LE MENZOGNE DELL'OCCIDENTE SULL'UKRAINA

13.03.2014 09:21

Per favore riproducete liberamente questo articolo in modo che più persone

sappiano da chi è governato l’occidente

Le menzogne dell’Occidente sull’Ukraina


Nuovamente,dopo le fallite rivoluzioni”arancione”gli Usa con l’appoggio della decrepita e autoritaria CEE-quindi anche con la complici tà di quella specie di”sgoverno”italiano di Berluschino-ha tentato di insinuarsi in Ukraina,con l’addestramento in Polonia e in Li tuania di bande fasciste e naziste di ucraini per ribaltare la legittimità del governo regolar mente eletto e mettere al suo posto una banda di avven turieri,con a capo la delinquente internazionale Tymoscenko-che fino al 2005 aveva sul capo anche un mandato di cattura Usa per con trabbando e bancarotta fraudolenta(altro che eroina e martire)e che si è ar ricchita dopo il 1991-pretendendo di legittimare-di fronte al colpo di Stato-i suoi schera ni,mentre le masse a Majdan giustamente protestavano contro l’affamamento da parte dell’oligarca Yanuko vic,un altro delinquente,ma legalmente presidente dell’Ucraina. Questa mossa i delinquenti della CEE la pagheranno cara,in quanto quando una protesta popolare li impiccherà,non potranno più addurre che la”democrazia”va rispettata.Per questa banda di delinquenti,a cui si è aggiunto da poco anche Berluschino,la loro mer dosa”democrazia”va applicata in Ukraina,in Irran,in Afghanistan ma non in casa loro!!Vedremo!La cosa pericolosa che non una voce di dissenso si è levata contro questa ulte riore escalation della Nato,cioè i cri minali Usa ed i loro alleati in Europa!!
Immediatamente dopo che la sceneggiata è iniziata,-strumentalizzando le masse di Kiev, a cui non interessa un fico secco di entrare in quella macelleria di Bruxelles,dove già so no stati martorizzati milioni e milioni di europei del sud-ecco che tutti-ad eccezione de Il Mani festo-i disinformatori di massa hanno dato fiato alle trombe per accusare il noto ”mangiatore di bambini” Putin di aver ordito chissà cosa e di aver sbandierato ai 4 venti che la polizia di Yanukovic aveva sparato sulla folla a Maidan,che a proposito in ukraino vuol dire piazza (chè a Kiev non esiste nessuna piazza Maidan!!!!),e piangevano lacrime di coccodrillo per i morti!!
Senonchè poi si viene a sapere che a sparare sulla folla sono stati i cecchini nazisti-quelli addestrati dagli Usa e dalla CEE in Polonia ed Lituania-ma nessuno,salvo Il Mani festo ed un trafiletto de Il Giornale,oltre ad alcuni giornali on line(che riportiamo in calce)ha mai pubblicato la otizia che apre un nuovo scenario sulla”rivoluzione”di Kiev!!.
Cittadini Italiani questa è l’informazione che abbiamo in Italia.Pubblichiamo sia glia arti coli riguardanti la telefonata tra la delinquente mi nistro degli esteri della CEE,Ashston,e il ministro degli esteri estone Umas Paet:

Ucraina. “Erano cecchini anti-Yanukovich a sparare sulla folla a Piazza Majdan”
Pubblicato il 6 marzo 2014 14.42 | Ultimo aggiornamento:6 marzo 2014 14.42 di Redazione Blitz

Ucraina. "Erano cecchini anti-Yanukovich a sparare sulla folla a Piazza Majdan"
 

ROMA – Ucraina. “Erano cecchini anti-Yanukovich a sparare sulla folla a Piazza Majdan”. A sparare sulla folla a Piazza Majdan, provocando una stage di 99 morti, erano gli stessi rivoltosi anti-russi.A dirlo non è la propaganda filo-Putin. Proviene da un estratto della conversazione del 26 febbraio tra il ministro degli esteri dell’Estonia, Usmar Paet, e la rappresentante europea Catherine Ashton (intercettata anche dai servizi ucraini del lea der deposto Yanukovich).
Mentre parlano della situazione, Paet riferisce quanto raccontatogli da Olga Bogomolets, capo dei medici intervenuti in piazza (dunque una fonte non ostile ai rivoltosi). Il ministro ha confermato quelle parole: “I cecchini non erano uomini di Yanukovich, bensì membri della nuova coalizione. Olga mi ha detto che le persone uccise dai cecchini , sia i poliziot ti, sia i manifestanti, sono stati uccisi dagli stessi cecchini”.
La notizia, che ha del clamoroso, è stata pubblicata da Russia Today online ed è facil mente reperibile su Youtube.Ashton, in un primo momento esterrefatta, aveva assicurato una indagine sui fatti, ma poi, sottolinea Simone Pieranni su Il Manifesto, ha prevalso un atteggiamento di realpolitik.

