TUTTO QUELLO CHE E'SUCCESSO VERAMENTE L'11 SETTEMBRE 2001

22.09.2013 18:07

E dopo le strane promozioni e gli strani allontanamenti di chi non voleva ap piattirsi sulla”verità”ufficiali,andiamo a smontare pezzo per pezzo le menzo gne sulla dinamica dei vari avvenimenti.

 

1)Le torri gemelle sono effettivamente crollate in verticale-come si può vedere dai filmati-ma lo strano è che hanno lanciato rottami a grande distanza, inspie gabilmente e cià è incompatibile per le leggi della fisica,nell’ipotesi del crollo spontaneo.Se al contrario si ipotizza l’uso di esplosivi è molto plausibile con il lancio delle travi di acciaio che vanno a conficcarsi in edifici vicini così come molti testimoni oculari asseriscono di aver visto,di getti orizzontali di materie fuoriusciti dalle torri.Inesistente e inconsistente la spiegazione ufficiale,per la quale,”tali getti possano essere stati provocati dall’effetto”stantuffo”,cioè pro vocati dallo stantuffo dei piani che crollavano l’un l’altro espellendo l’aria all’e sterno”

2)Rumsfeld sapeva tutto.Ecco cosa scrisse l’Associated Press,riportando le sue parole:“All’interno,il segretario alla Difesa,Donald H. Rumsfeld riceve alcu ne persone per parlare della difesa antimissile e del rischio del terrorismo al ri guardo di ciò che è nel frattempo sopravvenuto.‘Lasciatevelo dire-afferma-io ho fatto il punto della situazione in più riprese.Ci sarà un altro avvenimento’. Due minuti più tardi,un aereo si schiantava sulla prima torre del World Trade Center e provava che egli aveva ragione”.Christopher Cox,presidente del Co mitato politico repubblicano alla Camera dei rappresentanti,era uno degli invi tati.Qualche ora dopo gli attentati, fece una dichiarazione nella quale riportava le parole del segretario alla Difesa“.

Disse Rumsfeld testualmente”‘Se noi restiamo vulnerabili ad un attacco missi listico,un gruppo terrorista o uno Stato canaglia che si mostrasse capace di colpire gli Stati Uniti o i loro alleati da dei luoghi lontani avrebbe il potere di te nere il nostro paese intero in ostaggio del nucleare o di un altro ricatto’,disse lui.E continuò:”Lasciate che ve lo dica.Io ho fatto il punto della situazione a più riprese.Ci sarà un altro avvenimento”.

Qualche minuto dopo che egli ebbe finito di parlare,le parole di Rumsfeld si ri velavano tragicamente profetiche”Visionario fuori dal comune,Donald Rum sfeld annunciò anche un altro attentato che sarebbe seguito a quello del World Trade Center.Precisò anche il bersaglio:il Pentagono.

Il Daily Telegraph riportò il seguito della storia:“Donald Rumsfeld,il segretario alla Difesa,era nel suo ufficio che si trova nella parte Est dell’edificio,in riu nione con Christopher Cox,il presidente della commissione della Difesa della Camera dei rappresentanti.Cox ricorda che Rumsfeld guardava gli avveni menti di New York alla televisione e disse:‘Credetemi,non è ancora finita.Ci sarà un altro attacco e sarà diretto contro di noi(cioè contro il Pentagono,dove si trovava in quel momento)”.In diretta,Rumsfeld raccontò come andò la fac cenda.Il mattino dell’11 settembre,il panico ebbe la meglio sulle amministra zioni statunitensi.Il presidente Gorge W.Bush,che si trovava a bordo del suo ae reo,Air Force One,sembrava essere sparito.Alla Casa Bianca la situazione era confusa.Nessuno sembrava sapere che cosa fosse successo al Pentagono.Lo stesso consigliere nazionale di Sicurezza,Condoleezza Rice,sapeva solamente che“qualche cosa”aveva colpito il Pentagono:“In queste prime ore di crisi, quando noi siamo usciti dalla sala di comando,le informazioni che ci venivano comunicate erano abbastanza straordinarie.Venivamo ad apprendere che un secondo aereo era penetrato nella torre del World Trade Center.E quando sia mo usciti dalla sala ci è stato detto che qualche cosa aveva colpito il Penta gono e che qualche altra cosa sembrava dirigersi verso la Casa Bianca”.Il vi cepresidente Dick Cheney non era meglio informato.

Dunque i nostri sono andati dall’altro lato della hall,in quello che si chiama il Na tio nal Military Command Center.Lui è restato nel suo ufficio”.Poi Rumsfeld si recò sul luogo dell’attentato.“Quando è rientrato nell’edificio,circa una mezzo ra dopo-raccontò Victoria Clarke-è stato il primo a dirci che era praticamente sicuro che si trattasse di un aereo.Egli fondava la sua opinione sul pezzo di re litto e sulle migliaia e migliaia di pezzi di metallo.E’lui che ce l’ha detto,a noi, l’è quipe che era sul luogo.E’dunque lui che fu il primo a dirci che si trattava pro babilmente di un aereo”.

Bisogna che“un avvenimento esterno,giudicato fino a quel momento‘improba bile”,venga a forzare la mano dei burocrati reticenti”?Dal suo arrivo al segreta riato alla Difesa,Donald Rumsfeld combatte duramente per imporre il suo gigan tesco piano di riorganizzazione delle armate.Dopo i due lunghi mandati demo cratici di Bill Clinton,Rumsfeld,giunto infine al potere,deve combattere la sua stessa amministrazione,ostile ai cambiamenti che lui vuole imporre.Qualche mese prima,Donald Rumsfeld aveva già espresso pubblicamente l’esito della sua relazione sulla maniera di“forzare la mano dei burocrati reticenti”.Fino a che non è divenuto segretario alla Difesa dell’amministrazione Bush,egli pre siedeva una commissione ufficiale sulla“valutazione dell’organizzazione e del la pianificazione della sicurezza degli Stati Uniti in materia spaziale”.Il rapporto conclusivo che egli presentò,l’11 gennaio 2001,col suo amico Generale Jay Garner,era già premonitore:“La storia è piena di situazioni in cui si è ignorato gli avvertimenti e si è resistito ai cambiamenti fino a che un avvenimento ester no,giudicato fino ad allora ‘improbabile’,non sia venuto a forzare la mano dei burocrati reticenti.La questione che si pone è di sapere se gli Stati Uniti avran no la saggezza di agire in maniera responsabile e di ridurre al più presto la loro vulnerabilità spaziale.Oppure se,come è già stato il caso per il passato,il solo avvenimento capace di galvanizzare le energie della Nazione e di forzare il governo degli Stati Uniti ad agire debba essere un attacco distruttore contro il paese e la sua popolazione,una‘Pearl Harbor spaziale’.Noi siamo stati allerta ti,ma non siamo in allerta”.

3)Viene fatta ascoltare al”processo”la registrazione degli ultimi minuti del volo caduto in Pennsylvania,in cui un terrorista dice all'altro qualcosa come"sono ferito",e l'altro risponde"finiamola così".Dopodichè,l'impatto col terreno.Pecca to che,come molti sanno,i rottami dell'aereo siano stati trovati fino a 13 Km di distanza,mentre nella famosa buca non c'era un solo pezzo che fosse ricondu cibile a un Boeing 757.E poi se si osservano come sono piantati bene nel ter reno quei pezzi di lamiera.Ovvero,peggio la toppa del buco:chi li ha piantati,in fatti,si deve essere completamente dimenticato che l'aereo era esploso in una palla di fuoco,mentre quelle lamiere non sembrano aver mai conosciuto nem meno la fiamma di un accendino.

