BREVE STORIA DI DEMOCRAZIA PROLETARIA DA UN TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI LIVORNO

01.11.2013 17:53

Breve storia di Democrazia Proletaria

da un territorio della provincia di Livorno

Ho letto in questi ultimi tempi che”studiosi”abbiano dedicato analisi sull’esperienza di Democrazia Prole taria,il piccolo partito dalle grandi ragioni e  per questomi permetto di far conoscere l’esperienza di una sezione di DP nella provincia di Livorno.Sono stato un militante di DP dalla sua nascita fino al giugno 1990,quando capii che il progetto non si sarebbe mai realizzato e che bi sognava di struggere l’apparato,per non provocare nuovi danni alla martoriata sinistra italiana;sinistra che all’epoca noi ritenevamo erroneamente ”guidata”dal PCI,che,tra l’altro io personalmente.da oltre 10 anni,chiamavo,già”Per Com battere Inutilmente”(P.C.I.).In que sto articolo voglio soffer marmi sull’esperienza di DP nel territorio del territorio,che comprende la parte sud della Provincia di Livorno, fino a Castagneto Carducci e parte delle colline pisane,fino a Castelnuovo Val di Cecina.

Dopo il cosiddetto”riflusso”,la sinistra extraparlamentare ebbe anch’essa un forte ridi men sionamento,tanto che dovette coalizzarsi con Lotta Continua-a mio parere il vero di sa stro politico della sinistra italiana(un vero e proprio coacervo di ribellismo,fine a se stesso,molto spesso anticomunista e molto avventurismo)-per riuscire a presentare una lista alle Elezioni Politiche del 1976-sotto il nome di Democrazia Proletaria-che ottenne so lo 6 deputati.Un misero risultato che rappresentò però la presenza di un’opposizione di si nistra per la prima volta in Parlamento.Non vi era alcun progetto se non quello di opporsi al sistema che per la verità,purtroppo,eravamo in pochi a conoscerlo.E qui biso gna fare un salto indietro ed andare a quella,che ho sempre definito,il presessantot to, molto più importante dello stesso’68,in cui si gettarono i semi della contestazione al sistema.

Per fare questa analisi dobbiamo partire dal Congresso della FGCI del 1966,quando,per la prima volta in Italia,un’organizzazione comu nista approvò la mozione finale del Congres so con tre voti contrari:il mio,quello di uno di Catania,che naufragherà(riscuotendo soldi e successo dalla società borghese,nell’americanizzazione della politica,e noto come tifo so della Juventus),ed un milanese che diverrà uno dei pilastri dei miglioristi del Pci,il cui leader era l’attuale Capo dello Sato e la cui corrente era finanziata non solo dal nanopedo fobomafioso,in arte il pregiudicato Silvio Berlusconi,(che ancora li ricatta)-ma anche dalla peggiore feccia del capitalismo italiano,quali i Ligresti e robaccia del genere!Il transfuga trasmigrerà alla corte del bottino Craxi,e diverrà anche”sindaco”di Milano!

Quindi la mozione fu approvata con solo tre oppositori,di cui solo il sottoscritto è rima sto,fino al 2013,comunista e di sinistra!!Nel frattempo nel PCI si stava diffondendo il dis senso a sinistra-molto stalinista e confusionario-che dette vita al Movimento Marxista-Le ninista Italiano con a capo Fosco Dinucci,Risaliti ed altri.Movimento tutt’interno al falso di battito sulla destalinizzazione che dal sot toscritto fu definita”destalinizzazione destali nizzante”,vale a dire che,nel PCI si usavano gli stessi modi attribuiti a Stalin,per combat tere lo stalinismo!Il MML si trasformò in partito,con una parodia allucinante,a Livorno,per ricalcare il 21 gennaio 1921,la nascita del PC d’I,per ricordare la nascita del partito di Gramsci e Bordiga.I marxisti-leninisti furono anche presenti nel movimento generale di protesta contro la società borghese,pur con  un ruolo molto marginale.

