan te!

L’11 settembre del 2001 il Rodriguez era al suo posto di lavoro prima del crol lo delle torri;aveva tutte le chiavi dell’edificio ed era accompagnato da un’altra persona,che in seguito identificheremo.Rodriguez conosceva perfettamente tutti i passaggi,le scale,le uscite d’emergenza,i sotterranei e guidò i vigili del fuoco ed i soccorritori,fin quando la prima torre cadde.Ha rischiato di morire e fu anche decorato dalle autorità e possiede ancora una foto con Bush che si congratula con lui!Ma quello che non l’ha convinto-sin dall’inizio-è stata la ver sione ufficiale e da qui è maturata la sua denuncia.

Il Rodriguez sostiene che prima dell’impatto del primo aereo udì degli scoppi dai piani sotterranei inferiori,poi descrive come è crollato l’edificio 7 e tante al tre menzogne ufficiali in palese contrasto con i”veri”avvenimenti”di cui lui è stato testimone.Ma lasciamo parlare Giulietto Chiesa che riassume il libro-che contiene la denuncia all’autorità giudiziaria da parte del Rodriguez,assisttito da Berg.

LA PREFAZIONE DI GIULIETTO CHIESA

Questo libro è stato scritto da un avvocato,Phil Berg,per conto del suo cliente, William Rodriguez.E'una denuncia"per complotto e strage"nei confronti di George Bush e di una parte consistente della sua Amministrazione,presentata alla Corte Distrettuale di Filadelfia in base al RICO(Racketeer Influenced and Corrupt Organization Act).I capi d'im putazione sono:

a)Conoscevano quanto stava per accadere;

b)Non agirono,non prevenirono,non gettarono l'allarme;

c) Ostacolarono la giustizia mentre era in corso la ricerca delle verità.

Non sappiamo se e quando,eventualmente,quella Corte darà seguito a una ta le,circostanziata denuncia.E c'è da dubitarne.

Ma il titolo che Phil Berg ha dato alla denuncia,"complotto e strage",è assai bene appropriato.Direi che è l'applicazione della dantesca legge del contrap passo.Perché dalle ore immediatamente successive all'11 settembre 2001,fino ad oggi,tutti coloro,in America o fuori,che abbiano osato anche soltanto solle vare interrogativi sulla intera storia,quella che"tutti abbiamo visto sui teles chermi",sono stati considerati dei"complottisti",dei"dietrologi".E si tratta dei complimenti più leggeri,perché dietro,nella scia degl'insulti,delle più o meno sgangherate derisioni,delle sprezzanti liquidazioni("solo un matto può negare l'evidenza"),vengono le accuse:da quella,onnipresente,di"antiamericani smo" ,a quelle correlate di"antisemita",fino a quella,inesorabile,di"complice del ter rorismo",se non addirittura quella,definitiva,di "terrorista".

E'quasi uno schema obbligato,un percorso preventivamente fissato,per chiun que si accinga,in una qualunque conversazione,a cercare di mettere in fila gli interrogativi che una normale persona di buon senso non può non porsi di fronte all'analisi spassionata dei dati.

Il problema più grande da risolvere,infatti,è che tutti i dati di partenza sono fal si.Tutti,cioè,quelli che sono arrivati al grande pubblico mondiale,ai miliardi di persone che hanno visto crollare le due torri.Solo quello,in pratica,hanno vi sto:due aerei,non identificati,che colpiscono le torri (evento A),e il loro crollo (evento B).Con il corollario,apparentemente evidente,che B è l'effetto di A.

Tutto"il resto"non l'hanno potuto vedere e non possono nemmeno immaginar selo,da persone"normali"quali sono e siamo tutti noi.

Purtroppo per tutti noi anche quello che"hanno visto" è falso,come da queste pagine si potrà agevolmente arguire.Phil Berg ha centrato il problema.Una cer ta compagnia di criminali,attorno al presidente Bush(non essendo chiaro il suo ruolo personale)non solo ha organizzato un complotto,ma ha preventiva mente fatto in modo che chiunque avesse capito che si trattava di un complot to fosse accusato di immaginare complotti.

L'intera storia dell'11 settembre è un colossale complotto,il cui asse portante è stato"visuale","ottico".Per diventare"vero",l'evento,altrimenti inspiegabile, doveva essere "visto".E non solo da tutta l'America,ma da tutto il mondo. Per ché questo evento era destinato a mutare non solo la storia degli Stati Uniti, ma quella del mondo intero.

Non possiamo affermarlo con assoluta certezza,ma anche il fatto che il secon do aereo(volo United Airlines,UA 175)abbia colpito la torre sud esattamente se dici minuti dopo che il primo aveva colpito la torre nord(ore 8:46)ha permesso a circa due miliardi di persone di vedere tutto lo spettacolo in presa diretta, live.E la cosa non ha affatto l'aria di essere stata casuale perché, inspiegabil mente,il volo UA175 era già passato vicino a Manhattan,ma aveva superato quello che sarebbe divenuto il suo bersaglio,di oltre 50 chilometri,per poi tor nare improvvisamente indietro esattamente nel momento in cui il primo aereo (volo Ameri can Airlines,AA 11)colpisce la torre nord del World Trade Center.

E ancora meno casuale appare la successione in cui i quattro aerei staccano il transponder.Due parole per spiegare cos'è il transponder:un apparecchio, di cui tutti gli aerei passeggeri sono dotati,che trasmette alle stazioni a terra tutti i dati essenziali della posizione di un velivolo,latitu dine,longitudine,quo ta.E'dunque un prezioso supporto per la sicurezza del volo,perché consente a chi sorveglia da terra di verificare istante per istante la corrispondenza tra il volo reale e i piani di volo previsti.Il transponder funziona in automatico e non è prevista la sua disattivazione in nessuna circostanza.Disattivarlo richiede dunque conoscenze tecniche molto specifiche e una certa quantità di tempo a disposizione.Ma c'è di più:i dirottatori non avevano anch'essi nessun motivo per disattivare i transponder,essendo evidente che in quel preciso momento essi avrebbero comunicato alle difese aeree l'avvenuto dirottamento o,come minimo,una situazione di grave irregolarità.Ed è proprio ciò che i dirottatori a vrebbero dovuto non volere.

Se ora osserviamo-sulla base della ricostruzione ufficiale degli eventi di quel la mattina-la successione dei distacchi dei transponder,vediamo che essi so no avvenuti in base a una straordinaria"regia".Il volo AA 11(bersaglio la torre nord)stacca il suo transponder alle 8:27.Il volo UA 175(bersaglio la torre sud) stacca il suo transponder alle 8:46,esattamente quando AA 11 colpisce il suo bersaglio.Il volo AA 77(bersaglio il Pentagono)stacca il suo transponder alle 9:02,esattamente quando UA 175 centra la torre sud.Il volo UA 93(quello che cadrà in Pennsylvania,obiettivo presunto la Casa Bianca o il Campidoglio) stacca il suo transponder esattamente alle 9:40,attimo in cui il volo AA 77 centra il Pentagono.

Dobbiamo presumere che i quattro gruppi di dirottatori fossero in contatto permanente tra di loro?E che,tutti presi dalla stessa illogicità di comportamen to,si dessero il cambio nel momento in cui s'immolavano?E in che modo a vrebbero potuto essere in contatto permanente tra di loro?Non risultano con versazioni radio,segnali speciali in codice,registrazioni di collegamenti tra i quattro aerei.E allora come si spiegano quelle simultaneità,se non con il fatto che vi era una regia esterna a tutti e quattro,in grado di determinare i loro com portamenti e,soprattutto,quelli delle apparecchiature di bordo?Né è possibile pensare-e sarebbe in ogni caso questione che apre,a sua volta,tutta una serie d'interrogativi ancora più inquietanti e complessi-che i quattro aerei fossero stati"manipolati"in anticipo,in modo da effettuare automaticamente i distacchi dei transponder.Per due ragioni essenziali:la prima è che due dei quattro ae rei partirono in ritardo rispetto agli orari previsti.La seconda è che in tal caso si dovrebbe per forza di cose ipotizzare una ancora più larga sfera di compli cità attorno ai presunti kamikaze,i quali non potevano realizzare da soli un pia no così complesso.E,infatti,la ricostruzione ufficiale degli eventi sembra non essersi nemmeno accorta di tutta questa serie di dati.Li ha semplicemente ignorati.

 

Ma tutto ciò è soltanto un modesto antipasto della sterminata serie di incon gruenze,di silenzi,di menzogne vere e proprie che la Commissione Ufficiale d'inchiesta del Congresso ha distribuito nelle 567 pagine del suo rapporto conclusivo,emerso a tre anni di distanza dai fatti.

Tutto quello che leggerete in queste pagine conduce a formulare ipotesi crimi nali e di complotto.Ma provare tutto ciò è e sarà impossibile,come ha scritto Noam Chomski,nei prossimi cento anni.Quello che si delinea è qualche cosa di molto simile a un colpo di stato.La vastità del disegno e la sua complessità indicano la partecipazione attiva di apparati dello stato,che puntavano ad assi curarsi il controllo permanente e definitivo dell'intera macchina coercitiva e militare della superpotenza.E chi organizza un colpo di stato all'interno dell'u nica superpotenza mondiale,sa che sarà un"colpo di stato mondiale".Solo chi si colloca in questa dimensione globale,mondiale,storica,epocale,può render si conto della sua oggettiva grandezza.Solo obiettivi giganteschi possono es sere compatibili con crimini giganteschi.Per gli uni e per gli altri non sono indi spensabili personalità gigantesche.Questo lo abbiamo già imparato dalla sto ria.Basta una mentalità da imbianchino frustrato per immaginare il Terzo Rei ch e la seconda guerra mondiale.

Ma è nelle dimensioni pazzesche dell'evento che consiste il segreto del suo successo(perché stiamo per ora parlando di un evento che è riuscito,che ha a vuto successo,che si sta sviluppando,che sta creando quello che i suoi pro motori volevano):miliardi di persone normali,che non hanno mai ammazzato nessuno,né si accingono a farlo,troveranno sicuramente incredibile che ve ne siano alcune,apparentemente normali,già ai vertici di un immenso potere,ca paci di progettare stermini,l'uccisione di migliaia di persone innocenti,di bam bini,di vecchi,di donne.

E'su questa"normale"incredulità che giocano coloro che concepiscono la morte su grande scala come leva per mutamenti politici,cioè in nome del Po tere:la gente sarà facilmente spinta a credere nella cosa più ovvia che verrà presentata subito ai suoi occhi.E la cosa più ovvia è la pazzia. E la pazzia sarà tanto più credibile se verrà coniugata con il fanatismo suo fratello,e con la ven detta sua sorella, e con l'invidia e con l'odio.La cosa più ovvia sarà far sfilare davanti agli occhi del mondo intero la rappresentazione del Male.Da quel mo mento ogni discussione sulla verità diventerà impossibile.La enormità del complotto dell'11 settembre,e la sua"evidenza visiva",sono gl'indizi prelimina ri della falsità della versione ufficiale dell'accaduto.Solo una raffinata cultura del Potere,solo una conoscenza profonda della vulnerabilità della psicologia individuale,solo il controllo dell'intero sistema dei mezzi di comunicazione di massa possono avere ideato,realizzato e tenuto sotto controllo l'11 settem bre.C'è,in chi ascolta,e non sa nulla di questa gigantesca faccenda,come un'incredulità preliminare:ma che vai dicendo?L'abbiamo visto tutti cos'è ac caduto!Non è una storia,di quelle che si leggono;l'abbiamo vista noi, diretta mente,senza mediazioni.E tu vorresti farci credere che non è accaduta?Vor resti negare che gli aerei hanno colpito e abbattuto le due torri gemelle? Vor resti farci credere che il Pentagono non è stato centrato da quell'aereo?E dopo tutto quello che è successo in questi anni vuoi forse negare l'esistenza dei kamikaze islamici?Ma allora sei pazzo...

Ecco:è questo percorso obbligato quello che ha impedito ogni domanda.O, meglio,è quello che ha impedito fino ad oggi che le domande giungessero al grande pubblico mondiale.Che ha quindi creduto"a quello che aveva visto",e non avrebbe potuto fare altrimenti.Ed è stato così condotto per mano a consta tare che"è stato Osama bin Laden".Questo mantra è divenuto,quasi istanta neamente,una verità così potente,un dogma così evidente,da rendere appa rentemente impossibile ogni contestazione, ogni barlume di critica.

Eppure una minoranza,prima sparuta e poi,via via,sempre più numerosa,le do mande che qui leggerete se le era poste.Ma circondata dal silenzio e,quando quelle domande riuscivano ad emergere alla luce del sole,vista con aperta o stilità o irrisione.Il mainstream informativo mondiale ha svolto questo compito "silenziatore".In due modi fondamentali:tacendo,come si è detto, pervicace mente,sistematicamente,ignorando,fingendo di non sapere,e quando tutte le altre varianti risultavano impraticabili,autocensurandosi.Cioè mediante una fal sificazione passiva.E,in seconda e parallela istanza,dirottando l'attenzione,par lando d'altro,sostenendo la versione ufficiale anche quando era palesemente insostenibile,irridendo e schernendo i"pazzi"che osavano porre domande. Cioè mediante una falsificazione attiva.Eppure,diradato il polverone dei falsifi catori di ogni risma,complici più o meno consapevoli dei criminali che hanno realizzato questa"storia di successo",molte cose appaiono chiare.

"Esiste un governo ombra,dotato della sua propria Aviazione,della sua pro pria Marina,dotato di un meccanismo suo proprio per raccogliere fondi,e della capacità di perseguire le proprie idee circa l'interesse nazionale,libero da o gni tipo di controlli e verifiche incrociati tipici dello stato di diritto,e libero da ogni costrizione di leggi".Sono parole riferite agli Stati Uniti d'America di qual che decennio prima,ai tempi dello scandalo Iran-Contras,quando si venne a sapere che il governo degli Stati Uniti applicava il terrorismo di stato contro il legittimo governo del Nicaragua,usando per finanziarsi la droga che gli ser viva per comprare le armi in Iran,che erano poi inviate ad armare le formazioni terroriste dei Contras.Come trattare queste circonvoluzioni dietologiche se non come un complotto proveniente dall'interno stesso degli apparati statuni tensi?E sono parole non di un antiamericano ma di un senatore americano, Daniel K.Inouye.Valgono esattamente anche adesso,mentre scriviamo queste righe,quando quel governo ombra ha preso il potere negli Stati Uniti,e lo e sercita da ben due mandati,e non è affatto escluso che cercherà con ogni mezzo di esercitarlo anche per un terzo.

Sono difficili da digerire,per chi continua a pensare nei termini voluti dall'Impe ro,le verità che emergono dagli stessi documenti del governo ombra che ha preso il potere negli Stati Uniti l'11 settembre 2001."Ogni dieci anni,all'in cir ca,gli Stati Uniti devono prendere per la gola qualche piccolo riottoso paese e scaraventarlo contro un muro,così, tanto per mostrare al mondo ciò che noi intendiamo come affari"[Chi parla in questo modo non è l'ultimo dei commes si del Pentagono,bensì uno dei più intimi collaboratori di Richard Perle, Mi chael Ledeen,con lui tra gli ideatori e fondatori del "Progetto per il nuovo se colo americano"(Project for the New American Century,PNAC)insieme a Paul Wolfowitz(ora pre sidente della Banca Mondiale,da cui è stato costretto a di mettersi per corruzione),Dick Cheney(vice-presidente degli Stati Uniti),Donald Rumsfeld(segretario di stato alla Difesa),John Bolton(ora rappresentante desi gnato all'ONU degli Stati Uniti).E un altro dei fondatori del PNAC,William Kris tol,nel 2003,del tutto dimentico della tragedia mondiale di cui ci stiamo occu pando,proclama che l'invasione dell'Irak,lungi dall'essere un atto difensivo,o un tentativo di colpire il terrorismo,o di impedire che Saddam si dotasse delle armi di distruzione di massa,o, nell'ultima versione,di costruire la democrazia in quello sventurato paese,pro clama orgogliosamente che"è stata espressio ne di una coraggiosa e ambiziosa politica estera americana,giusta per noi e giusta per il mondo intero"

L'11 di settembre,strumento di terrore,è già messo in archivio.Non sono vitti me quelle che parlano.Emerge la volontà di utilizzarlo il più in fretta possibile, il più radicalmente possibile."Non vi sarà pace.Il ruolo sostanziale delle forze armate statunitensi sarà di mantenere il mondo libero per la nostra economia, e di aprirlo al nostro assalto culturale.Per questi scopi noi dovremo uccidere una discreta quantità di persone"

E'questo tipo di ragionamenti,che precedono l'11 settembre,a raffigurare la po litica del futuro,per noi divenuto presente.Fino ai tempi nostri,quando perfino il New York Times è costretto a guardare in faccia il progetto dell'ex governo ombra,ormai divenuto governo in atto,Amministrazione degli Stati Uniti d'Ame rica.In verità non è detto che l'editorialista del primo giornale del mondo (quel lo che ha dovuto cacciare una dei suoi reporter di punta,dopo avere scoperto che lavorava per l'Amministrazione di Washington e faceva passare notizie, false,a sostegno della guerra in Irak)si renda conto di tutte le implicazioni di quello che scrive.Ma è sufficiente quello che scrive,in ogni caso.E scrive que sto:"In oltre 212 anni,42 presidenti hanno emanato'dichiarazioni firmate'(signi ng statements)che ponevano sotto scrutinio circa 600 norme di nuove leggi [approvate dal Congresso,ndr].George W Bush lo ha fatto più di 800 volte in appena cinque anni e mezzo,o poco più,della sua permanenza in carica."E continua così:"Per Bush i 'signing statements'sono divenuti messaggi al Con gresso che egli,semplicemente non intende seguire la legge,specialmente o gni tentativo di chiamarlo a rispondere dei suoi atti".Esisterebbe dunque, se condo il New York Times,una"teoria unitaria dell'Esecutivo"fortemente soste nuta da alcuni dei più estremisti consiglieri del presidente,incluso il vice pre sidente Dick Cheney e il suo staff legale."Questa teoria afferma che il Presi dente-e non il Congresso o le Corti-ha il potere esclusivo di decidere come e gli debba svolgere i suoi compiti".

Esiste un nesso tra l'11 settembre,il Patriot Act,che era già pronto prima che avvenisse l'11 settembre,e questa pratica"contraria allo stato di diritto e al no stro sistema costituzionale della separazione dei poteri"?Negarlo appare diffi cile.Ma non appena si cerchi di approfondire il tema,ecco riapparire l'accusa di"complottismo".

Come ha scritto,con assoluta chiarezza,William Webster Tarpley,"L'accusa,o insulto,di teoria cospirativa non è soltanto demagogica,ma anche intellettual mente disonesta.Poiché la versione ufficiale,che coinvolge bin Laden e Al Qae da,che agiscono a distanza,in grotte remote,con l'aiuto di computers, rappre senta una teoria cospirativa(o meglio balla cospirativa) di un tipo peculiar mente fantastico.Implicito in questa procedura è l'assunto che una teoria co spirativa che è condivisa dal sistema mediatico delle grandi corporations non è più una teoria cospirativa,ma diventa una teoria rispettabile e presunta ve ra.I punti di vista minoritari,che non sono condivisi dai grandi media,riman gono invece teorie cospirative, e non possono essere credibili,non importa quanto essi siano veri".

Resta,ai sostenitori della versione ufficiale,la smisurata potenza del mito della democrazia americana,ovvero quello che il citato maggiore Peters definisce brillantemente come l'"assalto culturale"dell'America,da decenni impegnata, con indubitabile successo,a dimostrarci la propria superiorità in ogni campo del vivere economico e civile(quello sociale è impossibile propagandarlo,e quindi viene fatto passare in secondo piano).Di fronte al mito e alla sua as soluta"evidenza",visiva anch'essa,resta solo la pazzia per spiegare i compro tamenti di coloro che al mito non vogliono credere.Sfortunatamente questi ultimi annoverano tra le loro schiere,ormai piuttosto numerose,una gran quan tità di persone che è difficile considerare pazzi,svitati,irresponsabili,incompe tenti,ignoranti,antiamericani(visto che la gran parte sono proprio americani)o antisemiti(visto che molti di loro sono ebrei).In questo modo è stato fatto a pez zi,in Francia,dalle colonne di tutti i maggiori giornali,Thierry Meyssan,primo tra gli europei a indagare sull'11 settembre,primo in assoluto a indagare il mi stero del volo AA 77,sparito-letteralmente-dentro il Pentagono.E a concludere che non si trattava di un aereo,ma di "qualche cosa d'altro".

Meyssan aveva ragione,come tutte le ricerche successive hanno confermato. Ma è stato cancellato dal mainstream informativo mondiale.I suoi libri sono stati venduti in centinaia di migliaia di copie,in decine di paesi,ma hanno viag giato con la Rete.Fuori dalla Rete non c'è stato spazio.

La stessa cosa è accaduta a personaggi di evidente rilievo,come Andreas Von Bulow,ex ministro della Difesa tedesco,negli anni'70,prima della riunifica zione,ex ministro per la tecnologia,ex relatore,nel 1993,della commissione par lamentare d'inchiesta sulla Stasi,la polizia politica della Repubblica Democra tica Tedesca.Difficile liquidare il suo pensiero.Ma lo si può ignorare.E così av venne subito dopo che Von Bulow esplicitò pubblicamente i suoi dubbi,fin dal l'inizio del 2002,in un'intervista rilasciata al giornale berlinese Der Tagesspie gel.In quella intervista egli mise in luce la clamorosa inconsistenza della ver sione ufficiale."Esistono negli USA ventisei agenzie di controspionaggio-disse all'intervistatore-che costano trenta miliardi di dollari l'anno,più dell'intero bi lancio tedesco della difesa.E non sono state capaci di prevenire gli attacchi(.) Non un sospetto,pri ma.E,per sessanta decisivi minuti le agenzie militari e di intelligence hanno lasciato a terra i caccia.Però quarantott'ore dopo l'FBI pre senta una lista completa dei dirottatori suicidi.Ma dieci giorni dopo risulta che sette di loro sono ancora vivi".

Questo Von Bulow lo scriveva,appunto,all'inizio del 2002.Due anni dopo,nel Rapporto ufficiale,la domanda è ancora inevasa.E,continuava l'ex ministro te desco,di cui tutto si può dire salvo che non conosca come funzionano queste cose,a proposito dei kamikaze:"Si lasciano dietro tracce come una carica di elefanti.Pagano con le loro carte di credito,danno i loro veri nomi agl'istruttori di volo.Si lasciano dietro auto noleggiate con manuali di volo in arabo. Porta no con sé, nel loro viaggio verso il suicidio,ultime volontà e lettere di addio, che cadono nelle mani dell'FBI perché le hanno messe nel posto sbagliato, con indirizzi sbagliati.Suvvia,sono segnali lasciati sul percorso come in una caccia al tesoro per bambini".Eppure "The 9/11 Commission Report"rimarrà interamente basato su questa caccia al tesoro per bambini. "Posso affermare, concludeva l'ex ministro tedesco,che"la progettazione dell'attacco è stato un capolavoro dal punto di vista tecnico e organizzativo.Dirottare quattro grossi aerei di linea in pochi minuti e lanciarli sui bersagli entro un'ora,con compli cate manovre di pilotaggio!Ma questo è impensabile senza l'appoggio,e per anni,di apparati segreti dello stato e dell'industria".

Non fu l'unico a sollevare dubbi.C'è chi ha fatto il conto,come David Ray Grif fin,scoprendo non meno di 200 plateali omissioni,incongruenze,falsità totali o parziali,nel famoso Rapporto[.E,andando a cercare con pazienza nella Rete, u nico luogo in cui tutte queste informazioni hanno continuato a circolare,si sco pre che Andreas Von Bulow,Thierry Meyssan,non erano soli,e che centinaia di persone si erano messe ad analizzare uno ad uno gli elementi del puzzle, giungendo tutti alle stesse conclusioni:la versione ufficiale è falsa,non regge alla minima verifica.Tutti pazzi?Ma allora dovremmo concludere che molti paz zi albergavano e albergano dentro i governi impegnati nella lotta contro il ter rorismo internazionale.Per esempio è il caso di Morgan Reynolds,ex economi sta capo del Dipartimento del Lavoro di George W. Bush,nel suo primo man dato,ex direttore del Centro di Giustizia Criminale presso il National Center for Political Analysis di Dallas,professore emerito della Texas A & M University (mi scuso con il lettore per la minuziosa elencazione degl'incarichi,ma serve a chiarire con chi abbiamo a che fare),che,dopo avere anche lui esaminato i ri sultati del famoso Rapporto,scrive,nel 2005:"E' difficile sovrastimare l'impor tanza di un dibattito scientifico sulle cause del crollo delle torri gemelle e del l'edificio N.7.Se la versione ufficiale del collasso è errata,come io penso sia, al lora le conseguenze politiche di una tale erronea analisi ingegneristica,lo so no altrettanto.La teoria del governo circa il collasso è altamente vulnerabile nelle sue stesse premesse.Soltanto una demolizione controllata è in grado di corrispondere a un'intera serie di fatti associata al collasso dei tre edifici".

Il linguaggio è misurato,le conclusioni sono tremende.Altrettanto si può dire di Paul Craig Roberts,ex segretario al Tesoro con Ronald Reagan,ex commen tatore del molto conservatore Wall Street Journal,che scrive:"Molti lettori pa triottici mi hanno scritto esprimendomi la loro frustrazione perché i fatti e il senso comune non possono farsi strada in una discussione dominata dall'i steria e dalla disinformazione.Mi sfidano a spiegare come mai tre edifici del World Trade Center sono crollati nello stesso giorno sulle loro fondamenta al la velocità della caduta libera:un evento che è escluso dalle leggi della fisica,a meno che non si sia trattato di una demolizione controllata.Essi insistono che vivremo in una guerra ininterrotta e in uno stato di polizia fino a che la versio ne governativa del l'11 settembre resterà incontestata.Potrebbero avere ragio ne.Non ci sono molti direttori di giornale disposti a ospitare gli evidenti difetti del Report della Commissione sull'11 settembre.(.)Noi sappiamo che il gover no ha mentito sulle armi di distruzione di massa in Irak,ma crediamo che il go verno non abbia detto la verità sull'11 settembre".

E'un repubblicano conservatore,cittadino statunitense,che parla.Come cancel larlo dalla lista delle persone normali?C'è un solo modo:ignorare quello che ha detto.Così hanno fatto tutti i media principali,in America,ma anche in Italia.E che ne facciamo di Michael Meacher,stretto collaboratore,per anni,di Tony Blair e uno dei leader più in vista del Labour britannico,ex ministro dell'Am biente,appunto nel Gabinetto Blair,dal 1997 al giugno 2003?Le sue dichiarazio ni sono finite,rara eccezione,direttamente nel mainstream informativo.In certi casi,quando accadono di sorpresa,è impossibile ai controllori pararle.Così le"follie"di Michael Meacher,ancora in carica come ministro,vanno a finire ad dirittura sul Guardian(quando Meacher non è più ministro)."In primo luogo-di ce Meacher-è chiaro che le autorità americane fecero poco o nulla per impe dire gli eventi dell'11 settembre.E'noto che almeno 11 paesi diedero l'allarme in anticipo agli USA sugli attacchi dell'11 settembre.Due esperti di alto grado del Mossad vennero inviati a Washington nell'agosto 2001 per allertare la CIA e l'FBI dell'esistenza di una cellula di 200 terroristi che sarebbero stati in pro cinto di attuare una grossa operazione terroristica.La lista che i due esperti fornirono includeva i nomi di quattro dei dirottatori dell'11 settembre,nessuno dei quali fu arrestato.(..).Fin dal 1996 era nota l'esistenza di piani per colpire o biettivi a Washington con aerei.Poi nel 1999 un documento del National Intelli gence Council rilevò che"kamikaze suicidi di Al Qaeda avrebbero potuto sca gliare aerei riempiti di esplosivi ad alto potenziale contro il Pentagono,il quar tier generale della CIA,o la Casa Bianca.(.).Quindici dei dirottatori ottennero il visto in Arabia Saudita.Michael Springmann,l'ex capo dell'ufficio visti america no a Jeddah,ha dichiarato che,fin dal 1987,la CIA forniva illegalmente visti d'in gresso a individui che non avrebbero dovuto averli,portandoli negli Stati Uniti per addestrarli al terrorismo nella guerra afgana,in collaborazione con bin La den.(..)Altre fonti hanno riferito che cinque dei dirottatori furono addestrati al l'interno di installazioni militari segrete degli Stati Uniti negli anni '90. [15] (..).

 

Tutta questa inazione fu semplicemente l'effetto del fatto che persone nei gan gli decisivi ignorarono l'evidenza,o non ne furono a conoscenza?Oppure si può supporre che le operazioni di sicurezza dell'aviazione furono deliberata mente azzerate l'11 settembre?Se così è stato,perché?E chi ha dato l'ordine? L'ex procuratore criminale federale degli Stati Uniti,John Loftus,ha detto: 'L'in formazione fornita dai servizi d'intelligence europei prima dell'11 di settembre fu così ampia che non è più possibile che la CIA e l'FBI possano difendersi accampando la tesi dell'incompetenza'".

Si potrebbe continuare a lungo elencando personalità di grande rilievo, politi ci,giornalisti politologi,scienziati,tutti molto dubbiosi-quando non del tutto cer, ti nel considerare la falsità del complotto governativo-sulla versione ufficiale dell'11 settembre.Ma-e si tratta di una "stranezza"molto ben spiegabile-il main stream informativo non ha reso noti questi nomi,e i loro dubbi.Così terminerò questo mio elenco ristretto con la dichiarazione di uno specialista, americano, che ha già provato al mondo intero le sue qualità investigative.Si tratta di Da niel Ellsberg,ex analista militare della Rand Corporation,autore,nel 1971,dei "Pentagon Papers"pubblicati dal New York Times.Furono chiamati così per ché erano la prova che il Pentagono aveva sistematicamente mentito(a comin ciare dall'invenzione dell'inesistente scontro nel Golfo del Tonchino tra navi a mericane e nord-vietnamite)per trascinare in guerra l'America e per tenervela. Intervistato da una stazione radi,Ellsberg conferma di avere esaminato i ma teriali delle indagini dell'11 settembre,e di averne trovato"alcuni molto poco convincenti,mentre altri li trovo piuttosto solidi".

Non è dunque un fanatico del complotto e si tiene,in un certo senso,a debita di stanza dal problema.Ma procede:"Non ho alcun dubbio che essi siano suf ficienti per giustificare un'inchiesta a largo raggio,che non c'è ancora stata, con incriminazioni,interrogatori sotto giuramento,l'esibizione di molti docu menti.Diciamo così:non c'è dubbio che sono stati sollevati interrogativi molto seri,che riguardano ciò che essi[servizi segreti,settori dell'Amministrazione, ndr]sapevano prima che accadesse e quanto coinvolgimento possa esservi stato.E'l'Amministrazione...c'è un'Amministrazione capace,umanamente e psi cologicamente,di mettere in atto una tale provocazione?Sì,direi che sì.Ho lavo rato per un'Amministrazione di questo genere,io stesso:quella di Johnson.Ah, il presidente Johnson espose al pericolo dei cacciatorpediniere nel Golfo del Tonchino,e non solo una,ma diverse volte.E c'era un sacco dei suoi[colla boratori]che speravano che avrebbe condotto a uno scontro e che gridarono che quello scontro c'era stato".

Ellsberg crede dunque che l'Amministrazione in carica è"umanamente e psi cologicamente"in grado di organizzare"una tale provocazione".E aggiunge questa previsione,che letta oggi,mentre scrivo queste righe,mentre i bombar dieri israeliani radono al suolo città e villaggi libanesi,mette i brividi:"Se ci sa rà un altro 11 settembre,o una guerra ancora più vasta nel Medio Oriente,che implichi un attacco americano contro l'Iran,non ho alcun dubbio che vi sarà-il giorno dopo o entro alcuni giorni-un equivalente del decreto che seguì l'in cendio del Reichstag:che significherà arresti di massa nel[nostro]paese, cam pi di concentramento per i medio-orientali e per una certa quota di loro 'sim patizzanti',di critici della politica del presidente,e sostanzialmente la cancella zione della Carta dei Diritti".

 

QUELLO CHE VERAMENTE E' SUCCESSO L'11 SETTEMBRE 2011 PARTE QUINTA

11.08.2013 17:58

(parte quinta)

Cui prodest scelus, is fecit.

"Colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto".L.A. Seneca.

11 SETTEMBRE: CHI CI HA GUADAGNATO?

di Arabesque.

 

Le promozioni dell’11 Settembre

 

La storia ufficiale dell'11-9 è un racconto di incredibile incompetenza.Ci por tano a credere che al Qaeda abbia con successo ingannato un apparato difen sivo da molti miliardi di dollari,le difese aeree del NORAD,le procedure di in tercettazione standard della FAA,basi dell'aviazione Usa,[1]l’FBI,la CIA,la NSA, le agenzie internazionali di intelligence eccetera senza incontrare resistenza. Mentre qualunque indagine seria degli attacchi dell'11-9 è stata bloccata dal presidente Bush e da Dick Cheney per più di un anno[2],è emersa una teoria di sistematica e incredibile incompetenza:al Qaeda è stata“fortunata”.Mindy Klei nberg del 9/11 Family Steering Committee,in un discorso pubblico alla Commis sione sull'11-9 ha criticato questa idea:“E’stato detto che le agenzie di intelli gence devono avere ragione il 100%delle volte.I terroristi devono essere fortu nati solo una volta.Questa spiegazione per i devastanti attacchi dell'11 settem bre,è palesemente sbagliata,perché i terroristi dell'11-9 non sono stati fortunati solo una volta.Sono stati fortunati più e più volte.Quando si vede questo ripe, tuto schema di protocolli infranti,leggi infrante,comunicazioni saltate,non la si può continuare a chiamare fortuna.Se ad un certo punto non cerchiamo di far assumere alle persone la responsabilità per non aver fatto accuratamente il lo ro lavoro,allora come ci potremo mai aspettare che i terroristi non siano nuova mente fortunati?”[3]

Cosa è accaduto a coloro che hanno “sbagliato”,e quali sono stati esattamen te i loro “errori”?

L'ex senatore Gary Hart osserva che,“in termini di responsabilità credo che questo sia uno dei più grandi misteri degli ultimi tre o quattro anni.Più di tre mila americani sono morti tre anni fa e nessuno ha perso il suo lavoro per que sto.Un presidente che dice di essere un presidente forte,e coloro che gli stan no attorno dicono che lo è,non ha licenziato nessuno.O egli è stato ingannato, nel qual caso qualcuno sarebbe dovuto essere licenziato.Oppure è lui che sta ingannando noi,nel qual caso dovremmo licenziarlo”[4].Il senatore Charles Grassley ha similmente fatto notare che“non mi viene in mente una sola perso na da qualche parte nel governo,che sia stata ritenuta responsabile per ciò che è successo e ciò che è stato sbagliato prima dell'11 settembre,sembra che nessuno al governo faccia più sbagli”[5].Secondo le testimonianze fornite al Congresso queste affermazioni sono accurate;non una sola persona al l'inter no della C.I.A.,FBI,e NSA è stata rim proverata,punita o licenziata per gli eventi dell'11-9.[6]Come è stato possibile?La Commissione sull'11-9 ha ammesso che il suo scopo non era“assegnare colpe in dividuali”[7].Perché no?Paul Craig Roberts fa notare che“lo scopo di una Commissione d'inchiesta governativa è dare la colpa dove fa meno danno politicamente”[8].“Dando a tutti un pochino di colpa,la Commissione non dà la colpa a nessuno”,ha osservato Harpers’Ma gazine[9]Non solo nessuno è stato ritenuto responsabile o rimproverato per gli attacchi dell'11-9,ma come osserva 911 truth.org,“gli ufficiali che hanno sba gliato(come Myers e Eberhard,come Frasca,Maltbie e Bowman dell’ FBI)sono stati promossi”[10]Un funzionario del Dipartimento di Giustizia ha commentato che l'FBI“ha,in pratica,promosso le stesse esatte persone che hanno diretto il...fallimento”[11].

Chi è stato responsabile di questi errori e chi è stato promosso?