4)Le parole del sindaco della città,Ernie Stuhl,che fu fra i primi a giungere sul luogo dove sarebbe caduto il Boeing-che in una prima versione era una palla di fuo co,dichiarò"…But there was no airplane".Ma non c'era nessun aereo.

Si potrebbe terminare questo capitolo con le parole di Cheney,il vice presiden te,quando ipotizzava”futuri attentati”e parafrasandolo potremmo dire”it’s not a matter of it,it’s only a matter of when”,cioè non è questione di se,è solo que stione di quando!!

 

Dobbiamo ora affrontare gli appoggi”spontanei”che le menzogne ufficiali hanno ri cevuto da altri menzogneri di professioni,e nel caso dei disinformatori di massa di”Popular Mechanics”

 

LE MENZOGNE DI "POPULAR MECHANICS" SULL'11 SETTEMBRE(31)

Popular Mechanics è rientrata nel circolo mediatico nel tentativo di continuare la sua campagna del 9/11,che cominciò nel marzo dello scorso anno.Con un nuovo libro che afferma di smentire i miti del movimento per la verità sul 9/11, tuttavia è Popular Mechanics che è stato smascherato nella promulgazione di menzogne,impegnandosi attivamente nel nepotismo,nella ricerca scadente e nelle politiche guidate dall'agenda.Non vi è alcuna sorpresa nell'apprendere che Popular Mechanics è posseduto dalla Hearst Corporation.Come rappre sentato nell'acclamato film"Citizen Kane"di Orson Welles,William Randolph Hearst[magnate della stampa nel film]scrisse il libro sull'amicizia intima e sul giornalismo scandalistico,e Popular Mechanics non si è opposto a quella tradi zione.Il periodico incoraggia la sofisticazione di armamento avanzato e nuove tecnologie usate dalla polizia in ambiti come controllo delle folle e operazioni "anti-terrorismo".Una forte fetta delle sue entrate pubblicitarie dipendono dagli appaltatori in ambito militare e di difesa.Dato che le invasioni dell'Afghanistan, Iraq ed in futuro dell'Iran citano tutte il 9/11 come pretesto,che motivo ha la ri vista di condurre un'indagine equilibrata e rischiare di disturbare la sua clien tela tanto desiderata?L'articolo di copertina del Popular Mechanics di Marzo 2005 era intitolato'Debunking 9/11 Lies',e da quel momento si trasformò nel principale punto di riferimento per tutti i sostenitori della fiabesca versione uf ficiale sul 9/11.A seguito della pubblicazione dell'articolo e della sua acclama zione sui mezzi d'informazione mainstream come l'ultima pietra risolutiva per affossare le teorie cospirative sul 9/11,si scoprì che il maggiore ricercatore del l'articolo Benjamin Chertoff è il cugino di Michael Chertoff,Segretario del Dipar timento di Sicurezza Nazionale.Ciò significa che Benjamin Chertoff fu assunto per scrivere un articolo che avrebbe ricevuto attenzione su scala nazionale, sulla veridicità della spiegazione del governo di un evento che portò diretta mente alla creazione della Sicurezza Nazionale,un organismo di cui suo cugi no era a capo.Questo è un nepotismo senza precedenti e dissolve completa mente la credibilità dell'articolo prima che uno abbia persino voltato la prima pagina.Le argomentazioni presentate nell'articolo sono state ampiamente sma scherate dal Movimento per la Verità sul 9/11 e si sono rivelate essere un e sempio di"attacco violento di un coprispalla"-per mezzo del quale false e stupi de argomentazioni vengono appositamente inventate,attribuite agli scettici sul 9/11,e poi smentite.Uno degli errori più evidenti nell'articolo principale di Popu lar Mechanics appare nel paragrafo'Intercepts Not Routine'dove viene afferma to che“nel decennio precedente al 9/11,il NORAD intercettò soltanto un aereo plano civile nei cieli del Nord America:l'aviogetto del golfista Payne Stewart,nel l'Ottobre 1999."Come Jim Hoffman rileva nella sua eccellente confutazione, “Questa audace affermazione disdegna un rapporto reso noto sulla frequenza d'intervento aerea che cita lo stesso Maggiore Douglas Martin che è uno degli esperti citati da PM!"“Da Giugno fino all'11 Settembre 2001,il NORAD reagì im mediatamente nei confronti di aerei o pattuglie aeree da combattimento sviati per 462 volte,quasi sette volte per ciascuno dei 67 interventi avvenuti dal Set tembre 2000 al Giugno 2001,disse Martin."L'articolo inoltre non fa alcuna men zione di uno qualunque dei numerosi war games fissati per la mattina del 9/11 che confusero il personale della difesa aerea riguardo alla vera natura dell'at tacco come venne spiegato,come è documentato dal recente rilascio delle registrazioni del NORAD.Un paragrafo sul collasso del World Trade Center tra scura di intervistare i pompieri ed altre persone che segnalarono numerose e splosioni prima della caduta delle torri,squibs di detriti visti sparati fuori dalle torri ampiamente sotto il punto di collasso,ed il fatto che le torri caddero solo di poco più lentamente di un'assoluta caduta libera.L'articolo venne rilasciato prima che l'analisi condotta dal professore di fisica presso la BYU Steven Jones scoprisse tracce di termite in campioni d'acciaio provenienti dal World Trade Center.“Usando tecniche avanzate abbiamo scoperto cosa vi è contenu to in questi campioni-abbiamo trovato ferro,zolfo,potassio e manganese-questi elementi sono caratteristici di un differente tipo di termite che viene usato per tagliare molto velocemente l'acciaio,è chiamata thermate,"afferma il professor Jones.L'articolo rigurgita teorie del pancake e d'incurvamento della struttura, tuttavia non riesce ad ammettere le osservazioni del responsabile alla costru zione del WTC Frank DeMartini,che prima del 9/11 dichiarò che le costruzioni e rano progettate per sopportare impatti multipli di aerei di linea senza collas sare.L'articolo inoltre non riesce completamente a spiegare perchè furono tro vate pozze di metallo fuso sotto entrambe le torri e l'edificio 7 in seguito ai col lassi.La classica implosione dell'edificio 7,che non fu colpito da nessun aereo, è mascherata poichè l'articolo cerca ancora di fuorviare i propri lettori nel far loro credere che sia un fatto risaputo che edifici rivestiti d'acciaio possano col lassare a causa dei danni da incendio-un evento senza precedenti nella storia, eccetto tre casi nella stessa giornata:l'11 settembre 2001.Commentando la pro pria intervista rilasciata per la rivista,Alex Jones dice che inizialmente pensava si trattasse di un'intervista falsa o una telefonata stravagante.Jones ha rilascia to centinaia di interviste alla stampa e alle TV e migliaia di interviste radiofoni che ma la sua esperienza con Benjamin Chertoff fu come nessun altra.“La gen te dei giornali scolastici sembra più credibile e seria,"afferma Jones.Jones do vette telefonare all'ufficio di Popular Mechanics e verificare che Chertoff effetti vamente lavorasse per loro.Nel corso della telefonata gli fu erroneamente det to dal redattore capo James Meigs che la sua intervista non sarebbe diventata il pezzo di un articolo principale e che in realtà era intesa semplicemente per e splorare le differenti teorie che circondano il 9/11.Inoltre,Popular Mechanics e videnziò un articolo che Jones aveva pubblicato sul suo sito web a proposito di dispositivi incendiari nel World Trade Center.I siti web di Alex Jones danno risalto ad una sezione trasversale di articoli mainstream ed alternativi.Un arti colo scritto dallo stesso Jones è identificato chiaramente come tale.La rivista si era messa in contatto con le persone descritte nell'articolo,che dissero loro di non aver mai parlato a Jones.L'articolo venne attribuito chiaramente al suo autore originale-Randy Lavello-e non ad Alex Jones.Quando Jones chiese a Popular Mechanics se si stessero mettendo in contatto con gli interessati e chiedere loro se avessero parlato con l'autore originale,cambiarono argomen to.Col compito di promuovere una campagna promozionale per la vendita del suo nuovo materiale di scarto recentemente confezionato,il libro'Debunking 9/11 Lies'['Smontare le Menzogne sul 9/11'],James Meigs di Popular Meccani cs apparve sulla trasmissione The O'Reilly Factor(qui il video).A Meigs e O'Reil ly c'è bisogno di ricordare che,anche se si ripete in continuazione la parola “fatto",senza presentare alcuna prova evidente a sostegno della stessa non si trasforma una fantasiosa congettura in un fatto certo.Meigs si contraddice completamente nell'affermazione che,“Nessuno ha mai visto prima d'ora un e dificio con più di un centinaio di piani collassare al suolo",ma meno di due mi nuti dopo acconsente al commento di O'Reilly che niente di imprevisto circa l'impatto degli aerei o dei crolli sorprese gli analisti.Meigs conviene che è stato un evento senza precedenti,ma poco dopo sostiene che gli analisti sapevano e sattamente cosa era potuto accadere.Come avrebbero potuto conoscere i det tagli particolari di un evento che non era mai accaduto prima?Meigs a propo sito dell'implosione del WTC sostiene che furono,“I crolli più ac curatamente a nalizzati della storia",tuttavia non riesce a far notare il fatto che 50.000 tonnel late di acciaio dal WTC,in una presunta scena del crimine,vennero trasportate via mare in Asia e oltre 10.000 tonnellate in India,impedendo una dettagliata a nalisi.Meigs,citando i pareri degli ingegneri,in modo bizzarro dichiara che,“La reale sorpresa è che la costruzione sia potuta reggersi in quel modo finchè ha potuto."Nel Febbraio del 2005,il Windsor Building a Madrid bruciò per oltre 24 ore mentre le fiamme inghiottirono quasi l'intera struttura,ma questa non col lassò.Il nucleo del WTC era molto più robusto del Windsor Building.Così abbia mo un edificio che bruciò incessantemente per oltre 24 ore e non crollò,con frontato a due altri edifici,strutturalmente molto superiori al primo,che bruciaro no per poco tempo da incendi limitati,ma collassarono entrambi entro un tem po medio di non oltre i 79 minuti-e Meigs afferma che sarebbero dovute collas sare prima!Per non parlare del WTC-7,non colpito da nessun aereo!Meigs sostiene che la nuova pubblicazione di Popular Mechanics“non è un'indagine politica",ma la prefazione del loro libro è scritta da nientemeno che il Senatore Repubblicano prediletto John Mc Cain.Nella prefazione McCain ripete una quantità ripugnante di detriti neo-con che dipendono esclusivamente dal 9/11, che accade esattamente come il governo sostiene.“Abbiamo liberato l'Afghani stan dall'autorità omicida dei Taliban,che ospitavano orgogliosamente i nostri aggressori.Abbiamo dato la caccia ad Al Qaeda in tutto il globo,"sbraita Mc Cain.L'Afghanistan è ora diventato un narco-stato guidato da capi militari triba li e da ex-dirigenti dei Taliban,nessun posto fuori Kabul è sicuro,la malnutrizio ne fra i bambini è la più alta nel mondo eccetto l'Africa,e la produzione di oppio è a livelli record.Le bellicose dichiarazioni circa la caccia ad Al-Qaeda intorno al globo sono alquanto contraddette dal fatto che i collegamenti tra Al-Qaeda e Iraq si sono rivelati essere fraudolenti ed il direttore uscente della CIA AB “Buzzy"Krongard disse al London Times che Bin Laden dovrebbe rimanere in libertà.Aggiungiamo a questo il punto di vista del Presidente Bush nei confron ti dello sceicco-“Io sinceramente non sono così interessato a lui",e la retorica di McCain si rivela essere un fiasco colossale.McCain inoltre usa la tattica or mai assodata di dire che la messa in discussione della versione governativa sul 9/11 sia un oltraggio alle vittime,e questo è ripetuto anche nell'articolo di Popular Mechanics.Sentiamo cosa Billy Doyle,rappresentante del più grande gruppo di membri delle famiglie del 9/11 ha da dire a questo proposito.“Se vo lete credere che loro desiderino far luce su questo evento,come con la Com missione sul 9/11-questo è un inganno totale"sostiene Doyle.“Sembra come se ci fosse una cospirazione dietro al 9/11,se realmente guardate tutti i fatti-molte famiglie ora hanno la stessa sensazione."Doyle disse che metà dei mem bri delle famiglie-parenti delle vittime del 9/11-che lui rappresenta pensano che il governo degli Stati Uniti fu coinvolto nel 9/11.Malgrado gli sforzi di Popular Mechanics di coprire la complicità del governo nel 9/11 tramite un articolo giornalistico in prima pagina ed ora un nuovo libro,i recenti sondaggi mostra no chiaramente una tendenza in aumento verso un rifiuto della versione ufficia le degli eventi.Se accantoniamo il 30% degli Americani che non conoscono neppure l'anno in cui l'11 settembre accadde,allora rimaniamo con l'ammonta re di circa il 36% di chi sostiene che il governo fu coinvolto negli attacchi,con soltanto il 34% degli Americani che effettivamente conosce l'anno degli attac chi ma pensa ancora che venne attuato solamente da un gruppo di gentaglia composto da 19 arabi incompetenti che non potrebbero far volare un Cessna, agli ordini di un uomo su una macchina di dialisi renale.Quelli di Popular Me chanics sono certi di ricavare una notevole somma di denaro dalla loro ultima pubblicazione,ma è certo che la loro credibilità è in diminuzione,alla luce del fatto che stanno agendo consapevolmente come complici,contribuendo all'in sabbiamento di un crimine che provocò la morte di quasi 3.000 americani e di molte altre perso ne in tutto il mondo