Ma i cosiddetti”cani sciolti”-nel senso che non aderivano a nessuna organizzazione e che avranno una loro identità di massa,e spes so maggioritari,nel pieno delle lotte del 68-69-iniziarono una lenta e convinta battaglia di sensibilizzazione,soprattutto nei confronti de gli studenti e di quella parte degli operai già in dissenso con la politica del PCI,PSI e C GIL.Si partiva dalla lotta all’autoritarismo della società borghese e della famiglia,per una scuola per tutti e gratuita.Nel frattempo un’altra epoca si approssimava,partita dalle uni versità americane,con i figli dei fiori,con la protesta alla guerra del Vietnam.Nasceva la SDS, l’associazione per la sinistra americana,e con i fi gli dei fiori,l’altra America poneva le basi della protesta nazionale a partire dalla guerra del Vienam.La protesta si riversò in Europa ed ovviamente si propagò anche in Italia,creando la miscela esplosiva che mise in discussione gli stessi principi su cui si reggeva il nostro sistema”capitalista”,assisten ziale,creato artificiosamente dall’imperialismo americano e“ripieno”di omertà,alleanze ma fiose e tu tela politica degli Usa,per il suo piano di domminazione e di aggressione mon diale!

La”liberazione”,trasformata in occupazione a libertà limitata anglo-americana,ci portò le stragi-a partire da quella dI Portella delle Gi nestre a Palermo-che si susseguirono pedis sequamente fino a quelle del 92-93;stragi di Stato eseguite dai servizi segreti,al soldo del l’imperialismo americano,come ora ben sappiamo!Quindi il governo del compromesso  storico,l’assassinio di Aldo Moro,attribuito alle Brigate Rosse,ma in realtà,strage attuata, sempre su ordine del Dipartimento di Stato Usa,da parte di Gladio ed altre organizzazioni e versive,come la P2,che crearono”convergenze parallele”con brigatisti”rossi”ad hoc. L’obiettivo:la destabilizzazione degli equilibri isti tuzionali di uno Stato,mai veramente democratico e libero,ma solo una provincia dell’imperialismo assassino!!!

Proprio mentre si svolgeva il rapimento Moro,si tentava di creare un’organizzazione po litica-appunto DP-che ebbe come promotori il Movimento Studentesco Milanese,diretto da Mario Capanna e da tantissimi cani sciolti tra cui il sottoscritto.Nacque l’embrione di un partito che non riuscì mai a decollare in quanto-a mio parere-non percepì che il vero pericolo per la classe operaia era il revisionismo politico del PCI,che ha poi permesso la socialdemocratizzazione dell’intero partito”comunista”,che in seguito approderà a rap presentare i veri borghesi italiani,un partito di destra:il PD!Eppure milioni e milioni di ex comunisti non se ne sono ancora resi conto e che continuano nel 2013 a votare,tale ob brobrio!!

L’equivoco iniziale percorse DP dalla nascita fino alla sua morte ed creò un piccolo mo stro che riproduceva al suo interno gli stessi meccanisni degli altri partiti,con l’aggravan te che fare carriera in DP era molto più semplice che nel”PCI”,per cui in questo piccolo partito,che era nato con la prospettiva di diventare il partito delle buone ragioni,pian pia no si trasformò nel trampolino di lancio di perso naggi che ancora oggi-senza alcuna di gnità-hanno il coraggio di attraversare la vita pubblica italiana.

Quindi nel 1978 si costruì DP che aveva come teorico massimo Vittorio Foa,proveniente dalla sinistra del PSIUP e molti militanti che a vevano percorsi politici diversi per un unico obiettivo:il Socialismo nella libertà!