Kiev, ecco la telefonata choc che scredita il nuovo governo. Chi ha pagato i cecchini?
In una telefonata tra il ministro degli Esteri estone e il commissario Ue agli Affari Esteri Ashton emergono nuove,inquietanti,rivelazioni: i cecchini avrebbero sparato anche sulla polizia,e sarebbero al soldo della nuova coalizione
Giovanni Masini - Mer, 05/03/2014 - 19:38
I cecchini che avevamo visto all'opera nelle scorse settimane in piazza Maidan non sa rebbero stati ingaggiati da Yanukovych, e non a vrebbero sparato solo contro i manife stanti.È quanto emerge da un'inquietante telefonata, pubblicata da Russia Today e rilan ciata in questi giorni su Youtube,intercettata il 25 febbraio scorso tra il ministro degli Esteri estone Urmas Paet e l'alto commissario per gli Affari Esteri della Ue Catherine Ashton.
Paet è appena tornato da Kiev, dove ha incontrato esponenti della Nuova Coalizione e rappresentati del movimento di piazza Maidan.Le rivelazioni che fa al telefono sono im pressionanti: "Tanto tra le persone quanto tra i manifestanti ci sono stati morti uccisi dai cecchini. Gli stessi cecchini uccidevano persone su entrambi i fronti. C'è l'impressione sempre più forte che dietro i cecchini non ci sia Yanuko vych ma qualcuno della nuova coalizione." Paet cita la testimonianza di Olga Bogomolets, medico e fisico vicina ai ma nifestanti di piazza Maidan,che gli racconta come le ferite sui cadaveri tanto della polizia quanto dei manifestanti portassero le impronte "della stes sa mano,gli stessi proiettili".
Una rivelazione che, nelle parole dello stesso Paet,screditano il nuovo governo di Kiev sin dagli esordi. Il ministro degli Esteri estone racconta anche come la popolazione non abbia più fiducia nella classe politica,nonostante il cambio di governo:"L'impressione è che non ci sia fiducia verso i politici.Le persone di Maidan e della società civile dicono che gli esponenti del nuovo governo hanno un pas sato losco."Racconta inoltre di un cli ma tesissimo,di intimidazione verso i membri del parlamento:"Giornalisti che erano con me hanno visto che in pieno giorno un deputato è stato picchiato davanti al Parlamento da questi ragazzi con dei fucili.La gente non lascerà le strade prima di vedere avviate delle vere riforme.Il solo cambio di governo non basta.C'è bisogno di un messaggio chia ro,che aumenti la fiducia della gente."Per di più,racconta Paet,le popolazioni dell'Ucraina orientale non aspettano altro che l'arrivo dei russi,e la fine del l'"occupazione"ucraina.
La Ashton dal canto suo replica dicendo di essere choccata da notizie che apprende so lo al momento della telefonata,e promettendo in dagini in proposito."Però a quelli di Maidan ho detto anche che se si barricano negli edifici e il governo non può funzionare, noi non possiamo nemmeno mandare del denaro,perché abbiamo bisogno di un parla mento con cui poter cooperare.Ho anche detto agli esponenti dei partiti di opposizione che devono dialogare con Maidan,e mandare nelle strade la polizia ordinaria a svolgere il proprio ruolo, co sicché la gente possa tornare a sentirsi sicura."-prosegue la Ashton- "Mi sono anche rivolta al Regions Party: devono andare a portare fiori sulle tombe dei morti di Maidan,mostrare che hanno capito quello che è successo.C'è una grande rab bia, la gente ha visto crescere la responsabilità di Yanukovych nella corruzione e pensa che siano tutti uguali.La gente ha perso persone care,e ha la sensazione che questo sia stato ordinato da Yanukovych.C'è grande shock in città,che può esprimersi nei modi più diversi."
IBTimes


Ucraina, “cecchini di Maidan assoldati dall’opposizione”.Rischio di nuove proteste
I cecchini che hanno sparato sulla folla a piazza Maidan sarebbero stati assoldati dai lea der dell'opposizione.Questa inquietante notizia giunge da una telefonata che il ministro degli Esteri estone, Urmas Paet, ha fatto al capo della diplomazia europea, Catherine Ash ton,dopo aver visitato Kiev il 25 febbraio.


Ucraina, la strana telefonata tra l’estone Paet e la Ashton
Pubblicato da Nicola Mente
il 6 marzo 2014.
Pubblicato in Le Altre Idee.


Con gli occhi al red carpet di Los Angeles e con le orecchie ai fatti di Kiev,la cosiddetta opinione pubblica trasformatasi col web in opi nione universale rimanda il suo immagi na rio a scenari anacronistici,fino a scorrere alla metà dell’Ottocento e a quella crisi di Crimea che diede il là al piano di riassetto europeo. Il paragone è suggestivo,ma restan do ai giorni nostri credo sia doveroso approfondire una notizia apparsa nelle ultime ore che potrebbe essere in qualche modo calzante con il tema occhi/orecchie sopracitato.
Il 25 febbraio scorso,poco dopo che la rivolta di Kiev toccò il suo apice di violenza,il mi nistro degli esteri estone Urmas Paet si recò in vi sita nella capitale ucraina,dove ebbe modo di conversare con alcuni medici soccorritori.Questa di per sé potrebbe essere una notizia di ordinaria amministrazione,se non fosse che la fonte è una telefonata del 26 feb braio(un giorno dopo)proprio tra Paet e l’Alto rappre sentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea,la britannica Catherine Ashton.La conversazio ne è stata“pubblicata”sul web nelle scorse ore,intera e deflagrante,come una sorta di ar ma non convenzionale:«c’è la convinzione sempre più forte che dietro i cecchini di Kiev non ci fosse Yanukovich,ma un uomo della Nuova Coalizione»dichiara Paet,«io penso che indagheremo su questo,voglio dire,non avevo colto,è interessante,mio Dio»risponde la Ashton.Un po’più che“interessante”, l’inquietudine del ministro e stone si avviluppa lungo il resto della conversazione:«In secondo luogo,cosa abbastanza inquietante,que sta stessa Olga(Olga Bogomo lets, il medico che ha soccorso le vittime dei cecchini a Kiev)mi ha detto di avere tutta la certezza che le vittime dei cecchini,sia poliziotti che manifestanti, siano state uccise dagli stessi medesimi cecchini».Il tono del ministro è sensibil mente stressato,come lo è d’altronde quello della Ashton:«Be,sì…ecco,è terribi le», risponde.
La pubblicazione della telefonata ha costretto Paet,poche ore fa,a rilasciare dichiarazioni raccolte dall’agenzia di stampa RIA Novosti in cui ha ammesso l’autenticità della conver sazione,confermandone il periodo («è avvenuta durante la settimana scorsa,io ero già tornato in Estonia»),rimanendo«dispiaciuto per un fallimento della sorveglianza sulla co pertura delle informazioni»,asserendo di«es sere convinto che l’uscita di questa intercet tazione non sia un caso»e augurandosi che sui fatti di Kiev sia fatta luce con «un’indagi ne indipendente».
Il Ministero degli Esteri di Tallinn ha ulteriormente confermato sul proprio sito web l’at tendibilità della registrazione,affrettandosi a chia rire come Paet«non volesse assoluta mente dare una valutazione sul coinvolgimento dell’opposizione nelle violenze»,specifi cando che «il ministro intendeva soltanto dare una panoramica di ciò che aveva sentito durante la sua visita a Kiev».
Intanto iniziano a trapelare sospetti sulle forze di sicurezza dell’ex presidente Yanukovi ch,che pare siano riuscite a intercettare la telefo nata tra Paet e Catherine Ashton:insom ma, una controversa vicenda di orecchie grandi e di occhi aguzzi che rischia di gettare non poche ombre su quella che ci eravamo ormai abituati a incasellare come“rivolta del popolo contro il potere costituito”in nome del la democrazia.Quella democrazia europea tanto agognata dagli ucraini e che,diciamocelo,non ha avuto il suo più fulgido riscontro nella reazione dell’entourage della Ashton,per bocca della portavoce Maja Kocijancic: «noi non commentiamo le conversazioni telefoniche trapelate».
Intanto,in attesa di comunicazioni più esplicite e di verifiche ormai divenute necessarie,ricordiamo che gli scontri di Kiev di fine feb braio hanno prodotto qualcosa come 94 morti e 900 feriti.