Continua(5)

 

Ma in questa tragica vicenda le bugie-meglio definirle menzogne-sono all’ordi ne del giorno,per cui non possiamo esimere dal raccontare le menzogne del pentagono.

Le menzogne del Pentagono

1)Riuscite a spiegare come un Boeing 757-200,del peso di circa 100 tonnellate che si schianta ad almeno 400km/h*possa aver danneggiato soltanto la faccia ta del Pentagono?Dalle foto si vede chiaramente che solo il primo anello è sta to toccato dall'aereo.I quattro anelli più interni sono intatti e sono stati danneg giati soltanto dall'incendio che si è sviluppato dopo l'esplosione

2)Dalle foto si vede l'edificio subito dopo l'attacco.Si può notare che solo il pia no terra è stato toccato dall'aereo.I quattro piani superiori sono crollati alle 10: 10 circa.L'altezza dell'edificio è di 24m.Riuscite a spiegare come un Boeing alto 13,6m,lungo 47,3 m,apertura alare di 47,32m ed una cabina larga 3,5m possa aver tocca to soltanto il piano terra dell'edificio ?

3)Il Boeing 757-200 ha penetrato l'edificio all'altezza del piano terra,trovate nel l'immagine qualche rottame dell'aereo.Eppure le foto mostrano un camion che deposita sabbia sul prato.Più lontano una ruspa sta distribuendo ghiaia sul prato.E perchè mai il Segretario alla Difesa ha ritenuto necessario coprire il prato di sabbia e sassi nonostante esso non sia stato danneggiato dall'atten tato ?