A Cecina ad opera del sottoscritto e di alcuni ex militanti di Lotta Continua-di estrazione operaia e comunista-si costituì una sezione di Democrazia Proletaria in una provincia in cui,DP era presente solo,a Livorno,Piombino e Portoferraio,con militanti per la massima par te provenienti dall’ex PSIUP o sinistra socialista.Immediatamente a Cecina-che per la verità,non si partiva da zero,si inziò un’ lavoro di proselitismo e il collegamento con alcu ni compagni sparsi a Rosignano Solvay,il territorio della multinazionale chimica,che ave va da un ventennio in ostaggio il PCI della cittadina,ma diciamo pure di tutto il territorio; tant’è che la multinazionale comandava persino in Regione,la quale mai fece approntare alla Solvay un vero e serio Piano di evacuazione della città,sede di uno stabilimento chi mico al tamente inquinante e pericoloso,con un ospedale-ex infermeria della fabbrica-,ad dirittura confinante con la stessa e quindi le prime vit time,in caso di incidente,sarebbero stati i pazienti lì ricoverati!

Il lavoro politico sul territorio dette subito i primi frutti,in termini di militanti ma anche in termini di peso politico:DP diventò la vera op posizione  in un Comune dove il consociativismo era imperante e dove da anni si gestivano gli”affari”in condominio tra PCI,DC e PSI.Prima l’opposizione era lo squalificato MSI!Non era passato ancora un anno dalla Costituzione di DP,che,in seguito al fallimento del compromesso storico,la destra andreottiana provocò le elezioni politiche,per mettere fuori gioco il PCI.Questo provocò un profondo sbaglio in DP,che per partecipare a tutti i costi alla tornata elettorale,mise su una ibrida e sotto certi aspetti squallida coalizione-denominata Nuova Sinistra Unita-im mediatamente dal sottoscritto ribattezzata.con ilarità,NSU Prinz,come la marca d’auto te desca.Il risultato fu il non raggiungimento del quorum e lo sfaldamento della stessa DP; sfaldamento che provocò un fuggi fuggi,che ad onor del vero,risultò molto più salutare e che permise di serrare le fila e iniziare a costruire il partito.Perso ogni finanziamento pub blico i restanti militanti aumentarono l’autofinanziamento e continuarono a lavorare per il radicamento di DP sul territorio.A Cecina si fondò l’Unione Inquilini a difesa degli sfrattati e dei senza casa,a cui aderirono centinaia di non abbienti,sfatando il mito del PCI che a Cecina non ci fosse alcun problema abitativo.L’Unione In quilini diventò il punto di riferi mento in tutto il Paese e di lì a due anni,grazie al nostro impegno,il Sindaco del PCI,Cioni, dovette am mettere che il problema casa,esisteva e come,per cui imponemmo la costru zione di appartamenti parcheggio,prima esperienza in To scana,ma forse addirittura in Ita lia!Contemporaneamente si aprì Radio Cecina Popolare,con militanti che oltre a svolgere attività lavo rative,si trasformarono in”giornalisti”ed in cercatori di pubblicità,che permi sero l’autofinanziamento dell’emittente.

Proprio nella Radio verificammo quello che Russo Spena-un nostro deputato-denuncerà come lo sbandamento del’77,che da noi sfo ciò però nel 1980.Russo Spena ricorderà,a proposito:"L'arrivo della droga a fiumi,famiglie che si rompevano,fu una crisi esistenziale per tanti di noi".In effetti a livello internazionale il capitalismo decise di inondare scuole ed università di fiumi di droga per allontanare gli studenti dalle lotte-ma anche nei con fronti dei giovani operai si usò lo stesso sistema-,dai problemi sociali ed indirizzarli verso l’i nebetismo da tossicodipendenti!Difattti scoprimmo-anche per una”soffiata”della poli zia-,che la radio aveva una doppia vita.Quando alle 22 terminavano le trasmissio ni,la ra dio veniva illegalmente riaccesa,per lanciare segnali a tutti i tossicodipendenti della zo na,per invitarli nella sede a rifornirsi della droga.Si impose,a noi soci della Radio,l’imme dia ta chiusura dell’emittente che non riaprirà mai più.L’esercito dei tossici,aizzati da tre/ quattro”autonomi“che finiranno poi nel PSI di Bottino,tentò l’assalto alla struttura,ma-di fronte alla nostra irremovibilità-desisttero ed andarono a rifornirsi altrove.