TMNews
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Roma, 5 mar. (TMNews) - Il ministro degli Esteri estone Urmas Paet ha confermato oggi il contenuto di una conversazione telefonica con l'alto rappresentante della politica estera Ue Catherine Ashton, filtrata alla stampa, nella quale si parlava della questione dei cec chini che hanno sparato sulla folla durante i drammatici avvenimenti del 20 e 21 febbraio a Kiev.
Il ministro estone degli Affari esteri è vivamente dispiaciuto che questa conversazione con la rappresentante della diplomazia europea, Catherine Ashton,sia filtrata,ma ne con ferma l'autenticità",ha dichiarato la portavoce del ministro Minna-Liina Lind.
Nell'intervista,che ha avuto luogo il 26 febbraio,Paet riferiva dei suoi incontri il 25 febbra io a Kiev e sosteneva che"laggiù pensano che, più che(il presidente deposto Viktor) Ya nukovich,dietro ai cecchini ci sia qualcuno della nuova coalizione".E aggiungeva:"E' abbastan za preoccupante che la nuova coalizione non voglia fare un'incghiesta su quel che è accaduto veramente.”
A Paet,Ashton ripondeva:"Io penso che dobbiamo indagare.Non so.Non ho sentito que ste cose".Secondo la sua portavoce,Paet ha es presso"preoccupazione per la situazione sul terreno",non ha valutato che"l'opposizione ha partecipato alla violenza".
(Fonte Afp)
05 marzo 2014

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Piano Usa: guerra in Europa, prima che crolli il dollaro