Secondo Laura Brown della FAA:“entro pochi minuti da quando il primo aereo colpì il World Trade Center,la FAA stabilì immediatamente diversi ponti telefoni ci che includevano i mezzi di campo della FAA,il centro di comando della FAA,i quartieri generali della FAA,il Dipartimento della difesa[cioè il NMCC del diparti mento della difesa],il Secret Service...L'uomo di collegamento dell'aviazione con la FAA si unì immediatamente al ponte telefonico con i quartieri generali della FAA e stabilì in contatto con il NORAD...La FAA,tramite i ponti telefonici, condivise informazioni in tempo reale sugli eventi in corso,comprese le infor mazioni sulla perdita di comunicazione con l'aereo,la perdita dei segnali dei transponder,cambi di rotta non autorizzati e altre azioni intraprese da tutti voli di interesse”[12]Questo era il protocollo standard:“Si considera che esista un'emergenza con un aereo...quando:...Vi è una perdita inaspettata del contat to radar e delle comunicazioni radio con un qualunque…velivolo”[13] —FAA Order 7110.65M 10-2-5 (6)

“Se…si è in dubbio se la situazione costituisca un'emergenza o una poten ziale emergenza, essa va gestita come se fosse un'emergenza” [14] —FAA Or der 7110.65M 10-1-1-c (7)

Dato questo protocollo standard e l'affermazione di Laura Brown,perché nes sun aereo è stato intercettato?Il Pentagono diede tre spiegazioni parecchio differenti e contraddittorie prima di fornire una versione finale alla Commissio ne sull’11-9.[15]La versione finale del NORAD dava la colpa alla FAA per non a vere dato in tempo le notizie[16].Eppure,come notato sopra,ciò è contraddetto dall’affermazione di Laura Brown ed è contrario alle procedure standard della FAA.Membri della Commissione sull'11-9 hanno notato che,“il sospetto di cat tivo comportamento[del Pentagono]divenne così profondo tra i 10 membri del la Commissione che,in un incontro segreto alla fine del suo mandato nell'esta te 2004,si discusse se riferire della questione al Dipartimento di Giustizia per un'indagine criminale”[17].Il senatore Mark Dayton ha affermato che gli ufficiali del NORAD“hanno mentito al popolo americano,hanno mentito al Congresso e hanno mentito alla vostra Commissione sull'11-9 in modo da creare una falsa impressione di competenza,comunicazione e protezione del popolo america no”[18].Nonostante queste affermazioni,Nick Levis osservò che:“l’indagine uffi ciale degli eventi dell’11 Settembre non è riuscita a spiegare e nemmeno a chie dere il perché i più alti ufficiali nella catena di comando delle forze armate USA erano irreperibili durante gli attacchi.”[19].

 

Poi che è successo?

Promozioni.

Richard Myers,responsabile del Pentagono l'11-9---Promosso.Chi era al co mando al Pentagono?Richard Myers,[20]che diede diversi resoconti contrad dittori delle sue azioni l'11-9,[21]è stato promosso come nuovo Vice-Capo degli Stati maggiori riuniti[Vice-Chairman of the Joint Chiefs of Staff]il 24 agosto 20 01 dal presidente Bush.[22]Come fa notare Jim Hoffman,“il generale Richard Myers era il capo in carica degli Stati maggiori riuniti [Acting Chairman of the Joint Chiefs of Staff] l'11 settembre...In qualità di capo in carica,Myers era l'uffi ciale più alto in grado e il principale consigliere militare del presidente”[23]. L'11-9,Myers era al comando perché il capo di stato maggiore Henry Shelton [24]era all'estero[25].Sorprendentemente,appena tre giorni dopo l'11-9,dopo l’incredibile incapacità del NORAD nell'intercettare gli aerei dell'11-9,egli è stato promosso da Vice-Capo a Capo,sostituendo Henry Shelton[26].Pochi mesi do po la sua s conda promozione,Myers curiosamente disse che“lo scopo non è mai stato prendere Bin Laden”.[27]

Ralph Eberhart, comandante della NORAD l'11-9—Promosso

In un giorno in cui le procedure di routine avrebbero dovuto prevenire che ac cadesse l'11-9,gli attacchi erano rispecchiati in contemporanee esercitazioni militari.[28]Al comandante in capo del NORAD Ralph Eberhart[29]fu chiesto dal la Commissione sull'11-9 se queste esercitazioni avessero“aiutato”la risposta agli attacchi dell'11-9,ed egli rispose senza senso,“signore,credo che ciò ab bia aiutato a causa della gestione,a causa della concentrazione,perché gli equi paggi-devono essere in volo in 15 min.ma quella mattina,a causa delle esercita zioni,furono in volo in sei o 8 min.Perciò credo che la concentrazione abbia aiu tato.”Questa era chiaramente un'affermazione ridicola;se le esercitazioni milita ri avessero “aiutato”la risposta agli attacchi,perché nessuno degli aerei è sta to intercettato durante gli attentati,e quale risposta allora c'è mai stata agli at tacchi.Infatti ci sono forti prove che queste esercitazioni non abbiano aiutato af fatto,dal momento che hanno spostato le difese aeree lontane da New York e Washington,[30]hanno inserito finti segnali negli schermi radar e creato confu sione generale[31].Come Richard Myers,Eberhart è stato promosso subito do po l'11-9[32];“nominato dal presidente Bush per comandare lo U.S.Northern Command”[33],una nuova creazione del Dipartimento della Difesa che Eber hart ha definito“necessaria”dopo gli attacchi.[34]La mancanza di risposta alla presenza di aerei fuori rotta può essere vista chiaramente nel caso dell’attacco al Pentagono.Dopo più di un’ora dall’inizio degli attacchi,riferisce Norman Mine ta,un aereo stava volando verso il Pentagono mentre la sua traiettoria veniva seguita da un bunker equipaggiato dal NORAD dentro cui vi era Dick Cheney al comando[35].Un aiutante periodicamente riferiva la distanza dal Pentagono del l’aereo in arrivo,quando,alla fine,chiese:“Gli ordini sono ancora validi?” [Origi nale: “Do the orders still stand?]”[36].Cheney rispose con rabbia:“certo che gli ordini sono ancora validi,hai forse sentito il contrario?”[Originale:“of cour se the orders still stand,have you heard anything to the contrary!?]”[37].

Questa testimonianza imbarazzante,lasciata completamente al di fuori del rap porto della Commissione suggerisce fortemente che si lasciò deliberatamente che gli aerei dirottati colpissero i loro obiettivi senza che ci fosse risposta.No nostante la FAA,Dick Cheney e il NORAD,con la sua superiore capacità radar, sapessero di questo aereo,non fu intrapresa alcuna azione ovvia per intercetta re o abbattare gli aerei.Mentre il NORAD non si vedeva da nessuna parte,un C-130 fu mandato dai controllori di volo civili a intercettare,dalla Andrews Air For ce Base,l'aereo in arrivo[38].Questa stessa base dell'aviazione era a 10 miglia dal Pentagono e aveva a disposizione dei caccia l'11-9[39].Perché non fu man dato un caccia per l'intercettazione?Forse i controllori di volo civili furono la sciati unici responsabili della difesa e dell'intercettazione degli aerei l'11-9, mentre questa sarebbe dovuta essere responsabilità del NORAD?perché il Pen tagono non fu evacuato mentre la Casa Bianca lo fu?[40]Perché Ralph Eber hart è stato promosso?

Capitano Charles J. Leidig,Direttore in carica dello NMCC—Promosso.Il briga diere generale Montague Winfield chiese al capitano Charles J. Leidig, il giorno prima dell'11 settembre,di assumere quello che era il suo ruolo[41].Leidig “en trò in servizio come Vice Direttore del Centro di Comando delle Operazioni del Direttorato J3 degli Stati maggiori.Responsabile del mantenimento, dell'operati vità e dell'addestramento delle squadre di controllo del National Military Com mand Center(NMCC)”[42]. In una testimonianza data alla Commissione sull'11-9,Leidig spiegò che“il centro di comando divenne poi un punto focale per la co ordinazione del flusso di informazioni...Partecipai a una riunione definita come Significant Event Conference[conferenza telefonica riguardante un evento di e strema rilevanza n.d.t.].Essa serve a riunire la leadership e i comandanti milita ri in una conferenza per iniziare a discutere quali azioni dovrebbero o potrei bero essere intraprese...Io…[controllai]la riunione che metteva assieme tutta questa gente al telefono”[43]. Leidig non ricevette rimproveri e fu poi promos so Ammiraglio nel 2004.[44]

Brigadiere Generale Montague Winfield—Promosso.Il brigadiere generale Mon tague Winfield era il comandante del National Military Command Center (NMC C)[45].Ma,osserva Nick Levis,“Montague Winfield sarebbe originariamente do vuto essere al suo posto di comando la mattina dell'11 settembre.Ma il 10 set tembre fece in modo che il suo vice lo sostituisse a partire esattamente dalle 8.30 della mattina dopo.Quest'ora si rivelò poi essere appena 8 min prima che le forze armate venissero avvertite del cambio di rotta del primo volo”[46].

L'assenza di Winfield era significativa perché il NMCC era responsabile del co ordinamento delle informazioni sull'attacco dell'11-9.Nel maggio del 2003 fu promosso a maggiore generale a due stelle.[47]

Ben Sliney, comandante della FAA l’11-9—PromossoL'11 settembre era il pri mo giorno di lavoro con l'incarico di National Operations Manager[direttore del le operazioni nazionali n.d.t.],descritto come“il maestro di scacchi del sistema del traffico aereo”[48].Riuscì con successo a far atterrare tutti gli aerei commer ciali--un evento senza precedenti e compiuto“senza alcun errore”[49].David Ray Griffin osserva:“è forse possibile che il personale della FAA,proprio lo stesso giorno in cui hanno compiuto senza alcun errore un incarico senza pre cedenti,abbia potuto sbagliare così miserevolmente in un compito che essi, de cennio dopo decennio,avevano eseguito di routine?”[50].Mentre la Commis sione sull'11-9 cerca di spostare la colpa dal NORAD alla FAA omettendo com pletamente quanto detto da Laura Brown,e altre prove,dal loro rapporto finale, [51]l'intercettazione di aerei era,come precedentemente notato,un protocollo di routine.Forse era un pessimo giorno per iniziare un lavoro,ma Sliney non fu rimproverato e fu in seguito promosso[52].

Steven Abbot,coordinatore della task force di Dick Cheney sui problemi di prontezza nazionale—Promosso.L'ammiraglio Steven Abbot fu nominato da Di ck Cheney per guidare la task force nazionale sul terrorismo nel giugno 2001 [53].Dopo l'11-9,nell'ottobre 2001,Abbot fu promosso a vice direttore dell'uffi cio per la Sicurezza Nazionale guidato da Tom Ridge[54].

Marion (Spike) Bowman,prima dell'11-9 ha bloccato le indagini dell’FBI contro i sospetti dirottatori---Promosso.Il direttore del FBI Mueller premiò Bowman con una citazione presidenziale e un bonus in denaro di circa il 25% del suo sala rio[55].Bowman,che era a capo della National Security Law Unit dell'FBI ricevet te un premio per la sua“eccezionale prestazione”dopo che un rapporto di inda gine del Congresso sul l'11-9 affermò che la sua unità diede agli agenti dell' FBI di Minneapolis“informazioni im perdonabilmente confuse e inaccu rate” che erano“palesemente false”[56].Ugualmente,l'unità di Bowman“bloccò una richiesta urgente fatta da agenti dell’FBI per iniziare la ricerca di Khalid Almih dhar dopo che il suo nome fu posto in una lista di persone da tenere sotto os servazione”[57].

Pasquale D’Amuro,a capo dell'antiterrorismo a New York---Promosso.Pasqua le D’Amuro,[58]era il comandante dell'antiterrorismo dell'FBI l'11 set tembre a New York City e fu promosso alla posizione di vertice nel antiterrori smo dopo l'attacco.[59]

Michael Maltbie, il supervisore in gestione del caso presso l'Unità sui Radicali Fondamentalisti dell'FBI---Promosso.Secondo l'agente dell'FBI Harry Samit,e gli“scrisse ai quartieri generali delle FBI circa 70 promemoria sui probabili pia ni terroristici di Moussaoui,tra il suo arresto il 16 agosto e l'11 settembre,tutti i nutilmente”.Egli era stato avvertito dal suo supervisore Michael Maltbie che cercare di ottenere ciò sarebbe potuto essere“negativo per la sua carriera”,e che non avrebbe dovuto cercare di fare ciò per“mantenere la possibilità di un suo possibile avanzamento”nell’ FBI[60].Anziché un rimprovero Michael Malt bie ricevette una promozione alla Joint Terrorism Task Force dell'ufficio di Cle veland del FBI dopo l'11 settembre.[61]

David Frasca,capo dell'Unità sui Radicali Fondamentalisti dell'FBI—Non licen ziato.È stato osservato che per quanto riguarda il successo degli attenta ti dell'11-9,“gran parte delle strade portano al comandante dell'antiterrorismo Da vid Frasca”[62],capo dell'Unità sui Radicali Fondamentalisti dell'FBI.[63]E’inte ressante che egli ottenne il posto una settimana prima dell'11-9 e dopo gli at tacchi non fu licenziato.[64]Paul Thompson osserva che“il memorandum di Phoenix,che era indirizzato a Frasca,fu ricevuto dalla sua unità e avvertiva che i terroristi di al Qaeda avrebbero potuto usare scuole di volo all'interno degli U SA[65]...Due settimane dopo Zacarias Moussaoui fu arrestato mentre si adde strava a pilotare un 747,ma l'unità di Frasca non fu di alcun aiuto quando i lo cali agenti dell’FBI vollero perquisire quanto di sua proprietà--un passo che a vrebbe potuto prevenire l'11-9”[66].Time Magazine riporta che“il memorandum di Phoenix fu seppellito;la richiesta di un mandato per Moussaoui fu negata [67]”.Il New York Times indica che Frasca“mise dei blocchi stradali” nell'inda gine su Moussaoui persino dopo l'11 settembre. [68]Apparentemente l’FBI fu così“incompetente”che alcuni dei presunti dirottatori vivevano con un informa tore dell' FBI senza che ci fosse alcun intervento[69].Il programma Able Dan ger similmente identificava alcuni dei presunti dirottatori[70].Non solo,alcuni dei presunti dirottatori si sarebbero addestrati in basi militari Usa[71].Nono stante ciò,gli stessi dirottatori sono stati ampiamente descritti come “incombe tenti”,[72]e diversi sono stati dati per vivi dopo gli attacchi[73].

FBI:“incompetente”e poi improvvisamente

“competente”dopo l'attacco?

Immediatamente dopo gli attacchi,l’FBI passò da essere“incompetente”a diven tare molto competente.Kristen Breitweiser,parente di una vittima,ha chiesto:“ Come mai l' FBI sapeva esattamente dove andare solo poche ore dopo l'attac co?Come sapevano su quali quartieri,scuole di volo,e quali ristoranti indagare in questo caso, così presto?...Com'è possibile che le complete biografie dei ter roristi,e dei loro complici,siano state create in così poco tempo?Le nostre a genzie di intelligence avevano già dei fascicoli aperti riguardanti questi uomi ni?Stavano già indagando su di loro?”[74].

Gran parte dei dirottatori furono identificati entro poche ore dagli attacchi[75]. Video dell'attacco al Pentagono furono sequestrati dall' FBI,in diversi luoghi, pochi minuti dopo l'accaduto[76].Chi sbaglia viene promosso,chi parla viene fatto tacere?Mentre non una sola persona è stata punita per gli “errori” del l’11-9,molti che hanno parlato sono stati puniti.

Coleen Rowley,[77]Sibel Edmonds,[78] Robert Wright[79],Kevin Ryan,[80]e mol ti altri sono stati fatti tacere,licenziati,puniti,e ignorati per avere parlato di cosa è accaduto dietro le quinte prima e dopo gli attacchi dell’11-9.[81]Allo stesso modo molti affidabili professionisti,scienziati,professori,e altri hanno espresso i loro dubbi sulla“storia ufficiale”dell’11-9.[82]Curiosamente i media mainstre am sono rimasti in silenzio su questi fatti.

Il governo USA conosceva la data,le modalità e gli obiettivi degli attacchi del l’11-9.

Patty Casazza,familiare di una delle vittime,ha spiegato che“il governo sapeva ...ben altro che l'esatto momento...loro sapevano la data,il metodo con cui sa rebbero dovuti avvenire gli attacchi...E niente di ciò è stato detto dai media mainstream.Niente dalla Commissione.Eppure,ancora una volta,tutti i vostri rappresentanti,il giorno in cui è uscito il libro della Commissione,erano sul loro pulpito a dire:‘Che lavoro favoloso che ha fatto la Commissione.Un autentico servizio per questa nazione’.Era tutt'altro che un servizio.Era una completa menzogna….Loro sapevano gli obiettivi”[83]

Cui Bono?Da Wikipedia:

“Cui bono…è un modo di dire latino usato o per suggerire un movente nasco sto,o per indicare che il responsabile di una data cosa potrebbe non essere quello che sembra in un primo momento...Comunemente la frase è usata per suggerire che la persona,o le persone,colpevoli di aver commesso un crimine possono essere trovate tra coloro che hanno qualcosa da guadagnarci, so prattutto da un punto di vista finanziario.Chi ne beneficia potrebbe non essere sempre ovvio,o potrebbe avere distolto l'attenzione indicando un capro espia torio,ad esempio”.Credere alla“storia ufficiale” dell'11-9 significa credere in un enorme,coordinato e“coincidente”incapacità su molti livelli,in cui coloro che più erano responsabili di prevenire gli attacchi non sono stati licenziati o rim proverati,ma invece promossi.La storia ufficiale dell'11-9 dipende dalla propria ignoranza dei fatti,non dalla propria conoscenza di essi.Soprattutto ci sono for ti prove che suggeriscono che altre parti dell'attentato,compresa la distruzione delle torri e dell'edificio sette dello World Trade Center siano state deliberata mente orchestrate per avere la certezza che gli attacchi avessero successo. [84]Chi ha veramente beneficiato dagli attacchi dell'11-9?Perché chi ha parlato è stato fatto tacere?Perché i funzionari non sono stati rimproverati?Perché so no stati promossi?Perché,immediatamente dopo gli attacchi,l’FBI è improvvisa mente diventato competente?Chi beneficiò dei miliardi di dollari spesi nelle guerre fatte per l'11-9?[85] Cui Bono?

NOTE DELL’ARTICOLO

[1] StandDown.net, 35 USAF Bases Within Range On 911: The 7 Air Stations On Full Alert Covering The Continental United States And 28 More Air Stations That Were In Range Of The 4 Airliners On 911

The Memory Hole Map:Hijacked 9/11 Flights and Military Bases,https:// www.thememoryhole.org/

[2] Mike Hersh, Bush and Cheney Block 9-11 Investigation, https://www. Mike hersh.com/, Oct 24, 2002

Bush Occupation, Why is Bush Blocking A Public 9-11 Investigation? http: //www.bushoccupation.com/ [3] Mindy Kleinberg, Complete testimony of Mindy Kleinberg, to The National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States,“9/11 victim's wife asks uncomfortable questions,”https://www.u nknown news.net/,March 31,2003.See also:9/11 Family Steering Committee,http: //ww w.911independent commission.org/

[4] Ron Gassaway, Some Important Quotes About 9/11, https://911resour ces. blogspot.com/

[5] Jake Tapper, Senate report: FBI still unprepared, https://dir.salon.com/, Mar ch 3, 2003

[6] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline,October 17,2002:None Punished at Agencies for 9/11 Failures

[7] The 9/11 Commission Report, https://www.gpoaccess.gov/911/index.html, p. xvi

[8] Downsize DC, The Jersey Girls Deserve Answers,https://action.down sizedc. org/, June 9, 2007

[9] Benjamin DeMott, Whitewash as public service: How The 9/11 Commission Report defrauds the nation, https://www.harpers.org/, October 2004

[10] 911Truth.org, THE TOP 40 REASONS TO DOUBT THE OFFICIAL STORY OF SEPTEMBER 11th,2001,https://www.911truth.org/.See also: Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, January 10, 2003: Government Employees Respon sible for 9/11 Failures Are Promoted

[11] Romesh Ratnesar and Timothy J. Burger, The FBI: Does It Want to Be Fi xed? https://www.time.com/

[12] Laura Brown, FAA Communications with NORAD On September 11, 2001, FAA clarification memo to 9/11 Independent Commission, https://www.911 truth. org/.Vedete anche la conferma da parte di Kyle Hence di 911citizens watch. org:UQ Wire: Statement from FAA Contradicts 911 Report. Guardate Richard Ben-Veniste che legge l’affermazione alla Commissione sull’11-9.YouTube vi deo,Comunicazioni tra FAA e Norad(Laura Brown memo), https://www. You tube.com/watch? v=_rJY8EeEL5A Dichiarazione archiviata qui: 9/11 Commis sion,National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States, Public Hearing,Friday,May 23,2003.https://www.9-11commission.gov/L’ex coordinatore dell’anti terrorismo Richard Clarke e Dick Cheney hanno entrambi confermato questa affermazione.Dick Cheney ha ammesso durante una intervista indiretta TV che il “Secret Service aveva un accordo con la F.A.A. Avevano linee dirette doo che il World Trade Center fu…”. Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, (After 8:46 a.m.) September 11, 2001: FAA Establishes Open Telephone Line with the Secret Service

[13]FAA, Order 7110.65R, Air Traffic Control, Chapter 10. Emergencies, Section 2.Emergency Assistance,https://www.faa.gov/.See also:Illarion Bykov and Jared Israel, Mr. Cheney's Cover-up: Part 2 of 'Guilty for 9-11: Bush, Rumsfeld, Myers', https://emperors-clothes.com/.

[14] FAA, Order 7110.65R,Air Traffic Control, Chapter 10. Emergencies, Section 1. General

[15] David Ray Griffin, The 9/11 Commission's Incredible Tales, Flights 11, 175, 77, and 93, https://www.globalresearch.ca/ 

[16] Ibid. 

[17] Dan Eggen, 9/11 Panel Suspected Deception by Pentagon: Allegations Brought to Inspectors General, Global Research, August 2, 2006

[18] Nicholas Levis, Senator Dayton: NORAD Lied About 9/11

[19] Nick Levis, Press Picks Up on Sept. 11's AWOL Chain of Command, https://www.911truth.org/

[20] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, Richard B. Myers  

[21] Ibid. (After 8:48 a.m.) September 11, 2001:Joint Chiefs of Staff Vice Chair man Still Oblivious? Accounts Are Contradictory

[22] Ibid. August 24, 2001

[23]Jim Hoffman,General Myers: Cover Stories of the People in Charge, https:// 911 research.wtc7.net/. See also: Chairman of the Joint Chiefs of Staff (CJ CS),Chair man Responsibilities, http:/ /www.jcs.mil/chairman/ chairman_re sp.html

[24]Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, Henry H. Shelton

[25] Ibid. (8:00 a.m.-8:50 a.m.) September 11, 2001: Rumsfeld Holds Breakfast Meeting at Pentagon; Key Military Figures Present

[26] Ibid. October 17, 2001: Military Head Says He Hadn’t Thought of 9/11-Type Scenario

[27] Ibid. September 15, 2001-April 6, 2002: Bush Shifts Public Focus from bin Laden to Iraq

[28] Ibid. Military Exercises Up to 9/11

[29] Ibid. Ralph Eberhart

[30] Kane, Crossing the Rubicon:Simplifying the case against Dick Cheney “U na esercitazione chiamata NORTHERN VIGILANCE portò i caccia dell’aviazione in Canada a simulare un attacco aereo russo,perciò vi erano davvero pochi caccia rimasti a reagire sulla east coast.Questa risposta paralizzata da parte dell’aviazione ha assicurato che i caccia non potessero fermare l’11-9.”Mike Kelly,“NORAD confirmed two mock drills on September 11,”NJ.com, December 5,2003.“Il NORAD ha confermato che aveva a disposizione solo otto caccia sul la east coast per decolli di emergenza l’11 Settembre. In tutto il Canada e gli Stati Uniti, compresa l’Alaska, il NORAD aveva 20 caccia in allerta–armati, rifor niti e pronti a decollare in pochi minuti”.

[31]911Truth.org, The Wargames of September 11th (beta) , https://www.911 truth. org/,November 20, 2005:“L’uso di segnali inseriti[injects] (segnali radar fantasma inseriti lettronicamente sugli schermi)è una tecnica utilizzata per mettere alla prova i difensori in una esercitazione di difesa aerea.”

Michael Kane:Crossing the Rubicon,Simplifying the case against Dick Cheney, https://www.fromthewilderness.com/:“Ampie prove raccolte da fonti di notizie mainstream e compilate da Paul Thompson…indicano che le esercitazioni so no servite a confondere la risposta della difesa aerea agli attacchi simultanei.

[32] Sebbene Thompson eviti di dare conclusioni e si limiti a presentare una lunga serie di fatti verificabili, la confusione sembra essere stata proprio il risultato voluto da alcuni di coloro che hanno pianificato le esercitazioni. Questa era già una delle tesi centrali del libro del 2004 ‘Crossing the Rubicon’ di Mike Rupperts

911Truth.org, The Wargames of September 11th (beta)

Jim Hoffman, War Games: Multiple War Games Were Being Conducted on 9/11/01, https://911research.wtc7.net/

[33] Jim Hoffman, Aviation Post-9/11/01: Pentagon Rewarded; Flying Public Harassed, https://911research.wtc7.net/:

“Subito dopo la più grande incapacità dimostrata, nella storia del paese, dalle forze armate USA nella difesa della popolazione civile, non c’è stata alcuna ri percussione per coloro che erano responsabili della difesa aerea. Non c’è sta ta alcuna seria indagine sull’inspiegabile incapacità a seguire le procedure standard di operazione e lanciare prontamente degli intercettori appena cia scuno dei quattro ae rei di linea avessero inizato a cambiare rotta. Al contrario, le persone incaricate di difenderci sono state ricompensate. Il generale Myers, che era direttore in carica del Joint Chiefs of Staff l’11 Settembre è stato rapi damente confermato come direttore appena due giorni dopo. Il generale Ralph Eberhart, comandante in capo del NORAD al momento dell’attacco, è stato pro mosso alla guida del nuovo "Northern Command" un anno dopo gli attac chi”.Ricevette anche una Croce di Merito al Servizio dal Governatore Generale del Canada.On behalf of Her Excellency the Right Honourable Adrienne Clar kson, Meritorious Service Cross presented to General Ralph Edward Eberhart, https://www.gg.ca/, November 5, 2004:

“ Una Croce di Merito al Servizio… [per] la sua leadership,la scaltra iniziativa e la chiara direzione che hanno assicuarato che venissero prese le giuste deci sioni durante gli attacchi terroristici dell’11 Settembre.”

[34]Gerry J. Gilmore, Eberhart Tabbed to Head U.S. Northern Command, Ameri can Forces Press Service, https://www.defenselink.mil/, May 8, 2002

[35] Gerry J. Gilmore, Eberhart: 9-11 Created Need for New Unified Command, American Forces Press Service, https://www.defenselink.mil/, June 19, 2003

Oilempire, Northern Command (NORTHCOM) , https://www.oilempire.us/:

“Il generale Ralph Eberhart, che era a capo del NORAD (difesa aerea) l’11-9, è stato nominato come primo comandante del nuovo ‘Northern Command,’ il comando militare unificato nazionale stabilito nell’Ottobre 2002-Se l’uso in pa tria delle forze armate dovesse raggiungere la totale legge marziale, il Northern Command avrebbe il compito di gestirla. Se l’11-9 fosse stato un‘errore dell’in telligence’il generale Eberhart sarebbe probabilmente stato sot toposto alla Corte Marziale anziché essere promosso.”

[36]‘George Washin gton’,Mineta's Testimony CONFIRMED https:// georgewa shington.blog spot.  com/

[37]Gregor Holland,The Mineta Testimony:9/11 Commission Exposed, https:// www.911truth.org/

[38] Ibid.

[39] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, Steve O’Brien

[40] Illarion Bykov and Jared Israel, GUILTY FOR 9-11: BUSH, RUMSFELD, MYERS,https://www.copvcia.com/

[41] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, Context of '(9:45 a.m.) September 11, 2001: Secret Service Learns Hijacked Plane on Route to Washington, Evacuates White House'

[42] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline,Charles Leidig

[43]STATEMENT OF CAPT CHARLES J. LEIDIG, JR. COMMANDANT OF MIDS HIPMEN UNITED STATES NAVAL ACADEMY BEFORE THE NATIONAL COMMIS SION ON TERRORIST ATTACKS UPON THE UNITED STATES, 17 JUNE 2004. https://www.9-11commission.gov/hearings

[44] NATIONAL COMMISSION ON TERRORIST ATTACKS UPON THE UNITED STATES Twelfth Public Hearing Thursday, June 17, 2004 https://www.9-11com mission.gov/

[45] Nick Levis, Press Picks Up on Sept. 11's AWOL Chain of Command, http: //www.911truth.org/

[46] Ibid. Montague Winfield

[47] 911Truth.org, Press Picks Up on Sept. 11's AWOL Chain of Command, https://www.911truth.org/

[48] Tom Flocco, NMCC ops director asked substitute on 9-10 to stand his watch on 9-11

[49] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, Ben Sliney

Newsday, FAA manager's performance of a lifetime on Sept. 11, https://www. frumsource.com/

[50] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, (9:26 a.m.) September 11, 2001: Rookie FAA Manager Bans All Take Offs Nationwide, Including Most Military Flights? Mineta Asserts He Issues Order Minutes Later

[51] David Ray Griffin, 9/11 Live or Fabricated: Do the NORAD Tapes Verify The 9/11 Commission Report? https://www.911truth.org/

[52] 9/11 Commission, National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States, Public Hearing, Friday, May 23, 2003. https://www.9-11commis sion.gov/

David Ray Griffin, The 9/11 Commission's Incredible Tales, Flights 11, 175, 77, and 93, https://www.globalresearch.ca/

[53] Newsday, FAA manager's performance of a lifetime on Sept. 11, https:// www.frumsource.com/

[54] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, Steve Abbot

[55] White House, Office of the Press Secretary, Gov. Ridge Names Deputy Director of Homeland Security, October 29, 2001. https://www.whitehouse.gov/

[56] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, January 10, 2003: Government Employees Responsible for 9/11 Failures Are Promoted

 [57] Ibid. ù

[578] Ibid.où

[59] Paul Thompson,Complete 9/11 Timeline,Pasquale D'Amuro

[60] Romesh Ratnesar and Timothy J. Burger, The FBI: Does It Want to Be Fixed?  

[61] John Riley, Agent: Suspicions of plot ignored, https://www.newsday.com/

[62] Ibid.

[63] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, David Frasca

[64]Anthony York, Will David Frasca be the FBI fall guy for 9/11?http :// sa lon.com/

[65] Ibid.

[66] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, July 10, 2001: FBI Agent Sends Memo Warning that Unusual Number of Muslim Extremists Are Learning to Fly in Arizona

Ibid. July 27, 2001 and after: Phoenix Memo Received by FBI Headquarters; Little Action Taken in Response

[67] Ibid. January 10, 2003:Government Employees Responsible for 9/11 Failu res Are Promoted

[68] Romesh Ratnesar and Michael Weisskopf, How the FBI Blew the Case, Time Magazine, May 27, 2002

[69] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, January 10, 2003: Government Employees Responsible for 9/11 Failures Are Promoted

[70] Ibid. Context of 'Mid-May-December 2000: Atta and Hanjour Reportedly Visit Fellow Hijackers at FBI Informer’s House'

[71] Ibid. The Able Danger Program

[72] Ibid. Context of '1996-August 2000:Ahmed Alghamdi and Other Hijackers Reportedly Connected to US Military Base'

[73] Ibid. Context of 'April 15,1999:Hanjour Gets Pilot’s License Despite Du bious Skills'

Hani Hanjour: 9/11 Pilot Extraordinaire

[74] Paul Thompson, Complete 9/11 Timeline, Context of 'September 16-23, 2001: People with Hijacker Names and Identifying Details Are Still Alive'

[75] Ibid. September 11, 2001: Existing Files on Hijackers Enables Investigation to Start Within Hours of Attacks

[76] Ibid.

[77] Ibid. (After 9:37 a.m.): FBI Confiscates Film of Pentagon Crash

[78] Ibid. Coleen Rowley

[79] Ibid. Sibel Edmonds and Related Scandals

[80] Ibid. Robert Wright

[81] Ibid. Kevin Ryan911truth.org, UL Executive Speaks Out On WTC Study, https://www.scoop.co.nz

[82] Gregg Roberts, Where Are the 9/11 Whistleblowers? https://911 resear ch.wtc7.net/

[83] ‘George Washington’, 9/11 Truthers are Nuts! Or are they? https://george washington.blogspot.com/
Scholars for 9/11 Truth and Justice

[84]Jon Gold, 9/11 Family Members Patty Casazza And Bob McIlvaine 11/3/2007 Transcript, https://www.911blogger.com/

[85] 911 proof Journal of 9/11 Studies

9-11 Research: An Independent Investigation of the 9-11-2001 Attack

Architects and Engineers for 9/11 Truth

[86] Know Your War-Profiteers Card Deck, https://www.ruckus.org/ warprofi teers/ . (continua)

 

LA VERITA' SULL011 SETTEMBRE 2001 PARTE QUARTA

09.06.2013 16:59

Sembra che dopo aver immediatamente insabbiato questo fallimento abbiano deciso di far calmare un po'le acque per qualche anno,pianificando nel frattem po un attentato molto peggiore e più devastante del primo,e che ci abbiano poi riprovato otto anni dopo,questa volta purtroppo riuscendoci.Ma io penso sem pre male.Per approfondimenti,ecco un articolo del Corriere della Sera tratto da qui:

Il terrore colpisce al cuore Manhattan

Una tremenda esplosione sotto le Torri gemelle del World Trade Center.Al meno 5 morti,300 tra feriti e intossicati. NEW YORK,23 febbraio 1993-

Panico,urla e scene apocalittiche, nella punta estrema dell'isola di Manhattan. Una gigantesca esplosione,avvenuta intorno alle 12 e un quarto sotto le leg gendarie"Twin Towers",ha improvvisamente trasformato il World Trade Center in una sinistra replica del celebre film di John Guillermin"L'inferno di cristallo". Il bilancio,ieri sera,era di 5 morti e di trecento tra feriti e intossicati(tra cui tre uomini dei servizi segreti).Alcuni di loro sono in condizioni molto gravi.Per tutta la giornata sono rimasti paralizzati il traffico e gli affari della limitrofa Wall Street e del resto dell'isola di Manhattan.Le oltre centomila persone che lavora no all'interno dei due grattacieli più alti di New York sono rimaste intrappolate per ore,senza luce elettrica.Tut ti i 250 ascensori si sono bloccati.All'inizio si e ra pensato all'esplosione di un generatore difettoso nella Path Station,la stazio ne della metropolitana(sotto le due torri gemelle)che collega l'isola di Manhat tan al New Jersey.Ma con il passare delle ore si è fatta sempre più concreta l'ipotesi di una potentissima auto bomba piazzata al secondo livello del par cheggio sotterraneo(utilizzato anche dai servizi segreti che vi tenevano la mac china del presidente Clinton.Alcuni tecnici addetti ai trasformatori del World Trade Center hanno detto di aver visto una macchina e splodere nel garage."È stato come un fuoco d'artificio”,ha spiegato uno di loro,poi i muri sono crol lati".Alla polizia sono giunte diverse telefonate di rivedicazione.Una da parte di un non meglio identificato"Movimento di liberazione serba:"Questo è soltanto un segnale alla vigilia delle trattative all'Onu sul destino dell'ex Jugoslavia", avrebbe detto lo sconosciuto al telefono.Una successiva chiamata, invece,ri vendicava l'"azione"in nome della causa croata.L'Fbi ha subito avviato un'inda gine e a Washington è stato rafforzato l'apparato di sicurezza intorno alla Casa Bianca,al Congresso e a tutti gli edifici governativi.I soffitti della stazione sot terranea delle Twin Towers sono crollati,insieme a tre livelli della metropolita na e centinaia di persone sono rimaste intrappolate.Meno drammatica,ma fitta di terrore,la sorte della gente nei due grattacieli."Stavo lavorando al computer e ho sentito due esplosioni fragorose“ha dichiarato alla Cbs Richard Runes,un avvocato che lavora al 53esimo piano del numero uno,i vetri hanno preso a tremare:sembrava che tutto l'edificio stesse crollando".Oltre alla Cnn,che va in onda via cavo,la Cbs è stata l'unico network non colpito dal black out.Tutte le stazioni televisive di New York, tranne appunto la Cbs,hanno i rispettivi tras mettitori ed antenne in ci ma al World Trade Center e quindi sono state messe fuori servizio dall'esplosione.La Cbs ne ha approfittato subito e ancora una vol ta è stata una Tv a svolgere un ruolo centrale e di guida nella tragedia.Dozzine di persone intrappolate ai piani alti hanno inondato la televisione di telefonate per chiedere consiglio e aiuti."Rompere subito i vetri delle finestre per respira re aria fresca"ha ordinato loro Frank Field,responsabile scientifico del netwo rk.Ma dopo cinque minuti è entrato in azione Richard Brown,presidente del sindacato pompieri:"Fermi tutti,non toccate i vetri-ha ribattuto seccatissimo,ri schiate di accoppare chi cammina sotto per strada e di risucchiare il fumo dai corridoi a dove siete".Intanto,sempre in diretta,giungevano le prime immagini dei sopravvissuti.Centinaia di persone dal volto nero co me la pece uscivano per strada tossendo e contorcendosi:"Ho impiegato un ora e mezzo per scen dere 105 gradini al buio,ha detto un contabile,le scale di emergenza sono inta sate di fumo,sembrava di camminare dentro un camino acceso"."I più malri dotti erano alcuni asmatici e donne incinte,l'ha incalzato un altro,eravamo pi giati come sardine,gli occhi che bruciavano,il naso bloccato: una vera camera a gas ".Più tardi,sempre grazie alla Tv,pompieri e soccorritori arrivavano per telefono alla gente dei piani più alti:"Abbiamo istituito un numero di emergenza speciale: eccolo". Il Merchantile exchange,la Borsa delle merci i cui uffici sono nelle torri gemelle, è stato costretto a bloccare le contrattazioni.