4)Un’altra foto mostra il Boeing 757-200 sovrapposto alla parte di edificio che è stata colpita.Riuscite a spiegare cosa sia accaduto alle ali dell'aereo e perchè queste non abbiano causato alcun danno?Il capitano dei pompieri"Cosa è ri masto dell'aereo?"Ecco la risposta:"(...)"Sapete,preferirei non fare commenti in merito a questo.Abbiamo numerosi testimoni oculari che sono grado di dar vi maggiori informazioni su cosa è accaduto quando l'aereo è arrivato.Noi non sappiamo,io non so nulla."Domanda di un altro giornalista:"Dov'è il carburan te?La risposta”Pensiamo di avere trovato un pozza nel punto in cui pensiamo sia il muso dell'aereo”.

Il testo a fianco è stato tratto dalle dichiarazioni di Ed Plaugher,capitano dei pompieri,durante una conferenza stampa presieduta al Pentagono il 12 set tembre 2001 da Victoria Clarke,segretaria aggiunto alla Difesa.Come mai il co mandante dei pompieri non riesce a dire dove si trovano i resti dell'aereo?

 

L’ipotesi del lasciar fare senza fare

Ovviamente il potere e i suoi disinformatori di massa sostengono che se gli Usa a vessero voluto creare un simile massacro,per raggiungere il loro obietti vo della guerra totale a tutto e a tutti,mai avrebbero fatto ricorso a dei”mo stri”casalinghi,come era il socio in affari della famiglia Bush Osama bin Laden.

Per prima cosa è tutto da dimostrare che Osama bin Laden sia stato l’ispirato re,l’organizzatore del massacro.In secondo luogo non è importante”fare”ma è essenziale”lasciar fare”,tanto anche la peggiore banda dei”soliti ignoti”,se gui dato e agevolato riesce a portare a compimento quanto il potere vuol lascia re realizzare.Basta lasciarli fare:è sufficiente fornire loro i mezzi economici e qual che“buon consiglio”.I buoni consiglieri militari non mancano mai:sono lì appo sta per consigliare.E poi trasformare il proprio volere in quello degli altri;si può sempre sostenere che l’Islam ha deciso di”attaccare l’Occidente”,come se ”la banda dei soliti ignoti”in questione,rappresentasse gli interessi dell’Islam,e quindi dare via ai propri progetti di dominio del mondo.E per gli Stati Uniti non sarebbe la prima volta-vedi la guerra con la Spagna alla fine del 1800,Pearl Harbour e l’incidente del Golfo del Tonchino,per non citarne che i più eclatanti-.

Piuttosto la domanda da porsi è:come è mai possibile che la prima potenza mi litare mondiale-con i sistemi segreti pià sofisticati del mondo,che ha sempre or ganizzato colpi di Stao all’estero e che sempre ha saputo di tutto e di tutti-in questo caso nulla ha presagito.E da questa domanda ne deriva un’altra ancora più terrorizzante:E’sulla medesima rete informativa ed elaborativi di dato che poggia la cosiddetta “guerra al terrorismo!?E’poi,possibile che gli assassini dei massacri di Falluja,di Haditha,di Abu Graib,di Guantanamo e delle stragi in nocenti di bambini e donne in Afghanistan-come in Vietnam,in Nicaragua,ad Haithi,le stragi di Bologna,l’assassiniod di Moro,e così via-che tali delinquenti non siano riusciti ad evitare il massacro dell’11 settembre?Eppure tutti sanno che bin Laden era al libro paga della CIA,insiema al suo secondo Al Zawahiri e i niziò per conto del presidente criminale Reagan a organizzare i battaglioni dei fanatici islamici contro i sovietici in Afganistan.Come pochi sanno che William Burns-inviato del presidente Clinton in Albania e dintorni-,tra cui la Bosnia or ganizzava i battaglioni integralisti islamici per disgregare la Jugoslavia,tanto da far dire all’ex cancelliere tedesco Scmithdt che si era organizzata la”macel leria jugoslava”da parte della Nato!Certo non si può-solo per il momento-soste nere che di prove non ce ne sono,ma certamente di manovali ne avevano a di sposizione tanti per compiere il massacro e far ricadere la colpa sui”terro ri sti”e così giustificare le”proprie guerre”già programmate da molto tempo pri ma dell’11 settembre 2001!

L’unico dato incontrovertibile è che il capitalismo è in crisi irreversibile e che le riserve energetiche appartengono al campo avverso,per cui con tutti le vora gini di debiti-dagli Usa,all’Europa al Giappone-un massacro”val bene una mes sa”!

 

Ma a questo punto occorre portare a conoscenza della Moltitudine un avveni mento che–grazie alla disinformazione di massa dei criminali della stampa-che quasi nessuno conosce nel nostro pianeta ma che aiuta a capire di cosa stia mo parlando:cioè dimostrare che l’11 settembre l’ha creato l’Amministra zione Bush!

E’uscito da poco un libro scritto da tali J.Berg e William Rodriguez”11 Settem bre:Bush ha mentito!Chi sono questi due autori?

Philiph J.Berg è un avvocato di uno studio d’avvocatura della Pennsylvania, mentre William Rodriguez è l’ex guardiano delle Twin Yowers-le dueTorri ge melle cadute l’11 settembre 2001.I due hanno presentato denuncia contro Bu sh ed i suoi collaboratori”per complotto e stragi”in relazione al massacro del l’11 settembre 2001.Molto probabilmente il processo mai si farà ma è interes sante seguire la denuncia del Rodriguez-il quale testimoniò a suo tempo an che alla“Commissione ‘indagine”governativa;eppure la sua testimoniaza non viene nemmeno citata,pur essendo stato giudicata abbastanza interessan te!

L’11 settembre del 2001 il Rodriguez era al suo posto di lavoro prima del crol lo delle torri;aveva tutte le chiavi dell’edificio ed era accompagnato da un’altra persona,che in seguito identificheremo.Rodriguez conosceva perfettamente tutti i passaggi,le scale,le uscite d’emergenza,i sotterranei e guidò i vigili del fuoco ed i soccorritori,fin quando la prima torre cadde.Ha rischiato di morire e fu anche decorato dalle autorità e possiede ancora una foto con Bush che si congratula con lui!Ma quello che non l’ha convinto-sin dall’inizio-è stata la ver sione ufficiale e da qui è maturata la sua denuncia.

Il Rodriguez sostiene che prima dell’impatto del primo aereo udì degli scoppi dai piani sotterranei inferiori,poi descrive come è crollato l’edificio 7 e tante al tre menzogne ufficiali in palese contrasto con i”veri”avvenimenti”di cui lui è stato testimone.Ma lasciamo parlare Giulietto Chiesa che riassume il libro-che contiene la denuncia all’autorità giudiziaria da parte del Rodriguez,assisttito da Berg.

LA PREFAZIONE DI GIULIETTO CHIESA

Questo libro è stato scritto da un avvocato,Phil Berg,per conto del suo cliente, William Rodriguez.E'una denuncia"per complotto e strage"nei confronti di George Bush e di una parte consistente della sua Amministrazione,presentata alla Corte Distrettuale di Filadelfia in base al RICO(Racketeer Influenced and Corrupt Organization Act).I capi d'im putazione sono:

a)Conoscevano quanto stava per accadere;

b)Non agirono,non prevenirono,non gettarono l'allarme;

c) Ostacolarono la giustizia mentre era in corso la ricerca delle verità.

Non sappiamo se e quando,eventualmente,quella Corte darà seguito a una ta le,circostanziata denuncia.E c'è da dubitarne.