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«C’è l’intento del Pentagono di colpire la Russia prima del collasso planetario del dolla ro».In questa chiave Carlo Tia inquadra i dram matici sviluppi che oppongono Mosca e Washington in Ucraina.«Gli scambi tra la Cina e la Russia sono ormai in yuan,fra la Cina e l’Iran in oro»,scrive Tia su “Megachip”.«La stessa Cina si sta liberando di circa 50 mi liardi di dollari al mese –trasformati in obbligazioni “ri comprate”forzosamente dal Bel gio,non si sa esattamente da chi –per sostenere il dollaro (più esattamente,i petrodolla ri).Lo stesso George Soros sta pesantemente speculando al ribasso a Wall Street.Sono tutti segni di una prossima depressione mondiale,da cui for se gli Stati Uniti potrebbero uscire solo con una prolungata guerra in Europa».A conferma del “pilotaggio” della crisi esplosa a Kiev, lo scoop del “Giornale”:in una telefonata alla“ambasciatrice” dell’Ue, Ca therine Ashton, il ministro degli esteri dell’Estonia,Urmas Paet, di ce che i cecchini che hanno sparato sulla folla di piazza Maidan non erano uomini di Yanukovich ma probabil mente «della coalizione appoggiata dall’Occidente».Resta la domanda:perché gli europei non si sono resi conto della trappola mortale tesa a loro dagli Usa? E’ ormai chiaro,so stiene Tia,che secondo i piani dei registi delle Ong operanti in Ucraina (gente del calibro di George Soros e Zbigniew Br zezinski) è contemplata una guerra civile fra i russofoni dell’est e gli ucraini dell’ovest.
«Pochissimi media occidentali–continua Tia–hanno trasmesso la registrazione trapelata del colloquio di Victoria Nuland,incaricata Usa della cura deirapporti diplomatici con Eu ropa ed Eurasia,con l’ambasciatore statunitense in Ucraina».La Nuland disponeva e co mandava la composizione del nuovo governo di Kiev dopo aver cacciato Yanukovich, presidente pessimo ma regolarmente eletto.La “strate gia della tensione”innescata a Kiev darebbe agli Usa e alla Nato«il pretesto di intervenire per “pacificare”l’Ucraina, sta bilirsi.Piano Usa:guerra in Europa,prima che crolli il dollaro minacciosamente nel Mar Nero e proiettarsi sempre di più nel Caucaso e ver so il Mar Ca spio,ricchissimo di risor se petrolifere e di gas».
Grazie alle nuove tecnologie di “fracking”,aggiunge Tia,la stessa Ucraina è diventata nel giro di pochi anni un campo d’interesse pri mario per esplorazioni e sfruttamento di nuo ve aree.Lo sviluppo di simili giacimenti (specie da parte di compagnie nordamericane) in sidia direttamente la posizione dominante russa di Gazprom.Molto evidente anche la vo lontà di colpire la Cina,che in questa crisi è schie rata con Putin:«I cinesi–rivela l’analista di Megachip–hanno di recente acquistato diritti di sfruttamento agricolo su circa 6 milio ni di ettari di terre ucraine coltivabili.Cosa che ha fatto venire il sangue alla testa alla Monsanto e affini.Dico“aveva”,perché il governo fan toccio messo su dagli americani ha revocato subito i diritti concessi l’anno scorso ai cinesi».
Per Carlo Tia,il rischio concreto è drammatico: «I meccanismi della guerra sono innescati.Se dovesse fare fino in fondo la sua corsa il gioco automatico delle alleanze,fra non molti giorni ci troveremo in guerra».
Nel piano bellico,secondo Tia,si collocano anche le dotazioni del Muos in Sicilia,l’installa zione di scudi antimissile in Polonia, l’apertura di basi americane in Romania e Bul garia, senza contare la Turchia,membro della Nato,che controlla gli stretti del Bosforo e dei Darda nelli.Il governo di Ankara ha appena concesso a una grande nave da guerra Usa di entrare nel Mar Nero,in violazione della Convenzione di Montreaux,mentre ad Atene c’è una presenza navale ancora più pesante,la portaerei“George Bush”.Secondo la Russia, la convenzione che vieta l’ingresso nel Mar Nero di navi da guerra non appartenenti a paesi affacciati su quel mare,è già avvenuta in questi giorni con la comparsa della frega ta statunitense “Taylor” e della “Mount Whitney”,nave-comando della Sesta Flotta».
Da questa crisi,è evidente,l’Europa ha tutto da perdere. Perché allora asseconda l’offen siva statunitense alla frontiera russa?«La Ger mania–scrive Tia–ha abboccato all’amo di una espansione verso un mercato ucraino di 46 milioni e mezzo di abitanti,previa distru zione del modello di economia sociale di mercato dell’Ucraina,e della sua industria,so prattutto all’est del Paese».E la Francia di François Hol lande «è stata pesantemente mi nacciata a partire dal dossier iraniano nel corso del recente viaggio del presidente france se a Washin gton».Bocciata,di fatto,la missione a Teheran condotta da 140 grandi indu striali francesi,«che avevano creduto al clima(fasullo) di buoni nuovi rapporti con l’Iran». Motivo:«Obama ha detto senza peli sulla lingua che tutte le relazioni della Francia (e del l’Europa) devono ri spettare non solo le sanzioni che non sono ancora state tolte,ma an che quelle, soprattutto commerciali e finanziarie,che gli Usa dettano unilateralmente».
Un gioco pericoloso, che potrebbe chiamarsi Terza Guerra Mondiale,se gli Usa faranno precipitare la situazione con l’adesione dell’U craina all’Ue,spingendo i missili della Nato fino ai confini con la Russia.«La Cina,da parte sua,ben sapendo di essere il prossimo o biettivo,ha dichiarato di sostenere la Russia,ed è comunque sotto attacco,sia finanziaria mente sia economicamente:il piano americano at tuale consiste nel far deragliare l’eco nomia cinese e poi destabilizzarla nelle regioni occidentali,che saranno,per la Cina,l’equi valente dell’Ucraina per la Russia».Di fatto, aggiunge Tia,il mondo si sta avviando ad una bipolarizzazione molto pericolosa:Cina e Russia da un lato,Stati Uniti e Europa al suo guinzaglio dall’altro lato.«È questa una tappa del disegno di dominio  planetario degli U sa:ricreare un clima di tensione continua,di fronte alla quale gli europei non potranno che compattarsi attorno allo Zio Sam,per non buttarsi nelle brac cia dell’altro blocco».

Ma come nel 2004 la”rivoluzione”colorata non è andata come nei desi derata Nato,cioè Usa e Cee,in quanto sul loro cammino hanno in contrato un delinquente più scaltro di lo ro che-grazie alla maggioranza russofonadell’Ukraina-che dell’Europa non sa che farse ne-siè presa la Crimea in attesa che anche la Ukraina orientale,quella a sud ovest faccia no altri refrendum per lasciare il morto che cammina ai delinquenti della Nato!
Per completare ecco la lettera inviata al”democratico”Enrico Mentana direttore del TG7, che ha mentito senza alcuna rettifica:
Egregio signor Direttore,
evidentemente Lei proprio non è cambiato,da quello degli anni della lot tizzazione Rai e dell’attività menzognera a Mediaset,come quan do dette l'annuncio dell'arresto di Dell'U tri per farlo scappare.
La”libertà”esiste solo all’interno del decrepito,menzognero e delinquente occidente, che, prima fa le pentole e poi non trova i coperchi. Le trasmetto la notizia che lei non ha dato. No ti zia che fornisce un’altra versione-l’unica vera- della cospirazione ucraina da parte di Obama,Merkel e delinquenti simili.E dica a quella specie di”inviata”,strappalacrime in Crimea e a Kiev,che più nessuno crede che i comuni sti mangino i bambini,dove per gli stolti,i comunisti sono i russi.
Ci avevano provato con la”rivoluzione arancione”,a 50 euro al giorno per manifestante pagato(e non mi dica che lei non lo sapeva).
D’altra parte è in buona compagnia,dato che ad eccezione de Il Manifesto e de Il Giorna le- in un trafiletto-nessun mezzo di disinfomazio ne di massa italiano ha riportato la noti zia di chi abbia veramente sparato a Majdan.A proposito le dica alla sua inviata che Maj dan in Ucraina vuol dire piazza e non esiste a Kiev nessuna piazza Majdan.
Sono stati a sparare quei criminali assoldati da Obama e dall'Europa,ed addestrati in Polonia e in Lituania,per inglobare l'Ukraina in un'Europa da cui tutti vogliono uscire!!
Chi ha mai eletto questi fantocci e questo parlamento fantoccio Ucraino?(noti la differen za tra Ukraina e la vostra Ucraina)Ce lo spieghi!!
Ma ai delinquenti che ci stanno affamando(ma che promettono al governo illegale di na zisti ucraini e della delinquente Tymosceko-(che fino al 2005 aveva un mandato di cattu ra in Usa per contrabbando e bancarotta fraudolenta e solo dopo la sua assunzione alla CIA glie lo hanno ritirato)i miliardi(meglio i biliardi)di euro e dollari!!!.Questa volta non si frappone però l' ”americano Milosevic”o fantocci Usa come Saddam Hussein o Karzai, ma un delinquente di grande spessore-e meno male che c’è-di nome Vladimmir Putin!!
E gliela do io la notizia che non ha voluto pubblicare,sfidandola a darla con relativo servi zio, nel tg da lei condotto;teg7 che seguivo,giac chè gli altri sono degli obbrobri disinfor manti (e si distingue il TG3 dei raccomandati ex filosovietici).
Le rivoluzioni non sono nè arancioni,né arcobaleno ma quelle che vi spazzeranno tutti in un momento!!
05 marzo 2014
Ed ora che è sbugiardato si ricordi,con tutte le marionette che ha nel suo telegiornale, che ci sono ancora milioni e milioni di Italiani che vi disprezzano per le vostre bugie!!
Edoardo Ravelli
Un italiano che è vissuto per ben 15 anni in quei Paesi(Ukraina-RUS e Russia)e che non si lascia ingannare da nessun tartaglia Mentana!!
Distinti saluti
 