Ma dopo i misteri,i dubbi e le menzogne-purtroppo per coloro che non si”bevo no”le menzogne dei cri minali che stanno alla presidenza degli Usa-andiamo ad affrontare le sistematiche”bugie”emesse dal Pen tagono sull’autoattentato dell’11 settembre.In particolare si vogliono evidenziare sette particolari ”bu gie”come uno squallido gioco ai sette errori,una specie di gioco dell’oca cini co e delinquenziale.Ecco sette domande che sbugiardano i criminali U sa.

Le bugie del Pentagono

Domanda n°1

Come tutti sanno,l'11settembre,meno di un'ora dopo l'attacco al World Trade Center,un aereo precipitava sul Pentagono.Un primo dispaccio del la Associa ted Press aveva parlato di un camion bomba.Questa notizia era stata rapida mente smentita dal Pentagono e la versione ufficiale dei fatti non è ancora sta ta contestata.Adesso una piccola sfida:trovate nelle immagini che seguono ele menti che possano confermare la tesi ufficiale!

Riuscite a spiegare come un Boeing 757-200,del peso di circa 100 tonnellate che si schianta ad almeno 400km/h*possa aver danneggiato soltanto la faccia ta del Pentagono?

Foto : U.S. Department of Defense

La prima immagine da satellite qui a fianco mostra la parte dell'edificio danneg giata dal Boeing.L'immagine in basso mostra il secondo anello dell'edificio.Si vede chiaramente che solo il primo anello è stato toccato dall'aereo.I quattro a nelli più interni sono intatti e sono stati danneggiati soltanto dall'incendio che si è sviluppa to dopo l'esplosione

Domanda n°2

Le due foto qui a fianco mostrano l'edificio subito dopo l'attacco.Si può notare che solo il piano terra è stato toccato dall'aereo.I quattro piani superiori sono crollati alle 10:10 circa.L'altezza dell'edificio è di 24m.Riuscite a spiegare come un Boeing alto 13,6m,lungo 47,3 m,apertura alare di 47,32m ed una cabina lar ga 3,5m possa aver toccato soltanto il piano terra dell'edificio ?

Foto : U.S. Marine Corps, Cpl. Jason Ingersoll

Foto : U.S. Army

Domanda n°3

La foto in alto mostra il prato davanti all'edificio:sapendo che il Boeing 757-200 ha penetrato l'edificio all'altezza del piano terra,trovate nell'immagine qualche rottame dell'aereo

Foto : U.S. Army

Domanda n°4

La foto mostra un camion che deposita sabbia sul prato.Più lontano una ruspa sta distribuendo ghiaia sul prato.Potete spiegare perchè il Segretario alla Dife sa ha ritenuto necessario coprire il prato di sabbia e sassi nonostante esso non sia stato danneggiato dall'attentato ?

Domanda n°5

Le foto della domanda 5 mostrano il Boeing 757-200 sovrapposto alla parte di edificio che è stata colpita.Riuscite a spiegare cosa sia accaduto alle ali dell'ae reo e perchè queste non abbiano causato alcun danno ?

Foto : Space Imaging

Foto : U.S. Department of Defense, Sgt. Rudisill

Domanda n°6

Un giornalista:"Cosa è rimasto dell'aereo?"Chef Plaugher:"In primo luogo, la domanda sull'aereo,vi erano alcuni frammenti di aereo visibili dall'interno du rante le operazioni di spegnimento dell'incendio di cui parlavo, ma non si trat tava di rottami di grosse dimensioni.Non ci sono pezzi di fusoliera o cose simi li."(...)"Sapete,preferirei non fare commenti in merito a questo.Abbiamo nume rosi testimoni oculari che sono grado di darvi maggiori informazioni su cosa è accaduto quando l'aereo è arrivato. Noi non sappiamo, io non so nulla."

Domanda di un giornalista: "Dov'è il carburante?Pensiamo di avere trovato u na pozza nel punto in cui pensiamo sia il muso dell'aereo".

Il testo a fianco è stato tratto dalle dichiarazioni di Ed Plaugher,capitano dei pompieri,durante una conferenza stampa presieduta al Pentagono il 12 set tembre 2001 da Victoria Clarke,segretario aggiunto alla Difesa.

Riuscite a spiegare perchè il comandante dei pompieri non riesce a dire dove si trovano i resti dell'aereo ?

Domanda n°7

Queste due foto sono state scattate poco dopo l'attentato.Mostrano il punto preciso dell'anello esterno colpito dal Boeing.Riuscite a trovare il punto d'im patto dell'aereo ?

Fotos : U.S. Marine Corps Foto by Cpl. Jason Ingersoll 1 et 2

Come è andata?Siete riusciti a trovare il Boeing,avete confermato la tesi uffi ciale ....Ben fatto!Potreste mettervi in contatto con l'illusionista David Copper field)

 

Appare chiaro che le”versioni”ufficiali non solo sono fuori luogo,ma sono pie ne zeppe di bugie.E se hanno dovuto ricorrere alle bugie,evidentemente per ché non possono dire la verità che è una sola:l’attentato l’hanno organizzato la Casa Bianca ed il Pentagono!Ma andiamo avanti,affrontando una delle peg giori ipotesi,pur se molto plausibile:si è trattato di un vero e proprio colpo di Stato di Bush ed i suoi accoliti?

"11 settembre: colpo di stato in USA"

Le cose sono più complicate,le tracce che inseguiamo non sono di un solo ani male,ma di tanti.Dobbiamo richiamare alla memoria del lettore un particolare cui avevamo accennato all’inizio:mani anonime,nell’imminenza dell’11 settem bre 2001,speculavano al ribasso sulle azioni delle due compagnie aeree che a vrebbero visto i loro apparecchi sfasciarsi sulle torri e sul Pentagono.Gli insi ders traditi della morte.Tra il 6 e il 7 settembre,furono comprate al «Chica go Board Options Exchan ge»4744 opzioni della«United Airlines»Opzioni«put», che significano una scommessa sul ribasso imminente di quelle azioni.In prati ca,le «put»si configurano come una vendita di titoli«allo scoperto»:uno vende titoli che non possiede,promettendo di consegnarli a una certa data,e contan do di comprarli quando saranno ribassati.In quegli stessi giorni,6-7 settembre, le opzioni«call»(cioè che scommettono sul rialzo dei titoli della United Airlines) trattate sul mercato di Chicago furono solo 396:i normali volumi di una giorna ta normale.Ad essere anormale era il volume delle azioni«put»,del 600 per cen to superiore alla media di una giornata-tipo.Il 10 dicembre,ancora a Chicago, qualcuno comprò 4516 opzioni«put»dell’American Airl ines,contro 748 opzioni «call»vendute quel giorno.Chi ha fatto queste operazioni conosceva precisa mente quel che sarebbe accaduto alle due compagnie;si calcola che il guada gno di questi speculatori preveggenti ammonti a 9-10 milioni di dollari.Non ba sta.Anche la «Morgan Stanley»e la«Merril Lynch»-due banche d’affari che oc cupavano il ventesimo piano del World Trade Center,furono oggetto di simili speculazioni al ribasso.Nei tre giorni precedenti all’attacco,qualcuno comprò 2157 opzioni put della«Morgan Stanley»,con scadenza ad ottobre,e 12215 op zioni put della Merril Lynch:in questo secondo caso,l’aumento del volume di vendite fu del 1200 per cento.Dopo la tragedia,le azioni delle due banche d’affa ri sono effettivamente cadute;per gli speculatori«che sapevano»,un profitto complessivo di 6-7 milioni di dollari.Ma non basta ancora.Simili speculazioni al ribasso furono fatte sulla tedesca«Munich Re»e sulla svizzera«Swiss Re»:due compagnie assicurative che avevano assicurato molti inquilini delle due Torri. Anche la francese «Axa»fu oggetto di una speculazione al ribasso:e la Axa è u na finanziaria che teneva in portafoglio il 25% delle azioni American Airlines. Dopo l’11 settembre,si disse subito che un’indagine seria su quelle speculazio ni avrebbe portato alla mappatura della rete finanziaria di al-Qaeda e di Osama bin Laden:e chi se no poteva avere conoscenza anticipata dell’attacco?Gli e sperti di finanza avvertirono che l’indagine sarebbe stata in ogni caso difficile, dato l’anonimato che protegge le transazioni sui mercati delle opzioni.Tuttavia, molte speranze erano poste su un programma di computer,chiamato PROMIS. E’un software che consente di controllare«in tempo reale»le negoziazioni sui ti toli,usato da agenzie finanziarie di tutto il mondo per la sua versatilità.Ed è no to che esiste una versione di PROMIS modificata per scopi investigativi,che consente quanto segue:«La polizia può digitare il nome di un sospetto o il nu mero di una carta di credito,e il software fornisce i particolari dei movimenti fi nanziari di quella persona»Così assicurava il canadese«Toronto Star»l’11 ot tobre 2001.L’FBI,il Dipartimento della Giustizia,la CIA devono disporre del soft ware:così ha ragionato Tom Flocco,un giornalista che ha pubblicato la sua in dagine su Internet.Ed ha telefonato ai tre enti investigativi più celebri degli Stati Uniti,chiedendo:usate PROMIS?Lo stavate usando prima dell’11 settembre,per vedere in diretta le transazioni in corso?FBI e Dipartimento della Giustizia han no risposto di«avere interrotto»l’uso di PROMIS.Quando all’addetto stam pa della CIA Tom Crispell ha detto di più:l’uso da parte nostra del PROMIS «sa rebbe illegale.Noi agiamo solo al di fuori degli Stati Uniti».Risposta di esem plare correttezza:la CIA non può occuparsi di affari interni,è un servizio di spio naggio per l’estero.Il fatto è che le indagini sulla speculazione finanziaria pre veggente si è fermato proprio alla porta dell’Agenzia.Almeno una delle transa zioni,è risultato,è stata fatta attraverso la «AB-Brown»,una finanziaria america na acquistata dalla«Deutsche Bank» nel 1999.E presidente esecutivo del la AB -Brown era,fino al 1998,l’attuale numero tre della CIA.Si tratta di A.B. Kronagard detto«Buzzy».

Questo personaggio,quando capeggiava la AB-Brown,aveva la responsabilità delle«relazioni coi clienti privati».Un mestiere che lo metteva in rapporto con personalità fra le più ricche del mondo,i«clienti privati»anonimi a cui la banca fornisce una gestione personalizzata e molto riservata dei capitali(…)La AB Brown conserva ancora due milioni e mezzo di dollari guadagnati dall’anoni mo speculatore che sapeva tutto prima,che il misterioso operatore non ha po tuto incassare in tempo(dopo il disastro Wall Street e i servizi finanziari non hanno funzionato per quattro giorni),e che ora non osa incassare per non es sere colto con le mani sul malloppo«Buzzy» Krongard era in quella banca. Vi dirigeva la ge stione dei patrimoni riservati ai ricchi«clienti privati»,ossia di quella categoria che può fare simili operazioni.La categoria,diciamolo,cui appartiene Osama bin Laden.E la CIA conosce molto bene bin Laden.(…)

(Dal libro «11 settembre:colpo di stato in USA», Maurizio Blondet)

 

A questo punto possiamo solo iniziare a sviluppare ipotesi(giacchè la verità la potremo sapere solo fra trenta anni,quando i documenti secretati della Casa Bianca saranno decrittati)che partano dalla considerazione di andare oltre la verità ufficiale,fermo restando che la strage è stata voluta dalla Presidenza de gli Stati Uniti.Affrontiamo perciò un’ipotesi-quella appunto che la Casa Bianca venne a conoscenza dell’attentato e nulla fece per impedirlo-che nulla fu fatto per impedire la strage giacchè era un’ottima motivazione per scatenare le guer re di aggressioni,che altrimenti non sarebbero state appoggiate né dall’opinio ne pubblica americana e soprattutto dai loro alleati della Nato e dell’Asia.

Oltre la verità ufficiale

L’11/9 è stato come minimo lasciato accadere come un pretesto per le guerre. Lo sostengono sia Samuel Huntington-l’autore de”Lo scontro delle civiltà”,che un altro scrittore-Leo Strass-che ipotizza un legame tra i neoconservatori di Bush e i nazifascisti americani.Lo Strass-scrittore americano-nel suo testo,il più importante libro sulla vicenda,intesa come terrorismo di Stato-suggerisce nel modo più aperto che furono gli elementi canaglia dello staff alla Casa Bian ca,guidati da Dick Cheney,coadiuvato da Gorge Tenet,Buzzy Krongard e altri, vicini alle mafie di Wall Sreet

Tale tesi è presente su Amazon.com che fa sua l’ipotesi invitando i lettori a vo tare il loro gradimento.Tant’è vero che molti dopo aver letto la”relazione di Ke an-Zelikow-la commissione d’ichiesta della Casa Bianca-si sono convinti che l’ipotesi di non aver fatto nulla per evitare gli attentati,è la più plausibile,tante sono le omissioni del documento finale preparato e diffuso come verità ufficia le.

Affrontiamo ora la dinamica degli attentati per convincerci che l’intero impianto della Commissione ufficiale d’inchiesta non sta in piedi per nulla.

Come si può vedere dalle foto i rottami degli aerei sono caduti lateralmente e non addosso al WTC7,giacchè se così non fosse,la pioggia di rottami piccoli non avrebbe nemmeno intaccato la copertura dell’edificio.Per quanto riguarda il WTC2-detta Torre Sud-distava a più di 200 metri dalla prima torre per cui i suoi detriti non potevano assolutamente scalfire la Torre Nord.Alla stessa di stanza si trovano-come Verizon,U.S.Post Office-eppure non sono affatto crolla ti.Eppure la Torre sud è collassata alla velocità record di 6 secondi e mezzo, dopo meno di sette ore e mezzo,in modo preciso verticalmente come se fosse stata opera di una demolizione controllata.E non a caso il WTC5 pur essendo più vicino ad entrambe le torri crollate,-e quindi investito in pieno dalle mace rie-è crollato solo in modo parziale,cioè solo la parte colpita.Mentre il WCR7, pur essendo stato danneggiato molto di meno si è ridotto ad un cumulo di ma cerie.E ciò è al quanto”curioso”come se fosse stato minato per una demolizio ne controllata,mentre gli altri colpiti ugualmente sono rimasti in piedi!

I complottisti sono stati aiutati nell’esporre queste bufale in quanto il lettore me dio-al 90% si accontenta di leggere che le autorità”hanno smentito l’ipotesi complottista,per cui si rasserena e si convince che la realtà-quella vera-è falsa.

Ma occupiamoci ora dei tanti”testimoni oculari”che hanno visto il Boeing 757 abbattersi contro il Pentagono.Le prime voci-e non testimoni-accennavano di un camion-bomba,peraltro subito smentite.Poi alcuni”testimoni”hanno parlato di un velivolo piccolo,ma molto piccolo che non poteva scambiarsi con un Boe ing 757.Uno di questi testimoni l’ha testualmente descritto”un piccolo aereo da turismo”,che è volato contro il Pentagono come se volesse atterrare.Steve Pat terson,al Washington Post,lo stesso 11.9.2001,alle ore 16,59 dichiara: ”L’ae reo,che sembrava poter trasportare dalle otto alle dodici persone,è volato con tro il Pentagono come per atterrare su di un’insesistente pista di atterraggio. Era un jet privato,color argento col marchio dell’American Airlines,ma decisa mente troppo piccolo per essere un Boeing 757”

Mentre Tom Seiberg,sul Washington,Post,l’11 settembre,alle 16,59,racconta: ”Abbiamo sentito qualcosa che faceva il rumore di un missile,poi abbiamo udi to una forte esplosione”.

E Mike Walter,alla CNN,12.09.2001 dichiara:”Era come un missile con le ali,è volato dritto verso il Pentagono e ci si è schiantato contro!E le altre testimo nianze non si discostano.Don Wright:”Lo guardai…assomigliava ad un aereo privato,a due motori…veniva da sud volando veramente basso”;John O’Keefe, pilota:”Fece un sibilo come un “pffffff”…non era esattamente quello che mi sa rei aspettato,considerato che era un aereo distante non più di un campo da football da me”.Ed ancora…”Razionalmente non riuscivo a capacitarmi del fat to che si trattasse di un grande aereo,perchè si vedeva soltanto un piccolo fo ro nell'edificio.Nessuna coda,né ali.Niente di niente."per Steve Dichiaro.“Ho sentito un sibilo molto forte e rapido...ero convinto che fosse un missile.E' ve nuto giù così velocemente che sembrava tutt'altro che un aeroplano"per Lon Rains;per Michael Di Paula“Il rumore era proprio quello di un missile”;”La mia mente non riusciva a comprendere l'accaduto.Dov'era finito quell'aereo?Ma non c'era nessun aereo né resti visibili sulla scena."dichiarava Christine Pete rs giornalista;"La velocità,la manovrabilità,il modo in cui ha eseguito la vira ta...tutti noi nella sala radar,tutti controllori di volo esperti,abbiamo pensato che dovesse per forza trattarsi di un aereo militare.Non è possibile far volare un Boeing 757 in quel modo,dichiarava Danielle O'Brien,all’ABC News il 24. 10.2001-

Bisogna tra l’altro definire anche il luogo dove si trova il Pentagono per capi reche la versione ufficiale è buona solo per i babbei:esso sorge in un luogo, circondato da campi,parcheggi per i dipendenti e autostrade e non al centro della città

Ma a questo punto andiamo a sentire cosa dice Von Bulow

Il 13 gennaio 2002 il giornale berlinese«Der tagesspiegel»pubblica con rilievo la seguente intervista ad Andreas von Bülow,già ministro tedesco della tecno logia.«Dopo gli orrendi attentati dell’11 settembre»,attacca von Bülow senza e sitare,«constato che l’intera opinione pubblica viene forzata a credere a una versione che credo sbagliata».E segnala:«Ci sono in USA ventisei agenzie di controspionaggio che costano trenta miliardi di dollari l’anno:più dell’intero bi lancio tedesco per la Difesa.E non sono state capaci di prevenire gli attacchi (…)Non un sospetto,prima.E per sessanta decisivi minuti,le agenzie militari e di intelligence hanno lasciato a terra i caccia;però quarantotto ore dopo l’FBI pre senta una completa lista dei dirottatori suicidi.Ma dieci giorni dopo risulta che sette di loro sono ancora vivi.E perché i capi dell’FBI non spiegano queste con traddizioni?Da dove veniva la lista,e perché era falsa?Se fossi nei panni del responsabile dell’indagine,io terrei informato regolarmente il pubblico».Il che non è avvenuto e non avviene in USA,sottolinea l’ex ministro tedesco.Poi torna sullo strano profilo dei«suicidi»«Si lasciano dietro tracce come una carica di elefanti.Fanno pagamenti con le loro carte di credito,danno i loro veri nomi agli istruttori di volo.Si lasciano dietro auto noleggiate con manuali di volo in ara bo.Portano con sé,nel loro viaggio verso il suicidio,ultime volontà e lettere d’addio,che cadono nelle mani dell’FBI per ché le hanno messe nel posto sba gliato,con indirizzi sbagliati.Andiamo!Sono segnali lasciati sul percorso come in una caccia al tesoro per bambini».Von Bülow non esita a parlare di «lavag gio di cervello collettivo»a cui«le democrazie di massa vengono sottoposte». «L’immagine del nemico come comunista non funziona più;deve essere sosti tuita con l’Islam.Non è un’idea mia.Essa viene da Zbigniew Brzezinski e Samuel Huntington,due strateghi che formano l’intelligence e la politica estera ameri cana.

«Già a metà degli anni’90,Huntington(uno dei fondatori del CFR:Council on Fo reign Relations)diceva:“la gente in USA e in Europa ha bisogno di un nuovo ne mico da odiare,ciò rafforzerà la loro identificazione con la propria società.Brze zinski,il cane matto,già consigliere di Jimmy Carter,teorizza il diritto esclusivo degli Stati Uniti a impossessarsi delle materie prime del mondo,anzitutto greg gio e gas.E questo coincide perfettamente con i desideri dell’industria degli armamenti,delle agenzie d’intelligence,del cosiddetto“complesso militare-indu striale”.(…)«Posso affermare questo:la progettazione dell’attacco è stato un ca polavoro dal punto di vista tecnico e organizzativo.Dirottare quattro grossi ae rei di linea in pochi minuti e lanciarli sui bersagli entro un’ora con complicate manovre di pilotaggio!Questo è impensabile,senza l’appoggio,e per anni,di ap parati segreti dello Stato e dell’industria».Ma queste sono le cose che dicono i teorizzatori di complotti!,esclama l’intervistatore.Von Bülow replica:«Ah sì,sì:in questo modo coloro che preferiscono seguire la versione ufficiale e politica mente corretta ridicolizzano così chi pone certe questioni.Chiunque dubita del le versione ufficiale,non ha le rotelle a posto».Eppure von Bülow non è un com plottista paranoide.Nel 1993,è stato relatore per la SPD(il Partito Socialemocra tico tedesco)nella commissione parlamentare d’inchiesta sulla Stasi,la polizia segreta della Germani Orientale.E’in quella veste che l’ex ministro s’è fatto un’i dea precisa dei «servizi» occidentali.«Né dal BND(il servizio segreto tedesco-occidentale)né dalla CIA abbiamo avuto altro che ostacoli.Nessuna informazio ne,nessuna collaborazione.Niente»

(Tratto da «11 settembre: colpo di stato in USA» di Maurizio Blondet)

 

Ma ci sono anche delle altre acuti osservazioni e informazioni sulla strage del l’11 settembre che abbiamo tratto da alcuni analisti di quegli avvenimenti.

…..”Normalmente,quando un aereo è dirottato o precipita,vi è una vasta coper tura dei mezzi d’informazione riguardante il recupero e l’analisi delle scatole nere.Ho seguito questo tema attentamente sui media,e non ricordo di avere mai sentito una parola sui dati delle scatole nere.Ciò è estremamente insolito. Le informazioni sono state censurate?Si è già accennato ad una possibile ra gione di questo.Mentre può darsi che il recupero delle scatole nere dai due ae rei che colpirono il WTC non sia stato possibile,a causa dell’enorme ammon tare di macerie,non vi è scusa per gli altri due aeroplani.E perfino nel caso dei due che hanno colpito il WTC la normale pratica dei media è quella di riportare ampiamente i tentativi con o senza successo per trovare le scatole nere,anche per un aereo caduto nelle profondità marine.Non ho mai sentito una parola su questo,per nessuno degli aerei coinvolti.E’possibile che semplicemente mi sia no sfuggiti i resoconti,ma la mia aneddotica osservazione è che l’argomento delle scatole nere pare sia stato insabbiato.E’par ticolarmente sospetto,data l’ampia pubblicità sui media sulle note incriminanti presumibilmente scritte su brogliacci che in qualche modo sopravvissero agli impatti degli aerei,al fuoco ed al crollo degli edifici,che delle normalmente importanti ed indistruttibili sca tole nere non si parli.Nelle poche ore immediatamente seguenti agli attacchi vi furono resoconti della CNN su insider trading alla Borsa di New York.Cioè, sem bra che qualche grosso investitore avesse saputo in anticipo degli attacchi e venduto prima.Ci sono state sui media speculazioni che i terroristi coinvolti possano aver profittato dalle loro azioni.Per“terroristi”,sostituite“bin Laden”. Entro poche ore,i media erano già in un circolo pleonastico:chiunque avesse compiuto gli attacchi terroristici aveva fatto l’insider trading.Dal momento che" sapevano"che bin Laden aveva fatto gli attacchi,ciò"provava"che egli aveva fatto pure l’insider trading.Dal momento che"sapevano"che aveva fatto l’insi der trading,ciò"provava"che aveva fatto gli attacchi.Come dire che la Bibbia è parola di Dio perchè la Bibbia stessa dice di esserlo.Venimmo assicurati che gli investigatori erano già sul sentiero di questa vitale questione.Le cifre alla Borsa di New York sembrano indicare chiaramente che QUALCUNO ha fatto l’insider trading.Ma chi?Per le autorità con pieni poteri investigativi questo do vrebbe essere uno degli aspetti più semplici delle indagini.E se potesse essere scoperto chi ha fatto l’insider trading avremmo una chiara idea su chi sapeva in anticipo degli attacchi,ed avremmo una buona traccia per trovare i colpivo li.L’importanza di tale prova è stata sottolineata nei resoconti della CNN.E’ allo ra curioso che tale argomento sia scomparso dai media appena era stato solle vato,e non se ne sentì più parlare,le chiare promesse che gli investigatori ci stavano lavorando,dimenticate appena pronunciate.Sicuramente,questa sareb be l’opportunità per provare la colpevolezza di bin Laden.Ed è un’informazione che potrebbe essere rilasciata pubblicamente,poiché non avrebbe implicazioni con motivi di sicurezza.E ancora,questo aspetto delle indagini(se ancora in cor so)viene tenuto molto nascosto.La storia venne soppressa velocemente come quella degli spostamenti al Pentagono.Sfortunatamente per l’amministrazione Bush vi era altra gente che non era così contenta di lasciar perdere l’ar gomen to.L’insider trading è stato indagato,e sono tutte brutte notizie per l’ammini stra zione.Andate al seguente articolo:"Profits of death:Insider trading and 9-11"di Tom Flocco.Un fatto noto riguardante movimenti finanziari,e riconosciuto dagli ufficiali,è che un terrorista pakistano,condannato,in un’alta posizione all’ISI pa kistano(nostro alleato nella“guerra al terrorismo”)ha fatto un bonifico di 100. 000 dollari a Mohammed Atta,indicato come il capo dei dirottatori,poco prima dell’11/9 (ABC Newsradio).Sebbene tale fatto sia conosciuto,pubblicamente disponibile,e non negato da nessuno,la reazione(o la mancanza di reazione) ad esso è sorprendente.Gli USA sono piuttosto disinteressati nel perseguire questa persona,nonostante lo sproloquio di Bush:“se finanzi un terrorista,sei un terrorista”.Non nel caso dei nostri alleati,pare.Il colpevole venne obbligato a dimettersi una volta divenuto noto il suo coinvolgimento nell’11 Settembre. Obbligato a dimettersi?Senza etichettare il Pakistan uno stato terrorista?Nes sun bombardamento di rappresaglia sul Pakistan fino ad ottenerne la conse gna?Riflettendoci,è anche curioso notare che agli USA quanto poco danno rea le sia stato arrecato agli USA dagli attacchi dell’11/9.Vale la pena considerare cosa sarebbe stato probabilmente ottenuto dai dirottatori se questi avessero avuto in programma di provocare il massimo danno possibile.Mi sembra che il piano di organizzare il dirottamento ad un’ora alla quale avrebbero potuto schiantare un aereo sul Senato o sul Congresso mentre erano in seduta e così spazzando via in un colpo una parte significativa del governo degli Stati Uniti poteva essere realizzato altrettanto facilmente come quello realizzato l’11/9. Op pure schiantare un aeroplano su una centrale atomica,causando un incendio catastrofico ed il rilascio di radiazioni,ed anche un’interruzione della fornitura di energia.Non è credibile affermare che questi piani non vennero eseguiti per timore di strette misure di sicurezza,considerando che furono fiduciosi abba stanza da tentare il Pentagono.Nonostante tutto lo sbalordimento,l’orrore ed il dolore causati dall’11 Settembre,nessun membro dell’amministrazione USA venne ucciso o ferito,neppure un senatore od un membro del Congresso,o un governatore o nessun funzionario locale.Nessun danno fu fatto al potenziale militare,energia,trasporti,comunicazioni o forniture d’acqua.Infatti il danno fu così banale che gli USA poterono(presumibilmente)organizzare una guerra a tempo di record.Mentre la perdita di vite(civili)ed il danno simbolico e soprat tutto psicologico per il pubblico in generale fu enorme,il punto importante è che gli attacchi,mentre fornivano immagini spettacolari e davano agli USA un’e norme arma propagandistica,ebbero un impatto zero sulla capacità USA di con tinuare nel proprio ruolo di aggressiva superpotenza mondiale.Questo sembre rebbe essere un guadagno straordinariamente misero,considerando la quasi perfetta tecnica dell’operazione,mentre il danno avrebbe potuto essere deva stante,semplicemente scegliendo bersagli più sensibili.

Fatto:Immediatamente dopo gli attacchi i media riportarono che sarebbero sta te fatte indagini sull’insider trading alla Borsa,nello sforzo di rintrac ciare chi c’era dietro gli attacchi terroristici.

Fatto:Gli investigatori governativi non lo hanno fatto ed hanno ignorato le sco perte degli investigatori non governativi.

Fatto:Il governo USA non mostra interesse nel perseguire un individuo noto per aver finanziato gli attacchi dell’11/9.Il governo USA non mostra interesse nel per seguire il paese che gli dà rifugio. Il governo USA considera tale paese un alleato.

Domanda:Perché i veri colpevoli vengono protetti ed allo stesso tempo con tro qualcun altro che non c'entra nulla vengono fabbricate false prove

(Tratto da www.effedieffe.com).

 

A questo punto è sostanziale affrontare il ruolo degli Usa nel mondo-e parti colarmente,per quel che riguarda gli avvenimenti dell’11 settembre 2001-il ruo lo nell’Asia e nel Medio Oriente.Gli Usa hanno provocato-secondo le stime di ex agenti della Cia pentiti-la morte di almeno 6 milioni di civili in tutto il mondo in seguito ad operazioni CIA coperte per oltre 45 anni,-e le dichiarazioni si riferi scono soltanto alla fine degli anni’90,senza conteggiare i milioni di vittime inno centi in Afghanista ed in Irak-.E l’attuale guerra nell’Asia continua a far aumen tare l’intensità che nulla cambia nella sostanza.A ciò si deve aggiungere il fi nanziamento organizzazioni terroristiche-quelle sì terroristiche nel vero senso della parola-per destabilizzare governi legittimi-ma antiamericani-in ben 50 Sta ti tra cui anche l’Italia;giusto per rammentarla ai criminali italioti e non è stata la sola-la cosiddetta organizzazione”Gladio”-comandata dal terrorista Cossiga ed altre che hanno insanguinato il nostro Paese per ben 50 anni!Ma vi era sta ta sempre l’accortezza di mai colpire i propri concittadini-eccezione fatta solo per Pearl Harbour,ma si trattava di militari-identificandoli come bersagli diretti delle loro trame terroristiche.Ora,evidentemente,le situazioni sono cambiate e hanno deciso di assassinare migliaia di propri concittadini al solo scopo di scatenare nuove guerre con il consenso delle stesse vittime.Per niente preoccupandosi ovviamente di sterminare innocenti popolazioni in Asia e nel Centro America da oltre un secolo.La nuova strategia di tali criminali è appunto usare gli assassini di propri concittadini per ridurre le libertà civili all’ovest,come all’est,al nord come al sud,con progetti che nemmeno i nazisti-che erano della loro stessa pasta-avevano potuto immaginare!

 

Tutto comincia con le elezioni americane del 2000 che Gore-il candidato pacifi sta democratico-aveva vinto e che Bush-con il consenso e la forza dei crimina li-spodestò,con la corruzione e con la cospirazione.Quello che non si vuole ca pire è che gli Usa di Bush sono ormai una dittatura mediatica(anche se ciò ha avuto inizio oltre venti anni fa),ma solo ora il disegno criminale del liberismo è venuto fuori,per cui non c’è da scandalizzari del cinismo contro i propri concit tadini,in quanto l’abitudine”a martorizzare il genere umano esiste da quando esiste la Confederazione degli Stati americani.

Chi non è convinto della nostra tesi potrebbe sostenere il dubbio del perché avrebbero dovuto inscenare tale gigantesco autoattentato.Anche a questa ipo tetica domanda c’è una risposta,o per meglio dire varie risposte.

Sono note le motivazioni del profitto incontrollato per tutti i gruppi multinazio nali che guidano l’economia mondiale.Ma lo stesso Donald Rumsfeld-prima de gli attentati-sosteneva insieme ai suoi”amici”criminali la necessità di incremen tare il bilancio della difesa,che è di dieci volte quello di quelli di tutti gli altri Sta ti del mondo,messi insieme;e quasi tutti i membri dell’amministrazione Bush hanno ricavato le loro quote di profitti dalla vendita delle armi,senza mai dimen ticarsi che il nonno dell’attuale criminale alla Presidenza vendeva armi ai na zisti pur se gli Usa erano contro Hitler.

Ma cosa dire della ricostruzione dei Paesi distrutti dalle loro guerre?Le azien de americane-con alla testa la multinazionale Halliburt-di cui Cheney era Presi dente prima di essere nominato vice presidente degli Usa-che ha preso le mag giori commesse proprio per la ricostruzione?Per non dimenticare poi della questione centrale:quella dei giacimenti di gas e petrolio che l’aria asiatica of fre;le inesplorate riserve di gas e petrolio del mar Caspio-prima sovietiche-,ed ora alla disperata ricerca di appropriarsene proprio da parte degli Usa,per mezzo dei criminali oligarchi da loro stessi messi su per concedere quello che mai avrebbero immaginato:lo sfruttamento neocoloniale dei Paesi dell’ex UR SS.E’dal 1996 che loro brigano per la costruzione di un oleodotto che porti le ri sorse energetiche verso l’Oceano Indianoeverso la Turchia evitando la Rus sia.Sono anni che gli Usa sostengono i terroristi nel sud dell’ex URSS-vedi Georgia,Ucraina,Cecenia e l’intero Caucaso-per occupare quelle zone che con finano con il Mar Caspio e quindi con L’Afghanistan,senza mai dimenticare i pozzi petroliferi irakeni!Il tutto affinché la Russia perda i diritti territoriali sul Mar Caspio.Ed il grande regista delle operazioni terroristiche nella zona è la CIA che manovra-grazie anche alle complicità storiche criminali della”fami glia”Eltsin”-intesa come organizzazione criminale messa su da Kohl e Bush padre per disintegrare l’URSS-.

 

Ma lasciamo parlare Zbigniew Brzezinski,il Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Jimmy Carter all’epoca dell’invasione sovietica dell’Afghanistan, descrive fieramente i risultati della propria politica in Afghanistan nei seguenti termini:

“Gli USA provocando sollevazioni locali fecero tutto il possibile per punzec chiare i sovietici e dunque fare in modo che invadessero l’Afghanistan,ed una volta ottenuto tale risultato,sostenere l’altra parte(i mujaedin,che poi diventaro no i talebani).Ciò aveva un duplice scopo.Sprecare le risorse dei sovietici in una lunga guerra di attrito,che essi non potevano vincere,e destabilizzare una parte del mondo strategicamente importante per gli USA.

Altre citazioni di Brzezinski:

“Non abbiamo spinto i russi ad intervenire,ma abbiamo consapevolmente aumentato la probabilità che lo facessero”.

“Rimpiangere che?Le operazioni segrete furono un’idea eccellente.Ebbero l’ef fetto di attirare i russi nella trappola afghana,e voi vorreste che lo rimpianga?Il giorno che i sovietici ufficialmente attraversarono il confine scrissi al Presi dente Carter:Abbiamo ora l’opportunità di dare all’URSS la sua guerra del Viet nam”.

Dunque,la ventennale guerra civile che ha devastato l’Afghanistan e causato uno spaventoso numero di morti,povertà e miseria,è stato il risultato di una de liberata politica degli stati Uniti,che sostennero i talebani-od i primi gruppi che poi lo diventarono-lungo tutto questo arco di tempo ed ora dando loro la“ri compensa”finale.L’intervista a Brzezinski rappresenta la tacita ammissione che gran parte del violento fondamentalismo ora diventato così comune nel mondo islamico sia stato deliberatamente allevato dagli USA,come parte dei piani di destabilizzazione nel Medio Oriente e nell’Asia meridionale.Tale opi nione è basata sugli articoli di Jared Israel sull’argomento,combinati con la lettura delle osservazioni del summenzionato John Stockwell(ex agente CIA). Delle rivelazioni di Stockwell vi è da dire che,come strategia generale,la CIA si impegna nella destabilizzazione in sé,sapendo che un paese impoverito, lace rato dalla guerra,traumatizzato,illetterato e tecnologicamente arretrato è una fa cile preda.Per concludere gli USA misero in moto la spaventosa guerra civile in Afghanistan solamente per tale scopo,e il piano si sta ora avvicinando al l’obiettivo finale.E l’Afghanistan è solamente il primo di molti altri progetti in una nuova offensiva in questa parte del mondo.Il piano USA è a così ampio rag gio che potrebbe essere necessario buttare a terra l’intera Asia meridionale per realizzarlo.In un modo o nell’altro,essi devono controllare tutti i paesi suc citati,ed anche l’Iran e il Pakistan.Alcuni di essi forse con una combinazione di intimidazione e corruzione,come finora è stato per il Pakistan.Altri devono essere attaccati,in particolare l’Iraq e la Siria.Gli eventi dell’11 Settembre dan no agli USA un assegno in bianco per attaccare qualsiasi paese al mondo, semplicemente pronunciando la parola “terrorista”.Gli ultimi tre paesi ad es sere nominati come bersagli nella“guerra al terrorismo”sono lo Yemen,la So malia ed il Sudan;tre paesi di cui abbiamo sentito parlare poco precedente mente in relazione al terrorismo.Ma,sorpresa sorpresa,basta dare uno sguar do alla mappa per capire la loro importanza strategica.La Somalia e lo Yemen si trovano all’entrata-da entrambe le parti-del Golfo di Aden,che è l’entrata per il Mar Rosso ed il Canale di Suez,e perciò la via più breve tra l’Europa e l’Ocea no Indiano,dove costeggia l’Asia meridionale.Il controllo di questi paesi da par te degli USA porrebbe inoltre una maggiore pressione sull’Arabia Saudita e l’E gitto per continuare in politiche filoamericane.Il Sudan forma quasi il bordo me ridionale del Mar Rosso.Questi tre paesi tra loro formano quasi l’intera linea costiera del Mar Rosso,insieme con l’Arabia Saudita e l’Egitto,già sotto con trollo USA.L’Iraq,a parte l’essere un ostacolo politico,ha un proprio valore in termini di petrolio ed è di importanza strategica poiché ad ovest confina con l’Iran.Gli attacchi dell’11/9 danno agli USA ed ai loro alleati,quali la Gran Bre tagna,un assegno in bianco per ridurre le libertà civili al punto che i loro cit tadini che dessero un poco di fastidio potrebbero essere messi a tacere sem plicemente pronunciando la parola “terrorista”.