Ma il titolo che Phil Berg ha dato alla denuncia,"complotto e strage",è assai bene appropriato.Direi che è l'applicazione della dantesca legge del contrap passo.Perché dalle ore immediatamente successive all'11 settembre 2001,fino ad oggi,tutti coloro,in America o fuori,che abbiano osato anche soltanto solle vare interrogativi sulla intera storia,quella che"tutti abbiamo visto sui teles chermi",sono stati considerati dei"complottisti",dei"dietrologi".E si tratta dei complimenti più leggeri,perché dietro,nella scia degl'insulti,delle più o meno sgangherate derisioni,delle sprezzanti liquidazioni("solo un matto può negare l'evidenza"),vengono le accuse:da quella,onnipresente,di"antiamericani smo" ,a quelle correlate di"antisemita",fino a quella,inesorabile,di"complice del ter rorismo",se non addirittura quella,definitiva,di "terrorista".

E'quasi uno schema obbligato,un percorso preventivamente fissato,per chiun que si accinga,in una qualunque conversazione,a cercare di mettere in fila gli interrogativi che una normale persona di buon senso non può non porsi di fronte all'analisi spassionata dei dati.

Il problema più grande da risolvere,infatti,è che tutti i dati di partenza sono fal si.Tutti,cioè,quelli che sono arrivati al grande pubblico mondiale,ai miliardi di persone che hanno visto crollare le due torri.Solo quello,in pratica,hanno vi sto:due aerei,non identificati,che colpiscono le torri (evento A),e il loro crollo (evento B).Con il corollario,apparentemente evidente,che B è l'effetto di A.

Tutto"il resto"non l'hanno potuto vedere e non possono nemmeno immaginar selo,da persone"normali"quali sono e siamo tutti noi.

Purtroppo per tutti noi anche quello che"hanno visto" è falso,come da queste pagine si potrà agevolmente arguire.Phil Berg ha centrato il problema.Una cer ta compagnia di criminali,attorno al presidente Bush(non essendo chiaro il suo ruolo personale)non solo ha organizzato un complotto,ma ha preventiva mente fatto in modo che chiunque avesse capito che si trattava di un complot to fosse accusato di immaginare complotti.

L'intera storia dell'11 settembre è un colossale complotto,il cui asse portante è stato"visuale","ottico".Per diventare"vero",l'evento,altrimenti inspiegabile, doveva essere "visto".E non solo da tutta l'America,ma da tutto il mondo. Per ché questo evento era destinato a mutare non solo la storia degli Stati Uniti, ma quella del mondo intero.

Non possiamo affermarlo con assoluta certezza,ma anche il fatto che il secon do aereo(volo United Airlines,UA 175)abbia colpito la torre sud esattamente se dici minuti dopo che il primo aveva colpito la torre nord(ore 8:46)ha permesso a circa due miliardi di persone di vedere tutto lo spettacolo in presa diretta, live.E la cosa non ha affatto l'aria di essere stata casuale perché, inspiegabil mente,il volo UA175 era già passato vicino a Manhattan,ma aveva superato quello che sarebbe divenuto il suo bersaglio,di oltre 50 chilometri,per poi tor nare improvvisamente indietro esattamente nel momento in cui il primo aereo (volo Ameri can Airlines,AA 11)colpisce la torre nord del World Trade Center.

E ancora meno casuale appare la successione in cui i quattro aerei staccano il transponder.Due parole per spiegare cos'è il transponder:un apparecchio, di cui tutti gli aerei passeggeri sono dotati,che trasmette alle stazioni a terra tutti i dati essenziali della posizione di un velivolo,latitu dine,longitudine,quo ta.E'dunque un prezioso supporto per la sicurezza del volo,perché consente a chi sorveglia da terra di verificare istante per istante la corrispondenza tra il volo reale e i piani di volo previsti.Il transponder funziona in automatico e non è prevista la sua disattivazione in nessuna circostanza.Disattivarlo richiede dunque conoscenze tecniche molto specifiche e una certa quantità di tempo a disposizione.Ma c'è di più:i dirottatori non avevano anch'essi nessun motivo per disattivare i transponder,essendo evidente che in quel preciso momento essi avrebbero comunicato alle difese aeree l'avvenuto dirottamento o,come minimo,una situazione di grave irregolarità.Ed è proprio ciò che i dirottatori a vrebbero dovuto non volere.

Se ora osserviamo-sulla base della ricostruzione ufficiale degli eventi di quel la mattina-la successione dei distacchi dei transponder,vediamo che essi so no avvenuti in base a una straordinaria"regia".Il volo AA 11(bersaglio la torre nord)stacca il suo transponder alle 8:27.Il volo UA 175(bersaglio la torre sud) stacca il suo transponder alle 8:46,esattamente quando AA 11 colpisce il suo bersaglio.Il volo AA 77(bersaglio il Pentagono)stacca il suo transponder alle 9:02,esattamente quando UA 175 centra la torre sud.Il volo UA 93(quello che cadrà in Pennsylvania,obiettivo presunto la Casa Bianca o il Campidoglio) stacca il suo transponder esattamente alle 9:40,attimo in cui il volo AA 77 centra il Pentagono.

Dobbiamo presumere che i quattro gruppi di dirottatori fossero in contatto permanente tra di loro?E che,tutti presi dalla stessa illogicità di comportamen to,si dessero il cambio nel momento in cui s'immolavano?E in che modo a vrebbero potuto essere in contatto permanente tra di loro?Non risultano con versazioni radio,segnali speciali in codice,registrazioni di collegamenti tra i quattro aerei.E allora come si spiegano quelle simultaneità,se non con il fatto che vi era una regia esterna a tutti e quattro,in grado di determinare i loro com portamenti e,soprattutto,quelli delle apparecchiature di bordo?Né è possibile pensare-e sarebbe in ogni caso questione che apre,a sua volta,tutta una serie d'interrogativi ancora più inquietanti e complessi-che i quattro aerei fossero stati"manipolati"in anticipo,in modo da effettuare automaticamente i distacchi dei transponder.Per due ragioni essenziali:la prima è che due dei quattro ae rei partirono in ritardo rispetto agli orari previsti.La seconda è che in tal caso si dovrebbe per forza di cose ipotizzare una ancora più larga sfera di compli cità attorno ai presunti kamikaze,i quali non potevano realizzare da soli un pia no così complesso.E,infatti,la ricostruzione ufficiale degli eventi sembra non essersi nemmeno accorta di tutta questa serie di dati.Li ha semplicemente ignorati.

 

Ma tutto ciò è soltanto un modesto antipasto della sterminata serie di incon gruenze,di silenzi,di menzogne vere e proprie che la Commissione Ufficiale d'inchiesta del Congresso ha distribuito nelle 567 pagine del suo rapporto conclusivo,emerso a tre anni di distanza dai fatti.

Tutto quello che leggerete in queste pagine conduce a formulare ipotesi crimi nali e di complotto.Ma provare tutto ciò è e sarà impossibile,come ha scritto Noam Chomski,nei prossimi cento anni.Quello che si delinea è qualche cosa di molto simile a un colpo di stato.La vastità del disegno e la sua complessità indicano la partecipazione attiva di apparati dello stato,che puntavano ad assi curarsi il controllo permanente e definitivo dell'intera macchina coercitiva e militare della superpotenza.E chi organizza un colpo di stato all'interno dell'u nica superpotenza mondiale,sa che sarà un"colpo di stato mondiale".Solo chi si colloca in questa dimensione globale,mondiale,storica,epocale,può render si conto della sua oggettiva grandezza.Solo obiettivi giganteschi possono es sere compatibili con crimini giganteschi.Per gli uni e per gli altri non sono indi spensabili personalità gigantesche.Questo lo abbiamo già imparato dalla sto ria.Basta una mentalità da imbianchino frustrato per immaginare il Terzo Rei ch e la seconda guerra mondiale.