Giusto per respirare un po’ di aria pulita,pubblichiamo tre articoli di Giulietto Chiesa,che quei Paesi li conosce bene,sull’UKraina


Ucraina 2014. Il mondo in bilico come nel 1962

di Giulietto Chiesa - 20 febbraio 2014


UE e USA vogliono attuare un golpe con i nazisti come forze guida della rivolta. Questa tragedia non può vederci passivi. Dite quel che i media non dicono.
A proposito della ormai evidente eversione in atto in Ucraina stiamo assistendo a una delle più ver gognose falsificazioni dell'intera storia dei mass media occidentali. Falsificazioni che i media italiani riproducono docilmente. E' un misto ripugnante di censura (delle immagini), di falsifica zione (ove si presentano gli aggressori armati come le vittime), di deformazione dei fatti e delle situazioni (dove si presenta il cosiddetto popolo di Maidan come se fosse l'intero popolo ucrai no). E si potrebbe continuare a lungo in un elenco di rivoltanti doppi standard di giudizio.
E' ormai evidente che l'Europa e gli Stati Uniti perseguono lo scopo di attuare un vero e proprio colpo di stato violento. Lo fanno attra verso l'azione eversiva di squadre armate in cui estremisti na zionalisti, fascisti e nazisti emergono come le vere forze guida della rivolta.
Le visite a Kiev dei dirigenti occidentali, che addirittura arrivano nella capitale ucraina su invito delle opposizioni, sono la prova dell'in gerenza esterna.Che in realtà è cominciata mesi prima dello scon tro armato.Le capitali occidentali minacciano di ritorsioni il presidente Yanukovic se non dichiarerà la resa.Il tutto in una davvero impressionante baraonda di distorsioni, dalle quali emerge chiara una sola intenzione:imputare tutta la responsabilità del disastro e del sangue al governo e, sullo sfondo, accusare la Russia di avere esercitato pressioni di ogni sorta per "tratte nere" l'Ucraina nella sua orbi ta. Anche questo è un fantastico - per imbecillità - rovesciamento del bian co nel nero. Assistiamo a un'ondata di russofobia e di fanatismo antirusso che prelude ad analoghi fanatismi interni in un pros simo futuro.
Assistiamo all'esaltazione delle violenze di minoranze agguerrite e armate.E questo con la benedi zione del governo italiano,oltre che delle autorità europee.Brutto segnale anche per le forze de mocratiche e popolari italiane.L'Europa,nel bel mezzo di una crisi che non può e non vuole risol vere,si tra sforma in potenza imperiale che detta legge su un vicino.Non essendo riuscita nell'in tento di assorbi re l'Ucraina tutta intera (per portarla subito dopo nella NATO), l'Unione Europea, di concerto con Wa shington, punta a spezzare l'Ucraina in due tronconi.Il che aprirebbe una crisi politica e militare para gonabile, sotto molti aspetti alla "crisi di Cuba" del 1962 che portò Stati Uni ti e Unione Sovietica a un passo dal confronto nucleare. Questa volta lo scenario è nel centro del l'Europa.Ci riguarda.
Invito tutti gli amici, i sostenitori, i simpatizzanti a esercitare opera di chiarificazione tra i loro amici. Questa tragedia non può vederci passivi.