Dagli attentati dell'11 settembre 2001 gli USA ci hanno ricavato parecchio,e al solo prezzo di due Torri che già volevano demolire da anni perchè ingombran ti e troppo costose)e della vita di 3000 cittadini americani falsamente martiriz zati,dopo averli asssassinati.Viene anche fatta pressione su altri alleati,come l’Australia,perché facciano la stessa cosa.Probabilmente i guerrafondai ricor dano l’amara lezione che impararono sulla potenza dell’opposizione interna du rante la guerra del Vietnam e sono determinati nel non permettere che si ripe ta.Quando il Presidente Bush disse“Siete con noi o contro di noi” voleva dare un sottile velato avvertimento a tutti gli altri paesi che se gli USA non ricevono assoluta e totale obbedienza,tutti possono essere una loro preda.Senza dub bio tutti i leader mondiali hanno sentito il messaggio forte e chiaro.E’ovvio che in Australia anche l’ALP l’abbia sentito forte e chiaro.Durante la campagna elettorale Kim Beazley non si stanca va di ripetere che un governo dell’ALP avrebbe obbedito totalmente agli USA e senza fare domande.La sua motivazio ne può essere stata ben più che semplice opportunistico populismo elettora le.Le azioni USA in Afghanistan non sono soltanto direttamente strategiche, danno anche un severo avvertimento a tutti gli altri paesi.Se vi può essere qual che dubbio sulla assoluta spietatezza degli USA nel perseguire i propri obietti vi si dovrebbe riflettere sull’infame osservazione dell’ex Segretario di Stato del l’Amministrazione Clinton,Madeleine Albright.Quando le venne chiesto cosa provasse sul fatto l’embrago provocasse la morte di 500.000 bambini iracheni (la cifra è ora molto più grande)per effetto delle sanzioni sotto guida USA all’I raq,lei replicò:“Pensiamo ne sia valsa la pena”.E l’amministrazione Bush è mol to peggiore,ed ora la posta in gioco molto più alta!

Ma per spiegare meglio il progettto Usa per l’Afghamistan-un amo creato per di sintegrare l’URSS-è più opportuno fare riferimento al libro:”Out of Afgani stan:The Inside Story of the Soviet Withdrawal by Diego Cordovez and Selig S. Harrison,London: Oxford University Press,1995,.

Diego Cordovez per le Nazioni Unite è stato il sottosegretario generale per gli affari politici e speciali ed è stata altresì una figura chiave nel negoziare gli ac cordi di Ginevra che fornirono la struttura per l'eventuale ritiro sovietico dall'Af ghanistan.Selig Harrison è un ex corrispondente del Washington Post che ora lavora con il Carnegie Endowment for International Peace.

Il loro libro affronta il lavoro diplomatico delle Nazioni Unite per convincere l’U RSS ad abbandonare l’Afghanistan.Il loro tema di fondo è che né i mujahideen né gli aiuti militari alla resistenza ha avuto alcun effetto reale sulla decisione dell'Unione Sovietica di ritirarsi dal conflitto.E'stato il signor Cordovez'senza sforzi diplomatici a convincere i sovietici a lasciare l’Afghanistan.Il secondo te ma del libro è che-dopo che il Sig Cordovez aveva convinto i sovietici ad ab bandonare l’Afghanistan-l'amministrazione Reeagan fece tutto il possibile per impedire la partenza sovietica.Il libro spiega la volontà di Reagan di desta bilizzare l’URSS pur se Gorbacev aveva già deciso il ritiro delle truppe.Tant’è che quando autonomamente le truppe sovietiche rientrarono in patria i media americani-come’è loro solito mentendo-attribuirono il ritiro alla sconfitta-in ve rità mai esistita-da parte dei ribelli afgani.Gli autori evidenziano il ruolo crimi nale della CIA nell’addestrare i fondamentalisti islamici aizzati dall’amico di fa miglia di Reegan e dei Bush-Osama bin Laden!

 

A questo punto dobbiamo riferire di un avvenimento alquanto strano-definia molo come un corollario degli avvenimenti-che spiega qual è il grado di menzo gna dell’amministrazione americana.Si riferisce ad un quantitativo d’oro prima dato per perso e quindi ritrovato sotto gli edifici del World Trade Center di New York.

L’oro

C’è stato o no,oro perso e trovato quando sono crollati gli edifici del World Tra de Center di New York? La domanda emerge sei anni dopo,quando un articolo del Chicago Tribune ha fatto riferimento ad una delle verità esposte dal Pre sidente cubano Fidel Castro nella riflessione intitolata"L'impero e la menzo gna".

15 settembre 2001,The New York Times pubblicava un esteso reportage,firma to da Jonathan Fuerbringer,sotto il titolo"Dopo gli attacchi:i beni".Il quotidiano new yorkese rivelava la quantità d’oro ed argento sepolti sotto il World Trade Center 4.Il loro valore sul mercato:più di 230 milioni di dollari,e che appartene vano"a persone o imprese che stanno commerciando contratti Futures nella borsa di Cambio Mercantile di New York(Nymex)....Milioni di persone negli Stati Uniti potevano essere terrorizzate o piangere i propri cari,ma il capitale si lubri ficava con quel sangue e quella sofferenza:il prezzo dell'oro faceva un balzo del sette percento,da 272,30 il lunedì a 290,90 la oncia,cosa che aumentava di sette milioni di dollari il valore dei metalli sepolti dal martedì fatale nei seminter rati del WTC.L'oncia d’argento,rivelava The New York Times,guadagnava 14 centesimi(quotandosi a 4,33),mentre il barile di petrolio aumentava di 1,89 e raggiungeva il prezzo di 29,74,cifra che oggi giorno sembra irrisorio,ma ri velatrice del fatto che quanti più morti pavimentino questo mercato,tanto più al to si quota:le guerre di Bush in Iraq ed Afganistan,e le sue costanti minacce ad altre nazioni per la questione energetica,hanno portato ad oltre 84 dollari il ba rile di greggio nei giorni in cui si compivano sei anni dalla fatidica data.Gli uo mini dell'oro e dell'argento si sono presto dedicati a tranquillizzare gli investi tori,nonostante le tonnellate sepolte di quei metalli.Per esempio,James Newso me,presidente della Commodity Futures Trading Commission aveva detto in un'intervista:”Una notizia li rendeva euforici ed era pubblicata il primo di no vembre:circa 375 milioni di dollari in lingotti d’oro e d’argento erano stati tro vati e ricollocati.L'informazione la dava la Bank of Nova Scotia,custode dei me talli preziosi,perché annunciava che si stavano muovendo i contenuti delle cas seforti dello Scotia Mocotta verso un altro posto—segreto ovviamente,per ra gioni di sicurezza—perché l'edificio doveva essere demolito."L'oro è nella con dizione originale",diceva Pam Agnew,il portavoce della Scotiabank,e non biso gna dubitare del sorriso sul suo viso.Non si menzionavano i lingotti d’argento né altri metalli preziosi,gioielli o investimenti che avevano potuto essere recu perati dalla zona del disastro;ma si sapeva anche allora che gli otto impiegati della camera blindata che custodi vano l'oro e l'argento erano scappati illesi dagli eventi dell’11 settembre.Tutto era in salvo.Il New York Daily News aveva ri ferito che alla vigilia squadre di emergenza avevano trovato l'oro nel pianterre no a Manhattan ed avevano riempito almeno due camion blindati della compa gnia Brink's Inc.Allora,sembra che Fidel Castro legga,ricorda ciò che legge,ce lo dice,sa come usare Lexis/Nexos e ha editori che l'aiutano in ciò.Quale lucidi tà deve essere discussa?"

La conclusione della storia.Il 13 ottobre il Chicago Tribune ha riconosciuto la sua mancanza:"Un articolo del 22 settembre da Cuba ha posto in discussione l’affermazione del Presidente cubano Fidel Castro che lingotti d’oro erano se polti sotto il World Trade Center nel momento degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.In realtà,oro ed argento sono stati sepolti sotto gli edifici in quel momento.Il Tribune si scusa per gli errori".Non c’è bisogno di commen to.(24)

 

Adesso andiamo a leggere un documento della TRand Corporation,un Istituto di analisi,finanziato dalle industrie militari cheprevede,molto tempo prima,gli scenari dell’11 settembre.

Le previsioni “inimmaginabili della Rand Corporation(25)

Finanziati dalle industrie militari,gli analisti della Rand Corporation richiedono sempre più denaro per i bilanci militari.Secondo loro,lo scenario dell’11 settem bre era inimmaginabile e segna una rivoluzione nel terrorismo che richiede cre diti illimitati per essere combattuto.Tuttavia,avevano analizzato l’inconcepibile in dettaglio,nel marzo 2001,dinanzi all’accademia dell’aviazione militare US:un attacco aereo contro il World Trade Center.

L'insegna della Rand Corporation

Gli eventi dell’11 settembre 2001 sono stati interpretati dagli analisti americani come una rivoluzione nella pratica del terrorismo.In un’udienza [26]al senato a mericano da parte del sottocomitato sulle minacce emergenti,Brian Michael Jenkins,l’esperto in terrorismo della Rand Corporation,ha rimesso in questio ne la sua dottrina.In un articolo famoso del 1975(Brian Michael Jenkins,Interna tional Terrorism:A New mode of Conflict,in international Terrorism and World Security,Croom Helm ed.,1975),Jenkins affermava che il terrorismo non mirava ad uccidere,ma a dimostrare qualcosa.L’esperto concludeva che se dovesse e sistere un’escalation possibile nel terrorismo,essa non si sarebbe espressa in termini di mezzi attuativi o di importanza delle distruzioni causate,ma soltanto in termini di visibilità.Riassumendo,il terrorismo sarebbe stato più o meno una guerra-spettacolo.Al contrario,Jenkins pensa oggi che Osama Bin Laden ab bia innalzato il terrorismo al rango delle armi non convenzionali e lo ha incluso nelle strategie classiche di intensità graduata.Dagli attacchi contro obiettivi uni ci,Bin Laden è passato alle azioni coordinate contro obiettivi multipli(attaccan do le ambasciate americane a Nairobi e Daar-es-Salam,il 7 agosto 1998).Egli ha superato una tappa supplemen tare con quattro dirottamenti aerei simultanei e loro distruzioni-suicidio con con seguenti migliaia di vittime.

Bruce Hoffman

Per Bruce Hoffman,vicepresidente della Rand Corporation,sentito in un’udien za[27]alla camera dei rappresentanti da parte del sottocomitato del terrorismo e della sicurezza interna,l’ampiezza degli eventi dell’11 settembre fa perdere o gni senso alla nozione di risposta proporzionata.Per rispondere agli attentati di Nairobi e Dar-es-Salam(252 morti di cui 12 cittadini statunitensi,5.000 feriti), l’esercito US aveva tirato un centinaio di missili incrociatori contro i campi di Bin Laden in Afgh anistan e distrutto una fabbrica sospettata di fabbricare armi chimiche in Sudan.Questa volta,di fronte ad un atto di guerra sproporziona to,non si può rispondere che con una guerra.Con un bilancio annuale di 160 milioni di dollari,la Rand Corporation[28]è il più importante centro privato di ri cerche in materia di strategia e d’organizzazione militare nel mondo.È l’e spressione prestigiosa della lobby dell’industria delle armi americana.

Presieduta da James Thomson, troviamo tra i suoi amministratori Ann McLau ghin Korologos(ex presidente dell’istituto Aspen) e Franck Carlucci(presidente del Carlyle Group).Condoleezza Rice e Donald Rumsfeld ne furono amministra tori fino a che le loro funzioni ufficiali lo permisero.Nei loro diversi interventi do po l’11 settembre,gli esperti della Rand Corporation non perdono mai un’occa sione per richiedere nuove strutture,nuovi finanziamenti e nuovi mezzi per combattere il terrorismo.Si occupano anche di denunciare la pazzia mortale di Osama Bin Laden e di sottolineare l’impossibilità per i servizi segreti di preve dere un crimine di massa così sproporzionato.Le presunte nuove analisi della Rand Corporation sono in realtà la nuova formulazione della teoria che sostie ne da oltre un decennio e che tenta di imporre ogni volta che l’occasione se ne presenta.Così,la pseudo-rivoluzione nel terrorismo è un concetto senza fonda mento che permette di estendere la"dottrina Powell"alla lotta contro il terrori smo.Quando George Bush padre condusse la guerra del golfo,il generale Co lin Powell,che era allora il suo capo di stato maggiore inter-armi,abbandonò la dottrina della risposta graduata attuata senza successo in Vietnam per quella della distruzione istantanea.Powell aveva così riassunto la sua strategia:"Ce la metteremo tutta fin dall’inizio e li faremo a pezzi".In una conferenza pubblicata dall’aviazione militare US Academy nel marzo 2001(cioè sei mesi prima degli attentati)[29].Bruce Hoffman esponeva le stesse analisi di oggi sulla pretesa "ri voluzione nel terrorismo",senza neanche il pretesto dell’11 settembre.In modo ancor più sorprendente,aveva previsto precisamente l’"inimmaginabile"scena rio dell’11 settembre.Rivolgendosi ad un pubblico di ufficiali superiori dell’avia zione militare US,segnalava che"noi siamo intenti a preparare le nostre armi contro Al Qaida,l’organizzazione-o for se il movimento-associato a Bin Laden [...]pensate un momento a ciò che fu l’attentato-bomba contro il World Trade Center,nel 1993.Ora rendetevi conto che è possibile far cascare la Torre Nord sulla Torre Sud e uccidere 60.000 persone[...]Troveranno altre armi,altre tatti che ed altri mezzi per raggiungere i loro obiettivi.Hanno una scelta ovvia di ar mi,fra cui i ronzi(cioè aerei telecomandati)".Giustificando la rivoluzione nel ter rorismo con riferimenti successivi,Bruce Hoffman si comporta come un pro pagandista e non come un universitario.Anticipando gli eventi dell’11 settem bre,mostra le capacità di un analista visionario o denuncia la sua partecipazio ne alla pianificazione di queste azioni?

 

E’giunto il momento di porci la domanda essenziale:a chi ha giovato la strage dell’11 settembre.E se c’è ancora qualche dubbioso sulla nostra ipotesi,si con vincerà che noi non deliriamo affatto,ma stiamo cercando di ristabilire la verità storica e politica di quegli avvenimenti.

CUI PRODEST? CHI CI HA GUADAGNATO?(30)

CONTINUA(4)

LA VERITA'SULL'11 SETTEMBRE 2001 PARTE TERZA

20.05.2013 07:43

 

 

CHI HA SCRITTO LO SCENARIO DELL’11/9

C'è un problema simile con l' affermazione della Commissione sulla neutralità Usa.La Commissione dice categoricamente che“i diplomatici Usa non favoriva no i Talebani rispetto alle fazioni rivali ma erano semplicemente decisi a dare loro una possibili tà”.Le interviste sono ancora il solo supporto offerto.Se la Com missio ne avesse consultato su questo argomento il libro di Rashid,avreb be letto che gli Stati Uniti“accettarono l'analisi dell' ISI...che una vittoria dei Ta lebani in Afghanistan avrebbe reso il lavoro della Unocal molto più facile. ”Rashid riporta anche che“entro poche ore dalla presa di Kabul da parte dei Talebani”,mentre gran parte del paese rimaneva ancora sotto il controllo delle altre fazioni,“il Dipartimento di Stato Usa annunciava che avrebbe stabilito rela zioni diplomatiche con i Talebani.”La mancanza di neutralità Usa è similmente dimostrata da Steve Coll,che dice“il Diparti mento di Stato aveva fatto proprio il programma della Unocal”,che significa,naturalmente,l'appoggio ai Talebani.Ra shid,riassumendo la situazione,afferma che“l' alleanza Usa-Unocal appoggiava i Talebani e voleva una loro vittoria totale,sebbe negli Usa e la Unocal affermas sero di non averli favoriti in Afghanistan.”Al contrario la Commissione Kean-Zelikow ci dà affermazioni di pubbliche relazioni di alcuni degli attori Usa e del la Unocal,ripetute in recenti interviste,come storia autentica.Perché è importan te puntualizzare questa di storsione?Perché il ritratto fatto dalla Commissione sugli interessi Usa in Afghanistan suggerisce che gli Stati Uniti non avessero bassi interessi materiali o imperialistici nell'area,il genere di interessi che po trebbe portare un governo a escogitare un pretesto per entrare in guerra.La questione diventa più importante se arriviamo al punto della storia in cui gli Stati Uniti giungono a pensare ai Talebani come ad un ostacolo più che ad un veicolo del progetto di oleodotto Unocal-CentaGas.Nel luglio 1998,i Talebani, dopo avere fallito nel 1997 la presa della città settentrionale di Mazar-i-Sharif, fi nalmente hanno successo,ottenendo il controllo di gran parte dell'Afghani stan,incluso l'intero tracciato dell'oleodotto.Dopo questa vittoria,immediata mente CentGas annuncia che era “pronta a procedere.”Poco dopo,però, le am basciate Usa in Kenya e Tanzania vengono fatte esplodere portando gli Stati Uniti a lanciare un attacco con missili cruise contro i campi di Osama bin La den in Afganistan.Questi eventi e i relativi sviluppi portano la Unocal a ritirarsi da CentGas convinta che l' Afganistan sotto i Talebani non avrebbe mai avuto la pace e la stabilità necessarie al progetto.Rashid,finendo il suo libro a metà del 1999,scrisse che l'amministrazione Clinton aveva spostato il suo appoggio per l'oleodotto al percorso dall'Azerbaijan alla Turchia attraverso la Georgia, aggiungendo che“ad oggi nessuno vuole toccare l' Afghanistan e i Talebani. ”Comunque,quando l'amministrazione Bush andò al potere,decise di dare ai Talebani un'ultima chance.Quest'ultima possibilità si presentò in un incontro di 4 giorni a Berlino nel luglio 2001,che andrebbe menzionato in ogni resocon to realistico di come si arrivò alla guerra in Afghanistan.Secondo il rappresen tante pakistano a questo incontro,Niaz Naik,i rappresentanti Usa,cercando di convincere i Talebani a dividere il potere con fazioni amiche degli Usa,dis se ro:“O accettate la nostra proposta di un tappeto d'oro o vi seppelliremo sotto un tappeto di bombe”Naik disse che gli fu detto dagli americani che“le azioni militari contro l' Afghanistan sarebbero iniziate prima che la neve cominciasse a cadere sull'Afghanistan,al massimo per la metà di ottobre.”E l'attacco Usa al l'Afghanistan iniziò di fatto il 7 ottobre,appena i militari poterono essere pronti dopo l'11 settembre.

Dopo aver parlato degli indiscutibili interessi che gli Usa avevano in Afgani stan e l’incongruenza dei risultati sostenuti-su tale tema-dalla Commissione sull’11 settembre 2001,che vorrebbe far convincere che l’Afghanistan non inte ressava affatto gli Usa da un punto di vista geopolitica cruciale,mentre in realtà oltre alla questione gasdotto vi era l’obiettivo di occupare stabilmente l’Asia centrale per continuare l’accerchiamento a Russia e a Cina.Ora invece inizia mo a considerare gli avvenimenti di quel giorno e ad analizzare i misteri e i” dubbi”sulle indagini e sugli stessi fatti.

I misteri

1)Le Torri Gemelle non sarebbero crollate solo in conseguenza dell'impatto de gli aerei e dei conseguenti incendi e lesioni strutturali,ma che sarebbero stati utilizzati anche ordigni esplosivi collocati negli edifici prima degli attentati.

2)L'invasione dell'Iraq da parte delle forze anglo-americane nel 2003 sono sta te indicate dal Governo degli Stati Uniti come operazioni rientranti nella"guerra al terrorismo",sebbene non siano mai emersi collegamenti diretti tra il regime iracheno e gli attentati dell'11 settembre.La DIA(Defense Intelligence Agency) e ra giunta alla conclusione che fosse improbabile che l'Iraq avesse fornito a Bin Lāden qualsiasi informazione o aiuto su armi chimiche e biologiche.Ancora un anno dopo,tutta via,il Presidente George W.Bush insisteva nel sostenere che l'I raq avesse fornito ad al-Qā'ida addestramento all'uso di armi chimiche e biolo giche

3)Il vice presidente della Commissione Servizi Segreti del Senato USA,il Demo cratico John Rockfeller,ha commentato la pubblicazione del Rapporto sottolim neando come l'11 settembre sia stato preso a pretesto per giustificare la guer ra in Iraq usando parole particolarmente dure,denunciando"un flagrante fuor viare gli Stati Uniti,il suo popolo,per prepararlo,allinearlo per-in effetti-renderlo entusiasta o far gli credere che fosse giustificato fare guerra all'Iraq...Ritengo che questo tipo di mnipolazione non abbia precedenti nella storia americana"

4)Alcuni senatori Democratici hanno affermato che l'ex Direttore della CIA,Gor ge Tenet aveva dichiarato loro,nel luglio 2002,di aver modificato la propria po sizione negativa sull'esistenza di un collegamento tra l'Iraq e i terroristi a ri chiesta dei pianificatori politici dell'Amministrazione USA.

5)Nella riunione a porte chiuse della Nato dell’ottobre 2001,gli Stati Uniti,secon do i comunicati stampa,mostrarono agli alleati una prova del coinvolgimento di Bin Lā den negli attentati.La prova,mai resa pubblica,convinse gli altri membri dell'organizzazione ad applicare,per la prima volta nella storia dell'Alleanza, l'art.5 del trattato NATO(secondo cui un attacco a un paese del patto atlantico è considerato rivolto a tutta l'alleanza indistintamente).

6)Nel dicembre 2001,fu rinvenuta una videocassetta in cui era ripreso Bin Lā den che discuteva con altre persone sui risultati dell'attacco e su come l'aveva organizzato.Inizialmente di questo video è stata fatta circolare una versione a bassa qualità,che ha alimentato dubbi sulla sua autenticità.È stata diffusa anche la versione in qualità originale,nella quale Bin Lāden è chiaramente rico noscibile

7)Tuttavia,ancora nel 2006 in due diversi documenti riguardanti avvisi di ri cerca per Bin Lāden,il leader di al-Qā'ida non risulta ri cercato per gli attentati dell'11 settembre ma"in connessione”con gli attentati contro le ambasciate de gli Stati Uniti di Dar es Salam in Tanzania.L'FBI avrebbe spiegato,in un intervi sta,l'omissione degli attentati dell'11 settembre nei propri avvisi di ricerca con la carenza di"prove concrete"a propria disposizione per ottenere l'incrimina zione formale di Bin Lāden anche per tali eventi.

8)Diversi saggi,articoli e documentari sono stati dedicati da parte di ricercatori di vari paesi per evidenziare le presunte incongruenze sollevate dalla lettura della versione ufficiale dei fatti,ivi compresa la dinamica esatta che avrebbe condotto al crollo delle due Torri Gemelle.

9)Ad alimentare queste polemiche presunte incongruenze nella tipologia di vei coli utilizzati negli attacchi,nelle traiettorie effettuate e nelle modalità dei crolli degli edifici coinvolti.

10)Il progresso delle ricerche,a partire dal 2005,ha portato i principali critici del la versione ufficiale,come Webster Tarpley e David Ray Griffin a lasciarsi alle spalle,come obsolete,sia la posizione delle"domande senza risposte",sia la po sizione dell'11/9 come "lasciato accadere apposta",spingendosi a sostenere la Teoria del complotto,in cui attribuiscono la piena responsabilità dei misfatti a individui o reti vicini o interni al governo statunitense.

11)il volo 11,decollato da Boston,viene dirottato alle 8:13 e il locale centro di controllo perde il contatto con l'aereo.Come prescrive il regolamento,anche in caso di dubbio esso dovrebbe immediatamente dichiarare l'emergenza.Aspet ta invece al le 8:25 per lanciare l'allarme(MISTERO!!)

12)il Norad decide di intercettare il volo 11,distante ancora circa 188 miglia da New York,ma inspiegabilmente ordina il decollo di due F-15 dalla base Otis nel Massachusetts,distante 190 miglia dall'aereo,e non di altri caccia da basi più vi cine.I due F-15 decollano alle 8:52,quando ormai il volo 11 ha colpito,alle 8:46, la Torre nord del World Trade Center(che crollerà alle 10:28).Nel frattempo, alle 8:42,anche il volo 175, decollato da Boston, devia dalla rotta senza rispondere alla torre di controllo (MIST)

13)Bush continua a leggere ai bambini fino alle 9,20(MIST).

14)Diversi esperti sostengono che il modo in cui le Torri sono crollate ricorda da vicino gli effetti di una demolizione controllata.Appare loro sospetto soprat tutto il crollo della torre numero 6 del World Trade Center(Wtc6),la quale dopo essere stata investita da detriti della Torre nord,viene distrutta alle 9:04 da una esplosione che solleva al di sopra dell'edificio una nube alta oltre 150 metri.

15)Altri interrogativi vengono sollevati sulla distruzione della torre numero 7 (Wtc 7),un edificio di 47 piani,di cui due occupati dallo U.S.Secret Service,che crolla alle 17:20 nello stesso modo delle altre torri.L'ipotesi che esse siano sta te distrutte non solo dall'impatto degli aerei e dal calore sviluppato dall'incen dio del carburante(o,nel caso della Wtc6,dai detriti),(MIST)

16)Alcuni membri del team,che comprende alcuni dei più stimati ingegneri sta tunitensi,-riporta il The New York Times(25 dicembre 2001)-si sono lamentati di essere stati ostacolati da restrizioni burocratiche che hanno impedito loro di intervistare i testimoni,esaminare il luogo del disastro e richiedere informa zioni fondamentali.Anche se il nostro è un team pressoché ideale per tale lavo ro,ha detto uno degli ingegneri,abbiamo le mani legate e alcuni di noi sono sta ti minacciati di destituzione per aver parlato con la stampa».(continua)

 

 

 

Ma a due anni dalla strage affiorano alla luce altri e ben più gravi interrogativi sulla cosiddetta verità ufficiale così come appare limpidamente da questo arti colo di Dinucci/De Tommaso apparso sul Manifesto dell’11/9/2003.

“…….A due anni di distanza dagli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001,re sta fitto il mistero sulla loro dinamica,ricostruita attraverso le dichiarazioni uf ficiali,le testimonianze e i resoconti giornalistici.La mattina dell'11 settembre 2001,il volo 11,decollato da Boston,viene dirottato alle 8:13 e il locale centro di controllo per de il contatto con l'aereo.Come prescrive il regolamento,anche in caso di dubbio esso dovrebbe immediatamente dichiarare l'emergenza.Aspet ta invece alle 8:25 per lanciare l'allarme.A questo punto la Federal Aviation Au thority dovrebbe subito avvisare il North American Aerospace Defense Com mand(Norad).Esso viene in vece informato solo alle 8:40.Dopo circa cinque mi nuti,un tempo di reazione molto lento,il Norad decide di intercettare il volo 11,di stante ancora circa 188 miglia da New York,ma inspiegabilmente ordina il de collo di due F-15 dalla base Otis nel Massachusetts,distante 190 miglia dall'ae reo,e non di altri caccia da basi più vicine.I due F-15 decollano alle 8:52,quan do ormai il volo 11 ha colpito,alle 8:46,la Torre nord del World Trade Center (che crollerà alle 10:28).Nel frattempo,alle 8:42,anche il volo 175,decollato da Boston,devia dalla rotta senza rispondere alla torre di controllo.I due F-15,che avrebbero dovuto intercettare il volo 11,ricevono dal Norad l'ordine di insegui re il volo 175.Questi caccia,che possono superare le 1.875 miglia orarie,viag giando a una media di 1.125 miglia potrebbero raggiungere New York in 10 mi nuti,prima del volo 175.Volano invece a meno di 600 miglia orarie,impiegando 19 minuti.Sono quindi ancora distanti quando,alle 9:03,il volo 175 colpisce la Torre sud del World Trade Center(che crollerà alle 9:59).Poco prima, alle 8:46, anche il volo 77,decollato da Washington,devia dalla rot ta e non rispon de,di mostrando che si tratta di un terzo dirottamento.Quin di,alle 8:55,l'aereo com pie una virata dirigendosi su Washington.Cinque minuti dopo,alle 9,il Pentano no viene messo in stato di allerta,ma al livello alfa,il più basso.Il Norad,avvisato solo alle 9:24,fa decollare alle 9:30 tre F-16 dalla base Langley in Virginia, di stante 129 miglia da Washington;non fa invece decollare nessun caccia dalla base Andrews,distante appena 10 miglia da Wa shington,né fa rientrare tre F-16 della stes sa base che,trovandosi a circa 200 miglia di distanza in missione di addestramento,potrebbero arrivare a Wa shington entro dieci minuti.I tre F-16 decollati dalla ba se Langley potrebbero, volando a 1.300 miglia orarie, rag giungere Washington in sei minuti, prima del volo 77. Invece, quando il volo 77 colpisce il Pentagono alle 9:41,si trovano ancora a 105 miglia da Washin gton:in 11 minuti hanno percorso appena 24 miglia a circa 130 miglia orarie. C'è anche un quarto dirottamento,quello del volo 93 decollato da San Franci sco,di cui il Norad viene informato alle 9:16. Non fa però decollare nessun caccia per intercettarlo.Il volo 93 precipita alle 10.06 per cause ignote a 124 mi glia(15 minuti di volo)da Washington.Mentre si svolgono questi avvenimenti,il presidente Bush si trova a Sarasota(Florida) per incontrare gli alunni della scuola elementare Booker.Qui,alle 9,viene informato dal capo dello staff della Casa bianca,Andrew Card,che un aereo ha colpito quattordici minuti prima la Torre nord del World Trade Center.Alle 9:02,come se niente fosse,Bush co mincia a leggere ai bambini di una seconda elementare la storia della capretta di una ragazzina.Alle 9:05,Andrew Card gli si avvicina e gli sussurra che un se condo aereo ha colpito le Torri gemelle.Appresa la notizia,Bush continua a leg gere la storia della capretta per altri 20 minuti,fino alle 9:25.Per tutto questo tempo il presidente degli Stati uniti è all'oscuro dello sviluppo degli avvenimen ti,né è in grado di autorizzare,come comandante in capo delle forze armate,l'e ventuale abbattimento degli altri aerei dirottati.In seguito dirà che non ha inter rotto la lettura per non spaventare i bambini.Gli agenti dei servizi segreti addetti alla sicurezza del presidente,ignorando la procedura,non mettono al sicuro il presidente.Lo lasciano invece a leggere la storia della capretta.Man mano che passa il tempo,emergono diversi altri fatti,indizi e ipotesi che getta no ulteriori ombre sul la verità ufficiale.Diversi esperti sostengono che il modo in cui le Torri sono crollate ricorda da vicino gli effetti di una demolizione controllata.Appare loro so spetto soprattutto il crollo della torre numero 6 del World Trade Center(Wtc6),la quale dopo essere stata investita da detriti della Torre nord,viene di strutta alle 9:04 da una esplosione che solleva al di sopra dell'edificio una nube alta oltre 150 metri.Altri interrogativi vengono sollevati sulla distruzione della torre numero 7(Wtc7),un edificio di 47 piani,di cui due occupati dallo U.S.Secret Ser vice,che crolla alle 17:20 nello stesso modo delle altre torri.L'ipotesi che esse siano state distrutte non solo dall'impatto degli ae rei e dal calore sviluppato dall'in cendio del carburante(o,nel caso della Wtc6, dai detriti),pur apparendo improbabile se non fantascientifica,non avrebbe do vuto essere scartata a priori in una seria inchiesta. Invece,quando la Società americana degli ingegneri civili intraprende un'inchiesta sulle cause dei crolli,essa viene ostacolata in tutti i modi dalla Agenzia federale per la gestione dell'emergenza (Fe ma).«Alcuni membri del team,che comprende alcuni dei più stimati ingegneri statunitensi,-riporta The New York Times(25 dicem bre 200

1)-si sono lamentati di essere stati ostacolati da restrizioni burocratiche che hanno impedito loro di intervistare i testimoni,esaminare il luogo del disastro e richiedere informa zioni fondamentali.Anche se il nostro è un team pressoché ideale per tale lavoro,ha detto uno degli ingegneri,abbiamo le mani legate e al cuni di noi sono stati minacciati di destituzione per aver parlato con la stam pa».Alcuni ingegneri strutturali,inoltre,criticano«la decisione di riciclare rapida mente le colonne,travi e travature reticolari in acciaio»,che avrebbero dovuto essere esami nate attentamente dagli investigatori in quanto «l'unico modo per determinare con certezza la sequenza e la causa del crollo è recuperare gran di quantità di acciaio dalle aree vicine a quelle dell'impatto degli aerei e possi bilmente riassemblare sezioni delle torri».Le autorità,invece,fanno subito ri muovere da ditte private circa 300mila tonnellate di acciaio delle torri crollate, che vengono esportate in Asia per essere riciclate.«Tale decisione-dichiara il Dr.Frede rick W. Mowrer dell'Università del Maryland,professore associato di ingegne ria per la protezione contro gli in cendi-compromette qualsiasi inchie sta sui crolli.(...)Giudico inquietante la rapidità con cui sono state rimosse e rici clate prove potenzialmente importanti».(16)

Ma oltre ai misteri nella strage del secolo ci sono ben 115 dubbi-incongruenze, anomalie,stranezze-su tutti gli avvenimenti di quel giorno che sinteticamente riportiamo.

Le dichiarazioni apparse su Amazon di un ex alto

ufficiale della Cia e della Marina

Un ex alto ufficiale dell’intelligence della CIA e della Marina ha scritto che il li bro di Tarpley sul “terrore sintetico”made in USA è "il più forte fra più di 770 libri da me recensiti"L’11 settembre“un complotto USA”,dice l’ex alto ufficiale dell’intelligence della CIA e della Marina

Washington DC,17 ottobre(PRWEB).Amazon ha pubblicato un’affermazione senza precedenti da parte di una figura della comunità dell’intelligence USA che attribuisce le colpe dell’11/9 a Dick Cheney e ad alti membri dell’esecutivo della CIA.Robert Steele,repubblicano da una vita,fondatore del Marine Corps In telligence Center e il primo fra i recensori della non-fiction di Amazon,ha scritto questa conclusione"con grande rammarico"dopo aver letto 9/11“Synthetic Ter ror:Made in USA”,di Webster Tarpley,che egli loda come"senza dubbio,il più importante punto di riferimento moderno sul terrorismo di Stato."

L’autore e il recensore sono esperti di intelligence provenienti da due sponde differenti ma con vedute convergenti(le loro bio grafie sono sulla Wikipedia).Una caratteristica unica di 9/11 Synthetic Terror è che Tarpley non imputa le operazioni sotto falsa bandiera,come quelle dell’11/9,a un intero governo o a genzia governativa.Il suo modello della“rete canaglia”mette in evidenza piccole quantità di talpe che infestano nodi cruciali in istituzioni come la CIA e i mass media.Secondo Robert Steele la missione di intelligence della CIA è stata sovvertita dalle follie delle sezioni dedite alle operazioni segrete,per esempio,le false prove a supporto di una guerra in Iraq.Egli rappresenta la maggioranza degli ufficiali onesti della CIA che sostengono la Costituzione partecipando al movi mento per l’intelligence open source.