DP dovette però farsi carico del problema “tossici”e lo facemmo.Anche questa volta cozzammo contro il muro di omertà delle istituzio ni-che al pari del problema sfratti-so steneva che nel territorio il problema droga non esistesse!!Ricordo la sera che in un Con siglio Co munale aperto,che eravamo riusciti a convocare sull’argomento,quando so stenni che molti figli dei presenti(ovviamente senza fare no mi)erano consumatori di stu pefacenti,l’Assembea fu presa da incubo e tutti volevano sapere se il proprio figlio fosse tra i tossici!!!

Nello stesso anno 1980,grazia al lavoro di ricostruzione in tutta la Regione riuscimmo a rientrare nelle istituzione con l’elezione del pro fessore Angelo Baracca nel Consiglio Re gionale della Toscana;fisico e compagno leale,onesto,mise tutto il suo impegno a disposi zione di Democrazia Proletaria e noi della zona 14 lo coinvolgemmo fino al 1989.Anche alla proincia di Livorno riuscimmo a far elegge re il professore Uberto Lupi di Porto Fer raio,consgliere provinciale,bravissima persona e compagno.Del lavoro in Regione ed in Provincia parleremo in seguito.

Ma prima di parlare dello sviluppo dell’attività politica sul territorio,è opportuno accen nare alla ricostruzione di DP nell’intera Regione. Il giorno dopo il fallimento di NSU,ad o pera di pochissimi compagni,tra cui il sottoscritto,iniziammo una lenta e difficile opera di costruzione dell’organizzazione.Non c’erano mezzi e nemmeno tempo e soldi-in quanto tutti noi ovviamente avevamo un proprio lavo ro.Io ero il più libero,avendo una libreria-in cui lavoravano anche dei miei collaboratori-per cui ogni lunedì-dovendo andare a Firenze a rifornirmi di libri-facevo il trasportatore,a mie spese,di altri compagni e nel pomeriggio si svolgeva la riunione e quindi mi organizzavo per il ritorno,lasciando i compagni a Luc ca,Pisa,Livorno per arrivare a Cecina a sera inoltrata.In quel periodo è nata la mia amici zia con il compagno Guido Tonelli,il fisico che lavora al progetto dal 13 dicembre 2011; insieme a Fabiola Gianotti,portavoce di ATLAS, presenta in un seminario al CERN i primi dati di CMS sulla presenza del bosone di Higgs intorno a una massa di 125 GeV/c.Tale evi denza viene confermata dagli ulteriori dati acquisiti nel 2012, raggiungendo la fatidica so glia statistica delle 5 sigma e consentendo,il 4 Luglio 2012,l'annuncio da parte dei due e sperimenti condotti con l'LHC dell'osservazione di un nuovo bosone compatibile con il bosone di Higgs,premio Nobel della Fisica 2013.

Fatto sta che con l’elezione di Baracca e Lupi,il nostro lavoro politico fu più coordinato,in tutta la Provincia,giacchè iniziammo un arti colato lavoro a partire dalla lotta alle produzioni inquinanti e nocive della Solvay,alla lotta all’inquinamento nelle campagne, con i nuovi compagni di Donoratico-Castagneto Carducci ed con i nuovi compagni prove nienti dai paesi delle colline pisane Montescudaio,Guardistallo e Casale Marittimo.Iniziam mo ad elaborare,progettare un nuovo modello di sviluppo,autocentrato,a partire dal ruo lo,da ridisegnare,che la multinazionale doveva avere all’intero territorio,che avrà il suo culmine con il referendum vinto-contro tutti i partiti,per la non costruzione del nuovo im pianto del monomero PVC,che la Solvay aveva intenzione di imporre.DP come David contro Golia!!