Ma è nelle dimensioni pazzesche dell'evento che consiste il segreto del suo successo(perché stiamo per ora parlando di un evento che è riuscito,che ha a vuto successo,che si sta sviluppando,che sta creando quello che i suoi pro motori volevano):miliardi di persone normali,che non hanno mai ammazzato nessuno,né si accingono a farlo,troveranno sicuramente incredibile che ve ne siano alcune,apparentemente normali,già ai vertici di un immenso potere,ca paci di progettare stermini,l'uccisione di migliaia di persone innocenti,di bam bini,di vecchi,di donne.

E'su questa"normale"incredulità che giocano coloro che concepiscono la morte su grande scala come leva per mutamenti politici,cioè in nome del Po tere:la gente sarà facilmente spinta a credere nella cosa più ovvia che verrà presentata subito ai suoi occhi.E la cosa più ovvia è la pazzia. E la pazzia sarà tanto più credibile se verrà coniugata con il fanatismo suo fratello,e con la ven detta sua sorella, e con l'invidia e con l'odio.La cosa più ovvia sarà far sfilare davanti agli occhi del mondo intero la rappresentazione del Male.Da quel mo mento ogni discussione sulla verità diventerà impossibile.La enormità del complotto dell'11 settembre,e la sua"evidenza visiva",sono gl'indizi prelimina ri della falsità della versione ufficiale dell'accaduto.Solo una raffinata cultura del Potere,solo una conoscenza profonda della vulnerabilità della psicologia individuale,solo il controllo dell'intero sistema dei mezzi di comunicazione di massa possono avere ideato,realizzato e tenuto sotto controllo l'11 settem bre.C'è,in chi ascolta,e non sa nulla di questa gigantesca faccenda,come un'incredulità preliminare:ma che vai dicendo?L'abbiamo visto tutti cos'è ac caduto!Non è una storia,di quelle che si leggono;l'abbiamo vista noi, diretta mente,senza mediazioni.E tu vorresti farci credere che non è accaduta?Vor resti negare che gli aerei hanno colpito e abbattuto le due torri gemelle? Vor resti farci credere che il Pentagono non è stato centrato da quell'aereo?E dopo tutto quello che è successo in questi anni vuoi forse negare l'esistenza dei kamikaze islamici?Ma allora sei pazzo...

Ecco:è questo percorso obbligato quello che ha impedito ogni domanda.O, meglio,è quello che ha impedito fino ad oggi che le domande giungessero al grande pubblico mondiale.Che ha quindi creduto"a quello che aveva visto",e non avrebbe potuto fare altrimenti.Ed è stato così condotto per mano a consta tare che"è stato Osama bin Laden".Questo mantra è divenuto,quasi istanta neamente,una verità così potente,un dogma così evidente,da rendere appa rentemente impossibile ogni contestazione, ogni barlume di critica.

Eppure una minoranza,prima sparuta e poi,via via,sempre più numerosa,le do mande che qui leggerete se le era poste.Ma circondata dal silenzio e,quando quelle domande riuscivano ad emergere alla luce del sole,vista con aperta o stilità o irrisione.Il mainstream informativo mondiale ha svolto questo compito "silenziatore".In due modi fondamentali:tacendo,come si è detto, pervicace mente,sistematicamente,ignorando,fingendo di non sapere,e quando tutte le altre varianti risultavano impraticabili,autocensurandosi.Cioè mediante una fal sificazione passiva.E,in seconda e parallela istanza,dirottando l'attenzione,par lando d'altro,sostenendo la versione ufficiale anche quando era palesemente insostenibile,irridendo e schernendo i"pazzi"che osavano porre domande. Cioè mediante una falsificazione attiva.Eppure,diradato il polverone dei falsifi catori di ogni risma,complici più o meno consapevoli dei criminali che hanno realizzato questa"storia di successo",molte cose appaiono chiare.

"Esiste un governo ombra,dotato della sua propria Aviazione,della sua pro pria Marina,dotato di un meccanismo suo proprio per raccogliere fondi,e della capacità di perseguire le proprie idee circa l'interesse nazionale,libero da o gni tipo di controlli e verifiche incrociati tipici dello stato di diritto,e libero da ogni costrizione di leggi".Sono parole riferite agli Stati Uniti d'America di qual che decennio prima,ai tempi dello scandalo Iran-Contras,quando si venne a sapere che il governo degli Stati Uniti applicava il terrorismo di stato contro il legittimo governo del Nicaragua,usando per finanziarsi la droga che gli ser viva per comprare le armi in Iran,che erano poi inviate ad armare le formazioni terroriste dei Contras.Come trattare queste circonvoluzioni dietologiche se non come un complotto proveniente dall'interno stesso degli apparati statuni tensi?E sono parole non di un antiamericano ma di un senatore americano, Daniel K.Inouye.Valgono esattamente anche adesso,mentre scriviamo queste righe,quando quel governo ombra ha preso il potere negli Stati Uniti,e lo e sercita da ben due mandati,e non è affatto escluso che cercherà con ogni mezzo di esercitarlo anche per un terzo.

Sono difficili da digerire,per chi continua a pensare nei termini voluti dall'Impe ro,le verità che emergono dagli stessi documenti del governo ombra che ha preso il potere negli Stati Uniti l'11 settembre 2001."Ogni dieci anni,all'in cir ca,gli Stati Uniti devono prendere per la gola qualche piccolo riottoso paese e scaraventarlo contro un muro,così, tanto per mostrare al mondo ciò che noi intendiamo come affari"[Chi parla in questo modo non è l'ultimo dei commes si del Pentagono,bensì uno dei più intimi collaboratori di Richard Perle, Mi chael Ledeen,con lui tra gli ideatori e fondatori del "Progetto per il nuovo se colo americano"(Project for the New American Century,PNAC)insieme a Paul Wolfowitz(ora pre sidente della Banca Mondiale,da cui è stato costretto a di mettersi per corruzione),Dick Cheney(vice-presidente degli Stati Uniti),Donald Rumsfeld(segretario di stato alla Difesa),John Bolton(ora rappresentante desi gnato all'ONU degli Stati Uniti).E un altro dei fondatori del PNAC,William Kris tol,nel 2003,del tutto dimentico della tragedia mondiale di cui ci stiamo occu pando,proclama che l'invasione dell'Irak,lungi dall'essere un atto difensivo,o un tentativo di colpire il terrorismo,o di impedire che Saddam si dotasse delle armi di distruzione di massa,o, nell'ultima versione,di costruire la democrazia in quello sventurato paese,pro clama orgogliosamente che"è stata espressio ne di una coraggiosa e ambiziosa politica estera americana,giusta per noi e giusta per il mondo intero"

L'11 di settembre,strumento di terrore,è già messo in archivio.Non sono vitti me quelle che parlano.Emerge la volontà di utilizzarlo il più in fretta possibile, il più radicalmente possibile."Non vi sarà pace.Il ruolo sostanziale delle forze armate statunitensi sarà di mantenere il mondo libero per la nostra economia, e di aprirlo al nostro assalto culturale.Per questi scopi noi dovremo uccidere una discreta quantità di persone"

E'questo tipo di ragionamenti,che precedono l'11 settembre,a raffigurare la po litica del futuro,per noi divenuto presente.Fino ai tempi nostri,quando perfino il New York Times è costretto a guardare in faccia il progetto dell'ex governo ombra,ormai divenuto governo in atto,Amministrazione degli Stati Uniti d'Ame rica.In verità non è detto che l'editorialista del primo giornale del mondo (quel lo che ha dovuto cacciare una dei suoi reporter di punta,dopo avere scoperto che lavorava per l'Amministrazione di Washington e faceva passare notizie, false,a sostegno della guerra in Irak)si renda conto di tutte le implicazioni di quello che scrive.Ma è sufficiente quello che scrive,in ogni caso.E scrive que sto:"In oltre 212 anni,42 presidenti hanno emanato'dichiarazioni firmate'(signi ng statements)che ponevano sotto scrutinio circa 600 norme di nuove leggi [approvate dal Congresso,ndr].George W Bush lo ha fatto più di 800 volte in appena cinque anni e mezzo,o poco più,della sua permanenza in carica."E continua così:"Per Bush i 'signing statements'sono divenuti messaggi al Con gresso che egli,semplicemente non intende seguire la legge,specialmente o gni tentativo di chiamarlo a rispondere dei suoi atti".Esisterebbe dunque, se condo il New York Times,una"teoria unitaria dell'Esecutivo"fortemente soste nuta da alcuni dei più estremisti consiglieri del presidente,incluso il vice pre sidente Dick Cheney e il suo staff legale."Questa teoria afferma che il Presi dente-e non il Congresso o le Corti-ha il potere esclusivo di decidere come e gli debba svolgere i suoi compiti".