Quando Steele non è impegnato nella lettura di centinaia di libri di saggistica,si occupa di riportare l’intelligence nella comunità degli esperti di intelligence.Il suo sito web,OSS.net,una Rete di partnership sull’intelligence globale,è un con cetto rivoluzionario per l’intelligence del futuro:un’intelligence globale,open source,che si avvale del potere della rete e dei contributi dei cittadini in tutto il mondo.Webster Tarpley è stato designato come relatore di primo piano alla conferenza di gennaio organizzata da OSS.net nella Virginia del nord.Tarpley è stato borsista Fullbright in Italia,dove fu il primo a presentare le Brigate Rosse come un gruppo di terroristi organizzato dalla cricca neofascista italiana per te nere gli eurocomunisti fuori del governo(nel suo libro Chi ha ucciso Aldo Mo ro,pubblicato in italiano nel 1978).Nel 1991 irruppe nell’opinione pubblica con la storia del profondo coinvolgimento della dinastia Bush nel finanziamento del nazismo,in George Bush:The Unauthorized Biography.Steele,nella sua re censione al libro di Tarpley,intitolata“Fra centinaia di libri,l’approccio più forte alla verità”,scrive:“E,con grande tristezza,concludo che 9/11 Synthetic Terror di Tarpley è il più forte fra gli oltre 770 libri da me recensiti qui su Amazon, qua si tutti di saggistica.Devo concludere che l’11/9 è stato come minimo la sciato accadere come un pretesto per la guerra […].Molto affascinante è la connes sione,tracciata dall’autore,fra Samuel Hunting ton,l’autore de Lo scontro delle civiltà,e Leo Strass,l’anello che lega i nazifascisti e i neocon.Questo,senza dub bio,è il più importante testo di riferimento moderno sul terrorismo di Stato, e anche il testo dove si suggerisce nel modo più puntuale che gli elementi cana glia nel governo USA,guidati verosimilmente da Dick Cheney con l’assistenza di George Tenet,Buzzy Krongard e altri vicini alle gang di Wall Street,sono i più colpevoli di terrorismo di stato[…].Tristemente,l’Esecutivo è ora al servizio di corporation che beneficiano di gravi delitti e nefandezze,anziché al servizio del popolo americano,il quale soffre gravemente per questi terribili misfatti.”Vi in vitiamo a leggere e votare sulla recensione completa in Amazon.com.Qui la biografia e la bibliografia del recensore.

Ma oltre ai misteri in questa catastrofe-certamente terroristica,ma trattasi di ter rorismo di Stato-ci sono moltissimi dubbi-oltre ai 115 che evidenziamo-in con gruenti che mettono in dubbio senza dubbi-e scusate la ripetizione,ma è neces saria-la verità di due criminali come Cheney e Bush jr;verità studiata preceden temente a tavolino e sbriciolatasi man mano che si analizzavano gli avveni menti che portarono a quella strage”americana”e non dell’“araba fenice”bin Laden!

I 115 dubbi,ma meglio definirle MENZOGNE

….”Le autorità fanno subito rimuovere da ditte private circa 300 mila tonnellate di acciaio delle torri crollate,che vanno esportate in Asia per essere ricicla te.Giudico inquietante la rapidità con cui sono state rimosse e riciclate prove potenzialmente importanti»….

Questa dichiarazione pubblicata da Amazon è un’affermazione senza prece denti da parte di una figura della comunità dell’intelligence USA che attribuisce le colpe dell’11/9 a Dick Cheney e ad alti membri dell’esecutivo della CIA.Ro bert Steele,repubblicano da una vita,fondatore del Marine Corps Intelligence Center e il primo fra i recensori della non-fiction di Amazon,ha scritto questa conclusione"con grande rammarico"dopo aver letto 9/11“Synthetic Terror:Ma de in USA”,di Webster Tarpley,che egli loda come"senza dubbio,il più impor tante punto di riferimento moderno sul terrorismo di Stato."Devo concludere che l’11/9 è stato come minimo lasciato accadere come un pretesto per la guer ra[…].Molto affascinante è la connessione,tracciata dall’autore,fra Samuel Hun tington,l’autore de Lo scontro delle civil tà,e Leo Strass,l’anello che lega i nazi fascisti e i neocon.Questo,senza dubbio,è il più importante testo di riferimento moderno sul terrorismo di Stato si suggerisce nel modo più puntuale che gli elementi canaglia nel governo USA,guidati vero similmente da Bush jr.,da Dick Cheney con l’assistenza di George Tenet,Buzzy Krongard e altri vicini alle gang di Wall Street,sono i più colpevoli di terrorismo di stato[…].

115 menzogne sugli attentati dell'11 settembre

Non esiste ancora una versione ufficiale degli attentati dell'11 settembre 2001. Nessuna indagine giudiziaria aperta sugli attentati stessi,né inchieste parla mentari.Al massimo si dispone d’una versione governativa chiarita da un rap porto reso da una commissione di nomina presidenziale.Il professore David Ray Griffin,che ha dedicato un lavoro di riferimento allo studio di questa rela zione,vi ha rilevato 115 menzogne di cui elabora qui l'elenco.Per ogni menzo gna,ci si riferirà alle analisi del professore David Ray Griffin nel proprio la voro"Omissioni e distorsioni della Commissione d'indagine sull'11/9".Le cifre tra parentesi rinviano alle pagine del libro nella sua edizione originale america na.

1. L’omissione delle testimonianze che almeno sei dei presunti pirati dell’aria (tra cui Waleed Al-Shehri,che la Commissione accusa d’aver pugnalato una ho stess del volo UA11 prima che quest'ultimo centrasse la torre Nord del World Trade Center)sono ancora vivi.

2. L’omissione delle prove che riguardano Mohamed Atta(come la sua passio ne per l’alcool,il maiale e le danze erotiche private-lapdances)in contraddizione con le dichiarazioni della Commissione secondo le quali era diventato un fa natico religioso.

3. La confusione volontariamente creata attorno alle prove che Hani Hanjour e ra un pilota troppo incompetente per portare un aereo di linea a schiantarsi sul Pen tagono.

4. L’omissione del fatto che gli elenchi dei passeggeri resi pubblici non con tenevano alcun nome arabo.

5. L’omissione del fatto che nessun incendio ha mai causato il crollo totale di un edificio a struttura d’acciaio,né prima né dopo l'11 settembre.

6. L’omissione del fatto che gli incendi delle Torri non sono stati né estrema mente ampi né particolarmente intensi,né molto lunghi in raffronto con altri in cendi in grattacieli(di strutture)simili,i quali non sono mai crollati.

7.L’omissione del fatto che,stando all'ipotesi che i crolli sarebbero stati causati da incendi,la Torre Sud,colpita più tardi della Nord ed in preda a fiamme d'in tensità inferiore,non sarebbe dovuta crollare per prima.

8.L’omissione del fatto che l'edificio n°7 del WTC(non toccato da alcun aereo e che non fu il teatro che di piccoli incendi locali)è completamente crollato,un e vento che l’Agenzia Federale per il trattamento delle situazioni d’Emergenza (FE MA) ha riconosciuto di non potere spiegare.

9.L’omissione del fatto che il crollo delle Torri Gemelle(e dell'edificio n°7)pre senta almeno 10 caratteristiche d’una demolizione controllata.

10.L’asserzione che il cuore della struttura delle Torri Gemelle era "un pozzo d’acciaio vuoto",una dichiarazione che nega la presenza di 47 colonne massic ce d’acciaio che costituivano effettivamente il cuore di ogni torre e che, secon do la teoria del pancake,esplicativa dei crolli,avrebbero dovuto rimanere alzate verso il cielo su numerose decine di metri.

11.L’omissione della dichiarazione di Larry Silverstein(il proprietario del WTC, affittuario per 99 anni)secondo il quale decise in accordo con i vigili del fuoco, "di demolire "(to "pull",gergo tecnico)l'edificio n°7.

12.L’omissione del fatto che l’acciaio degli edifici del WTC fu rapidamente ri mosso della scena del crimine ed imbarcato su navi a destinazione ignote PRI MA che potesse essere analizzato per individuare tracce d’esplosivo.

13. L’omissione del fatto che essendo l'edificio n°7 stato evacuato prima del suo crollo,la ragione ufficiale invocata per la rimozione immediata dell'acciaio (e cioè che alcune persone potessero essere ancora vive sotto i resti) non aveva alcun senso in questo caso preciso.

14.L’omissione della dichiarazione del sindaco R. Giuliani secondo la quale era stato previsto che il WTC sarebbe crollato.

15.L’omissione del fatto che Marvin Bush,il fratello del Presidente,ed il suo cugino Wirt Walker III erano due direttori della società incaricata della sicurez za del WTC.

16.L’omissione del fatto che l’ala Ovest del Pentagono(quella effettivamente colpita)era la meno suscettibile d'essere obiettivo da parte di terroristi di al-Qaeda,per molte ragioni.

17.L’omissione di qualsiasi discussione per stabilire se i danni sul Pentagono fossero compatibili con l’impatto d’un boeing 757 che si muove a molte centina ia di chilometri/ora.

18.L’omissione del fatto che la facciata dell'ala Ovest è crollata soltanto 30 mi nuti dopo l'impatto,ed anche che il foro appare ben troppo piccolo per un boe ing 757.

19.L’omissione di ogni prova contraddittoria sulla presenza o sull’assenza di resti visibili di un boeing 757 sia all'interno che all'esterno del Pentagono.

20.L’assenza di qualsiasi discussione per stabilire se il Pentagono disponesse di un sistema di difesa anti-missile capace d’abbattere un aereo di linea com merciale,benché la Commissione suggerisca che i terroristi di al-Qaeda non attaccarono una centrale nucleare sapendo che era difesa in quel modo.

21.L’omissione del fatto che le immagini di varie videocamere di sorveglianza (anche quelle della stazione di servizio di fronte al Pentagono,la cui pellicola fu confiscata dall'FBI immediatamente dopo l'impatto)potrebbero certamente da re una risposta a ciò che ha realmente colpito il Pentagono.

22.L’omissione del riferimento del ministro della difesa D. Rumsfeld ad"un mis sile (utilizzato) per danneggiare (il Pentagono)".

23.L’approvazione della risposta completamente insoddisfacente alla doman da sul perché gli agenti dei servizi segreti permisero al Presidente Bush di re stare nella scuola di Sarasota nel momento in cui,secondo la versione ufficia le,avrebbero dovuto presumere che un aereo deviato avrebbe potuto prende re la scuola come obiettivo.

24.La mancata risposta sul perché i servizi segreti non hanno poi chiesto la protezione di caccia per l’aereo presidenziale Air Force One.

25.Le dichiarazioni secondo le quali quando il corteo presidenziale arrivò alla scuola(di Sarasota),nessuno dell'assistenza sapeva che vari aerei erano stati de viati .

26.L’omissione della relazione secondo la quale il ministro della giustizia John Ashcroft fu informato d’evitare di prendere linee aeree commerciali l'11 settem bre.

27.L’omissione della dichiarazione di David Schippers che,sulla base d’in formazioni fornite da agenti dell'FBI a proposito di attacchi previsti nel Sud di Manhattan,aveva tentato invano di trasmettere quest'informazione al ministro della giustizia John Ashcroft durante le 6 settimane che precedettero l'11 set tembre.

28.L’omissione di qualsiasi menzione del fatto che agenti dell'FBI avrebbero af fermato avere avuto conoscenza degli obiettivi e delle date degli attacchi (terro ristici) da molto tempo.

29.L’affermazione,che suppone la questione risolta,che il volume insolito degli acquisti d’options al ribasso entro l'11 settembre non implicano che gli acqui renti sapessero prima che gli attacchi si sarebbero prodotti.

30.L’omissione delle relazioni secondo le quali il sindaco(di San Francisco)Wil lie Brown ed alcuni responsabili del Pentagono furono messi in guardia dal prende re aerei l'11 settembre.

31.L’omissione della relazione secondo la quale Osama bin Laden,che era già il criminale più ricercato degli Stati Uniti,fu trattato nel luglio 2001 da un medico americano all'ospedale americano di Dubai ed ricevette la visita dell'agente lo cale della CIA.

32.L’omissione degli articoli che suggeriscono che dopo l'11 settembre,Osa ma bin Laden fu lasciato deliberatamente scappare.

33.L’omissione di relazioni,che includono quella sulla visita da parte del diretto re dei servizi di intelligence sauditi a Osama bin Laden all'ospedale di Dubai, che sono in contraddizione con la versione ufficiale secondo la quale Osama fu disconosciuto dalla sua famiglia e dal suo paese.

34.L’omissione del resoconto di Gerald Posner sulla testimonianza di Abu Zu baydah,secondo la quale tre membri della famiglia reale saudita(che perirono tutti misteriosamente ad otto giorni di distanza)finanziavano al-Qaida ed erano al corrente anticipatamente degli attacchi dell'11 settembre.

35.La smentita da parte della Commissione d’aver trovato una prova del finan ziamento di al-Qaida da parte dei Sauditi.

36.La smentita da parte della Commissione d’aver trovato una prova che del denaro della donna del principe Bandar,la principessa Haifa,andò ad agenti di al-Qaeda.

37.La smentita,ignorando semplicemente la distinzione tra voli privati e voli commerciali,che il volo privato che trasportava dei Sauditi da Tampa a Lexin gton il 13 settembre violava i regolamenti sullo spazio aereo in vigore in quella data.

38.La smentita che dei Sauditi furono autorizzati a lasciare il territorio degli Sta ti Uniti poco tempo dopo l'11 settembre senza essere stati oggetto d’una indagi ne adeguata.

39.L’omissione della prova che il principe Bandar ottenne un'autorizzazione speciale della Casa Bianca per i voli dei Sauditi.

40.L’omissione dell’affermazione di Coleen Rowley che responsabili al Quar tier Generale dell'FBI avevano visto l'appunto di Phoenix dell’agente Kenneth Willia ms.

41.L’omissione del fatto che l’agente dell'FBI a Chicago Robert Wright afferma che il Quartier Generale dell'FBI chiuse la sua indagine su una cellula terrori stica,quindi tentò di intimidirlo per impedirgli di pubblicare un libro su tale e sperienza.

42.L’omissione della prova che l'FBI sabotò il tentativo di Coleen Rowley e di al tri agenti(dell'FBI) di Minneapolis per ottenere un mandato per ricercare il man dante di Zacarias Moussaoui.

43.L’omissione delle tre ore e trenta di deposizione dinanzi alla Commissione da parte di Sibel Edmonds,ex traduttore alla FBI,deposizione che secondo una lettera resa pubblica da egli stesso ed indirizzata al Presidente(della Commis sione)Kean,rivelava dissimulazioni serie da parte di responsabili dell'FBI,in re lazione con l'11 settembre.

44.L’omissione del fatto che il generale Mahmoud Ahmad,il capo dell’ISI(i ser vizi di intelligence pakistani),si trovava a Washington una settimana prima dell'11 settembre,ed incontrò il direttore della CIA George Tenet ed alti respon sabili statunitensi.

45.L’omissione della prova che Ahmad,il capo dell’ISI (i servizi di intelligence pakistani)aveva ordinato l’invio di $100,000 a Mohamed Atta prima dell'11 set tembre.

46.L’affermazione della Commissione che non trovò alcuna prova che un solo governo straniero,compreso il Pakistan,aveva finanziato agenti di al-Qaeda.

47.L’omissione della relazione secondo la quale l’Amministrazione Bush fece pressione sul Pakistan per allontanare Ahmad del suo posto di capo dell’ISI do po la divulgazione dell’informazione secondo la quale aveva ordinato l’invio di denaro dell’ISI a Mohamed Atta.

48.L’omissione della prova che l’ISI(e non soltanto al-Qaida)era dietro l’assassi nio di Ahmad Shah Massoud(il comandante dell’Alleanza del Nord in Afgani stan),che si produsse appena dopo una riunione che durò una settimana tra re sponsabili della CIA e dell’ISI.

49.L’omissione della prova che l’ISI è implicato nel sequestro e nell'omicidio di Daniel Pearl,giornalista al Wall Street Journal .

50.L’omissione della relazione di Gerald Posner secondo la quale Abu Zubay dah affermò che un ufficiale militare pakistano,Mushaf Ali Mir,avente legami stretti con l’ISI ed al-Qaeda era al corrente anticipatamente degli attacchi del l'11 settembre .

51.L’omissione della previsione fatta nel 1999 da Rajaa Gulum Abbas,un agen te dell’ISI,che le Torri Gemelle "crolleranno".

52.L’omissione del fatto che il Presidente Bush e membri della sua amministra zione evocarono varie volte gli attacchi dell'11 settembre come"opportunità".

53.L’omissione del fatto che il progetto per il Nuovo Secolo Americano(PNAC, "Project for the New American Century"),i cui numerosi membri diventarono figure chiave dell’Amministrazione Bush,pubblicò un documento nel 2000 che dice che una "nuova Pearl Harbour"avrebbe facilitato l’obiettivo di fondo per una trasformazione tecnologica rapida dell’apparato militare americano.

54.L’omissione del fatto che Donald Rumsfeld,che era il presidente della com missione dell’US Space Command ed aveva raccomandato l’accrescimento del bilancio assegnato,utilizzò gli attacchi dell'11 settembre la sera stessa per ottenere tali crediti.

55.Il fatto di non citare che i tre uomini responsabili del compito di prevenire gli attacchi dell'11 settembre(il ministro Rumsfeld,il generale Richard Myers,ed il generale Ralph Eberhart)erano anche i tre principali promotori dell’US Space Command.

56.L’omissione del fatto che Unocal aveva dichiarato che i taliban non poteva no garantire con sicurezza adeguata di cominciare la costruzione delle sue con dutture(di petrolio e di gas)dal bacino del Caspio attraverso l’Afghanistan e il Paki stan.

57.L’omissione della relazione secondo la quale rappresentanti degli Stati Uniti dicessero in occasione di un incontro nel luglio 2001 che,poiché i taliban rifiu tavano la loro proposta di sviluppare la costruzione d’un conduttura,una guer ra con tro loro sarebbe cominciata in ottobre.

58.L’omissione del fatto che nel suo libro pubblicato nel 1997 Zbigniew Brzezin ski aveva scritto che per mantenere il loro primato globale,gli Stati Uniti aveva no bisogno del controllo dell’Asia Centrale,con le sue vaste riserve di petrolio, e che una nuova Pearl Harbour sarebbe stata utile per ottenere l’adesione del l’opinione pubblica americana a questi scopi imperiali.

59.L’omissione del fatto che membri chiave dell’Amministrazione Bush,tra cui Donald Rumsfeld ed il suo delegato Paul Wolfowitz,spingevano a favore d’una nuova guerra contro l’Irak da numerosi anni.

60.L’omissione delle note delle conversazioni di Donald Rumsfeld l'11 settem bre che mostravano come egli era determinato ad utilizzare gli attacchi come un pretesto per una guerra contro l’Irak.

61.L’omissione della dichiarazione contenuta nel Progetto per un Nuovo Seco lo Americano che "la necessità di una presenza americana forte nel golfo va oltre l'argomento del regime di Saddam Hussein".

62.L’affermazione che il protocollo del FAA(Federal aviation Agency) sull'11 set tembre richiedeva un lungo processo per passare molte tappe nella catena di ordini,anche se la relazione ufficiale(della Commissione)cita prove contrarie.

63.L’affermazione che in quei giorni,solo due basi dell'aviazione militare nel settore del nord-Est del NORAD(centro di difesa aereospaziale del Nord Ameri ca) avevano dei caccia in allerta e che in particolare non avevano aerei da com battimento in allerta a McGuire o a Andrews.

64.L’omissione del fatto che la base Andrews dell'aviazione militare USA aveva molti caccia in allarme in modo permanente.

65.L’accettazione della doppia dichiarazione che il Colonnello Marr del NEADS (North East air Defense Sector)doveva telefonare ad un superiore per ottenere il permesso d’inviare dei caccia da(la base)d’Otis e che questo richiese otto mi nuti.

66.L’approvazione dell’affermazione che la perdita del segnale del trasponder d’un aereo rende praticamente impossibile la sua localizzazione punto per punto con i radar dell'esercito americano.

67.L’affermazione che l’intercettazione di Stewart Payne non mostrò che il tem po di risposta del NORAD al volo AA11 fu straordinariamente lento.

68.L’affermazione che i caccia della base d’Otis restarono inchiodati al suolo sette minuti dopo che avevano ricevuto l’ordine perchè non sapevano dove an dare.

69.L’affermazione che l'esercito americano non era informato del dirottamento del volo UA175 prima delle 9:03,momento esatto in cui colpiva la Torre Sud del WTC.

70.L’omissione di qualsiasi spiegazione su(a)la ragione per la quale una rela zione precedente del NORAD,secondo la quale la FAA aveva notificato ai milita ri il dirottamento del volo UA175 alle 8:43,era ora considerata come falso e se questa relazione,era falsa,come ha potuto essere pubblicata ed in seguito essere lasciata non corretta per quasi tre anni.

71.L’affermazione che la FAA ha installato una teleconferenza solo a partire dal le 9:20 quella mattina.

72.L’omissione del fatto che un appunto di Laura Brown della FAA afferma che la teleconferenza fu stabilita circa alle 8:50 e riguardò in particolare il dirotta mento del volo UA175.

73.L’affermazione che la teleconferenza della NMCC,(National Military Com mand Center)non cominciò prima delle 9:29.

74.L’omissione,nell’affermazione della Commissione che il volo AA77 non fu deviato dalla sua rotta prima delle 8:54,del fatto che relazioni precedenti aveva no annunciato 8:46.

75.La mancanza di citazione che l’annuncio dello schianto d’un jet nel Kentu cky,quasi nel momento in cui il volo AA77 scompariva del radar della FAA,fu preso sufficientemente seriamente dai responsabili del FAA e dell'unità del'anti -terrorismo dell'FBI da essere trasmesso alla Casa Bianca.

76.L’affermazione che il volo AA77 volò quasi 40 minuti nello spazio aereo ame ricano in direzione di Washington senza essere individuato dai radar militari.

77.L’errore da spiegare,se la relazione precedente del NORAD secondo la qua le fu notificato del volo AA77 alle 9:24 era"sbagliata",come questa relazione er ronea sia potuta nascere,e quindi sapere se i responsabili del NORAD hanno mentito o "furono confusi"per quasi tre anni.

78.L’affermazione che gli aerei da combattimento di Langley,di cui il NORAD a veva detto che furono spediti per intercettare il volo AA77,furono realmente di spiegati in risposta ad una relazione erronea della parte d’un dispositivo di controllo(non identificato)della FAA alle 9:21 che il volo AA11 era sempre in volo e si dirigeva verso Washington.

79.L’affermazione che i militari non furono contattati dalla FAA a proposito del la deviazione probabile del volo AA77 prima che il Pentagono fosse colpito.

80.L’affermazione che Jane Garvey non si sia unita alla videoconferenza di Ri chard Clarke prima delle 9:40,vale a dire dopo che il Pentagono fosse colpito.

81.L’affermazione che nessuna delle teleconferenze riuscì a coordinare la FAA e le risposte dei soldati ai dirottamenti perchè"nessuna (teleconferenza)inclu deva i responsabili nell'ambito della FAA e del ministero della difesa",benché Richard Clarke dica che la sua videoconferenza includeva il direttore del FAA Jane Gar vey,il ministro della difesa Rumsfeld ed il generale Richard Myers,il capo delle for ze militari provvisorie.

82.L’affermazione della Commissione che non sapeva chi,nell'ambito del mini stero della difesa,partecipò alla videoconferenza con Richard Clarke mentre Clarke afferma nel suo libro che si trattava di Donald Rumsfeld e del generale Myers.

83.L’approvazione dell’affermazione del generale Myers che si trovava su Capi tol Hill durante gli attacchi,senza citare il resoconto contraddittorio di Richard Clarke,secondo il quale Myers era al Pentagono e partecipava alla videoconfe renza con Clarke.

84.La mancanza di citazione della contraddizione tra la testimonianza di Clarke sulla cronologia di Rumsfeld quella mattina e le dichiarazioni stesse di Rum sfeld.

85.L’omissione della testimonianza del ministro dei trasporti Norman Mineta,da ta alla Commissione stessa,che il vicepresidente Cheney e gli altri(persone pre senti) nel sotterraneo erano informati alle 9:26 che un aereo si avvicinava al Pentagono.

86.L’affermazione che i responsabili del Pentagono non sapevano nulla d’un aereo in arrivo prima delle 9:32,9:34,o 9:36,ed in tutti i casi soltanto alcuni mi nuti prima che l'edificio venisse colpito.

87.L’accettazione di due versioni contraddittorie sull'oggetto che colpì il Pen tagono:una che riferisce una manovra a spirale a 330 gradi verso il basso(una "picchiata ad alta velocità")ed un'altra nella quale non si fa menzione di questa manovra.

88.L’affermazione che gli aerei di caccia di Langley,che ricevettero l’ordine di decollare rapidamente per proteggere Washington contro il "volo fantasma AA11"non erano da nessuna parte nei pressi di Washington poichè furono inviati verso l’oceano per errore.

89.L’omissione di tutte le prove che suggeriscono che ciò che colpì il Penta gono non è stato il volo AA77.

90.L’affermazione che i militari non furono informati dalla FAA del dirottamento del volo UA93 prima dello schianto.

91.La doppia dichiarazione che la NMCC non ha controllato la conferenza ini ziata dalla FAA e dunque fu incapace di collegare la FAA alla teleconferenza ini ziata dalla NMCC.

92.L’omissione del fatto che i servizi segreti sono capaci di sapere tutto ciò che sa la FAA.

93.L’omissione di qualsiasi indagine sulle ragioni per le quali la NMCC lanciò la sua teleconferenza,se, come Laura Brown della FAA ha detto,ciò non è previ sto nel protocollo standard.

94.L’omissione di qualsiasi indagine sulle ragioni per le quali il generale Monta gue Winfield fu non soltanto sostituito da un "blu"(un esordiente),il capitano Lei dig,come direttore delle operazioni del NMCC ma ancora costui è rimasto al l'ordine quando fu chiaro che il Pentagono era davanti ad una crisi senza pre cedenti.

95.L’affermazione che la FAA notificò(in modo erroneo)i servizi segreti tra le 10:10 e 10:15 che il volo UA93 era ancora nel cielo e si dirigeva verso Washing ton.

96.L’affermazione che il vicepresidente Cheney non diede l’autorizzazione al l'abbattimento se non dopo le 10:10(molti minuti dopo che il volo UA93 si era schiantato)e che quest'autorizzazione non fu trasmessa prima delle 10:31.

97.L’omissione di tutte le prove che segnalano che il volo UA93 fu abbattuto da un aereo militare.

98.L’affermazione che Richard Clarke non ricevette la domanda d’autorizza zione al fuoco prima delle 10:25.

99.L’omissione della testimonianza stessa di Clarke,che afferma che ricevette la domanda d’autorizzazione al fuoco verso le 9:50.

100.L’affermazione che Cheney non guadagnò il sotterraneo del CPOU(Centro Presidenziale Operativo d’Urgenza)prima delle 9:58.

101.L’omissione di testimonianze multiple,tra cui quella di Norman Mineta(il mi nistro dei trasporti)alla Commissione stessa,che (il vicepresidente)Cheney si trovava nel CPOU prima delle 9:20.

102.L’affermazione che l’autorizzazione ad abbattere un aereo civile doveva es sere data dal Presidente.

103.L’omissione di relazioni secondo cui il Colonnello Marr diede l’ordine d’ab battere il volo UA93 e che il generale Winfield segnalò che lui e gli altri(ufficiali) alla NM CC s’aspettavano che un caccia raggiungesse il volo UA93.

104.L’omissione di relazioni che indicano che vi erano due aerei caccia nel cie lo ad alcuni chilometri da New York e tre soltanto a 320 chilometri di Washin gton.

105.L’omissione del fatto che esistevano almeno sei basi militari con caccia in stato d’allerta nella regione del nord-est degli Stati Uniti.

106.L’approvazione dell’affermazione del generale Myers che il NORAD aveva definito la sua missione in termini di difesa soltanto contro minacce dirette(ver so gli Stati Uniti) dall'estero.

107.L’approvazione dell’affermazione del generale Myers che il NORAD non a veva previsto la possibilità che terroristi avrebbero potuto utilizzare aerei di li nea deviati come missili.

108.Non aver messo in prospettiva il significato del fatto,presentato nella rela zione stessa,o citato da altri fatti che provano che il NORAD aveva effettivamen te previsto la minaccia posta da aerei di linea deviati d’essere utilizzati come missili.

109.Non aver sondato le implicazioni della questione intesa ad accertare come le esercitazioni militari("war games")programmate quel giorno poterono influì re sul l’assenza di militari da intercettare gli aerei di linea deviati.

110.La mancata discussione sulla pertinenza possibile dell’Operazione North woods con gli attacchi dell'11 settembre.

111.L’affermazione(presentata per spiegare perché i soldati non ebbero l’infor mazione sugli aerei deviati tempestivamente per intercettarli)che il personale della FAA inspiegabilmente fallì a seguire le procedure standard circa 16 volte.

112.La non citazione del fatto che l’indipendenza proclamata della Commissio ne di Indagine fu inevitabilmente compromessa dal fatto che Philip Zelikow,il suo direttore esecutivo,era praticamente un membro dell’Amministrazione Bu sh.(nda:uno stretto collaboratore di Condoleeza Rice).

113.L’omissione del fatto che la Casa Bianca cercò di impedire la creazione del la Commissione ufficiale d’Inchiesta sugli attacchi terroristici dell'11 settem bre,quindi mise numerosi ostacoli sulla sua strada,come il fatto di concedergli un bilancio estremamente ristretto.(nda:stimato circa a 15 milioni di dollari, quando il film"UA 93"di Paul Greengrass ne è costati 18,e"World Trade center" di Oliver Stone 4 VOLTE TANTO ossia 60 milioni di dollari;per quanto riguarda il primo punto,è stato necessario attendere 441 giorni perché questa Commis sione fosse crea ta e Bush propose soltanto Kissinger come presidente...pri ma di ritirarsi sotto le critiche virulente dell’opinione pubblica)

114.La non citazione del fatto che il Presidente della Commissione,la maggior parte degli altri membri,e circa la metà del personale aveva seri conflitti d’inte resse.

115.La mancanza della Commissione,che si vantava che la presentazione della sua relazione finale fosse stata fatta"senza dissenso",di citare che ciò non era possibile poichè Max Cleland,il membro più critico verso la Casa Bianca che af fermò che non sarebbe stato"un complice del trattamento parziale delle infor mazioni"dovette dimettersi per accettare un posto alla banca Export-Import,e che la Casa Bianca trasmise la sua nomina dopo che era diventato molto diret to nelle sue critiche.

Ma la nostra non solo,non è”fantapolitica”ma l’analisi di quello che sono stati capaci-dall’inizio della loro storia”gli americani senza mai porsi alcuno scrupo lo:dal genocidio dei pellerossa,al falso affondamento della nave per dichiarare la guerra alla Spagna,l’abbattimento pilotato del piroscafo pieno di civili ad ope ra della marina tedesca-ma da Washington agevolato-a Pearl Horbour,all’inci dente del Golfo del Tonkino,alle falsi armi di distruzione di armi di Saddal Hus sein-armi che erano state a lui fornite proprio dai governi statunitensi per ster minare gli iraniani.Ma c’è di più il Governo degli Stati Uniti aveva organizzato già nel 1993 un attentato contro le Torri Gemelle,di cui venne prima incolpato un arabo innocente e poi il tutto venen insabbiato.Ripercorriamo quell’ “inci dente”

CI PROVARONO ANCHE NEL 1993

Già nel 1993 ci fu un attentato alle Torri Gemelle progettato dall'FBI e di cui ven ne incolpato un arabo,ma allora il piano andò male e venne tutto insabbiato.Ci hanno riprovato otto anni dopo,l'11 settembre 2001.Qui di seguito una breve cronisto ia.

1993 BOMBA AL WORLD TRADE CENTER.UN EPISODIO-CHIAVE

Il 23 Febbraio 1993 esplosero circa 500 chili di tritolo,contenuti in un furgoni no parcheggiato all'interno della Torre Nord del World Trade Center.Allora mo rirono sei persone,e ne restarono ferite più di trecento.Per questo attentato sa rebbe stato arrestato,e poi condannato all'ergastolo,un arabo di nome Ramzy Yousef,che aveva ricevuto l'incarico di piazzare l'esplosivo da un ex-militare e giziano in pensione,tale Salem.Si sarebbe poi venuto a sapere che in realtà Sa lem era stato assoldato e fornito dell'esplosivo direttamente dall' FBI,che gli a veva detto trattarsi di una carica minima,intesa solo a collaudare le procedure di emergenza della Torre.Esiste infatti la registrazione di una telefonata,fatta segretamente dallo stesso Salem,nella quale egli protesta vivamente con il capo dell'FBI di New York,una volta resosi conto della potenza effettiva dell'es plosivo.Pare però che durante la telefonata Salem venga"convinto"a procede re comunque,anche se per fortuna Youssef parcheggiò poi il camioncino lonta no dalle colonne centrali di supporto-come avrebbe voluto il piano originale–provocando un danno molto minore del previsto.Salem fece poi avere il nastro della sua telefonata al New York Times e al Chicago Tribune,che ne parlarono un paio di volte,finchè il tutto ricadde nel più profondo silenzio mediatico.»

Che cosa pensare di una vicenda così incredibilmente simile a quella avvenuta poi 8 anni dopo,l'11 settembre 2001?Sembra quasi che stessero provando a costruirsi un pretesto tramite un auto-attentato già da allora,ma che gli sia an data male solo per via dell'interferenza di Salem,che è contravvenuto al piano originale posizionando l'ordigno in modo da ridurre i danni al minimo e sal vando probabilmente la vita a migliaia di persone.

Sembra che dopo aver immediatamente insabbiato questo fallimento abbiano deciso di far calmare un po'le acque per qualche anno,pianificando nel frattempo un attentato molto peggiore e più devastante del primo,e che ci abbiano poi riprovato otto anni dopo,questa volta purtroppo riuscendoci.Ma io penso sem pre male.Per approfondimenti,ecco un articolo del Corriere della Sera tratto da qui:

LA VERITA' DELL'11 SETTEMBRE 2001 2 PARTE

28.04.2013 16:43

 

 

E facciamo parlare Raul Mahajan,l’estensore reale del progetto.

[Rahul Mahajan]

Rahul Mahajan è uno degli estensori ed uno dei più convinti soste nitori dell’ US Space Command.

Continua il progetto

“….Lo scopo dello“scudo di difesa missilistica”in altre parole,non è scoraggiare al tri paesi dal lanciare un primo attacco contro gli Stati Uniti.Il suo sco po è di pre venire la capacità di altri paesi di scoraggiare gli Usa dal lanciare un primo attacco contro di loro.Il maggiore impedimento alla realizzazione di que sto programma operativo è che sarà estremamente costoso.Secondo un esperto, richiederà ai contribuenti americani almeno mille miliardi di dolla ri ……”La dif ficoltà di addomesti care gli Americani e il Congres so era la ragione principale dell’affermazione nel documento del PNAC che il desiderio di trasformazione richiederà un tempo mol to lungo in assenza di un qualche evento catastrofico catalizzato re come una nuova Pearl Harbour.

Nell’omettere menzione di questo progetto per raggiungere il do minio globale,la Commissione sull’11 settembre ha dimenticato un progetto così grande che alcu ni di coloro che lo appoggiano, possiamo immaginare,potrebbero essere capaci di concepire un attacco che costasse la vita a migliaia di Americani,se un tale at tacco sembrasse necessario ad ottenere adeguati fondi per il pro getto.Donald Rumsfeld,come abbiamo visto,era un membro del P NAC mentre questo documento ve niva prodotto.Presiedeva an che la”Commission to Assess US Natio nal Security Space Mana gement and Organization [“Com missione per Stabilire l’Organiz zazione e Gestione della Sicurezza Spaziale Usa”,nda].Il compito di questa Commissione,comunemente chiamata la“Commissione Rumsfeld”era di fare proposte ri guardanti lo US Space Comman d.Dopo avere fatto varie proposte che“incrementassero la asim metria tra le forze statunitensi e quelle di altre potenze militari”il rapporto della Commissione Rumsfeld affermava che,poiché le sue proposte sarebbero costate molti soldi e avrebbero richiesto una significativa riorganizzazione,avrebbero probabilmente in contrato una forte resistenza.Ma tale rapporto,che fu pubblicato il 7 gennaio 2001 dice anche:La questione è se gli Stati Uniti sa ranno abbastanza saggi da agire responsabilmente e abbastanza presto da ridurre la vulnerabili tà spaziale statunitense.O se,come in passato,un attacco invali dante contro il paese e la sua gente, una “Pearl Harbour Spaziale”sarà il solo evento capace di galva niz zare la nazione e far agire il governo.Nel parlare di una Pearl Harbour spaziale il rapporto intendeva un attacco contro i suoi satelliti militari nello spazio.Gli attentati dell’11 settembre non erano ovviamente di questa natura. Ma è comunque interes sante che,solo pochi mesi dopo che il PNAC aveva pubblicato le sue affermazioni su“una nuova Pearl Harbour”,anche la Commissione Rumsfeld facesse notare che un attacco tipo Pearl Harbour potesse essere necessario per“galvanizzare la nazione.”Quando arrivò la nuova Pearl Harbo ur,Rum sfeld,nominato segretario alla difesa,era nella posizione di ottenere più denaro per lo US Space Command.Davanti alle telecamere,lo stesso 11 settembre, Rum sfeld disse al Senatore Carl Levin,allora presidente del”Senate Armed Services Committee”[Comitato del Senato per le Forze Armate,nda]: Senatore Levin,lei e altri democratici nel Congresso avete espresso la paura che,semplicemente,non avete abba stanza denaro per i grandi incrementi di fensivi che il Pentagono cerca,specialmente per la difesa missilistica...Un evento del genere la convince che esiste un'emergenza in questo paese tale da far aumentare la spesa difensiva,se necessario da immettere come Sicurez za Pubblica,per pagare le spese difensive?