La nostra sezione si autofinanziava con un contributo di tutti gli iscritti che pagavano mensilmente in base al proprio reddito,a cui si aggiungeranno nuovi autofinanziamenti attraverso attività che imposteremo negli anni.Il nostro ruolo aumentò anche nella stessa DP provinciale e Regionale per il numero di iscritti,per l’attività politica territoriale.Impor tantissima l’iniziativa sull’inquinamento della Solvay.La multinazionale,ogni qualvolta doveva subire le ispezioni degli addetti dell’USL,per prelevare i campioni degli scarichi, veniva avvertita,dagli addetti il giorno prima,per cui la notte provvedeva a scaricare in mare i reflui inquinati e ad ripulire le acque:il risultato era sem pre acque nei limiti!!Una notte ci introducemmo,vicino agli scarichi Solvay,e prelevammo dei campioni che,poi provvedemmo a far analizzare in un labora torio privato,a nostre spese!Il risultato fu che l’inquinamento Solvay era gravissimo e per chi avesse voluto capire,sarebbe bastato di guardare la spiaggia bianca-da noi chiamata Miami beach al mercurio-,per comprendere con che livello di inquinamento si conviveva. Preparammo un esposto a nome del prof Angelo Baracca e lo presentammo alla Pretura di Cecina di competenza e,per la parte pena le,al Tribunale di Livorno.L’assurdo è che solo nel 2013 la Magistratura ha provve duto al rinvio a giudizio dei massimi di rigenti della multinazionale,per l’inquinamento pro vocato!!Sul referendum anti PVC vorrei aggiungere che,in quell’occasione,venne alla lu ce,la sudditanza dell’intera classe politica regionale al le pretese della multinazionale-sud ditanza che è sempre esistita sin da quando la Solvay decise di costruire l’impianto a Ro signano-,che hanno creato nel tempo la monocultura solvaina;gli stessi operai si sentiva no sudditi,non rendendosi nemmeno conto che,spes so morivano di malattie professio nali,mentre le loro morti venivano archiviate come causate da ARRESTO CARDIACIRCO LATORIO!!!Ma sulla natura dell’operaio Solvay bisogna onestamente aggiungere che,l’ex contadino del territorio non si è mai trasformato in ope raio cosciente;ecco perché,men tre nel resto dell’Italia i chimici lottavano per i diritti,compresa la mensa,a Rosignano Sol vay gli operai, che la mensa ce l’avevano,chiesero che fosse abolita e monetizzarono il miserevole contributo in busta paga!!!!

Forse il nostro referendum permise la presa di coscienza,da parte della popolazione,che la multinazionale si era presa troppo dalla es si e poco aveva dato.Da tener conto che e ra dagli anni ’70 che la monocultura industriale solvaina non era più al centro dello svi luppo industriale del territorio;da migliaia di operai,ci fu un drastico ridimensionamento degli occupati,e proprio negli anni’70,era già in atto la deindustrializzazione dell’intero ter ritorio,compreso il polo siderurgico di Piombino!

DP,nella zona 14 livornese era diventata un’organizzazione che ormai contava sul territo rio(eravamo il partito che svolgeva maggiore attività politicamdopo il PCIche aveva mi gliaia di militanti e che contava il 60% alle elezioni)e che era riconosciuta dai suoi molte plici in terlocutori,per cui si decise di dar vita ad un mensile,completamente autofinan ziato.Creammo una locandina pubblicitaria che veniva affissa ad ogni fermata di pull man,dell’area 14,in cui vi erano riportati i servizi necessari del territorio,cinema compresi e contornata con pubblicità che i nostri compagni-smessi i panni del militante-andavano a cercare.Con questo autofinanziamento preparammo una redazione,tutta della zona,e il giornale fu registrato al tribunale di Livorno,con direttore responsabile un giornalista di Milano.Lo chia mammo”IL TERRENO,con una vignetta di un terreno franante,sia per col legarci alla terra che franava in zona(grazie all’inquinamento chimico e da pesticidi)e sia per parodiare il giornale più diffuso della zona Il Tirreno.Il mensile resistette per molti anni e fu chiuso con la chiusura di DP di zona.Nel frattempo continuava l’esistenza dell'Unio ne Inquilini,come sindacato per la casa.Ma la svolta vera della zona fu l’incontro con al cuni agricoltori ambientalisti-che si davano da fare per colture meno inquinanti possibili. Si sviluppò quindi una scelta politica ambientalista in una DP,ancora definita-ma soprat tutto convinta-dell’operaismo più gretto e dell’uso dell’ambientali smo,come specchietto per le allodole e per fini puramente elettorali e strumentale.