Pranzo e cena a Kiev

di Giulietto Chiesa - 26 febbraio 2014


E ora chi tirerà fuori 35 miliardi di dollari per evitare il collasso economico e finanziario dell'Ucrai na post contro-rivoluzionaria? Nulla all'orizzonte.
Leggo, in una corrispondenza dalla piazza di Kiev, le parole di una studentessa ancora accam pata sui copertoni ammucchiati:
"Vogliamo una Ucraina indipendente.. Ma bisogna che qualcuno ci aiuti".
Come si vede: una logica di ferro.
Poco più in là un prete cattolico uniate,di quelli che hanno benedetto le bande naziste a Maidan, esclama: "Si apre un periodo buio,ma anche di speranza". Auguri.
Poi leggo il New York Times dove,in prima pagina Steven Erlanger e David Herszenhorn rilevano sconsolati che
"l'Unio  ne Euro pea sem bra aver spinto troppo forte nella sua scommessa ucraina".
Si comincia ad ammettere non solo l'esistenza di pressioni dall'esterno,ma anche che si è esagerato.
Un alto funzionario europeo anonimo ammette che l'Europa ha sottovalutato l'eventualità di una irritazione e di una reazione russa. Di ce:"non c'è stato un reale consenso tra gli stati membri dell'Unione Europea a proposito dell'accordo con l'Ucraina.La questione è sta ta affrontata come se l'unica cosa importante fosse ciò che l'Ucraina avrebbe dovuto fare per firmare,mentre si sarebbe dovuto dire ciò che gli europei erano disposti a fare".
Meglio tardi che mai,verrebbe da dire,se non fosse che,in mezzo,c'è stato un centinaio di morti,fi no ad ora,un colpo di stato e l'avvento al potere di forze armate apertamente naziste e russofobi che.Quanto basta per concludere che a Bruxelles e in altre capitali europee,a cominciare da Berli no e Varsavia,siedono al potere degl'irresponsabili totali,degli stolti avventurieri.
Il sospetto lo avevamo già,visto come stanno gestendo la crisi dell'eurozona,ma adesso ne abbiamo la inquietante certezza.
"L'Unione Europea-continua l'autorevole NYT-non ha un consenso interno per quanto concerne la politica verso la Russia,e si è perso il treno prima di misurare l'impatto dell'economia russa e della sua pressione sull'indeciso Mr.Yanukovic".
E adesso chi tirerà fuori dal portafoglio i 35 miliardi di dollari necessari per evitare il collasso economico e finanziario dell'Ucraina post contro-rivoluzionaria?
La signora Ashton è corsa di nuovo a Kiev:per lodare l'Ucraina,ma subito dopo per invitarla alla "riconciliazione e all'inclusione".Hanno fatto la frittata,e adesso dicono:"Noi offriamo aiuto,ma non interferenza per il futuro".
Vaglielo a spiegare alla studentessa.L'interferenza l'hanno realizzata,poi si vedrà.
Il caos è stato creato,quanto all'aiuto,per il momento non c'è niente all'orizzonte.Forse-dice Olli Rehn-interverrà il Fondo Monetario Inter nazionale.Ma lo farà"con le sue regole".Che sappiamo essere regole da strozzini.Sarà utile che i pope ucraini vadano a vedere da vicino cosa succede ad Atene.
Per intanto-dice la ministra (stavo per scrivere la"minestra")degli esteri europea-non si deve dimenticare"l'importanza dei forti legami tra l'Ucraina e la Russia e l'importanza di mantenerli".E il premier polacco Donald Tusk,i cui servizi segreti hanno dato una mano decisiva ai nazisti di"Svoboda"e del "Pravij Sektor",adesso diventa addirittura truce:"Neanche da pensarci all'idea che noi organizziamo una grande colletta per l'Ucraina,mentre l'Ucraina continua a dilapidare il suo denaro per il suo governo o i suoi oligarchi corrotti".
Dove si vede bene la tracotanza dei vincitori,ai quali,ovviamente,non importa nulla del cosiddetto"popolo ucraino".Hanno vinto il match. Il resto non conta.
La profondità storica di questi maggiordomi consente loro,al massimo,dopo aver fatto colazione,di stabilire dove andranno a cena que sta sera.
 