Esiste un nesso tra l'11 settembre,il Patriot Act,che era già pronto prima che avvenisse l'11 settembre,e questa pratica"contraria allo stato di diritto e al no stro sistema costituzionale della separazione dei poteri"?Negarlo appare diffi cile.Ma non appena si cerchi di approfondire il tema,ecco riapparire l'accusa di"complottismo".

Come ha scritto,con assoluta chiarezza,William Webster Tarpley,"L'accusa,o insulto,di teoria cospirativa non è soltanto demagogica,ma anche intellettual mente disonesta.Poiché la versione ufficiale,che coinvolge bin Laden e Al Qae da,che agiscono a distanza,in grotte remote,con l'aiuto di computers, rappre senta una teoria cospirativa(o meglio balla cospirativa) di un tipo peculiar mente fantastico.Implicito in questa procedura è l'assunto che una teoria co spirativa che è condivisa dal sistema mediatico delle grandi corporations non è più una teoria cospirativa,ma diventa una teoria rispettabile e presunta ve ra.I punti di vista minoritari,che non sono condivisi dai grandi media,riman gono invece teorie cospirative, e non possono essere credibili,non importa quanto essi siano veri".

Resta,ai sostenitori della versione ufficiale,la smisurata potenza del mito della democrazia americana,ovvero quello che il citato maggiore Peters definisce brillantemente come l'"assalto culturale"dell'America,da decenni impegnata, con indubitabile successo,a dimostrarci la propria superiorità in ogni campo del vivere economico e civile(quello sociale è impossibile propagandarlo,e quindi viene fatto passare in secondo piano).Di fronte al mito e alla sua as soluta"evidenza",visiva anch'essa,resta solo la pazzia per spiegare i compro tamenti di coloro che al mito non vogliono credere.Sfortunatamente questi ultimi annoverano tra le loro schiere,ormai piuttosto numerose,una gran quan tità di persone che è difficile considerare pazzi,svitati,irresponsabili,incompe tenti,ignoranti,antiamericani(visto che la gran parte sono proprio americani)o antisemiti(visto che molti di loro sono ebrei).In questo modo è stato fatto a pez zi,in Francia,dalle colonne di tutti i maggiori giornali,Thierry Meyssan,primo tra gli europei a indagare sull'11 settembre,primo in assoluto a indagare il mi stero del volo AA 77,sparito-letteralmente-dentro il Pentagono.E a concludere che non si trattava di un aereo,ma di "qualche cosa d'altro".

Meyssan aveva ragione,come tutte le ricerche successive hanno confermato. Ma è stato cancellato dal mainstream informativo mondiale.I suoi libri sono stati venduti in centinaia di migliaia di copie,in decine di paesi,ma hanno viag giato con la Rete.Fuori dalla Rete non c'è stato spazio.

La stessa cosa è accaduta a personaggi di evidente rilievo,come Andreas Von Bulow,ex ministro della Difesa tedesco,negli anni'70,prima della riunifica zione,ex ministro per la tecnologia,ex relatore,nel 1993,della commissione par lamentare d'inchiesta sulla Stasi,la polizia politica della Repubblica Democra tica Tedesca.Difficile liquidare il suo pensiero.Ma lo si può ignorare.E così av venne subito dopo che Von Bulow esplicitò pubblicamente i suoi dubbi,fin dal l'inizio del 2002,in un'intervista rilasciata al giornale berlinese Der Tagesspie gel.In quella intervista egli mise in luce la clamorosa inconsistenza della ver sione ufficiale."Esistono negli USA ventisei agenzie di controspionaggio-disse all'intervistatore-che costano trenta miliardi di dollari l'anno,più dell'intero bi lancio tedesco della difesa.E non sono state capaci di prevenire gli attacchi(.) Non un sospetto,pri ma.E,per sessanta decisivi minuti le agenzie militari e di intelligence hanno lasciato a terra i caccia.Però quarantott'ore dopo l'FBI pre senta una lista completa dei dirottatori suicidi.Ma dieci giorni dopo risulta che sette di loro sono ancora vivi".

Questo Von Bulow lo scriveva,appunto,all'inizio del 2002.Due anni dopo,nel Rapporto ufficiale,la domanda è ancora inevasa.E,continuava l'ex ministro te desco,di cui tutto si può dire salvo che non conosca come funzionano queste cose,a proposito dei kamikaze:"Si lasciano dietro tracce come una carica di elefanti.Pagano con le loro carte di credito,danno i loro veri nomi agl'istruttori di volo.Si lasciano dietro auto noleggiate con manuali di volo in arabo. Porta no con sé, nel loro viaggio verso il suicidio,ultime volontà e lettere di addio, che cadono nelle mani dell'FBI perché le hanno messe nel posto sbagliato, con indirizzi sbagliati.Suvvia,sono segnali lasciati sul percorso come in una caccia al tesoro per bambini".Eppure "The 9/11 Commission Report"rimarrà interamente basato su questa caccia al tesoro per bambini. "Posso affermare, concludeva l'ex ministro tedesco,che"la progettazione dell'attacco è stato un capolavoro dal punto di vista tecnico e organizzativo.Dirottare quattro grossi aerei di linea in pochi minuti e lanciarli sui bersagli entro un'ora,con compli cate manovre di pilotaggio!Ma questo è impensabile senza l'appoggio,e per anni,di apparati segreti dello stato e dell'industria".

Non fu l'unico a sollevare dubbi.C'è chi ha fatto il conto,come David Ray Grif fin,scoprendo non meno di 200 plateali omissioni,incongruenze,falsità totali o parziali,nel famoso Rapporto[.E,andando a cercare con pazienza nella Rete, u nico luogo in cui tutte queste informazioni hanno continuato a circolare,si sco pre che Andreas Von Bulow,Thierry Meyssan,non erano soli,e che centinaia di persone si erano messe ad analizzare uno ad uno gli elementi del puzzle, giungendo tutti alle stesse conclusioni:la versione ufficiale è falsa,non regge alla minima verifica.Tutti pazzi?Ma allora dovremmo concludere che molti paz zi albergavano e albergano dentro i governi impegnati nella lotta contro il ter rorismo internazionale.Per esempio è il caso di Morgan Reynolds,ex economi sta capo del Dipartimento del Lavoro di George W. Bush,nel suo primo man dato,ex direttore del Centro di Giustizia Criminale presso il National Center for Political Analysis di Dallas,professore emerito della Texas A & M University (mi scuso con il lettore per la minuziosa elencazione degl'incarichi,ma serve a chiarire con chi abbiamo a che fare),che,dopo avere anche lui esaminato i ri sultati del famoso Rapporto,scrive,nel 2005:"E' difficile sovrastimare l'impor tanza di un dibattito scientifico sulle cause del crollo delle torri gemelle e del l'edificio N.7.Se la versione ufficiale del collasso è errata,come io penso sia, al lora le conseguenze politiche di una tale erronea analisi ingegneristica,lo so no altrettanto.La teoria del governo circa il collasso è altamente vulnerabile nelle sue stesse premesse.Soltanto una demolizione controllata è in grado di corrispondere a un'intera serie di fatti associata al collasso dei tre edifici".