Nel frattempo si svolse il Congresso Regionale che mise a nudo i limiti del partito,non pronto a quella svolta che probabilmente avreb be creato la necessaria politica ecoso stenibile,che avrebbe fatto coniugare marxismo degli anni’80 ed ecologia.D’altra parte in Italia non c’era e non c’è mai stato un vero movimento ambientalista;c’era Lega Ambien te,-con quell’intruglione e poco serio Chicco Testa-creata dal PCI,per bloccare ogni vero sbocco ecomarxista e,dall’altra tutti i falliti lottacontinuisti(gli ex trombati di Lotta Conti nua),che dopo aver tentato di entrare nel PSI di Bottino,decisero di trasformarsi in”ver di”,a cui io affibbiai il dispregiativo di verdastri.E continueranno così fino alla fine degli an ni 2008 e seguenti!

Ma tornando a DP Regionale,a cui avevo molto contribuito,al Congresso venne fuori l’Ani ma peggiore-che noi chiamavamo piusippina e piddina-che usava l’ambientalismo e la nuova politica in senso gattopardesco-e lì iniziò il processo di morte della stessa Dp,non so lo a livello regionale,ma anche nazionale.Un esempio vale per tutti.

Il sottoscritto era stato incaricato di preparare una relazione,con allegata mozione,per l’abolizione del finanziamento pubblico ai par titi.Mi misi al lavoro insieme ad altri com pagni e preparammo un documento che chiedeva al Congresso di approvare un no net to al fi nanziamento pubblico e di rinunciarvi in caso di elezione di un nostro Consigliere Regionale.La mozione fu approvata a stragrande maggioranza,il consigliere fu eletto ma la mozione fu ignorata in quanto DP regionale-con a capo il piddiupinno Gilberto Vento di Pisa-non solo non rifiutò il finanziamento pubblico ma addirittura da Firenze telefonarono al sottoscritto per chiederne la candidatura al CO RECO,un ente di controllo che i partiti usavano per le loro lottizzazioni;ovviamente il sottoscritto rifiutò!!

Quell’anno ci fu il disastro di Chernobil che convinse tutta DP ad appoggiare il referen dum sul nucleare e con il voto favorevole di tutti quasi i partiti-che in precedenza erano contrari al referendum-l’Italia respinse il nucleare e per DP fu una boccata d’aria,in una situazio ne di lento decadimento.Nel frattempo all’interno di DP si sviluppava una corren te di pensiero ecomarxista-questo per lo meno sembrava agli inizi-a cui la nostra sezione dette un grande impulso e determinò una volontà di cambiare lo stesso modo di fare poli tica.Fu al Congresso Provinciale di Livorno in cui gli ecomarxisti segnarono una loro pri ma vittoria,con la mozione che diventò maggioranza ed il sottoscritto fu eletto segreta rio.La mia prima decisione fu l’abolizione delle cariche,compresa quella di segretario.Fu una vera e propria bomba deflagrante nell’intera DP,e ciò scatenò il tentativo di impedire il lavoro politico alla DP livornese dal Comitato Regio nale e dal Nazionale.A tale proposi to avvenne un avvenimento alquanto ridicolo e patetico,che voglio raccontare.