Fatto sta il giorno stesso dell’attentato Donald Rumsfeld rivolgendosi al sena tore democratico Levin asserì che il desiderio di trasformazione richiederà un tempo molto lungo in assenza di un qualche evento catastrofico catalizzatore come una nuova Pearl Harbour

Naturalmente una coincidenza non prova la complicità.

 

[Carl Levin]

Il Pentagono,che sino ad allora era stato sotto la guida di Rum sfeld per quasi sette mesi,non era riuscito a prevenire gli attacchi aerei contro il World Trade Center e il Pentagono stesso.Ora, quel la stessa sera,Rumsfeld stava usando la riuscita di quegli attentati per ottenere dal Congresso più denaro per il Penta gono e,in parti colare,per lo US Space Command.Si potrebbe pensare che que sta coincidenza piuttosto significativa avrebbe catturato l’attenzio ne della Commissione sull'11 settem bre,per ché suggerisce che il segretario alla difesa potrebbe non aver vo luto prevenire que sta “nuova Pearl Harbour”.Ma il rappor to della Commissione, cen trato esclusivamente sui terroristi di al-Qaeda, non fa menzio ne di questa possibile motivazione.L'11 settembre Rumsfeld non era, inoltre,la sola persona incaricata di questioni militari altamente impegnata nel promuovere lo US Space Command.Un altro è il Generale Ralph E.Eberhart,at tualmente alla testa dello US Space Command,che è anche il comandante del NORAD.Il Generale Ri chard Myers,ex comandante dello US Space Command, l’11 set tembre era il presidente di turno del Joint Chiefs of Staff [Consi glio di Stato maggiore].Una Commissione veramente”indi penden te”e“imparziale”a vrebbe sicuramente commentato la significa tiva coincidenza che tre degli uo mini incaricati della risposta militare all’11 settembre erano apertamen te dei soste nitori dello US Space Command,che le forze armate Usa sotto il loro con trollo non sono riuscite a prevenire tali attentati,e che uno di questi uomini ha sfruttato il successo degli attacchi per ottenere miliardi di dollari per questo ramo delle forze armate.Natural mente una coincidenza non prova la compli cità.A volte, quan do eventi coincidono in maniera improbabile, una coincidenza è proprio il si gnificato giusto di tale termine;semplicemente”coincidenti”. Co munque è ben noto che dopo un crimine la prima domanda da porsi è“cui pro dest?”,“a chi giova?”. Una Commissione veramente indipendente avrebbe come minimo proceduto con l’assunzione che Rumsfeld,Myers ed Eberhart do vevano essere considerati dei possibili sospetti, che le cui azioni di quel giorno andavano rigorosamente investiga to.Invece le testimonianze di questi tre uomini furono trattate come indiscutibili fonti di verità su quanto è veramente suc cesso,nonostante,come vedremo poi,le contraddizioni nei loro racconti.

Il piano per attaccare l’Afghanistan

I critici hanno asserito che un'altra possibile motivazione da parte dell’ammini strazione Bush era il suo desiderio di attaccare l’Af ghanistan per sostituire i Taliban con un governo amico degli Sta ti Uniti allo scopo di promuovere gli o biettivi economici e geo po litici americani.La Commissione sull’11 settembre ri conosce che la guerra statu nitense in Afghanistan,iniziata il 7 ottobre,meno di un mese dopo l’11 settembre,era una guerra volta a produrre un “cambio di regime”.Secondo la Commissione, però,gli Stati Uniti volevano un cambio di re gime perché i Tali ban,oltre ad essere incapaci di portare una pace che termi nasse la guerra civile,per petravano abusi dei diritti umani e fornivano un ri fugio sicuro ad al-Qaeda.Limitando le motivazioni degli Stati Uniti a queste,co munque,la Commissione ignora prove abbon danti che le ragioni erano più complesse,più interessate e più ambiziose.Al centro di queste motivazioni vi era il desiderio di permettere la costruzione di un oleodotto multi miliardario da parte di un consorzio chiama to CentGas(Central Asia Gas Pipeline) formato dal gigante Usa del petrolio"Unocal".Il tragitto previsto avrebbe portato olio e gas dal la regione interna del Caspio,con le sue enormi riserve,al mare at tra verso Afghanistan e Pakistan.Nel 2001 i Taliban erano percepi ti come un osta colo a questo progetto.

E affrontiamo ora il rapporto tra i taliban e gli Stati Uniti e trove remo-nuova mente-delle stranezze,da imperialismo spregiudicato e sanguinario.I Taliban erano inizialmente appoggiati dagli Stati Uniti assieme all’ISI papista no.Il progetto dell’oleodotto era diventato l’argomento cruciale in quello che Ahmed Rashid nel 1997 chiamò“il nuovo grande gioco”.Un argomento di que sto gioco era chi avrebbe costruito l’oleodotto:il consorzio Cent Gas,dominato dalla Unocal,o l'argentina Bridas Corporation. L’altra questione era quali paesi avrebbe attraversato il trac ciato.Gli Stati Uniti promuovevano la Unocal e ap poggiavano il suo piano di costruire il tracciato attraverso Pakistan e Afgani stan,dal momento che questo percorso avrebbe evitato sia l’Iran che la Rus sia.Il maggiore ostacolo a questo piano era la guerra civile che andava avanti in Afghanistan sin dal ritiro dell’Unione Sovietica nel 1989.Nei tardi anni'90 il governo Usa appoggiava i Taliban sulla base della speranza che fossero ca paci di unificare il paese attraverso la loro forza militare e fornire un governo sta bile.Il trait d’union tra i taliban e gli Usa era proprio il famigerato e l’attuale araba fenice:Obama bin laden,la cui famiglia araba saudita era intima della fa miglia Bush,famiglia che era proprio fi nanziata dal genitore dell’attuale araba fenice:un qualcosa che sembra concretizzarsi ma che man mano che si avvicina si vola tilizza!Ecco cos’è l’invenzione bin Laden con cui tutti i terroristi inter nazionali-cioè i vari governi occidentali-continuano a pren derci in giro.

 

La centralità di tale questione è mostrata dal titolo che lo scrittore Rashid ha dato a due dei suoi capitoli:“Romancing the Taliban,The Battle for the Pipelines” [“Corteggiando i Taliban:la battaglia per gli 'oleodotti”]In particolare, ri guardo gli Stati U niti,Rashid dice che“la strategia sugli oleodotti è stata la forza trainante dietro l'interesse di Washington per i Talebani. ”Comunque,seb bene la Commissione Kean-Zelikow citi diverse volte i ben noti libri di Rashid, non fa riferimento al la sua discus sione sulla centralità degli oleodotti nelle prospettive di Washin gton.Dalla lettura del rapporto della Commissione,infat ti,non si sospetterebbe mai che la“guerra de gli oleodotti”-così venne chia ma ta-fosse una grande preoccupazione per gli Stati Uniti.Il pro getto dell'oleodot to in generale e la Unocal in particolare sono menzionati in un solo paragra fo(insieme alla nota che lo accom pagna).E qui la Commissione suggerisce che il Dipartimento di Stato Usa era interes sato al progetto dell'oleodotto della U nocal solo in quanto“la prospettiva di condividere i profitti dell'oleodot to poteva attirare i leader delle fazioni ad un tavolo di discussio ne”.Gli Stati Uniti,in altre parole,guardavano al progetto dell'oleo dot to solo come a un mezzo di pa ce!!!!Questa poteva in effetti essere la visione di alcuni dei par tecipanti ameri cani.Ma la spe ranza dominante entro la Unocal e il governo Usa era che i Tali ban portassero la pace sconfiggendo i loro oppositori,prima di tutti Ahmad Shah Masood,dopo di che il governo Usa e le Nazioni Unite avrebbero ricono sciuto i Taliban come governo dell'Afgha nistan,che quindi avrebbe consentito alla Unocal di otte nere i prestiti di cui ave va bisogno per finanziare il progetto.

[Ahmad Shah Masood]

Al contrario il rapporto della Commissione suggerisce che né il governo Usa né la Unocal presero la parte dei Taliban nella guerra civile.La Commissione ci dice che Marty Miller,incaricata del progetto per la Unocal,“negò di lavorare esclusivamen te con i Taliban e ci disse che la sua compagnia mirava a lavorare con tutte le fa zioni afgane per giungere alla necessaria stabilità per procedere col progetto”.Co me è spesso il caso,il“preciso lavoro investigativo”della Commissione consi ste principalmente nell'intervistare le persone e registrarne le risposte.Se la Commis sione avesse consultato“Ghost Wars”di Steve Coll,che la stessa Commissio ne cita altrove,avrebbe saputo che sebbene“Marty Miller insisteva pubblicamente che la Unocal era rimasta”fana ti camente neutrale”riguardo alla politica afgana,”in realtà“Marty Miller e i suoi colleghi speravano che la presa di Kabul da parte dei Taliban accelerasse i loro negoziati per l'oleodotto.”Coll si riferisce qui al set tembre del 1996,quando i Taliban,ampiamente finanziati da Pakistan e Arabia Saudita, presero Kabul,la capitale, forzando Masood alla fuga.Appena ciò accadde,ri porta Rashid,un dirigente della Unocal“disse alle agenzie stampa che il progetto dell'o leodotto sarebbe stato più facile da implementare ora che i Taliban avevano preso Kabul.”Veniamo qui lasciati a domandarci se la ricerca della Commissione Kean-Zelikow lasciò deliberata mente da parte informazioni che non si adattavano alla sua versio ne.

C'è un problema simile con l' affermazione della Commissione sulla neutralità Usa. La Commissione dice categoricamente che “i diplomatici Usa non favorivano i Taliban rispetto alle fazioni rivali ma erano semplicemente decisi a dare loro una pos sibilità”.Le interviste sono ancora il solo supporto offerto.Se la Commissione avesse consultato su questo argomento il libro di Rashid,avrebbe letto che gli Stati Uni ti“accettarono l'analisi dell' ISI...che una vittoria dei Taliban in Afganistan a vrebbe reso il lavoro della Uno cal molto più facile.”Rashid riporta anche che“entro poche ore dalla presa di Kabul da parte dei Taliban”,mentre gran parte del pae se rimane va ancora sotto il controllo delle altre fazioni,“il Di partimento di Stato Usa annun ciava che avrebbe stabilito relazio ni diplomatiche con i Taliban.”La man canza di neutralità Usa è si milmente dimostrata da Steve Coll,che dice“il Dipartimento di Sta to aveva fatto proprio il programma della Unocal”,che significa, naturalmente, l'appoggio ai Talebani.Rashid,riassumendo la situa zione,afferma che“l'alleanza U sa-Unocal appoggiava i Taliban e voleva una loro vittoria totale,sebbene gli Usa e la Unocal affer massero di non averli favoriti in Afghanistan.”Al contrario la Com missione Kean-Zelikow ci dà affermazioni di pubbliche relazioni di alcuni degli atto ri Usa e della Unocal,ripetute in recenti inter viste,come storia autentica.Perché è importante puntualizzare questa distorsione?Perché il ritratto fatto dalla Commissione sugli interessi Usa in Afghanistan suggerisce che gli Stati Uniti non avessero bassi interessi materiali o imperialistici nell'area,il gene re di interessi che potrebbe portare un governo a escogitare un pretesto per entrare in guerra.La ques tione diventa più im por tante se arriviamo al punto della storia in cui gli Sta ti Uniti giungono a pensare ai Taliban come ad un ostacolo più che ad un veicolo del pro getto di oleodotto Unocal-CentGas.Nel luglio 1998, i Taliban,dopo avere fallito nel 1997 la presa della città setten trionale di Mazar-i-Sharif,finalmente hanno successo,otte nendo il controllo di gran parte dell'Afghanistan,incluso l'intero tracciato dell'oleodotto. Dopo questa vittoria,immediatamente Cent-Gas annuncia che era “pronta a procedere.”Poco dopo,però, le amba sciate Usa in Kenya e Tanzania ven gono fatte esplodere portando gli Stati Uniti a lanciare un at tacco con missili crui se contro i campi di Osama bin Laden in Afganistan.Questi eventi e i relativi svilup pi portano la Unocal a ritirarsi da CentGas convinta che l' Afghanistan sotto i Taliban non avrebbe mai avuto la pace e la stabilità necessarie al progetto.Rashid, fi nendo il suo libro a metà del 1999,scrisse che l'amministrazione Clinton aveva spo stato il suo appoggio per l'oleodotto al percorso dall'Azerbai jan alla Turchia attra verso la Georgia,aggiungendo che“ad oggi nessuno vuole toccare l' Afganistan e i Taliban.”Co munque, quando l'amministrazione Bush andò al potere,decise di da re ai Taliban un'ultima chance.Quest'ultima possibilità si presentò in un incontro di 4 giorni a Berlino nel luglio 2001,che andrebbe men zionato in ogni re soconto realistico di come si arrivò alla guerra in Afganistan.Secondo il rappresentante pakistano a questo incontro,Niaz Naik,i rappresentanti Usa,cercando di convincere i Taliban a dividere il potere con fazioni amiche degli Usa,dissero:“O accettate la nostra proposta di un tappeto d'oro o vi seppelliremo sotto un tappeto di bom be”Naik disse che gli fu detto dagli americani che “le azioni militari contro l' Afgha nistan sarebbero iniziate prima che la neve cominciasse a cadere sull'Afghani stan,al massimo per la metà di ottobre.”L'attacco Usa all'Afghanistan iniziò di fatto il 7 ottobre,appena i militari poterono essere pronti do po l'11 settembre.

[Niaz Naik]

La discussione-secondo la Commissione sull'11 settembre-su ciò che emerse in luglio è molto più moderata.Alcuni membri dell'am ministrazione Bush,ci viene detto,si stavano“muovendo verso l'ac cordo che un ultimo sforzo dovesse essere fat to per convincere i Taliban a cambiare posizione e dopo,se fosse fallito...gli Stati Uni ti avrebbero provato un azione nascosta per rovesciare i Taliban dall'interno”. Non c'è menzione di Niaz Naik o dell'incontro di Ber lino.La citazione della Commis sione sul fatto che gli Stati Uniti volevano che i Taliban“cambiassero posizione”, non menziona che questo cambio non riguardava semplicemente un cambio ri spetto ad Osama Bin Laden ma anche l'unirsi ad un“governo di unità”che permet tesse al progetto Unocal di andare avanti.Né la Commissione cita l'affermazione di ufficiali Usa che,se i Taliban avessero rifiutato,gli Usa avrebbero usato la forza mi litare (non semplicemente un'azione segreta).Eppure tutte queste informa zioni erano disponibili in libri e articoli di giornale che lo staff della Com missione do vrebbe essere in grado di individuare.In ogni caso,vi era ulteriore prova,ignorata dalla Commissione,che la guerra Usa contro i Taliban era legata molto più al progetto dell'oleodotto che all'11 settembre.Per il solo fatto che l'inviato speciale del Presidente Bush in Afghanistan,Zalmay Khalizad(ci tato in precedenza come mem bro del PNAC)e il nuovo Primo Mi nistro Hamid Karzai,erano stati in precedenza nel libro paga della Unocal.Come scrive Chalmers Johnson:“La continua collaborazio ne di Khalizad e Karzai nell'Afghanistan del dopo 11 settembre suggerisce forte mente che l'amministrazione Bush era e rimane interessata in quella regione al petrolio quanto al terrorismo.”Per di più più,già il 10 ottobre il Dipartimento di Sta to Usa aveva infor mato il Ministro per il Petrolio del Pakistan che,“dati i recenti svi luppi geopolitici,”la Unocal era nuovamente pronta a proseguire il progetto dell'leodotto.Infine,come dice uno scrittore israe liano :“Se si guarda alla mappa delle grandi basi americane create,si rimane colpiti dal fatto che è completamente identica al tragitto del progettato oleodotto verso l'Oceano Indiano.”C'è per ciò considerevole evidenza che,nelle parole di Chalmers John son,“l'appoggio per [il doppio oleodotto per gas e petrolio dal Turkmenistan verso sud attraverso l' Af ghanistan sino alla costa del Pakistan sul Mare Arabi co]sembra essere stato un argomen to importante nella decisione dell'amministrazione Bush di attaccare l' Af ghanistan il 7 ottobre 2001”,osservazione che John son fa al di là di ogni accusa che l' amministrazione Bush abbia orchestrato gli attacchi dell'11 settembre.Ma la Commissione sull'11 settembre non cita neppure il fatto che molta gente condivi da la visione di Johnson secondo cui la guerra Usa in Afghanistan era motivata da una preoccupazione maggiore di quelle menzio nate dalla Commissione stessa. Questa grave preoccu pazione, inoltre,“non era solo di fare soldi”,suggerisce John son,“ma di stabilire una presenza americana nell'Asia centrale.”Prova di ciò è da ta dal fatto che gli Stati Uniti oltre a stabilire basi a lungo termine in Afghanistan, a vevano raggiunto accordi,entro un mese dall'11 settembre,per basi a lungo ter mine in Pakistan, Kyrgyzstan e Uzbekistan.Si può vedere che gli Stati Uniti stanno portando avanti il consiglio espresso da Zbigniew Brzezinski nel suo libro del 19 97 The Grand Chessboard:American Primacy and Its Geostrategic Imperatives [La Grande Scacchiera:il Primato America no e i suoi Imperativi Strategici,],in cui ritrae l'Asia Centrale,con le sue vaste riserve petrolifere,come la chiave per il potere mondiale.Brzezinski,che era stato Consi gliere per la Sicurezza Nazionale nel l'am ministrazione Carter,ipotizzava che l'America,per continuare il suo continuo “pri mato”debba assumere il controllo di que sta regione.L'uso dell'11 settembre da parte dell'amministrazione Bush per stabilire basi in diversi paesi in questa regione costituisce un passo essenziale in quel la direzione.Nel rapporto della Commis sione sull'11 settembre non vi è traccia di questo sviluppo.Gli Stati Uniti volevano semplicemente fermare la guerra,far ter minare gli abusi dei diritti umani da parte dei Talebani e prevenire che l'Afghanistan venisse usato come il paradiso dei ter roristi.Nel mondo della Commissione Kean-Zelikow,gli Stati Uniti non hanno mag giori ambizioni.L' aver omesso il libro di Brzezinski costituisce inoltre l'omissione di un precedente suggerimento del fatto che fosse utile una nuova Pearl Har bour.Brzezinski,avendo sostenuto che la“attuale finestra di opportunità storica per il costruttivo sfruttamento da parte dell'America del suo potere globale potrei be dimostrarsi relativamente breve”,si lamenta del fatto che l'opinione pubblica a mericana potrebbe non volere usare il suo potere per scopi imperialistici.

Secondo l'analisi di Brzezinski il problema è che:L'America è troppo democratica a casa per essere autoritaria all’estero.Ciò limita l'uso del potere americano e spe cialmente la sua capacità di intimidazione militare…Il sacrificio economico(cioè le spese per la difesa)e umano(perdite,persino tra soldati professionisti)richiesti in questo sforzo non sono congeniali agli istinti democratici.La democrazia è nemica della mobilitazione imperiale.Brzezinski suggerisce comunque che questa debo lezza democratica possa essere superata.Avendo detto che“la ricerca del potere non è uno scopo che muove la passione popolare,”aggiunge poi:“eccetto che in condizioni di improvvisa minaccia o sfida al senso di sicurezza nazionale del pub blico.”Ciò che renderebbe l'opinione pubblica americana disposta a fare un sacri ficio economico e umano necessario alla“mobilitazione imperiale”,suggerisce,sa rebbe“una minaccia esterna diretta,veramente massiccia e ampiamente percepi ta”.Questo passaggio,verso la fine del libro,è parallelo ad un precedente passo nel quale Brzezinski dice che il pubblico era disposto ad appoggiare“largamente l'impegno dell'America nella Seconda Guerra Mondiale a causa dell'effetto shock dell'attacco giapponese su Pearl Harbour.”Una nuova Pearl Harbour avrebbe di conseguenza permesso all'America di assicurarsi il suo continuo primato tramite l'assunzione del controllo dell'Asia Centrale.Nel decidere quali eventi appartenes sero alla categoria di“eventi riguardanti l'11 settembre”,intendendo eventi rilevan ti nel capire perché e come gli attentati avvennero,la Commissione ha deciso di includere l'affermazione di Osama Bin Laden del 1999 che i Musulmani dovrebbero uccidere gli Americani.Ciò fu considerato ovviamente rilevante.Ma la Commis sione sull'11 settembre non ha incluso il suggerimento di Brzezinski del 1997 che una nuova Pearl Harbour avrebbe pungolato gli Americani ad appoggia re l'au mentata spesa militare necessaria a supportare la mobilitazione imperiale,anche se la Commissione puntualizza che l'11 settembre ebbe esattamente il risultato predetto da Brzezinski,quando essa dice che la nazione ha destinato enormi risorse alla sicurezza nazionale e a contrastare il terrorismo.Tra l'anno fiscale 2001,l'ultimo budget adottato prima dell'11 settembre,e l’anno fiscale 2004,la spesa totale fe derale per la difesa(incluse le spese per Iraq e Afghanistan),la sicurez za nazionale e gli affari internazionali,è cresciuta di più del 50 %,da 345 miliardi di dollari a circa 547 miliardi.Gli Stati Uniti non hanno visto una così rapida crescita nella spesa per la sicurezza dai tempi della guerra di Korea.Ma i membri della Commissione han no evidentemente pensato che fosse un passo troppo grande chie dersi quale motivazione potesse essere dedotta da questo effetto.Vediamo ancora una volta che l'indiscussa assunzione della Commissione che gli attentati dell' 11 settembre furo no pianificati ed eseguiti interamente da al-Qaeda sotto la guida di Osama bin La den ha determinato in anticipo la sua selezione di quali eventi fossero“eventi ri guardanti l'11 settembre”.In linea con quest'assunzione,la Commissione sull'11 settembre ci ha dato una raffigurazione estremamente sempli cistica delle motiva zioni Usa dietro l'attacco all'Afghanistan.La Commissione ha in particolare omes so tutti quei fatti che suggeriscono che l'11 settembre fu più il pretesto che il fon damento per la guerra in Afghanistan.(14)

Ma nella storia degli Stati Uniti non è la prima volta che gli americani si sono auto colpiti per raggiungere le loro mire di dominio mondiale incontrastato.Andiamole perciò a ricordare,partendo dall’incidente di Pearl Harbour tanto citato dal crimina le staff presidenziale.Non è la prima volta che si costruisce un pretesto per comin ciare una conveniente guerra.Lo fa dalla nascita dell’Unione con il genocidio dei pellerossa-i veri abitanti di quei territori-e sempre per espandere la propria influen za così come sancita dalla Costituzione polibiana,che asserisce che senza espan sione non può esservi vita per loro.

GLI ALTRI PRECEDENTI

L'America ha un brutto vizio.A quanto pare entra sempre nelle guerre per lei più convenienti,e sempre con la stessa dinamica(vigliacco attentato immoti vato-di chiarazione di guerra),che le garantisce anche di mantenersi la co scienza pulita e di conservare la reputazione di"paese buono"mentre inva de,ruba e distrugge.E questo accade da parecchio tempo.Ma ce ne stiamo co minciando ad accorgere solo ora.Piccolo riassuntino dei precedenti e conve nienti"attentati inventati.

Cuba e l'affondamento della U.S.S. Maine.

La storia degli Stati Uniti come potenza planetaria comincia alla fine del XIX seco lo,con la breve ma importantissima guerra ispano-americana del 18 98,nella quale gli Stati Uniti tolsero alla Spagna il controllo su Cuba e Portori co nell'Atlantico,e su Guam e Filippine nel Pacifico.Buona maggioranza degli storici ormai concorda sul fatto che tale guerra fu scatenata da un pretesto il cui artefice fu lo stesso futuro presidente degli Stati Uniti,Theodore Roosevelt. Al tempo Ministro della Marina, Roosevelt già da tempo aveva preparato l'inva sione navale dell'isola,ed attendeva solamente una scusa per entrare in azio ne.Questa scusa fu provvidenzialmente fornita da una improvvisa esplosione a bordo dell'incrociatore U.S.S.Maine,che af fondò in pochissimo tempo por tando con sé più di duecento marinai americani,del tutto ignari di ciò che sta va accadendo.Gli Stati Uniti accusarono immediatamente gli spagnoli di aver piazzato una mina a bordo,e nonostante questi negassero o gni responsabili tà,e chiedessero invece una commissione mista per indagare sul le vere cause dell'affondamento,gli USA dichiararono sbrigativamente guerra e l'attacco eb be inizio.In poco tempo l'intera flotta navale spagnola fu affondata,e gli sconfit ti furono costretti ad andare ai trattati di pace di Parigi senza poter porre al cuna condizione.Fu così che persero praticamente tutto quello che restava loro del potente impero marittimo,le cui origini risalivano ad dirittura ai tempi di Cri stoforo Colombo.Roosevelt approfittò poi della vittoriosa campagna di guerra per farsi fotografare in tutte le pose in sella al suo cavallo preferito,riu scendo così a conquistarsi-grazie alla complicità degli"yellow papers"di Pulit zer(i tabloid dell'e poca)-una notorietà sufficiente a vincere con facilità le sus seguenti elezioni presidenziali.Una speciale commissione d'inchiesta america na avrebbe poi stabilito,nel 1987,che in realtà gli spagnoli non ebbero alcuna responsabilità nell'attentato,ma che l'esplosione sarebbe avvenuta"a causa di esplosivi stivati troppo vicino alle caldaie".Una spiegazione ridicola,ovviamen te,ed un modo tanto ipocrita quanto tardivo per chiedere scusa alla Spagna-e soprattutto alla Storia-senza ammettere la propria colpa.

Lusitania e I Guerra Mondiale.

Curiosamente,fu sempre l'affondamento di una nave,il Lusitania,a dare agli Sta ti Uniti un motivo per scendere in campo,al fianco di Francia e Inghilterra, con tro l'Impero Germanico nella prima Guerra Mondiale.La nave,che batteva ban diera britannica,viaggiava da New York a Liverpool con oltre mille e due cento passeggeri,di cui 123 americani,e pare trasportasse anche un carico segreto di armamenti desti nati all'Inghilterra.La nave fu colpita il 15 Maggio 1915 dai si luri degli U-Boat tede schi al largo dell'Irlanda,e affondò in soli 18 minuti.Non si salvò nessuno.Questo incidente causò un'escalation che portò in breve tem po il presidente americano Wilson a dichiarare guerra alla Germania.Ufficial mente non si è mai saputo perchè i tedeschi abbiano deciso di colpire la nave, ma si sospetta che la notizia degli armamenti"segreti"sia stata fatta filtrare ap positamente fino a loro,in modo da "incentivare"il loro già latente desiderio di interrompere i rifornimenti americani con una preda particolarmente succulen ta.

Golfo del Tonchino e Guerra in Vietnam.

E fu sempre una nave americana,la U.S.S. Maddox,che fu presa di mira da si luri vietnamiti,nel Golfo del Tonchino,a provocare la rapida escalation che por tò Lindon Johnson,nel luglio 1964,a dichiarare guerra al Viet-Nam del Nord.Ma lo stesso McNamara,allora Segretario della Difesa,ha riconosciuto in una recente intervista che si trattò di una plateale messinscena.Fino ad allora infat ti l'appoggio militare statunitense,iniziato sotto la presidenza Kennedy,era sta to puramente esterno.La lunga e tormentata guerra,che costò agli Stati Uni ti circa 60.000 morti,si sarebbe rivelata la prima ed unica sconfitta militare ameri cana nella storia.

Pearl Harbour e II Guerra Mondiale

“ …e mentre sto parlando a voi,madri e padri,vi do un’altra assicurazione.L’ho già detto altre volte,ma lo ripeterò all’infinito.I vostri ragazzi non verranno man dati a combattere nessuna guerra straniera...potete quindi definire qualsiasi di scorso sull’invio di eserciti in Europa come pura menzogna”. F.D. Roosevelt

 

Durante l'attacco da parte dei giapponesi,gli americani persero più di tremila uomini e una dozzina di preziose navi da guerra,che risultarono completamen te distrutte dall'incursione dei kamikaze.Gli americani infatti non si aspettava no minimamente di essere attaccati,e molti marinai morirono mentre ancora stavano pren dendo il sole sulla tolda delle loro navi.Le stesse navi poi erano disposte l'una die tro l'altra,in due file parallele(vei foto sotto) e ciò si tradusse per i caccia giappo nesi in un vero e proprio tiro al bersaglio ad occhi chiusi.

L'"infamia"subita fu sufficiente a giustificare,agli occhi della popolazione ame ricana,un ingresso in guerra che li avrebbe poi portati a stabilire il controllo su gran parte di quella fetta di mondo.Solo molti anni più tardi,gli storici hanno cominciato a portare alla luce dei fatti che dipingono un ben diverso ritratto di quella storica giornata.Sei mesi prima dell'attacco,inspiegabilmente,gli alti comandi di Washington avevano fatto ritirare i radar della difesa aerea del por to,mentre era stata sospesa ogni attività di decodifica delle comunicazioni ra dio dei giapponesi sulla costa opposta.Lo stato di apparente sicurezza aveva poi indotto i comandanti delle navi ad assumere la posizione di allineamento descritta sopra,che è conosciuta come una classica posizione di pace.Si seppe invece in seguito che Roosevelt aveva parlato personalmente con Yama moto,il quale lo aveva chiaramente minacciato di attaccare la sua flotta a Pearl Harbour,almeno una settimana prima che ciò accadesse.Quando infine,la mat tina del 7 Dicembre,la notizia che i giapponesi stavano puntando su Pearl Har bour giunse a Washington,si innescò una stranissima sequenza di intoppi,ma lintesi e ritardi,che fece sì che l'allarme per i marinai arrivasse al porto quando i primi caccia erano già in vista delle navi.Tra i disguidi più curiosi,ricordiamo che la stessa dichiarazione di guerra,regolarmente consegna ta quel mattino dagli ambasciatori giapponesi al governo americano,rimase a lungo su un ta volo della Casa Bianca,a causa della improvvisa scomparsa del traduttore uffi ciale.E quando il messaggio di allarme finalmente partì per Pearl Harbour, do vette viaggiare sui vecchi fili del telegrafo,poiché risultò che i ponti radio con le Hawaii erano stati improvvisamente interrotti.Il messaggio fu infine con se gnato a mano,da un fattorino in bicicletta,quando ormai era troppo tardi.In con clusione,gli storici concordano ormai sul fatto che l'attacco a Pearl Har bour sia stato fortemente"voluto"(per dire un eufemismo)da parte degli ameri cani, che prima provocarono i giapponesi fino a farli cadere nella trappola,e poi fece ro di tutto per impedire che si potessero organizzare per difendersi.Evidente mente si volle una mattanza vera e propria,con le vittime ignare ed indifese, per scatenare nella popolazione quel tanto di indignazione in più che sareb be servito a giustificare l'entrata in guerra di un colosso come l'America con tro l'Impero del Sol Levante.Ricordiamo infine-anzi,anticipiamo,per chi ancora non lo sapesse-che dopo l'11 Settembre 2001 moltissimi politici ed altri impor tanti personaggi americani hanno definito quegli attacchi "la Pearl Harbour del 21 simo secolo"..

Riguardo allo storico attacco di Pearl Harbor,i libri di scuola,i film,i documen tari e tutti i reportage storici allineati alle versioni ufficiali ci hanno raccontato solo una verità di comodo.Attraverso i canali d’informazione istituzionali è sta to ripetuto fino alla nausea che nel 1941 un brutale attacco aereo giappone se a sorpresa an nientò la flotta americana del pacifico,lasciando sul campo mi gliaia di vittime inno centi.Tale versione dei fatti venne diramata dalla Casa Bianca allo scopo di scatenare l’indignazione del popolo americano.Da qui,a le gittimare la sua chiamata al fronte come un dovere morale,il passo è stato mol to breve.Sono passati molti anni da quel drammatico 7 dicembre 1941,ma la storia continua a riemergere inquietante,come il cadavere di un omicidio che non vuole affondare.Le numerose inchieste pubbliche e private condotte su Pearl Harbor sembrano infatti avere raccolto or mai sufficiente materiale pro batorio per ricostruire una volta per tutte,il vero corso degli eventi in questio ne.

La censura della storia

Il Giappone,contrariamente a quanto viene convenzionalmente accettato nella letteratura istituzionale didattica mondiale,venne deliberatamente provocato a reagire militarmente da F. D. Roosevelt in tutti i modi possibili.Tale strategia d’a zione fu definita nero su bianco nel riservatissimo piano McCollum uno scot tante documento che alcuni ricercatori storici sono riusciti a rendere di pubbli co dominio.Nel corso del tempo,sono infatti emerse numerose prove che dimo strano come i servizi dell’intelligence americana riuscirono a decriptare tempe stivamente tutti i piani dell’imminente attacco giapponese.La strage di Pearl Harbor quindi,poteva essere evitata e con essa naturalmente, anche la parteci pazione dell’America alla guerra.A confermarlo,ci sono persino le testi monian ze rese da alti ufficiali della marina  a mericana(come ad es. quella del l’ammi raglio Husband Kimmel o del tenente generale Richardson).Ed è proprio da questi ultimi infatti che è partita la“prima pietra dello scandalo”.Le loro versio ni sulla vicenda,sono oggi disponibili in molte dettagliatissime pubblicazio ni,a cominciare,da“Il giorno dell'inganno”di Robert B. Stin net(pluridecorato USA per il valore militare 42'- 46').

Pertanto,le fonti delle informazioni che sono alla base delle accuse contro Roo sevelt,non sono costituite(come qualcuno potrebbe pen sare)dalle malsane elu cubrazioni di estremi sti anti-americani,ma come anzidetto,proven gono direttamente dagli archivi militari USA e/ o dagli stessi ufficiali della marina che pre sta rono servizio durante la guerra del Pacifico.

Le ragionI di questa situazione per così dire“anomala”è in realtà molto sem plice da spiegare.Il piano McCollum caldeggiato da Roosevelt,ha rappresenta to un crimine commesso contro tutte le nazioni che poi sono state chiamate al le armi.Quindi la prima vittima di questa tipologia di complotti è sempre stata il popolo,non da ultimo,proprio quello americano,ammiragli compresi.Ecco per ché tra i cosiddetti“anti-americani”che si oppongono alla versione ufficiale su Pearl Harbor compaiono anche i nomi“ingombranti”di autorevoli studiosi e te stimoni a stelle e strisce.Molti di loro infatti,compresero perfettamente che il ve ro nemico della pace non veniva dal lontano Pacifico ma si annidava invece nella stessa America,tra i membri della Casa Bianca e quelli dei lussuosi uffici di Wall street.Di conseguenza,le generiche accuse di anti-americanismo rivolte contro chiunque cerchi di portare a galla la verità su Pearl Harbour risultano essere veramente fuori luogo.Viceversa,le prove contro il governo Roosevelt, pesano come un macigno che nessun perito della commissione ufficiale d’in chiesta è riuscito a smuovere di un millimetro.La flotta USA,avrebbe potuto tranquillamente essere messa in salvo,ma si fece l’esatto opposto,affinché mi gliaia di soldati ameri cani trovassero la morte sotto le bombe giapponesi. Perché?La risposta è tanto chiara quanto scandalosa.Il vero obiettivo di Roo sevelt era quello di creare il roboante casus belli di cui avevano bisogno i pote ri forti per coinvolgere la nazione americana nel conflitto.E dallo stesso mo mento in cui venne deciso che le navi da guerra USA,con tutto il loro carico umano sarebbero servi ti da esca,la base di Pearl Harbor venne deputata a questa funzione sacrificale.Quello che accadde do po fu solo la cronaca di una strage annunciata.Il Giappone quindi non solo si trovò a dover soppor tare le gravi azioni di provocazione messe in atto con il piano McCollum,ma venne anche“indotto in tentazione”dal lo stesso Roosevelt che“suggeri va”ai generali nipponici la soluzione della crisi con un colpo di mano.Come?Semplicemente“por gendo il fianco”della sua flotta al nemico.Le navi da guerra americane infatti vennero costantemente mantenute in zona di pericolo per ordine diretto del Presidente.Il comando giapponese fu così spinto a credere di dover approfitta re di un occasione irripetibile per cercare di vincere una guerra ormai inevitabi le contro il gigante americano.Ma cadde solo nella trappola…

Una regia occulta

Come verrà illustrato nel prosieguo,dietro le dinamiche degli eventi bellici è sempre possibile intravedere l'ombra cupa dei poteri forti,una realtà che emer ge sconcertante tutte le volte che si effettuano dei reali approfondimenti.In po chi ne parlano apertamente,ma sono solo questi a manipolare tanto il corso della storia quanto il mondo dell’informazione.Sono talmente potenti che pos sono permettersi il lusso di insabbiare tutti i loro crimini senza mai apparire co me primi attori.E le grandi inchieste ufficiali troppo spesso servono solo a ma nipolare l’opinione pubblica,mentre al contempo,le fonti d’informazione non controllate(come le piccole case editrici o i siti internet)vengono demonizzate e messe alla berlina nel circolo mediatico di più larga diffusione.

