LA VERITA' DELL'11 SETTEMBRE 2001 2 PARTE
28.04.2013 16:43
Il Giappone,contrariamente a quanto viene convenzionalmente accettato nella letteratura istituzionale didattica mondiale,venne deliberatamente provocato a reagire militarmente da F. D. Roosevelt in tutti i modi possibili.Tale strategia d’a zione fu definita nero su bianco nel riservatissimo piano McCollum uno scot tante documento che alcuni ricercatori storici sono riusciti a rendere di pubbli co dominio.Nel corso del tempo,sono infatti emerse numerose prove che dimo strano come i servizi dell’intelligence americana riuscirono a decriptare tempe stivamente tutti i piani dell’imminente attacco giapponese.La strage di Pearl Harbor quindi,poteva essere evitata e con essa naturalmente, anche la parteci pazione dell’America alla guerra.A confermarlo,ci sono persino le testi monian ze rese da alti ufficiali della marina a mericana(come ad es. quella del l’ammi raglio Husband Kimmel o del tenente generale Richardson).Ed è proprio da questi ultimi infatti che è partita la“prima pietra dello scandalo”.Le loro versio ni sulla vicenda,sono oggi disponibili in molte dettagliatissime pubblicazio ni,a cominciare,da“Il giorno dell'inganno”di Robert B. Stin net(pluridecorato USA per il valore militare 42'- 46').








Ciò premesso,la versione ufficiale ha escluso comunque qualsiasi tipo di coinvolgimento del Presidente Roosevelt in un complotto contro le nazioni.Una conclusione“politica”che però non trova alcuno fondamento nella storia.Roo sevelt venne infatti complessivamente informa to del“pericolo”di un imminente attacco giap ponese da almeno ben otto fonti diverse.Inol tre,il 27 e il 28 novembre 1941,gli alti ufficiali a mericani ricevettero un ordine che la dice lun ga sulle vere intenzioni del governo Rooseve lt:“Gli Stati Uniti desiderano che il Giappone compia il primo atto diretto”.Un co municato questo che,stando alla testimonianza del ministro della guerra Henry L.Stimson venne emanato direttamente da Roosevelt(anche se in realtà,come verrà chiarito in seguito,Stimson cercò solo di scaricare tutti i dubbi e le om bre di cospirazione sul Presidente).Eclatante a tal proposito anche il messag gio scritto al Segretario di Stato Cordell Hull dall'ambasciatore americano a To kyo,Joseph Grew il 27 gennaio 1941.Nella riservatissima missiva che C.Hull si affrettò a distribuire ai servizi informativi(e quindi anche direttamente al Presi dente)si leggeva infatti a chiare lettere che in caso di guerra,Pearl Harbor sa rebbe stato il primo bersaglio.Ma ecco cosa affermava esattamente il testo del cablogramma in questione:“Un collega peruviano ha rivelato a un membro del mio staff di aver sentito diverse fonti,compresa una fonte giapponese che le forze militari giapponesi hanno progettato,in caso di problemi con gli Stati U niti,di tentare un attacco a sorpresa su Pearl Harbor impiegando tutte le struttu re militari a loro disposizione.Ha aggiunto inoltre che,sebbene il piano possa sembrare una fantasia,il fatto che lo abbia sentito da più parti lo ha indotto a passare l’informazione.-Grew”.E se come anticipato,l’intelligence USA era in grado di decriptare i messaggi in codice giapponesi già molto tempo prima di Pearl Harbor,il Presidente deve necessariamente avere conosciuto con largo anticipo,le modalità con cui sareb be avvenuto l’attacco a“sorpresa”giappo nese.