L’attuale “vendoliana”Loredana De Petris-gretta operaista-fu mandata a Livorno per sca gliare un aperto attacco agli ecomarxisti ed al sottoscritto in prima persona.Quella stessa opportunista,due anni dopo,si scoprirà anche lei”eco marxista”!!!per cercare una pol tro na a Roma tra i verdi arcobaleno,nati proprio dagli ecomarxisti della fine degli anni ottan ta!!L’opportunista ancora oggi ricalca i palcoscenici della corrotta politica italiana sul car ro del”poeta”Niki Vendola,che di politica ne sa quanto il mio cane!Nel 1988 gli ecomarxi sti-Edo Ronchi,Gianni Tamino,io Edoardo Ravelli,il Consigliere regionale del Veneto ed un compagno di Milano(di cui non ricordo i cognomi) si costituirono in una vera e propria componente organizzata,in DP ed iniziarono ad elaborare un documento che sfocerà nel famoso documento dei 100 che determinerà si lì a poco l’uscita dal partito e la costruzio ne dei Verdi Arcobaleno.Da sottolineare che dei 100 firmatari del Documento,la più del 50% era dell’area 14,il nostro territorio!

Furono anni di aspra polemica politica all’interno di DP che porterà alla nostra uscita dal partito.Nel frattempo la nostra attività,sul e nel territorio,si espandeva in qualità ed in quantità-gli iscritti aumentarono considerevolmente-e  creammo anche un negozio di pro dotti naturali,sia per rifornire il territorio di prodotti genuini,ma anche per finanziarci:del tutto gra tui ta la mano d’opera dei compagni,ovviamente.Tutti i compagni iscritti provve devano anche mensilmente a versare la propria quota,in base al proprio reddito.

Si arrivò alla scissione nella Federazione Provinciale di Livorno-nella città si crearono due strutture-che dopo qualche mese vide la na scita dei Verdi Arcobaleno in tutta la Re gione.Ai Verdi Arcobaleno-ecomarxismo e pacifismo-che nulla avevano a che fare,al me no per il momento con i verdastri,aderì anche il Consigliere Regionale di DP,il fisico Ange lo Baracca,proprio in seguito alle modifiche pro grammatiche ecomarxiste del documen to dei 100,modifiche ottenute dal sottoscritto.Da quel momento,sia a livello regionale che a livello nazionale,ci fu una corsa a salire sul carro dei vincitori:dall’opportunista a cele berrimi”operaisti”,che ovviamente aprirono una voragine all’interno di Democrazia Pro letaria.Addirittura si mossero le truppe cam mel late di Pannella-il guru radicale-ed il sotto scritto fu costretto a subire l’affronto di  dover presentare alla cittadinanza di Livorno,il radi cale Rutelli-che io consideravo e considero ancora oggi il NULLA!,politicamente par lando e che di carriera ne ha fatto tanta e diciamo lo pure,negativa per la sinistra!!

L’occasione fu la presentazione del Rutelli a candidato dei Verdi Arcobaleno alle Elezioni Europee.Immediatamente chiesi un incontro urgente con Ronchi,e Tamino,ma il solo Ta mino ebbe il coraggio di venire a parlarmi e questo mi dispiacque molto.Con Edo c’era un rapporto di amicizia,decennale,e lui era anche ospite,durante le vacanze a casa mia. Fu  proprio durante il periodo delle vacanze,che buttammo giù l’idea del progetto ecomar xista.Subito dopo le elezioni europee gli ormai snaturati Verdi Arcobaleno decisero di al learsi con i verdastri e fu allora che si determinò la mia decisione di abbandonare l’at tività politica;decisione che avvenne immediatamente dopo l’incontro con Gianni Tami no,che era De putato Europeo,il quale ebbe la sincerità di riferirmi tutti i giochetti che si stavano realizzando a Roma!!Gianni mi disse:”Il nostro pro getto ecomarxista è fallito!Per contare qualcosa l’unica strada è l’unificazione con i Verdi!”.Mi aggiunse di prendere in mano il costi tuendo Comitato Regionale Toscano e presentare la mia candidatura alle elezioni regionali!Al che io gli risposi che non ci stavo e che terminava la mia attività poli tica.Ringraziai Gianni per la sua onestà politica e sincerità chiudendo la mia attività tren tennale politica.Non me la sentivo di violentare me stesso,come mai avevo fatto.E così dopo 30 anni-dalla manifestazione del luglio’60,cono la magliet ta a strisce,contro il go verno fascista di Tambroni-decisi che non avrei mai più svolto attività politica e da allora-salvo la brevissima pa rabola Ingroia-non ho più nemmeno votato,per ben 23 anni!!