Il linguaggio è misurato,le conclusioni sono tremende.Altrettanto si può dire di Paul Craig Roberts,ex segretario al Tesoro con Ronald Reagan,ex commen tatore del molto conservatore Wall Street Journal,che scrive:"Molti lettori pa triottici mi hanno scritto esprimendomi la loro frustrazione perché i fatti e il senso comune non possono farsi strada in una discussione dominata dall'i steria e dalla disinformazione.Mi sfidano a spiegare come mai tre edifici del World Trade Center sono crollati nello stesso giorno sulle loro fondamenta al la velocità della caduta libera:un evento che è escluso dalle leggi della fisica,a meno che non si sia trattato di una demolizione controllata.Essi insistono che vivremo in una guerra ininterrotta e in uno stato di polizia fino a che la versio ne governativa del l'11 settembre resterà incontestata.Potrebbero avere ragio ne.Non ci sono molti direttori di giornale disposti a ospitare gli evidenti difetti del Report della Commissione sull'11 settembre.(.)Noi sappiamo che il gover no ha mentito sulle armi di distruzione di massa in Irak,ma crediamo che il go verno non abbia detto la verità sull'11 settembre".

E'un repubblicano conservatore,cittadino statunitense,che parla.Come cancel larlo dalla lista delle persone normali?C'è un solo modo:ignorare quello che ha detto.Così hanno fatto tutti i media principali,in America,ma anche in Italia.E che ne facciamo di Michael Meacher,stretto collaboratore,per anni,di Tony Blair e uno dei leader più in vista del Labour britannico,ex ministro dell'Am biente,appunto nel Gabinetto Blair,dal 1997 al giugno 2003?Le sue dichiarazio ni sono finite,rara eccezione,direttamente nel mainstream informativo.In certi casi,quando accadono di sorpresa,è impossibile ai controllori pararle.Così le"follie"di Michael Meacher,ancora in carica come ministro,vanno a finire ad dirittura sul Guardian(quando Meacher non è più ministro)."In primo luogo-di ce Meacher-è chiaro che le autorità americane fecero poco o nulla per impe dire gli eventi dell'11 settembre.E'noto che almeno 11 paesi diedero l'allarme in anticipo agli USA sugli attacchi dell'11 settembre.Due esperti di alto grado del Mossad vennero inviati a Washington nell'agosto 2001 per allertare la CIA e l'FBI dell'esistenza di una cellula di 200 terroristi che sarebbero stati in pro cinto di attuare una grossa operazione terroristica.La lista che i due esperti fornirono includeva i nomi di quattro dei dirottatori dell'11 settembre,nessuno dei quali fu arrestato.(..).Fin dal 1996 era nota l'esistenza di piani per colpire o biettivi a Washington con aerei.Poi nel 1999 un documento del National Intelli gence Council rilevò che"kamikaze suicidi di Al Qaeda avrebbero potuto sca gliare aerei riempiti di esplosivi ad alto potenziale contro il Pentagono,il quar tier generale della CIA,o la Casa Bianca.(.).Quindici dei dirottatori ottennero il visto in Arabia Saudita.Michael Springmann,l'ex capo dell'ufficio visti america no a Jeddah,ha dichiarato che,fin dal 1987,la CIA forniva illegalmente visti d'in gresso a individui che non avrebbero dovuto averli,portandoli negli Stati Uniti per addestrarli al terrorismo nella guerra afgana,in collaborazione con bin La den.(..)Altre fonti hanno riferito che cinque dei dirottatori furono addestrati al l'interno di installazioni militari segrete degli Stati Uniti negli anni '90. [15] (..).

 

Tutta questa inazione fu semplicemente l'effetto del fatto che persone nei gan gli decisivi ignorarono l'evidenza,o non ne furono a conoscenza?Oppure si può supporre che le operazioni di sicurezza dell'aviazione furono deliberata mente azzerate l'11 settembre?Se così è stato,perché?E chi ha dato l'ordine? L'ex procuratore criminale federale degli Stati Uniti,John Loftus,ha detto: 'L'in formazione fornita dai servizi d'intelligence europei prima dell'11 di settembre fu così ampia che non è più possibile che la CIA e l'FBI possano difendersi accampando la tesi dell'incompetenza'".

Si potrebbe continuare a lungo elencando personalità di grande rilievo, politi ci,giornalisti politologi,scienziati,tutti molto dubbiosi-quando non del tutto cer, ti nel considerare la falsità del complotto governativo-sulla versione ufficiale dell'11 settembre.Ma-e si tratta di una "stranezza"molto ben spiegabile-il main stream informativo non ha reso noti questi nomi,e i loro dubbi.Così terminerò questo mio elenco ristretto con la dichiarazione di uno specialista, americano, che ha già provato al mondo intero le sue qualità investigative.Si tratta di Da niel Ellsberg,ex analista militare della Rand Corporation,autore,nel 1971,dei "Pentagon Papers"pubblicati dal New York Times.Furono chiamati così per ché erano la prova che il Pentagono aveva sistematicamente mentito(a comin ciare dall'invenzione dell'inesistente scontro nel Golfo del Tonchino tra navi a mericane e nord-vietnamite)per trascinare in guerra l'America e per tenervela. Intervistato da una stazione radi,Ellsberg conferma di avere esaminato i ma teriali delle indagini dell'11 settembre,e di averne trovato"alcuni molto poco convincenti,mentre altri li trovo piuttosto solidi".

Non è dunque un fanatico del complotto e si tiene,in un certo senso,a debita di stanza dal problema.Ma procede:"Non ho alcun dubbio che essi siano suf ficienti per giustificare un'inchiesta a largo raggio,che non c'è ancora stata, con incriminazioni,interrogatori sotto giuramento,l'esibizione di molti docu menti.Diciamo così:non c'è dubbio che sono stati sollevati interrogativi molto seri,che riguardano ciò che essi[servizi segreti,settori dell'Amministrazione, ndr]sapevano prima che accadesse e quanto coinvolgimento possa esservi stato.E'l'Amministrazione...c'è un'Amministrazione capace,umanamente e psi cologicamente,di mettere in atto una tale provocazione?Sì,direi che sì.Ho lavo rato per un'Amministrazione di questo genere,io stesso:quella di Johnson.Ah, il presidente Johnson espose al pericolo dei cacciatorpediniere nel Golfo del Tonchino,e non solo una,ma diverse volte.E c'era un sacco dei suoi[colla boratori]che speravano che avrebbe condotto a uno scontro e che gridarono che quello scontro c'era stato".

Ellsberg crede dunque che l'Amministrazione in carica è"umanamente e psi cologicamente"in grado di organizzare"una tale provocazione".E aggiunge questa previsione,che letta oggi,mentre scrivo queste righe,mentre i bombar dieri israeliani radono al suolo città e villaggi libanesi,mette i brividi:"Se ci sa rà un altro 11 settembre,o una guerra ancora più vasta nel Medio Oriente,che implichi un attacco americano contro l'Iran,non ho alcun dubbio che vi sarà-il giorno dopo o entro alcuni giorni-un equivalente del decreto che seguì l'in cendio del Reichstag:che significherà arresti di massa nel[nostro]paese, cam pi di concentramento per i medio-orientali e per una certa quota di loro 'sim patizzanti',di critici della politica del presidente,e sostanzialmente la cancella zione della Carta dei Diritti".