Tratto da: megachip.globalist.it
In Ucraina l'Occidente apre un vaso di Pandora

di Giulietto Chiesa - 22 febbraio 2014


Ma quale futuro merita l'Ucraina, gli ucraini?
Per come stanno andando le cose nessuno: non ci sarà l'Ucraina.
"L'assistente del segretario di Stato Victoria Nuland ha detto al National Press Club di Washin gton, lo scorso dicembre, che gli Stati Uniti hanno investito 5 miliardi di dollari (.)al fine di dare all'Ucraina il futuro che merita",così scrive Paul Craig Roberts sul suo blog.Lui è ex assistente al Tesoro degli Usa e dice cose documentate.E ho letto che la Nuland ha già scelto i membri del futuro governo ucraino per quando Yanukovic sarà stato spodestato (o fatto fuori).L'Ucraina potrà avere così «il futuro che merita».
Ma quale futuro merita l'Ucraina, gli ucraini?
Per come stanno andando le cose nessuno:non ci sarà l'Ucraina.Nell'indescrivibile clangore delle menzogne che gronda dai media mainstream la cosa principale che manca in assoluto è la banale constatazione che Yanukovic,l'ennesimo «dittatore sanguinario» della serie,è stato eletto a larga maggioranza dagli ucraini.Nessuno ne contestò l'elezione quando sconfisse Vik tor Yushenko,anche se fu un boccone amaro per chi di Yushenko aveva finanziato l'ascesa.E gli aveva perfino procurato la moglie.Pochi sanno che la seconda mo glie di Yushenko si chiama Katerina Chumacenko, che veniva direttamente dal Dipartimento di Stato Usa(incaricata dei «di ritti umani»). Ancora meno sanno che Katerina,prima di fa re carriera a Washington,era stata uno dei membri più attivi e influenti dell'organizzazione neo-nazista OUN-B della sua città nata le,Chicago.OUN-B sta per Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini di Stepan Bandera.
L'OUN-B, tutt'altro che defunta,ha dato vita al Partito Svoboda,il cui slogan di battaglie è «l'Ucrai na agli ucraini»,lo stesso che Bandera innalzava collaborando con Hitler durante la seconda guerra mondiale.Del resto Katerina era stata leader del Comitato del Congresso u craino,il cui ispiratore era Jaroslav Stetsko,braccio destro di Stepan Bandera.Che è come dire che il gover no americano si era sposato con i nazisti ucraini emigrati negli Usa,prima di mettere Katerina nel letto di Yushenko.
Anche di questo il mainstream non parla.Ma ho fatto questa digressione per dire che,certo, gli ucraini hanno tutto il diritto di essere scontenti, molto scontenti di Yanukovic.E di avere cambia to idea.Anche noi abbiamo tutto il diritto di essere scontenti di Napolitano o del governo,ma que sto non significa che pensiamo sia giusto assaltare il Quirinale a colpi di bombe molotov prima e poi di fucili mitra gliatori.
Essenziale sarebbe stato tenere conto di questi dati di fatto.Ma il piano,di lunga data,degli Stati Uniti era quello di assorbire l'Ucraina nel l'Occidente.Se possibile tutta intera.
Sentite cosa scriveva nel 1997 Zbignew Brzezinski,polacco:«Se Mosca ricupera il controllo sul l'U craina,con i suoi 52 milioni di persone e le grandi risorse,riprendendo il controllo sul Mar Ne ro,la Russia tornerà automaticamente in possesso dei mezzi necessari per ridiven tare uno sta to imperiale».Ecco dunque il perché dei 5 miliardi di cui parla la Nuland.Caduto Yushenko,in questi anni decine di Ong, fon dazioni,istituti di ricerca,università europee e americane,e cana desi,hanno invaso la vita politica dell'Ucraina.Qualche nome?Freedom House,National Demo cratic Institute,International Foundation for Electoral Systems,International Research and Ex changes Board.E, mentre si«faceva cultura», e si compravano tutte le più importanti catene televisive e radio del paese,una parte dei fondi servivano per fi nanziare le squadre paramilitari che vediamo in azione in piazza Maidan.Che,grazie a questi aiuti,si sono moltiplicate.
Adesso emerge il Pravij Sector(«Settore di destra»e «Spilna Prava»),ma il giornale polacco Ga zeta Wiborcza ha parlato di squadre para militari polacche che agiscono a Maidan.E la piazza pullula di agenti dei servizi segreti occidentali:lo fanno in Siria,perché mai non dovrebbero far lo a Kiev?È perfino più facile:Yanukovic,dittatore sanguinario,appare più molle di Milosevic,al tro strano dittatore sanguina rio che si fece sconfiggere elettoralmente da Otpor (fondato e am piamente finanziato dagli Usa).Tutto già visto.C'è solo un problema: Putin non è un pellegrino sprovveduto.
È questo il popolo ucraino?Certo sono migliaia,anzi decine di migliaia,a mostrare il livello della rabbia popolare contro un regime inetto (non più inetto di quelli dei precedenti amici dell'Occi dente,Kravchuk,Kuchma,Yushenko,Timoshenko) ma chi guida è chiaro perfino dal le immagini televisive.E questa è la ex Galizia,ex polacca,e la Transcarpazia.
Se crolla Yanukovic e prendono il potere costoro,sarà una diaspora sanguinosa.I primi ad an darsene saranno i russofoni dell'est e del nord,del Donbass dei minatori,che già stanno alzando le difese.E subito sarà la Crimea,che ha già detto quasi unanime che intende re stare dalla parte della Russia,anche per tentare di salvarsi dalla furia antirussa di coloro che prenderanno il po tere.È l'inizio delle seces sioni,oggi perfino difficili da prevedere,dai contorni indefiniti, che pro durranno non fronti militari ma selvagge rappresaglie all'interno di comunità che non saranno più solidali.
L'Europa,fedele esecutrice dei piani di Washington ha aperto il vaso di Pandora. Che adesso le esploderà tra le mani.I nuovi inquilini sa ranno di certo concordati (sempre che Putin abbia la garanzia che non sarà valicato il Rubicone dell'ingresso nella Nato), ma coloro che sono scesi in piazza armati hanno in testa un'idea di Europa molto diversa da quella che si figura Bruxelles. E quelli in buona fede che sono andati dietro i neonazisti - e sono sicuramente tanti - si aspettano di entrare in Europa domani. E saranno tremendamente delusi quando dovranno cominciare a pagare, e non potranno comunque entrare, perché nei documenti di Vilnius questo non è previsto.
L'unico tra i commentatori italiani che ha scritto alcune cose sensate è stato Romano Prodi,ma le ha scritte sull'International New York Times.Rivolto agli europei li ha invitati a non mettere nel mirino solo Yanukovic,bensì condannare anche i rivoltosi.E ha aggiunto:«Coinvolgere Putin»,vi sto che tutte le parti hanno«molto da perdere e nulla da guadagnare da ulteriori violenze».Giu sto ma ottimista.Chi ha preparato la cena adesso vuole mangiare e non si fermerà.
E l'isteria antirussa è il miglior condimento per altre avventure.
Fonte: ilmanifesto.it/loccidente-apre-il-vaso-di-pandora
Tratto da: megachip.globalist.it
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A PROPOSITO DELL' "IMPERIALISMO RUSSO" (E DELLA CORTA MEMORIA DEI SUOI STIGMATIZZATORI)