Come è cambiata l’America dopo Pearl Harbor

Prima del fatidico 7 dicembre 1941,l’88%della popolazione americana (sondag gio realizzato in America nel settembre 1940)era contraria a mandare i propri figli a morire per una guerra lontana e il signor F.D.Roosevelt,proprio come il si gnor W.Wilson,venne eletto Presidente grazie alla promessa che non avrebbe mai trascinato la nazione in un conflitto.Ecco infatti,cosa dichiarò pubblica mente ai suoi elettori F.D.Roosevelt:“…e mentre sto parlando a voi,madri e pa dri,vi do un’altra assicurazione.L’ho già detto altre volte,ma lo ripeterò all’infini to.I vostri ragazzi non verranno mai mandati a combattere nessuna guerra stra niera...

Ma nonostante queste buone dichiarazioni d’intenti volte solo ad accattivarsi il consenso di un America pacifista,il procurato attacco giapponese e il conse guente bagno di sangue di Pearl Harbor,provocarono una ondata emotiva tale che l’opinione pubblica americana mutò repentinamente atteggiamento,optan do,come cinicamente previsto,a favore dell’intervento militare.In sostanza, sen za un episodio come quello di Pearl Harbor,l’amministrazione americana non a vrebbe mai potuto trascinare il paese in guerra e il Presidente Roosevelt a vrebbe dovuto,“suo malgrado”,mantenere le promesse fatte alla nazione.

Il piano McCollum

Grazie al Freedom of Information Act promosso dal parlamentare USA John Moss,molti ricercatori indipendenti hanno potuto trovare accesso ad uno stra ordinario numero di documenti sulla guerra del Pacifico.Dallo studio accurato di questi è poi emersa tutta la verità sconcertante;Si viene così a sapere che già il 7 ottobre del 1940,nel quartiere generale della Marina di Washington, circolò un bollettino destinato a compromettere per sempre l’amministrazione Roosevelt nella premeditazione della guerra.Il dispaccio proveniva dall’ufficio dei servizi informativi ed era indirizzato a due dei più fidati consiglieri del Pre sidente,i capitani della Marina Walter S.Anderson e Dudley W.Knox.Al suo in terno recava la sottoscrizione in calce del capitano di corvetta Arthur H.McCol lum,un militare esperto dei costumi del“sol levante”.Quest’ultimo infatti,aveva trascorso diversi anni della sua vita in Giappone e ne co nosceva perfettamen te la cultura.Si poneva quindi come l’uomo adatto per studiare una strategia di provocazione.McCollum elaborò così un piano che prevedeva otto diverse mo dalità d’azione per ingaggiare una guerra con il Giappone.Il documento si com poneva di cinque pagine e in esso si faceva e splicito riferimento alla creazio ne di quelle condizioni che avrebbero costretto i giapponesi ad una reazione armata contro gli USA.Una volta che questa si fosse verificata,la nazione ameri cana si sarebbe ritrovata automaticamente impelagata nell’intero conflitto mon diale.Proprio ciò che volevano gli oscuri signori della guerra in doppiopetto e bombetta.La stipula del famoso patto tripartito(siglato a Berlino il 27 Settembre 1940),garantiva infatti alle forze dell’asse(Germania,Italia,Giappone)mutuo soc corso reciproco durante tutto il conflitto.Le operazioni da seguire per raggiun gere questo obiettivo sono quindi di seguito sinteticamente elencate:Accor darsi con la Gran Bretagna per l’utilizzo delle basi inglesi nel Pacifico,soprat tutto Singapore

Accordarsi con l’Olanda per utilizzare le attrezzature della base e poter ottene re provviste nelle Indie orientali olandesi(l’attuale Indonesia).Fornire tutto l’aiu to possibile al governo cinese di Chiang Kai-Shek.Inviare in Oriente,nelle Filip pine o Singapore,una divisione di incrociatori pesanti a lungo raggio.Spostare le due divisioni di sottomarini in Oriente.

Tenere la flotta principale degli Stati Uniti,attualmente nel Pacifico,nei pressi delle isole Hawaii.Insistere con gli olandesi affinché rifiutino di garantire al Giappone le richieste per concessioni economiche non dovute,soprattutto ri guardo al petrolio.Dichiarare l’embargo per tutti i commerci con il Giappone, parallelamente all’embargo dell’impero Britannico.

-Il bollettino McCollum delle otto azioni è stato scoperto da Robert B.Stinnett il 24 gennaio 1995 nella scatola n.6 di una speciale raccolta della Marina degli Stati Uniti,RG 38,Modern Military Record Branch degli Archives II.

Le altre prove del complotto

Ciò premesso,la versione ufficiale ha escluso comunque qualsiasi tipo di coinvolgimento del Presidente Roosevelt in un complotto contro le nazioni.Una conclusione“politica”che però non trova alcuno fondamento nella storia.Roo sevelt venne infatti complessivamente informa to del“pericolo”di un imminente attacco giap ponese da almeno ben otto fonti diverse.Inol tre,il 27 e il 28 novembre 1941,gli alti ufficiali a mericani ricevettero un ordine che la dice lun ga sulle vere intenzioni del governo Rooseve lt:“Gli Stati Uniti desiderano che il Giappone compia il primo atto diretto”.Un co municato questo che,stando alla testimonianza del ministro della guerra Henry L.Stimson venne emanato direttamente da Roosevelt(anche se in realtà,come verrà chiarito in seguito,Stimson cercò solo di scaricare tutti i dubbi e le om bre di cospirazione sul Presidente).Eclatante a tal proposito anche il messag gio scritto al Segretario di Stato Cordell Hull dall'ambasciatore americano a To kyo,Joseph Grew il 27 gennaio 1941.Nella riservatissima missiva che C.Hull si affrettò a distribuire ai servizi informativi(e quindi anche direttamente al Presi dente)si leggeva infatti a chiare lettere che in caso di guerra,Pearl Harbor sa rebbe stato il primo bersaglio.Ma ecco cosa affermava esattamente il testo del cablogramma in questione:“Un collega peruviano ha rivelato a un membro del mio staff di aver sentito diverse fonti,compresa una fonte giapponese che le forze militari giapponesi hanno progettato,in caso di problemi con gli Stati U niti,di tentare un attacco a sorpresa su Pearl Harbor impiegando tutte le struttu re militari a loro disposizione.Ha aggiunto inoltre che,sebbene il piano possa sembrare una fantasia,il fatto che lo abbia sentito da più parti lo ha indotto a passare l’informazione.-Grew”.E se come anticipato,l’intelligence USA era in grado di decriptare i messaggi in codice giapponesi già molto tempo prima di Pearl Harbor,il Presidente deve necessariamente avere conosciuto con largo anticipo,le modalità con cui sareb be avvenuto l’attacco a“sorpresa”giappo nese.

Al contrario,i comandanti del contingente americano direttamente interessato, e cioè l’ammiraglio Husband Kimmel e il tenente generale Walter Short,venne ro tenuti completamente all’oscuro di quanto stava realmente accadendo,on de evitare che potessero adottare le opportune contromisure(come ad es.recla mare uno spostamento della flotta in una zona più sicura).Il giorno dell’attacco infatti,nella base di Pearl Harbor non era stato neppure proclamato lo stato d’al lerta e le perdite umane furono spaventose.Si verificò così,proprio quella stra ge degli innocenti che serviva all’amministrazione americana per mobilitare l’in dignazione del popolo americano.Il bollettino di guerra fu straziante,sette navi da guerra affondate all’ancora,2273 morti-tra civili e militari-e 1119 feriti. Quan do vennero aperte le prime indagini nella commissione d’inchiesta del 1946,fu esclusa ufficialmente qualsiasi responsabilità diretta di D. F.Rosevelt sulla ba se dell’assunto che il Presidente non sarebbe mai venuto a conoscenza del piano McCollum.Tuttavia,esiste ormai un castello di prove che dimostra l’esat to opposto.E per fare maggiore chiarezza,basti dire che le perizie scientifiche svolte sul famoso protocollo hanno accertato la presenza delle sue impronte digitali su ognuna delle cinque pagine del piano.In un processo“normale”,tale materiale probatorio,sarebbe stato sufficiente a far condannare chiunque oltre ogni ragionevole dubbio.Roosevelt peraltro,ordinò di spostare buona parte del la flotta USA alle Hawaii proprio il giorno successivo alla divulgazione del sud detto bollettino e quindi in completa ottemperanza al piano McCollum.Tale di sposizione della Casa Bianca infatti,non poteva essere connessa ad alcun al tra strategia militare razionale se non quella della provocazione.

Le proteste degli alti ufficiali

Il trasferimento di preziose unità navali americane nelle acque del Pacifico ri sultò quindi talmente incomprensibile agli alti ufficiali di marina che prima di es sere accettato dovette scontrarsi con le animose proteste dell’ammiraglio Ric hardson qui di seguito riportate testualmente:“Signor Presidente,gli ufficiali più anziani della Marina non hanno la fiducia nella guida civile di questo pae se…”Richardson dimostrò risolutamente tutto il proprio disappunto,in quanto da buon ufficiale di marina,sapeva bene che stanziare la flotta nelle acque del le Hawaii sarebbe stato interpretato dal comando giapponese come un chiaro atto di ostilità,o meglio come i preparativi per un’aggressione.Proprio ciò che Richardson,per lealtà al suo paese avrebbe voluto evitare.Il documento pro grammatico di McCollum del resto,non lasciava dubbi di sorta circa le sue rea li finalità provocatorie.E in particolar modo alla lettera D,dove contemplava ad dirittura l’invio di navi da guerra americane nelle acque territoriali giapponesi o appena fuori di esse.Durante le riservatissime riunioni militari che si tennero al la Casa Bianca,Roosevelt infatti,si dimostrò irremovibile sulla necessità di por re in atto simili azioni.Non accettò mai alcuna obiezione o variazione del piano. E dopo avere programmato gli sconfinamenti della flotta americana sotto l’ap pellativo di“missioni a sorpresa”dichiarò espressamente:“Voglio semplice mente che sbuchino qua e là e che i giapponesi continuino a chiedersene la ra gione…Affermazioni queste che incontrarono anche le obiezioni degli altri alti ufficiali.L’ammiraglio Husband Kimmel ad esempio,quando venne posto di fron te all’ordine di condurre“missioni a sorpresa”per provocare i giapponesi si la sciò scappare la seguente affermazione:“E’una mossa sconsiderata e com pierla porterà alla guerra”.Ma quando l’ammiraglio Kimmel si rese conto che Roosevelt non aveva alcuna intenzione di tornare sui propri passi,preferì scen dere a compromessi e offrì la sua collaborazione all’unica condizione che fos se stato tempestivamente informato delle contromosse giapponesi.Il“dietro-front”di Kimmel venne quindi premiato con una promozione al grado di ammi raglio e con la nomina di comandante in capo della flotta del Pacifico.Chi inve ce,come l’ammiraglio Richardson,mantenne coraggiosamente la sua posizio ne,venne rimosso il 1 febbraio 1941 durante una importante riorganizzazione della Marina.Roosevelt ordinò infatti la suddivisione delle forze navali in due contingenti distinti,una flotta per l’Atlantico e l’altra per il Pacifico.Un’e scamo tage che gli consentì di liberarsi agevolmente degli ufficiali non allineati ai suoi programmi,e di prepararsi nello stesso tempo,ad affrontare un conflitto allar gato alla Germania.La registrazione degli ordini emanati direttamente da Roo sevelt nel periodo a cavallo tra marzo e luglio 1941 dimostra ancora più detta gliatamente quanto egli fosse realmente immischiato nel piano McCollum.Il Pre sidente diede disposizioni di sua iniziativa e persino contro il parere dei suoi più alti ufficiali per violare reiteratamente il diritto internazionale.Vennero quin di dispiegati gruppi navali militari operativi(in pieno assetto di guerra)al confi ne delle acque territoriali giapponesi allo scopo di compiere tre“missioni a sor presa”.Altri indizi inquietanti riguardo un diretto coinvolgimento del Presidente in una cospirazione provengono dallo stesso modo in cui vennero organizzati i servizi informativi.Le traduzioni dei messaggi in codice giapponesi ad esem pio,dovevano pervenire direttamente nelle sue mani o in quelle di soggetti da lui autorizzati.Tutte le intercettazioni militari e diplomatiche giapponesi gia de codificate arrivarono quindi alla casa bianca baipassando l’ammiraglio Kim mel,il comandante in capo della flotta nel Pacifico.In questo modo venne garan tita la massima segretezza possibile sulle reazioni di Yamamoto alle provoca zioni americane.Persino nei confronti dello stesso stato maggiore USA.E appe na le“missioni a sorpresa”ebbero inizio,le navi da guerra americane comincia rono a scorazzare intorno alle acque territoriali giapponesi arrivando ad insi diare perfino lo stretto di Bungo, ovvero l’accesso principale al Mar del Giap pone.Ne scaturì una crisi diplomatica che culminò con le proteste ufficiali del ministero della Marina giapponese.La lettera venne consegnata all’amba scia tore Grew di Tokyo,per denunciare quanto segue:“Nella notte del 31 luglio 19 41,le unità della flotta giapponese ancorate nella Baia di Sukumo(stretto di Bun go)hanno captato il suono di eliche che si avvicinavano da est.I cacciatorpe diniere della Marina giapponese hanno avvistato due in crociatori che sono scomparsi in direzione sud dietro la cortina di fumo accesa dopo che gli era stato intimato il chi va là…..Gli ufficiali della Marina ritengono che le imbarca zioni fossero incrociatori degli Stati Uniti”.

L’ombra dell’alta finanza dietro la programmazione della guerra

L’amministrazione americana non è mai stato il vero attore delle guerre-anche di quelle più recenti,ma solo una pallida comparsa.Il soggetto pubblico su cui riversare tutte le colpe.Le reali motivazioni che spinsero il Presidente Roose velt a catapultare il popolo americano in guerra,conducono inequivocabilmen te ad alcuni dei retroscena meno divulgati del secondo conflitto mondiale.Ecco ad esempio cosa è clamorosamente“sfuggito”agli storici della versione ufficia le:Nell’estate del 1940(prima dell’emanazione del protocollo McCollum),Roose velt elaborò un piano di politica estera volto ad isolare economicamente il Giap pone e le forze dell’asse con una serie di embarghi.Ma la circostanza quanto meno“anomala”,è che la Casa Bianca stava riservatamente operando al con tempo per garantire a questi stessi paesi nemici la scorta di risorse energeti che a loro necessarie per intraprendere una lunga guerra proprio contro gli Stati Uniti e i suoi alleati.Roosevelt scelse infatti di dare corso alle vere provo cazioni(del protocollo McCollum)solo quando il Giappone venne ritenuto in gra do di sostenere il conflitto.Pertanto,i giapponesi ricevettero tutto l’approvvigio namento di materie prime(in particolare il petrolio)di cui avevano bisogno per sino durante il proclamato embargo.Nei mesi di luglio e ottobre del 1940, in pie no regime di apparente isolamento economico del Giappone,il Call Bullettin di San Francisco-un giornale- fotografò degli operai sul molo del porto cittadino mentre stavano tranquillamente provvedendo allo stoccaggio di numerosi con tainer nelle stive di due navi da trasporto nipponiche.Si trattava della“Tasuka wa Maru”e della “Bordeau Maru”,entrambe,vennero caricate con ingenti quan tità di quel materiale ferroso di cui aveva fortemente bisogno l’industria pesan te Giapponese,un paese ritenuto ufficialmente ostile.Una volta terminate le ope razioni di carico,il naviglio prese il largo e fece rotta verso la madrepatria.Ma non si trattò solo di un caso isolato perché la scena era destinata a ripetersi in modo quasi surreale per tutto il 1940 e il 1941 persino dopo lo scoppio del con flitto.La vicenda in questione non era certo sfuggita ai servizi segreti americani che annotarono tutti gli spostamenti delle navi da trasporto giapponesi.E an che per quanto concerneva i rifornimenti di petrolio,la violazione delle restrizio ni avvenne in modo sistematico e del tutto evidente.L’embargo infatti non fu mai applicato alle raffinerie ubicate sulla costa occidentale degli Stati Uniti,per tanto è lecito concludere che l’osannato isolamento del Giappone fosse solo u na manovra politica di facciata.A dispetto dei proclami formali,la Casa Bianca si adoperò dietro le luci dei cronisti per sostenere le capacità belliche Guappo nesi.Lo scopo era quello di prepararlo all’imminente conflitto già in agenda dei poteri forti.Un assunto questo che,per quanto possa apparire assurdo a chi ha sempre creduto alla favola dell’imperialismo americano(o viceversa ha ripo sto la massima fiducia nei metodi democratici dell’amministrazione USA),non solo risponde al vero,ma dimostra come l’opinione pubblica sia stata sempre spu doratamente manipolata.Il console generale giapponese rassicurò infatti il suo governo che al di là dei proclami formali,Roosevelt e il suo esecutivo,stavano chiudendo un occhio sui rifornimenti“americani”affermando letteralmente: “Tutti i nostri permessi di esportazione sono stati garantiti.Le agenzie america ne da cui acquistiamo il petrolio procedono e stabiliscono accordi soddisfa centi con le autorità governative di Washington”L’alto funzionario diplomatico giapponese specificò inoltre che era riuscito ad acquistare una miscela specie le di petrolio greggio eludendo facilmente i divieti imposti con l'embargo.Nel messaggio segreto poi cifrato,compare dettagliatamente la portata dell’acqui sto;44. 000 tonnellate(ben 321.000 barili)dall’Associated Oil Company.Peraltro il dispaccio diplomatico terminava concludendo:“I rivenditori di petrolio ameri cano della zona di San Francisco che vendono alla Mitsui e alla Mitsubishi,dei quali il principale è l’Associated Oil Company,credono che non ci sarà alcuna difficoltà nel continuare la spedizione di comune carburante al Giappone”.Allo storico cablogramma diplomatico,fanno poi da inquietante contorno le regi strazioni militari USA a proposito delle rotte di carico e scarico regolarmente ef fettuate dalle petroliere dirette in Giappone.E poiché,i servizi informativi ameri cani monitorarono costantemente i movimenti delle navi da trasporto giappo nesi-su esplicito ordine della Casa Bianca-,è legittimo supporre che Roosevelt, non poteva non sapere cosa stava realmente accadendo.Le navi con il prezio so carico di oro nero americano erano dirette verso il deposito petrolifero di Tokuyama.E solo nel periodo compreso tra il luglio 1940 e l’aprile 1941 risulta accertato che i rifornimenti petroliferi“americani”ammontarono a quasi 9.200. 000 barili.Tutte le rotte degli approvvigionamenti giapponesi vennero intercet tati e schedati dai radiogoniometri militari americani dalla Stazione SAIL,il cen tro di controllo del Navy’s West Communication Intelligence Network(sistema dei servizi informativi di comunicazione della costa occidentale della Marina USA,WCCI)ubicata vicino Seattle.Gli impianti radio della Mackay Radio & Tele graph,Pan American Airways,RCA Communications e Globe Wireless forniro no ulteriori preziose informazioni.L’ampio ed efficientissimo sistema di monito raggio USA si estendeva lungo tutta la costa occidentale,da Imperial Beach in California sino a Dutch Harbor in Alaska.In conclusione quindi,i servizi infor mativi e il Presidente dovevano sapere perfettamente che la maggior parte del petrolio giapponese proveniva dall’impianto di raffinazione californiano della Associated Oil Company di Port Company.Un continuo andirivieni di navi da trasporto portò infatti il prezioso carburante direttamente a Tokuyama,la prin cipale base di rifornimento della flotta militare giapponese.Qualcuno però si ac corse per tempo di quanto stava effettivamente avvenendo dietro le verità uffi ciali e denunciò il fatto pubblicamente.Così,accadde che proprio mentre Ro osevelt si dava affanno nell’apparire un Presidente pacifista dinanzi alla Nazio ne,il deputato del Missouri Philip Bennet rilasciò la seguente eloquente dichia razione:“…..Ma i nostri ragazzi non verranno mandati all’estero,dice il Presi dente.Sciocchezze,signor Presidente;già ora si sta provvedendo a preparargli le cuccette sulle nostre navi da trasporto.Gia ora i cartellini per l’identificazio ne di morti e feriti vengono stampati dalla ditta di William C. Ballatyne & Co.di Washington”.E anche se all’epoca dei fatti tale affermazione“fuori dal coro”di P.Bennet passò quasi completamente inosservata,le indagini storiche del do poguerra gli hanno conferito pienamente ragione.Roosevelt,come tutti i politici a cui è stato consentito l'accesso alle“stanze dei bottoni”,non fece altro che obbedire alle direttive dell’alta finanza,ovvero,ottemperò scrupolosamente agli ordini degli“invisibili”magnati a cui i popoli pagano il debito pubblico attraver so le tasse.Illuminante in tal senso,l’amara considerazione personale di Curtis Dall,il genero di F.D.Roosevelt:“Per molto tempo pensai che(Roosevelt) ...aves se nutrito molti pensieri e progetti a beneficio del suo paese,gli USA.Ma non e ra così.La maggior parte dei suoi pensieri,le sue“cartucce”politiche,per così dire,erano state attentamente fabbricate per lui dal Consiglio sulle relazioni e stere/Gruppo finanziario per un mondo unito(CFR= Rockfeller,Rothschild & co–specificaz.Del l'autore.).Brillantemente e con grande slancio,come fossero un bel pezzo d'artiglieria,egli sparò quelle“cartucce”prefabbricate in mezzo a un bersaglio inaspettato,il popolo americano,e così comprò e confermò il suo rapporto politico internazionalista”.E a dispetto di ciò che continua ad afferma re la storia patinata della versione ufficiale,non rimane quindi che svelare chi e rano e che intenzioni avevano i potenti“consiglieri”di F.D.R.che tanto ascen dente avevano su di lui….

Un accenno alla regia occulta

Dietro i protagonisti ufficiali della storia che abbiamo studiato nelle c.d. “scuo le”dell’obbligo,operano senza mai apparire,i membri e i programmi della vera casta di comando,i c.d.“poteri forti”.Una elite di persone che gestisce il potere da padre in figlio e che da secoli tiene letteralmente sotto controllo l’economia (e quindi anche la politica delle nazioni).Sono i proprietari esclusivi delle ban che centrali,delle assicurazioni,dei monopoli energetici,dell’industria e dei grandi canali d’informazione.I suoi rappresentanti non si riconoscono realmen te in alcuna specifica nazionalità poiché si ritengono al di sopra di qualunque di essa,con siderandosi a tutti gli effetti i veri signori del mondo.Ed ecco a tal proposito cosa ebbe a dichiarare già nel lontano 1733,un illustre esponente dei grandi casati finanziari che oggi possiedono letteralmente le banche centra li,il finanziere Amschel Mayer Bauer Rothschild(capostipite dell’impero Roths child):“La nostra politica è quella di fomentare le guerre,ma dirigendo confe renze di pace,in modo che nessuna delle parti in conflitto possa ottenere gua dagni territoriali.Le guerre devono essere dirette in modo tale che le Nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti,sprofondino sempre più nel loro debito e,quindi,sempre più sotto il nostro potere”.Dal quel remoto 1733 però,il tempo non sembra essere passato invano e gli strumenti dei manipolatori sono stati affinati.Nella storia contemporanea sono sorte infatti vere e proprie istituzioni paragovernative che lavorano a porte chiuse per realizzare i programmi di do minio dell’alta finanza.E come intuito da Curtis Dall,una di queste moderne or ganizzazioni che maggiormente diresse l’operato di Roosevelt è il CFR(Council on Foreign Relations).Una sedicente organizzazio ne“filantropica”fondata nel 1921,con il finanziamento della famiglia Rockefeller.Alla costituzione del CFR parteciparono 650“eletti”,“il Gotha del mondo degli affari"e suoi membri di spicco furono sempre all’ombra del Presidente americano di turno.Ed è quindi proprio a costoro che si deve attribuire la vera paternità del protocollo McCol lum.In qualità di ministro della guerra di Roosevelt ad esempio,agiva in“prima linea”Henry Stymson,un personaggio che“guarda caso”era anche uno dei membri fondatori del CFR.Il suo coinvolgimento nel piano di provocazione, emerge chiaramente dalle righe del suo stesso diario:“Affrontiamo la delicata questione di come realizzare una schermaglia diplomatica che faccia apparire il Giappone dalla parte del torto e gli faccia compiere,scopertamente,il primo passo falso”.E sempre a tal proposito,lo scrittore George Morgenstern,ha pub blicato il libro “Pearl Harbor,The Story Of The Secret War”in cui è stato esau stivamente documentato come il Giappone venne trascinato in guerra dalla strategia d'azione dei membri del CFR.Poiché come noto,a molte guerre corris pondono molti soldi e infinito potere per gli oscuri signori dell'alta finanza.Una volta conclusi i conflitti,saranno infatti sempre loro a decidere le condizioni di riparazione della nazione di turno che è stata messa in ginocchio.Ai popoli di entrambe le parti belligeranti invece,non resterà che l’amaro compito di leccar si le ferite tra un camposanto e l'altro,aspettando di sapere quanto dovranno pagare per le spese di guerra(“vinta”o persa che sia).Con l’ingresso dell’Ame rica nel secondo conflitto mondiale avvenne infatti un colossale trasferimento di ricchezza dalla casse pubbliche a quelle private;Il bilancio federale USA a ca vallo del decennio 1930-1939 era di “appena”8 miliardi di dollari l’anno,nel 19 45 invece,il debito per sostenere la guerra fece impennare i grafici contabili fi no 303 miliardi di quota.Il costo globale del conflitto (nei soli termini economici) sostenuto dagli americani,fu ufficialmente di 321 miliardi di dollari,più del dop pio di quanto il governo federale aveva“scucito”ai contribuenti nei 152 anni di storia che vanno dal 1789 al 1941.Gli eventi bellici peraltro,non rappresentano solo il grande business dei banchieri,ma sono anche un subdolo ed efficacissi mo strumento di azione politica.Vengono infatti concepiti a tavolino come for midabile pretesto per instaurare a guerra finita,gli assetti politici e sociali a loro più congeniali.Si muovono a piccoli passi per realizzare il progetto secolare del“nuovo ordine mondiale”.Uno scopo che del resto trapela esaustivamente dalle stesse parole pronunciate da James Warburg(insigne esponente dei pote ri forti)solo pochi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale:"Che vi piac cia o no,avremo un governo mondiale,o col consenso o con la forza".Tra gli al tri invisibili personaggi della storia che“suggerirono”a Roosevelt gli obiettivi da raggiungere durante la sua presidenza,compare il nome eccellente di Ber nard M. Baruch. Un illustre membro dell’alta finanza e del CFR che presiedette al Comitato delle industrie belliche durante la Prima guerra mondiale e che poi negoziò anche le condizioni delle riparazioni tedesche nel trattato di Versail les.La sua autorevolissima voce venne sempre e perentoriamente ascoltata dai presidenti americani.Nato in Texas nel 1870 da un agiatissimo esponente del Ku Klux Klan,l'ultra miliardario Bernard Mannes Baruch divenne il “consi gliere”di ben sei presidenti USA.Dal massone Woodrow Wilson(1912)al mass ne Eisenhower(1950),fu sempre lui ad esempio a “persuadere”il Presidente Wil son circa la necessità di coinvolgere l’America nella prima guerra mondiale.E persino la creazione di un organo governativo volto esclusivamente a sostene re lo sforzo bellico americano fu una sua idea.Nulla di strano quindi se al nuo vo ente vennero conferiti ampi poteri speciali nella pianificazione della produ zione industriale.Come del resto è naturale,che a capo di esso finì per essere nominato proprio lui,Bernard Baruch,il mentore del Presidente.Una volta al co mando del “War Industry Board”, tutte le commesse relative al materiale belli co e logistico passarono nelle sue mani,dagli stivali ai mezzi corazzati.Affari d’oro che non si limitarono agli approvvigionamenti americani ma che si este sero in buona misura anche agli ordinativi degli altri eserciti alleati.E come denunciò nel 1919 dalla Commissione Investigativa del Congresso(guidata dal senatore W. J. Graham)che indagò sui profitti che quell’organo rese possibili, si trattò di:“un governo segreto…sette uomini scelti dal Presidente hanno con cepito l’intero sistema di acquisti militari,programmato la censura sulla stam pa,creato un sistema di controllo alimentare…dietro porte chiuse,mesi prima che la guerra fosse dichiarata”.

In seguito,fu possibile ripetere tale collaudato“modus operandi”grazie ai “con sigli”che Baruch diede al presidente F. D. Roosevelt,nella guerra contro Hitler: questa volta però l’organo pianificatore si chiamò War Production Board.A diri gerlo venne nominato Harry Hopkins,un uomo di fiducia del signor Baruch.

La decriptazione dei codici giapponesi

Tornando alle circostanze militari che condussero all’attacco di Pearl Harbor, già a partire dall’ultima settimana del settembre 1940,un esperto team di critto grafi americani riuscì a decodificare entrambi i principali codici segreti utilizza ti dai Giapponesi.Tutte le comunicazioni diplomatiche riservate vennero quindi tradotte con il “codice Purple”mentre i dispacci militari nipponici segreti pote rono essere interpretati con il codice“Kaigun Ango”in tempi sufficientemente brevi.La riuscita decodificazione dei codici però,venne mantenuta nel massi mo riserbo anche tra le stesse autorità militari USA,in quanto,come anzidetto, si fece in modo che i dispacci dei servizi informativi giungessero direttamente al Presidente.Le reali potenzialità dell’intelligence USA vennero“a galla”solo più tardi, grazie alle rivelazioni del contrammiraglio Royal Ingersoll,assistente capo delle operazioni navali.Egli spiegò infatti che già prima di Pearl Harbor i servizi informativi americani erano in grado di scoprire in anticipo la strategia navale di guerra e le operazioni tattiche del Giappone.Una verità esplosiva do cumentata da una lettera scritta il 4 ottobre 1940 e indirizzata da Ingersoll ai due ammiragli James Richardson e Thomas Hart.La missiva,estremamente chiara e dettagliata,precisava che la marina americana iniziò il rilevamento dei movimenti e delle posizioni delle navi da guerra giapponesi nell’ottobre 1940: “Ogni spostamento rilevante della flotta dell’Orange(che nel codice USA signifi cava Giappone)è stato previsto ed è disponibile un flusso continuo di informa zioni riguardanti le attività diplomatiche dell’Orange”Peraltro come vedremo,i giapponesi,furono protagonisti di talmente tanti errori madornali nell’effettuare le loro comunicazioni riservate,che diventa davvero difficile poi riuscire a cre dere nella versione ufficiale dell'attacco a“sorpresa”.L'ammiraglio giapponese Yamamoto infatti,ruppe imprudentemente il silenzio radio il 25 novembre 19 41.I messaggi in questione ordinavano alla 1°flotta aerea di prendere il volo il 26 novembre dalla base di Hitokappu per dirigersi in acque Hawaiiane e attac care così la flotta americana all'ancora di Pearl Harbor.Precisò addirittura latitu dine e longitudine della rotta da percorrere.Come noto,l’attacco venne poi ri mandato al 7 dicembre,ma ciò non toglie che i servizi informativi americani sa pessero ormai quali fossero le reali intenzioni giapponesi.E come minimo,la ba se di Pearl Harbor avrebbe dovuta essere stata posta in stato di allerta.Ma ec co qui di seguito riprodotto il testo letterale dei due messaggi intercettati dai servizi informativi americani:

1) “Il 26 novembre l'unità operativa,mantenendo strettamente riservati i suoi movimenti, deve lasciare di Hitokappu e giungere al 42° di latitudine nord per 170°di longitudine est nel pomeriggio del 3 dicembre e completare velocemen te il rifornimento”.

2) “L'unità operativa,mantenendo strettamente riservati i suoi movimenti e po nendo estrema attenzione a sottomarini e velivoli,deve avanzare in acque Ha waiiane e alla vera apertura delle ostilità attaccare la forza principale degli Stati Uniti alle Hawaii infiggendole un colpo mortale(neretto dell’autore).Il primo at tacco aereo è previsto per l'alba del giorno X.La data esatta sarà forni ta in un ordine successivo.Una volta completato l'attacco aereo,la forza operativa, man tenendo una stretta collaborazione e prestando attenzione al contrattacco ne mico,dovrà abbandonare velocemente le acque nemiche e fare rotta verso il Giappone.Se i negoziati con gli Stati Uniti avranno esito positivo,l'unità operati va dovrà essere pronta a tornare immediatamente a radunarsi”.Parados salmente però,solo gli uomini di fiducia del Presidente erano stati autorizzati a seguire l’evoluzione della crisi con il Giappone.Ed è probabilmente proprio per tale motivo che quel fatidico 7 dicembre 1941,il “miracolato” ammiraglio Ander son(ex direttore dei servizi informativi e stretto collaboratore di Roosevelt) sopravvisse indenne all’attacco.Egli infatti,al momento dell’incursione aerea non si trovava a bordo di nessuna delle sue navi da guerra,ma al sicuro nella sua tranquilla residenza di Diamod Head.Per un’altra“strana”ironia della sorte, la stazione di monitoraggio americano delle Hawaii (la c.d.stazione cinque) era proprio uno dei principali centri d’intercettazione dei messaggi in codice Pur ple giapponesi.E ciononostante,la strage non poté essere evitata,poiché,come già ampiamente chiarito,i messaggi giapponesi,una volta decriptati venivano inviati direttamente al Presidente,senza passare quindi per l’alto comando loca le.Una circostanza per così dire“anomala”che fece da preludio al sacrificio u mano di migliaia di americani.A denunciare le“stranezze”della catena informa tiva ci sono le proteste documentate e archiviate dell’ammiraglio Kimmel.Il qua le,al sopraggiungere della primavera del 1940,si rese conto di essere stato ta gliato fuori dal servizio informativo.

A provarlo c’è la sua richiesta del 18 febbraio 1940 rivolta all’ammiraglio Stark per ottenere che venisse nominato un responsabile dei servizi a cui fare capo per risolvere la “confusione”.Lo scopo di Kimmel naturalmente,era quello di ot tenere che qualche ufficiale qua lificato gli facesse pervenire i rapporti di natu ra segreta senza “malintesi”.La risposta di Stark però,arrivò solo dopo un me se circa,esattamente il 22 marzo.In essa veniva perentoriamente affermato quanto segue:“I servizi segreti della Marina sono pienamente consapevoli del la loro responsabilità di tenervi adeguatamente informato”.Ma siccome Kim mel fino a quel momento non aveva mai ricevuto alcuna informazione “sensibi le”,dovette prendere atto che si trattava solo di rassicurazioni del tutto formali. In sostanza era stato totalmente escluso dal circuito informativo per ordini che potevano provenire solo dalla Casa Bianca.Tuttavia,cosciente della gravità del pericolo che correva la sua flotta,decise comunque di esercitare nuove pres sioni ufficiali.E dopo aver atteso invano un cambiamento della situazione fino al 26 maggio 1940,inviò una ulteriore richiesta direttamente ai servizi informa tivi.Il messaggio recitava quanto segue:“Informare immediatamente il coman dante in capo della flotta del Pacifico di tutti gli sviluppi importanti attraverso i mezzi più rapidi a disposizione(ibidem).Nel cablogramma,l’ammiraglio sottoli neò persino che la sua esigenza di essere tempestivamente informato,era da ritenersi un“principio militare cardine”(ibid p.58).Ma anche quest’ultimo tenta tivo si rivelò vano,e al termine del luglio 1941 Kimmel poté constatare amara mente,di essere stato ormai definitivamente escluso dall’intelligence.Alla fine della guerra Kimmel dichiarerà infatti:“Non comprendo e non comprenderò mai perché io sia stato privato delle informazioni disponibili a Washington” (ibid p.57).Dalla testimonianza dell’ammiraglio che fu il comandante in capo del la flotta nel Pacifico,si può quindi ragionevolmente concludere che il popolo americano e la maggior parte dei suoi alti ufficiali venne tenuta completa men te all'oscuro dei reali retroscena che determinarono la guerra.Le registrazioni, le testimonianze e i documenti che lo rivelano vennero tutte“incredibilmente” i gnorate dalle varie indagini che si svolsero tra il 1941 e il 1946 fino agli accer tamenti congressuali del 1995.Ma le prove di una cospirazione a danno delle nazioni ci sono e aspettano solo di trovare udienza nei circoli mediatici di mas sa.Ambedue i messaggi di Yamamoto che ordinarono l’attacco su Pearl Harbor ad esempio,sono riportati testualmente nei libri scritti da alcuni ufficiali della Marina americana come:“Pearl Harbor”del vice-ammiraglio Homer N.Wallin e in“The Campaigns of The Pacific War”redatto dalla Divisione analisi navali del rilevamento bombardamenti strategi ci degli Stati Uniti.Peraltro la stazione"H" dei servizi americani,intercettò e decriptò almeno altri 13 messaggi "sensibili"

di Yamamoto,il cui testo è curio samente risultato mancante dagli archivi della Marina.Sappiamo comunque per certo che furono trasmessi con il segnale di radio-chiamata RO SE 22 tra le 13.00 del 24 novembre e le 15.54 del 26 novem bre, appena una decina di giorni prima dell’attacco giapponese (ibid p.66).Tutti i documenti originali in questione erano stati ceduti nel 1979 agli archivi nazio nali del Presidente Jim my Carter.L'indagine ufficiale del Congresso,concluse invece che i servizi di spionaggio americano,“persero contatto”con le navi giapponesi nei giorni precedenti all’attacco(ibid p.67),in quanto queste, aveva no scrupolosa mente mantenuto il silenzio radio…Ma a smentire la versione uf ficiale esistono anche altre prove schiaccianti come le registrazioni dei servizi informativi olandesi.Dalla disamina di queste infatti,è stato appurato che gli am miragli al comando delle navi da guerra giapponesi,violarono il silenzio radio rimanendo costantemente in contatto con Tokyo (ibid p.67).E quindi, tanto la loro posizione quanto le loro intenzioni furono necessariamente captate duran te tutti i 25 giorni che vanno dal 12 novembre al 7 dicembre 1941,cioè sino alla data del fantomatico attacco a “sorpresa”.Peraltro uno dei messaggi intercetta ti il 18 novembre venne addirittura inviato“in chiaro”e in caratteri latini,quindi interpretabile anche senza codici.Pertanto,la testimonianza del generale olan dese Heinter Poorten,smentì palesemente la versione ufficiale della commissio ne d’inchiesta.Egli,infatti non esitò a confermare che anche i suoi crittografi della“Kamer 14”(ibidem)possedevano prove che di mostravano una minaccio sa concentrazione di navi giapponesi nei pressi delle isole Curili già alcuni giorni prima dell'attacco di Pearl Harbor.Il resoconto rilasciato dall’ammiraglio Harold Stark davanti alla Commissione con gres suale del 1945-6 attesta poi inequivocabilmente che quest’utlimo,al contrario dell’ammiraglio Kim mel,era stato informato del massiccio raduno giapponese nella baia di Hottokappu prima del 7 dicembre 1941.E come accertò ancora una indagine congressuale del 1945, il 3 dicembre 1941(quindi 4 giorni prima dell'attacco giapponese), fu rono intercettati e decifrati altri mes saggi che svelavano( a chi ancora non lo a vesse capito)la decisione giapponese di dichiarare la guerra agli Stati Uniti con un colpo di mano.Anche le registrazioni originali di questi messaggi però, “spa rirono miste riosamente”dagli archivi della Marina (ibidem):in ultima anali si,la commissione unica con gressuale d'indagine sull'attacco a Pearl Harbor cercò solo di insabbiare le prove del complotto contro le nazioni."Ieri,7 Dicembre,da ta che resterà simbolo di infamia,gli Stati Uniti d'America sono stati improvvisa mente e deliberatamente attaccati da forze aeree e navali dell'impero giappo nese...".

F.D.Roosevelt nel discorso alla Nazione dell'8 dicembre 1941

Analizzato lo scenario su altri simili”incidenti”creati ad arte dagli stessi Usa per imporre la”loro guerra”ed in particolare della”truffa storica di Pearl Har bour”andiamo ad analizzare i reali scenari del 11 settembre e cercare di capire chi li aveva già descritti prima che si avverassero.

(CONTINUA)2

LA VERITA'SULL'11 SETTEMBRE 2001

07.04.2013 17:03

Iniziamo la pubblicazione di questo scritto sull’11 settembre a puntate.Chi è in teressato deve avere la massima pazienza,in quanto lo scritto è lungo ma pian pianino ci porterà a individuare chi siano stati i veri criminali che hanno orga nizzato,gestito ed attuato l’efferato crimine.Altro che Osama bib Laden!


Cronistoria dall’11 settembre in poi

200'1

11 settembre

Attentati contro il Pentagono a Washington,il World Trade Center a New York.
7 ottobre.
Inizio dell'operazione«Libertà immutatile»in Afghanistan.
13 novembre
I taliban verranno cacciati da Kabul.

2002

29 gennaio.
George W. Bush individua nell'Iraq,nell'Iran e nella Corea del Nord l'«asse del Male» con tro il quale promette di intervenire.
Aprile-giugno.
L'esercito israeliano riconquista e rioccupa la Cisgiordania,di struggendo le infrastrutture civili palestinesi.
2003
19 marzo
Inizio dell'operazione militare americano-britannica”Libertà dell'Iraq”.
9 aprile.
Cade Saddam Hussein.
1° maggio.
Bush annuncia che la «missione» in Iraq è «compiuta».
2005
14 febbraio
L'ex primo ministro libanese Rafic Hariri viene assassinato a Beirut.
5 marzo
Il presidente siriano Bachar Al Assad annuncia il ritiro delle truppe siriane,che sarà ultima to alcune settimane più tardi.
2006
Giugno-novembre
Dopo aver evacuato la striscia di Gaza nel settembre 2005,l'esercito israeliano vi lancia due vaste operazioni terrestri e aeree.
12 luglio-14 agosto
Offensiva militare israeliana in Libano.Esodo dei libanesi del Sud.Una parte della popola zione del nord d'Israele si rifugia al centro e al sud del paese.
11 agosto
Il Consiglio di sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni unite decide di rafforzare il contingente della Forza interinale delle Nazioni unite in Libano (Uni fil).
23 dicembre
Le Nazioni unite votano una prima risoluzione(1737)che impone sanzioni contro l'Iran,ac cusato di portare avanti un programma nucleare illegale.
28 dicembre
Gruppi armati somali,appoggiati dall'esercito etiope e sostenuti da Washington,ripren dono Mogadiscio cacciando le milizie dell'Unione delle Corti islamiche.
2007
8 gennaio
Gli Stati uniti compiono un raid aereo nel sud della Somalia,dove si sospetta che vi siano ospitate basi di al Qaeda.È la loro prima azione militare nel paese dal 1994.
10 gennaio
Bush annuncia l'invio di truppe supplementari in Iraq e il dispiegamento di missili antimis sili Patriot nella regione.
1 ottobre
Washington crea un comando regionale militare unico per l'Africa (Africom),la cui sede provvisoria è fissata in Germania.
8 ottobre
Il nuovo primo ministro britannico Gordon Brown annuncia che nella prima vera del 2008 il contingente militare britannico presente in Iraq verrà dimez zato.Tale contingente,attual mente di cinquemila uomini,aveva raggiunto in passato i quarantacinquemila soldati.

Il pre 11 settembre americano

Ci trovavamo in casa mia a Riazan in Russia-dove vivevamo all’epoca degli avvenimenti ed appena venimmo a conoscenza di quello che era successo,im mediatamente dichia rammo:
“Tutta questa storia puzza!O non è vero che gli Usa sono la prima potenza mondiale dal punto di vista militare e tecnologico oppure questa catastrofe l’hanno organizzato loro!”
E immediatamente sorsero i primi dubbi e le prime grandi contraddizioni sui fatti.Che an diamo ad analizzare.Ma prima riteniamo opportuno pubblicare un articolo-apparso su Le Monde Diplomatique nel maggio 2008,scritto dal giornalista americano Steven C.Clemon s vicepresidente della New America Foudation,Washington D.C.,nel quale spiega con chiarezza il ruolo imperialista nel mondo degli Usa e la loro volontà di dominare il genere umano tutto.

GUERRA TOTALE CONTRO L’ECCESSO DI POTENZA
Stati uniti,eccesso di potenza
di Steven C. Clemons*

Un bilancio terribile.Circa 7000 vitime,tra morti e dispersi.Il più cruento atten tato terrori stico della storia,il più furioso attacco contro il territorio che gli Sta ti uniti abbiano subito dalla loro nascita.Eppure,un'immensa emozione che suscita questo abietto attentato non può dissimulare i legittimi interrogativi sollevati dalla risposta in corso.Se l'attuale perico lo terroristico è assai diffuso e deve essere combattuto in modo costante e quotidiano,è lecito scatenare una guerra?E contro chi?Contro gli ex"combattenti della libertà"afghani e Osama bin Laden,addestrati nelle migliori scuole della Cia?Contro i taliban,giunti al po tere grazie agli Stati uniti e ai loro alleati pakistani?Contro l'Iraq,già martoriato da undici anni di embargo? Contro il mondo musulmano o contro l'islam,indicato da alcuni come il nuovo nemico?Nel 1989,il crollo del muro di Berlino offriva la possibilità di costruire un or dine internazionale più equo.La volontà degli Stati uniti di plasmarlo da soli,di definirne in modo unilaterale i contorni e le regole, gli stessi eccessi della loro potenza hanno contri buito a rendere il mondo in cui viviamo più pericoloso.Trascorso un decennio,la storia è destinata forse a ripetersi?
«Dio ha permesso ai nemici dell'America di infliggerci ciò che probabilmente ci siamo me ritati».Ecco come hanno reagito agli attentati che hanno colpito gli Stati Uniti l'11 settem bre scorso due influenti«tele-predicatori»,Jerry Fal well e Pat Robin sono alleati decisivi per la vittoria elettorale di George W. Bu sh.Falwell è arrivato a dire:«Sono stati i paga ni,gli abortisti,le femministe,i gay, le lesbiche e l'Aclu con i loro tentativi di secolarizzare l'America,a favorire que sto evento!Lo dico puntando il dito contro di loro!»Una reazione del genere di mostra che il fanatismo non è monopolio di una particolare religione.Ma tut to ciò non intacca l'opinione gene rale:la maggioranza degli americani esige una pronta vendetta contro i responsa bili dell'attacco terroristico,mentre solo una piccola minoran za tenta di comprenderne la cause.Quali sono le condizioni al l'origine di questa aggres sione,la più grave mai perpetrata sul territorio ameri cano dal 1812 ad oggi?
Indubbiamente gli americani,accecati dal trionfalismo del dopo-guerra fred da,non hanno compreso la vera natura dei nuovi rapporti internazionali.Il cre scente divario tra l'auto compiacimento degli Stati uniti e il giudizio delle altre nazioni del mondo ha impedito a questo paese di adattarsi alla nuova real tà.Anziché smantellare,dopo la scomparsa del l'Unione Sovietica,una sovra struttura imperiale estremamente costosa e tutto sommato poco efficiente,gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per mantenere e consolidare il proprio primato.In questo senso,gli attentati del l'11 settembre non costituiscono un evento ano malo a sé stante,ma riflettono le tensioni dovute ai mutamenti in atto nel si stema mondia le,così come all'incapacità di Washington di fare i conti con le realtà politiche e isti tuzionali di una nuova era.Per diversi anni,la rivalità Usa-Urss

2
L'avversario
di Ignacio Ramonet


Era l'11 settembre.Distolti dalla loro missione ordinaria da piloti pronti a tutto, gli aerei si scagliano verso il cuore della grande città per abbattere i simboli di un sistema politico inviso.Tutto accade in un lampo:deflagrazioni,facciate che saltano in aria,crolli di edifici in un fracasso infernale.I superstiti atterriti fuggo no coperti di cal cinacci e di polvere.I media diffondono la tragedia in diretta... New York,2001? No,parliamo di Santiago del Cile,11 settembre 1973.Colpo di stato del generale Pinochet,con la complicità degli Stati Uniti,contro il sociali sta Salvador Allende,e bombardamento a tappeto del palazzo presi denziale,che provoca decine di morti e instaura per quindici anni un regime di terrore... Al di là dei legittimi sentimenti di compassione per le vittime innocenti degli odiosi atten tati di New York,come non convenire che gli Stati uniti non sono-non più di qualunque al tro-un paese innocente?Non hanno forse partecipato ad azioni politiche violente e spes so clandestine in America latina,in Africa,in Medioriente,in Asia?Portandosi dietro una tra gica scia di morti,di «desapareci dos»,di torturati,incarcerati,esiliati...L'atteggiamento dei dirigenti e dei media occidentali,che fanno a gara nel mostrarsi filo americani,non può far ci dimenti care una crudele realtà: in tutto il mondo,e in particolare nei paesi del Sud,il sentimento che più spesso si è sentito esprimere dall'opinione pubblica in occasione di questi condannabili attentati si può riassumere nella frase:«È un fatto tristissimo,certo, ma non è un caso che sia capitato a loro!»Per comprendere una reazione del genere for se non è inutile ricordare che già durante tutto il periodo della«guerra fredda»(1948-1989) gli Stati uniti avevano portato avanti una«crociata»contro il comunismo.La quale ha as sunto talora le dimensioni di una guerra di sterminio:migliaia di comunisti liquidati in Iran, duecentomila op positori di sinistra soppressi in Guatemala,quasi un milione di comunisti uccisi in Indonesia...Le pagine più atroci del libro nero dell'imperialismo americano sono state scritte nel corso di questi anni,segnati per di più dagli orrori della guerra del Viet nam(1962-1975).Era,già allora,«il Bene» in lotta contro «il Male».Ma all'epoca,secondo Wa shington,sostenere i terroristi non era neces sariamente immorale.Tramite la Cia,gli Stati Uniti predisposero attentati in luo ghi pubblici,dirottamenti di aerei,sabotaggi e assassi nii.A Cuba contro Fidel Castro,in Nicaragua contro i sandinisti,in Afghanistan contro i so vietici.Proprio qui,in Afganistan,con il sostegno di due stati tutt'altro che democratici-l'A rabia Saudita e il Pakistan-negli anni'70 Washington incoraggiò la creazione di brigate islamiste reclutate nel mondo arabo-musulmano e compo ste da quelli che i media chia mavano«freedom fighters»,combattenti per la li bertà!Come è noto,fu in quelle circostan ze che la Cia ingaggiò e formò l'ormai celebre Osama bin Laden.Dal 1991 gli Stati Uniti si sono insediati nella posizione di unica iperpotenza,emarginando di fatto le Nazioni unite. Avevano promesso di instaurare un«nuovo ordine internazionale»più giusto,nel cui no me hanno condotto la guerra del Golfo contro l'Iraq.Ma non per questo hanno receduto da una posizione di scandalosa parzialità a favore di Israele,a di scapito dei diritti dei pale stinesi.E per di più,nonostante le proteste internazionali,hanno mantenuto contro l'Iraq un embargo implacabile,che non ha scalfito il regime ma provoca la morte di migliaia di innocenti.Tutto questo ha lasciato il segno sull'opinione pubblica del mondo arabo-mu sulmano,facilitando la formazione di un terreno di coltura sul quale ha potuto ergersi l'i slamismo antiamericano.Come il dottor Frankenstein,gli Stati uniti vedono ora la loro creatura di un tem po-Osama bin Laden-rivolgerglisi contro con demenziale violenza.E si apprestano a combatterlo con l'appoggio dell'Arabia Saudita e del Pakistan,i due stati che in questi ultimi trent'anni hanno dato il maggior contributo alla diffu sione delle reti islamiste nel mondo intero,talora anche con metodi terroristici! Gli uomini che circonda no il presidente George W.Bush,da veterani della guer ra fredda,non sono certo scon tenti di questi sviluppi.Come per miracolo,grazie agli attentati dell'11 settembre hanno in fatti recuperato un fattore strategico di importanza primaria,del quale il tracollo del l'Unio ne Sovietica li aveva privati per un decennio:un avversario.Finalmente!Sotto il nome di terrorismo,questo avversario designato,come ognuno avrà compreso,è ormai l'islami smo.A questo punto sono possibili tutti i più temuti sbandamenti.Compresa una moder na versione del maccartismo,con gli avversari della globalizzazione come ber saglio.L'anticomunismo vi era piaciu to? L'anti-islamismo vi entusiasmerà!

Il primo dato“anomalo”sull’11 settembre viene proprio dagli Usa ed in particolare dagli a mericani.

Sondaggio tra gli americani sull’11settembre 2001

Il 30% americani non sanno in che anno è successo l’11 settembre 2001;
Il 36% di americani sostiene che il governo fu coinvolto negli attentati;
Il 34%che l’attentato fu opera di 19 arabi incompetenti.

Ma le”stranezze”di quel giorno inziano prima con i comportamenti”alquanto anomali”del capo del Pentagono Donald Rumsfeld.In che modo e da quali fon ti ha potuto avere Do nald Rumsfeld una conoscenza così approfondita dello scenario del l’11 settembre,così come appare dalla documentazione in nostro possesso?


1-Nel gennaio 2001,Donald Rumsfeld aveva dichiarato i suoi desideri di tali av venimenti per“forzare la mano dei burocrati reticenti”.
2-Nel marzo 2001,la Rand Corporation,di cui egli era amministratore,aveva an nunciato un probabile attentato terrorista aereo contro il World Trade Center.
3-Il 10 settembre,egli minacciava i funzionari del Pentagono:“L’avversario è qui.E’ la burocrazia del Pentagono”.
4-L’11 settembre,Rumsfeld annunciò gli attentati due minuti prima che essi avessero luogo.
5-Poi annunciò che il Pentagono sarebbe stato il prossimo bersaglio.
6-Quando questi avvenimenti si sono prodotti,il segretario alla Difesa li ha spiegati politicamente,fin dalle prime ore.
Le accuse portate contro Osama bin Laden nell’organizzazione degli attentati non sono MAI state dimostrate.

IMPORTANTI SOSPETTI RICADONO INVECE SU DONALD RUMSFELD.IL SEGRETARIO AL LA DIFESA DEGLI STATI UNITI D’AMERICA E IL SUO AMICO GE NERALE JAY GARNER. HANNO FORSE LORO ORGANIZZATO GLI ATTENTATI DELL’11 SETTEMBRE 2001?
Ma c’è di più!
Donald Rumsfeld ha affermato che l’11 settembre ha creato“il genere di oppor tunità di rimodellare il mondo che fu offerto dalla seconda guerra mondiale. ”Condoleeza Rice ave va in mente lo stesso concetto dicendo ai membri anzia ni del National Security Council [Consiglio di Sicurezza Nazionale,ndt] di“pen sare a come capitalizzare quest'opportunità fondamentalmente per cambiare...la faccia del mondo.”Il National Security Strategy of the United States of America[Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d'America, ndt]pubblicato dall’amministrazione Bush nel settembre 2002,dice:“Gli eventi dell’11 set tembre 2001 hanno aperto nuove,vaste pos sibilità.”Comunque,tutte queste affermazio ni,tranne l’ultima,furono fatte poco dopo l’11 settembre.Se i benefici potevano sembrare tali così presto do po gli attentati possiamo ben sostenere che,qualora queste persone a vessero pensato a tali attacchi prima del tempo,avrebbero potuto prevedere di creare tali opportunità.Sembra per ciò che la descrizione dell’amministrazio ne Bush degli attentati come fonte di opportunità,insieme al fatto che almeno alcune di esse potevano essere previste,era una parte importante degli“eventi riguar danti l’11 settembre ”che“il reso conto più completo possibile”avrebbe dovuto includere.Queste descri zioni degli at tentati come opportunità però non sono menzionate nel “The 9/11 Commission Report” [da qui in avanti,“Rapporto della Commissione sull’11 set tembre”,nda].In ogni caso, l’i dea che membri dell’amministrazione avessero potuto prevedere vantaggi dai catastrofi ci attentati del tipo di quelli avvenuti l’11 settembre,non è una deduzione basata intera mente sul fatto che questi a tacchi furono visti come opportunità immediatamente dopo l’11 settembre.I cri tici fanno riferimento ad un documento precedente all’11 set tembre che parla di vantaggi che sarebbero potuti derivare da attacchi cata strofici.
Ma andiamo avanti su come si svilupparono gli avvenimenti all’interno dell’amministra zione americana.Un comportamento anch’esso che definire alquanto ”anomalo”è una boutade.

Una Nuova”Pearl Harbour”per far a vanzare la Pax Americana

Nell'autunno del duemila-un anno prima dell’11 settembre-un documento intitola to“Re building America's Defenses”[ricostruendo le difese dell'America, ndt]è stato pubblicato da un'organizzazione che si denomina il Project for the New American Century[Progetto per il Nuovo Secolo Americano,ndt](che de nomineremo d’ora in poi con la sigla PNAC).

Questa organizzazione fu costituita da individui che erano membri o almeno sostenitori delle amministrazioni Reagan e Bush I,alcuni dei quali sarebbero di ventati figure centrali nell’amministrazione Bush II.Questo gruppo comprende Richard Armitage,John Bolton,Di ck Cheney,Zalmay Khalilzad(strettamente le gato a Paul Wolfowitz),Le wis"Scooter"Libby, Richard Perle,Donald Rumsfe ld,e James Woolsey.Libby(ora capo dello staff di Cheney)e Paul Wolfowitz (allora vice di Rumsfeld)sono elencati tra coloro che hanno partecipato di retta mente al progetto“Rebuilding America's Defenses”.E’interessante il fatto che John Lehman,membro della Commissione sull’11 settembre,è stato membro del PN AC o almeno si è pubblicamente allineato con esso.Il documento del PNAC, dopo essersi la mentato del fatto che la spesa militare non costituisce più come un tempo tanta parte del budget statunitense,ipotizza che sia neces sario incrementare le spese per la difesa se“ la pace a mericana deve essere mantenuta ed estesa”perché tale Pax Americana“deve a vere fondamenta sicu re in un indiscusso predominio militare Usa.”Il modo per acquisire e mantene re tale predominio militare è di servirsi dei vantaggi nella“rivoluzione nelle que stioni militari”resa possibile dall’avanzamento tecnologico.
Portare avanti questa trasformazione delle forze militari Usa sarebbe stato co munque un processo molto lungo e lento,in parte perché molto costoso.
Comunque,suggerisce il documento,il processo sarebbe avvenuto più rapida mente se l’America avesse sofferto un“qualche evento catastrofico e catalizza tore”come una nuo va Pearl Harbour.
E indubbiamente molto strano il fatto che membri centrali e sostenitori dell'amministra zione Bush-Cheney abbiano sottoscritto un documento indicante che“una nuova Pearl Har bour”sarebbe stata utile nel promuovere i loro scopi;che alcuni sostenitori dell’am ministrazione e persino il presidente stesso ab biano paragonato gli attentati dell'11 set tembre all’attacco di Pearl Harbour;e che di versi membri di questa amministrazione ab biano detto che l’11 settem bre fornisce delle“opportunità”,questo complesso fatto non fu ritenuto meri tevole di una sola frase nel “resoconto più completo possibile”della Com missione.In ef fetti il rapporto della Commissione non menziona nemmeno il Project for the New American Century.
A volte,quando eventi coincidono in maniera improbabile,una coincidenza è proprio il si gnificato giusto di tale termine;semplicemente”coincidenti”.Comunque è ben noto che dopo un crimine la prima domanda da porsi è“cui prodest?”,“a chi giova?”.Una Commis sione veramente indipendente avrebbe come minimo proceduto con l’assunzione che Rumsfeld,Myers ed Eberhart do vevano essere considerati dei possibili sospetti,che le cui azioni di quel gior no andavano rigorosamente investigate.Invece le testimonianze di questi tre uomini furono trattate come indiscutibili fonti di verità su quanto è veramente successo,nonostante,come vedremo poi,le contraddizioni nei loro racconti.Ma prima di approfondire ciò che fu la vecchia Pear Harbour parliamo invece del piano per attaccare l’Aghanistan che esiste già da prima che succedessero gli avvenimenti dell’11 settembre 2001!

Il piano per attaccare l’Afghanistan

Quelli che non credono alla versione ufficiale-tra cui noi-hanno asserito che un'altra possibile motivazione da parte dell’amministrazione Bush era il suo de siderio di attaccare l’Afghanistan per sostituire i Taliban con un governo ami co degli Stati Uniti allo scopo di promuovere gli obbiettivi economici e geopoli tici americani.Perfino la Commissione sull’11 settembre 2001-nominata dal cri minale Bush e composta da elementi a lui fidatissimi-riconosce che la guerra statunitense in Afganistan,iniziata il 7 ottobre-meno di un mese dopo l’11 settembre!!!!-,era una guerra volta a produrre un“cambio di regime”.Secondo la Commissione,però,gli Stati Uniti volevano un cambio di regime perché i Tali ban,oltre ad essere incapaci di portare una pace che consentisse la fine della guerra civile,ma anche perché—sentite,sentite da tali criminali dell’umanità!!!-perpetravano abusi dei diritti umani e fornivano un rifugio sicuro ad al-Qaeda.

Limitando le motivazioni degli Stati Uniti a queste,comunque,la Commissione ignora pro ve abbondanti che le ragioni erano più complesse,più interessate e più ambiziose.Al cen tro di queste motivazioni vi era il desiderio di permettere la costruzione di un oleodotto multimiliardario da parte di un consorzio chia mato CentGas(Central Asia Gas Pipeline)for mato dal gigante Usa del petrolio "Unocal".Il tragitto previsto avrebbe portato olio e gas dalla regione interna del Caspio,con le sue enormi riserve,al mare attraverso Afghanistan e Paki stan.Nel 2001 i Taliban erano percepiti come un ostacolo a questo progetto.Ed ora riportiamo la cronologia dei comportamenti di Dolad Rusmsfeld l’11 settembre e facciamo attenzione a quello che fa e dice.

Cronologia:Quello che fa Donald Rumsfeld l’11 settembre

8:44-Donald Rumsfeld annuncia“un altro avvenimento”terrorista.Christopher Cox, che era nel suo ufficio per parlare della difesa anti-missile e del rischio del terro rismo,riporta le sue parole:“‘Lasciate che ve lo dica.Io ho fatto il punto della situa zione a più riprese. Ci sarà un altro avvenimento’.Due minuti più tardi un aereo si schiantava sulla prima torre del World Trade Center e provava che aveva ragio ne”.
8:46 -Attentato sulla torre nord del World Trade Center.
9:02 -Attentato sulla torre sud del World trade Center.
8:46.-9:02-Donald Rumsfeld “voleva fare alcune telefonate”.Il suo assistente Victoria Clarke si ricorda:“Il momento più terribile era piuttosto nella mattinata,verso le 8:40-8:45 quando noi abbiamo appreso che un primo,poi un secondo aereo si erano schiantati con tro il World Trade Center.Il processo di Gestione delle Situazioni di Crisi fu immediatamen te messo in atto.[…]Qual cuno tra noi andò immediatamente nell’ufficio del segretario al la Difesa Rum sfeld per avvertirlo che il processo di Gestione delle Situazioni di Crisi era stato messo in atto.Lui voleva fare qual che telefonata”.
9:02 / 9:37-Donald Rumsfeld,che“guardava gli avvenimenti di New York alla televisione”dichia ra:“credetemi,non è ancora finita.Ci sarà un altro attacco e sarà diretto contro di noi[cioè contro il Pentagono,dove si trovava in quel momento]”.Secondo il Daily Telegra ph,“Donald Rumsfeld,il segretario alla Difesa,era nel suo ufficio che si trova nella parte Est dell’edificio,in riunione con Christopher Cox,il presidente della commissione della Di fesa della Came ra dei rappresentanti.Rumsfeld,si ricorda Cox,guardava gli avvenimenti di New York alla televisione e disse:”Credetemi, non è ancora finita.Ci sarà un altro attac co e sarà diretto contro di noi”.
9:37-Attentato al Pentagono.
9:37 10:07-Donald Rumsfeld esce per“fare indagini e offrire il suo aiuto”.Il por tavoce del Penta gono,Craig Quigley,spiega:“Il segretario alla Difesa Donald H. Rums feld era al Pen tagono al mo mento dell’impatto ed è uscito dall’edificio per fare indagini e offrire il suo aiuto”.
Intorno alle 10:07-Donald Rumsfeld annuncia“che era praticamente sicuro che si trattas se di un aereo”.“Quando egli è ritornato nell’edificio,circa una mezzo ra più tardi, raccon ta Victoria Clar ke,è stato il primo a dirci che era praticamen te sicuro che si trattasse di un aereo”.[Dunque è sta to Rumsfeld a mettere in giro per primo la voce che al Pentago no si fosse schiantato un aereo!]
18:42-Donald Rumsfeld prende di mira il senatore democratico Carl Levin per ché accetti “l’au mento delle spese militari”.Il segretario alla difesa se la prende col senatore Levin nel corso di u na conferenza-stampa al Pentagono:E’ il genere di avvenimento che si è avverato sufficiente a convincervi che è urgente per questo paese aumentare le spese consacrate alla sua difesa e che,se oc corre,bisognerà attingere dai fondi della sicurezza sociale per pagare l’aumen to delle spese militari?”

Da quel che si evince appare chiaro che Rumsfeld sa molto degli attentati appena realiz zati,ma nessuno si preoccupa di interrogarlo per sapere da chi e come avesse cono scenza in anticipo del secondo attentato,che lui sosteneva trattarsi di un aereo,tesi che poi si dimostrerà non esatta!
Ma entriamo nella concezione del”cui prodest”,tali attentati e andiamo a scoprire che mol ti indizi ci portano considerare molto probabile l’ipotesi di un’au to attentato da parte del la stessa amministrazione Bush per ottenere i suoi o biettivi che–altrimenti-sarebbero sta ti irrealizzabili sia all’interno che all’ester no degli Usa.Ovviamente parliamo di auto atten tato nel senso che la mente è nell’amministrazione e il braccio terroristico è teleguidato da essa.

Possibili moventi Bush-Cheney

Chi non crede alla versione ufficiale sull'11 settembre,-ed noi fra loro-fornisco no l'eviden za che l'amministrazione Bush ha intenzionalmente permesso gli at tentati dell'11 set tembre;percentuali significative di Americani e Canadesi cre dono che il governo Usa ab bia deliberatamente lasciato avvenire gli attacchi. Ma a parte questi sondaggi andiamo a percepire i possibili moventi attraverso le dichiarazione di molteplici protagonisti,ad ecce zion della Commissione governativa sull’11 settembre 2001 che non ha visto,sentito e detto nulla come le tre scimmiette.
Il Wall Street Journal in prima pagina scrisse all’epoca-per esempio-che il 20% della popo lazione tedesca pensava-all’indomani dell’11 settembre 2001-chissà quanti sono quelli che non credono alla versione ufficiale oggi-che“lo stesso governo degli Stati Uniti ha or dinato gli attentati”ma anche che opinioni simili erano diffuse in varie nazioni europee. Questa consapevolezza si ricavava dal l’evidenza che l’amministrazione Bush jr.ha inten zionalmente permesso gli attentati dell'11 settembre.Alcuni hanno persino suggerito che l'amministrazione Bush abbia attivamente fornito aiuto perché avessero successo.I letto ri di tale articolo del Wall Street Jornal hanno saputo non solo che un sondaggio mostra va il parere della popolazione te desca.Inoltre-come si vede dall'Introduzio ne dei sondag gi-percentuali significative di Americani e Canadesi credono che il governo Usa abbia de liberatamente lasciato avvenire gli attacchi,mentre al cuni pensano che l'amministrazione Bush li abbia effettivamente pianinicati.Si poteva supporre allora-sapendo che queste in formazioni sono reperibili e che queste opinioni sono diffuse,che la Commissione si fos se sentita chiamata a ri spondere a tali sospetti.,partendo dal riconoscere che esi stono questi sospet ti.Ed ecco i sospetti:

1-un sommario dei fatti e racconti principali citati come prova da chi promuo ve tali sospetti;
2-una spiegazione del perché tali fatti e testimonianze non costituiscano una pro va della complicità dell'amministrazione Bush.

Naturalmente per molti Americani non sarebbe piacevole anche solo conside rare la pos sibilità che il loro governo possa aver avuto motivo di facilitare tali attacchi.Ma un reso conto,se deve essere il più completo possibile,non può de cidere a priori di restringersi alle idee che sono gradevoli.In questo capitolo, dunque,guarderemo al Rapporto della Commissione sull’11 settembre da que sta prospettiva,chiedendoci come ha risposto al fatto che alcuni critici della versione ufficiale asserivano che l’amministrazione Bush a vesse avuto diversi motivi per lasciar avvenire gli attentati e persino per facilitarli.Gli at tentati del l’11 settembre come“Opportunità”Un modo di avvicinarci a questo problema potrebbe essere quello di chiedersi se questi attacchi hanno portato all’ammi nistrazione benefici che potevano essere ragionevolmente previsti.Non c’è dubbio che gli attacchi abbiano portato vantaggi.Infatti,diversi membri dell’am ministrazione Bush lo hanno det to pubblicamente.Il presidente stesso ha di chiarato che gli attentati presentano“una grossa opportunità.”Donald Rumsfe ld ha affermato che l’11 settembre ha creato“il ge nere di opportunità di rimo dellare il mondo che fu offerto dalla seconda guerra mon diale.”Condoleeza Ri ce aveva in mente lo stesso concetto dicendo ai membri anziani del National Security Council[Consiglio di Sicurezza Nazionale,nda]di“pensare a come capita lizzare quest'opportunità fondamentalmente per cambiare...la faccia del mondo.”Il Natio nal Security Strategy of the United States of America[Strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d'America,nda],pubblicato dall’am ministrazione Bush nel settembre 2002,dice:“Gli eventi dell’11 settembre 2001 hanno aperto nuove,vaste possibilità.”

E’ovvio che non basta considerare le dichiarazioni sull’opportunità”degli atten tati per individuarli colpevoli,ma certo di questi membri dell’amministrazione Bush jr. Ma esiste un documento-precedente all’11 settembre 2001-dell’ammi nistrazione Bush jr.che parla di vantaggi che sarebbero potuti derivare da attacchi catastrofi ci.Abbiamo bisogno di vedere come la Commissione rispon de a questa parte di fatti e circostanze che riguar dano l’11 settembre.“Una Nuova Pearl Harbour”per far a vanzare la Pax Americana,redat to nell’autunno del 2000 da futuri membri del governo Bush jr.Per di più, poco dopo che si verificarono gli attentati dell’11 settembre,l’idea che costituissero una nuova Pearl Har bour fu espressa dal presidente e da alcuni suoi sostenitori.Proprio alla fine della giorna ta,si dice che il Presidente Bush abbia scritto sul suo dia rio.“La Pearl Harbour del 21 se colo è avvenuta oggi. ”Inoltre,quello stesso gior no,pochi minuti dopo il discorso alla na zione del presidente,Henry Kissinger pubblicò un articolo in rete in cui affermava:“Il go verno dovrebbe farsi carico di una rappresaglia sistematica che,si spera,finisca nel mo do in cui finì l’attac co a Pearl Harbour e cioè con la distruzione del sistema responsabile di esso.” Qualcuno potrebbe pensare che accenni a tali dichiarazioni ci siano nelle 567 pagine della Commissione dell’11 settembre 2001 del rapporto Kean-Zelikow.
Ed ecco per chi vuol continuare a fare lo gnorri e accontentarsi della versione ufficiale, cosa era stato scritto nel progetto US Space Command,molto tempo prima dell’11 set tembre 2001.

Il progetto” US Space Command”

L’obiettivo delloSpace Command” è raggiungere“un dominio ad ampio spettro.”L’idea è che le forze armate Usa,con l’aviazione,l’esercito e la marina do minino già su aria terra e mare,Lo US Space Command assicura ora il predom nio nello spazio.“Visions for 2020” [“previsioni per il 2020”],un documento pub blicato dallo US Space Command,pone così la questione:“l'emergente sinergia di superiorità nello spazio,con la superiorità su terra a ria e mare, porterà ad un dominio ad ampio spettro.”La descrizione del governo delle spese per lo US Space Command come spese per la “difesa missilistica”fa sem brare la sua missione puramente difensiva,in crementando la “sicurezza della patria”,difenden do gli Stati Uniti da attacchi missilistici.Lo scopo della missione in“Visions for 2020”inve ce afferma:“Lo US Space Command domina la dimensione spa ziale delle operazioni mili tari per proteggere gli interessi e gli investimenti de gli Stati Uniti.”Il suo scopo primario, in altre parole,non è proteggere il suolo a mericano,ma proteggere gli investimenti ameri cani all’estero.Questa promozione sarebbe necessaria,afferma,perché“la globalizzazio ne dell’economia mondiale continuerà con l’allargare il divario tra‘chi ha’ e‘chi non ha’. ”La missione dello US Space Command,è chiaro,è di proteggere gli americani‘ che han no’da coloro nel mondo che non hanno,dato che la glo balizzazione guidata dall’America lascia coloro che non hanno con ancora me no.Comunque la Commissione sull’11 set tembre non menziona il programma e la missione del lo US Space Command.Per capire appieno il significato di questa omissione,è necessario comprendere che il suo program ma riguarda tre settori.Il primo è quello della tecnologia di sorveglianza nello spazio,attra verso la quale i leader militari statunitensi possono identificare nemici delle forze america ne in qua lunque parte del pianeta.Il secondo riguarda il posizio namento nello spazio di armi,come cannoni laser,con i quali gli Stati Uniti pos sano distruggere i satelliti di altri paesi.“Visions for 2020”afferma con fran chezza il desiderio di esse re capaci di“negare ad altri l’uso dello spazio.”La terza parte del programma è solitamente chiamata lo“scu do difensivo missili stico”,ma il suo scopo,come per le altre due parti,è offensivo.Come affer ma“Rebuilding America's defen ses”(in un passaggio di Rahul Mahajan intito lato“u na notevole ammissione”): Nell’era post-guerra fredda,l’America e i suoi alleati sono di ventati i primi og getti della deterrenza e sono stati come Iraq, Iran e Corea del Nord,che più de siderano sviluppare capacità di deterrenza. Progettare forze militari convenzionali sarà molto più complesso e limitato quando il territorio americano potrà essere oggetto di attacchi da stati cana glia,per altri versi deboli,capaci di ammucchiare insieme una mi ni ma forza missilistica balistica.

Costruire un efficace sistema di difesa missilistica è un prerequisito al mante nimento del predominio americano.

(continua )

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