Ho seguito con attenzione, spesso facendo forza a me stesso, la galleria degli autorevoli com mentatori nazionali e internazionali di questi giorni, impegnati tutti a stigmatizzare la prepotenza imperialistica della Russia di Putin e il suo disprezzo per i diritti della piccola Ucraina, che la so cietà internazionale dovrebbe tutelare contro l'arroganza di Mosca. Tralascio al riguardo tutta u na serie di commenti storici e politici in quanto sono già stati fatti: io steso ho fatto notare alcune cose, come ricorderete, sulla puntata 11 di "Minima Cardiniana". Prendiamo quindi atto che, nel nome di non si sa bene quale diritto inter nazionale, la Russia dovrebbe accettare il fatto com piuto non di una libera e corretta consultazione elettorale che ha mutato il corso politico dell'U craina,bensì di un golpe messo a punto da una calcolata e spregiudicata violenza di piazza che ha condotto all'e spressione di un governo di sedicente unità nazionale che condurrà probabil mente entro breve tempo all'installazione sul territorio di quella repubblica o di quel che ne reste rà di un certo numero di missili NATO a testata nucleare puntati contro il territorio russo (è un film già visto sei anni fa in Georgia); e, in forza di quel medesimo golpe che l'ONU rischia di legittima re come libera espressione della volontà di un popolo, essa dovrebbe accettare altresì la perdita delle sue basi militari in Crimea, cioè dovrebbe perdere il suo sbocco al Mediterraneo (la realizza zione di uno scopo al quale la Russia ha teso fino dal XVII secolo: da Pietro I a Stalin).Certo, sentendo il presidente Obama giudicare con tanta severità l'intervento russo in un paese stranie ro,viene da chiedersi se l'inquilino della Casa Bianca si sia mai accorto per caso di che cosa è successo a Kabul nel 2001 e a Baghdad nel 2003, perché anche lì mi sembra di ricordare che in tali occasioni una grande potenza calpestò brutalmente, con un futile pretesto, la sovranità di un piccolo paese (ben più lontano dagli USA, fra l'altro, di quanto l'Ucraina non sia dalla Russia).D'al tra parte l'amico e collega Marco Barsacchi mi fa notare - e io mi trovo del tutto d'accordo con lui -che è alquanto strano il fatto che nessuno, a proposito della crisi ucraina, si sia ricordato di quel la kosovara di quindici anni fa, alla quale l'Italia ebbe la vergogna e il disonore di partecipare. Allora,dinanzi alla volontà secessionista dei kosovari albanesi e dopo la conferenza di Rambouil let del 6 febbraio 1999 (dopo i quali la Serbia aveva rifiutato la presenza militare della NATO in Ko sovo,imposta per appoggiare i secessioni sti),il 24 marzo avevano inizio i bombardamenti che provocarono purtroppo,per ritorsione,l'accanimento delle truppe serbe e delle milizia paramilitari che le appoggiavano e quindi l'appesantirsi dei bombardamenti NATO fino a quelli su Belgrado stessa.Dal punto di vista del diritto internazionale e della stessa casistica diplomatica,il paralleli smo fra la crisi serbo-kosovara e quella ukraino-crimeense stupisce.Ed è tanto spontaneo quan to legittimo chiedersi come mai i kosovari albanesi avessero tanto evidenti di ritti del tipo analogo a quelli che la comunità internazionale oggi sembra orientata a negare agli ucraino-russi di Cri mea;e perché i pri mi siano stati pesantemente a suo tempo appoggiati dalla NATO mentre l'ap poggio russo fornito ai secondi debba essere interna zionalmente illegittimo al punto da provoca re quanto meno delle sanzioni contro la Russia. Fortunatamente,la Russia di Putin non è la Serbia di Milosević e non accetterà né l'accerchiamento cui la NATO cerca di sottoporla da anni,né l'im posizione di ritirarsi dal Mediterraneo.Quanto a probabili sanzioni e al probabile accodamento del nostro paese a un diktat statunitense-europeo,pensi l'Italia a quanto essa dipende dai riforni menti Gazprom,a parte le vacue vanterie dei supermanager dell'ENI che,in materia di scorte ener getiche detenute dal nostro paese.A meno che quelle vacue vanterie non celino in realtà le pro spettive di altri business,per esempio quelli di eventuali acquisti di gas arabo o cipriota:magari costerebbero di più al contribuente, però garantirebbero buoni profitti a qualche lobby(ma per questo rinvio a quanto con competenza e finezza già osservava Gianni Bonini sul n. 3, estate 2013, del periodico trimestrale "If").

Fonte: https://www.francocardini.net/

Le due Ucraine - Massimo Fini

Intervista a Massimo (05:00)

"La storia dell’Ucraina pone una questione di principio importante. Fino a ora per le democrazie occidentali era pacifico che era legittima la rivolta armata contro i dittatori, come è stato in Tuni sia con Ben Ali, in Egitto con Mubarak e in Libia con Gheddafi, anche se lì, per la verità, più che la popolazione a cacciare il Rais furono i missili francesi. In Ucraina la situazione è questa: Yanucov ych era stato eletto in elezioni con il 51,8 per cento dei voti.Ora, l’Occidente ha appoggiato questa rivolta, una rivolta molto violenta, armata. Sono stati sequestrati una sessantina di poliziotti e quindi pone il principio che anche un regime democraticamente eletto possa essere rovesciato le gittimamente con la violenza. Quindi potrebbe essere uno di quei casi in cui l’Occidente si dà la zappa sui piedi, perché potrebbe accadere anche nelle demo crazie ed essere considerata non più illegittima, oltretutto questa partitocrazia è ben più ladra di Yanucovych con le sue piscine. Quello che ha rubato in trent’anni altro che piscine, struzzi e bottiglie di champagne!! Siamo di fronte a una seconda guerra fredda. Dopo il crollo dell’URSS gli Stati Uniti in particolare, ma con i loro alleati occidentali, hanno inanellato credo sette o otto guerre di aggressione, tutte! E solo la prima, quella del Golfo,poteva essere giustificata se Saddam Hussein sveva aggredito il Kuwait, ma le altre,Afganistan,Iraq,Libia…Adesso che la Russia è diventata di nuovo protagonista della scena mondiale,si ripropone la contrappo sizione tra questi due blocchi e l’Occidente è all’attac co, anche economicamente, da tutte le parti, nel senso che è un tentativo di oc cupazione geopo litica del mondo intero. Prendiamo il Venezuela,adesso,dopo la morte di Chavez,guarda caso ci sono queste ri volte.E’ chiaro che in ogni Paese c’è del malcontento,a parte il fatto che la politica di Chavez in Venezuela era stata una politica non alla Castro.Chavez non era un comunista, ma un socialista e eletto democraticamente. E’ altrettanto chiaro che gli Stati Uniti soffiano su questi malcontenti o li foraggiano. L’Argentina, che ha fatto una scelta intelligente, di non integrarsi nel mercato finanziario inter nazionale,che sta provocando disastri ovunque, è stata messa in ginocchio anche economicamente dal giro finanziario internazionale.Quindi è in atto una sorta di guerra tra mondi dove alle due potenze tradizionali si aggiunge la terza incognita,che è il mondo mu sulmano che non ci sta a farsi né occidentalizzare,né comunistizzare,vuole seguire una pro pria linea di sviluppo. Oggi la guerra non si combatte come ai vecchi tempi, dove sarebbero entrate truppe russe o arrivati gli americani, si combatte economicamente,quindi la Russia ricatta l’Ucraina con il gas e gli altri rispondono promettendo miliardi di dollari. Però tutto ciò in qualche modo avviene sul la testa degli stessi ucraini e anche di noi cittadini europei, Nessuno decide niente, noi siamo sudditi, questa è una situazione che si vede ovunque e in Italia lo vediamo bene, pur essendo governati da dei quaraquaquà. Chavez aveva un’altra consistenza e se restia mo in Europa la Merkel ha un’altra consistenza, l’Italia è ormai diventata una povera cosa. Suddita due volte, degli americani e in qual che misura di una Europa più forte." Massimo Fini