Prima di concludere questa breve e succinta vita di Democrazia Proletaria dalla provincia di Livorno,è indispensabile far conoscere al cune iniziative,dal sottoscritto portate a ter mine,e che crearono scandalo all’interno dell’organizzazione”rivoluzionaria”,quale si rite neva DP.

Quando fui eletto coordinatore provinciale-senza alcuna retribuzione,e continuando a versare la mia quota mensile,come sempre-ogni mattina andavo a Livorno in federazio ne,a mie spese.E in federazione scoprii alcune anomalie che immediatamente cercai di bloccare, pur se i compagni di Livorno,quelli battuti al Congresso,continuarono nel loro comportamento da vecchi politicanti.Successe che dovendo compilare il bilancio della Federazione Provinciale e spedirlo a Roma,mi resi conto che i compagni di Livorno ave vano messo nel bilancio di DP locale,i soldi dell’Unione Inquilini;un’associazione sinda cale contro gli sfratti,di cui avevano utiliz zato i fondi per attività di partito.Fui costretto-a futura memoria-a mettere in evidenza tale anomalia che noi di Cecina non c’eravamo mai sognati di compiere,perché il sindacato non era la cinghia di trasmissione del partito e anche perchè non si potevano utilizzare i soldi degli sfrattati e degli inquilini per DP!!!!!Ciò creò attacchi alla mia persona,da parte del Comitato Regionale,così per altre mie ini ziative di etica politica,giudicate con la solita morale,affatto gramsciana:”I panni sporchi si lavano in famiglia”!!Non ho mai saputo co sa fecero a Roma delle mie annotazioni sottolineate sul bilanci di Livorno.

Ma quello che rese il dissenso pubblico,sulla questione morale,fu un avvenimento molto più grave.Già il coordinamento provinciale a veva ordinato al nostro consigliere comuna le e a quello provinciale di rinunciare alle prebende-quali lo stadio gratis,i parcheggi gra tuiti e robacce del genere-in quanto un partito che vuole moralizzare la vita pubblica,cor rotta,deve essere esso stesso uno specchio.

Un giorno lessi su Il Tirreno una strana interrogazione del consigliere comunale democri stiano,Kutrufà,al Sindaco di Livorno,che ci ri guardava.Il democristiano chiedeva se fos se vero che gli impiegati comunali,facenti riferimento a DP,sarebbero stati distaccati al montaggio della festa di DP che si stava svolgendo alla rotonda dell’Ardenza.Il Sindaco, pacatamente,rispose che essendo tale“usan za”valida per tutti i partiti,non vedeva cosa ci fosse di strano.Al che presi carta e penna e inviai una lettera aperta al Sindaco di Livor no per chiedere a quanto ammontasse il costo dei dipendenti comunali,distaccati per i 3 giorni,in quanto noi avremmo provveduto a rifon dere il Comune,precisando:DP E’E DE VE ESSERE UNA COSA DIVERSA DAGLI ALTRI PARTITI!!.Questo provocò una rivolta in terna a tut ta la DP della Toscana,per cui,io diventai il nemico numero uno!!

E per finire è d’obbligo raccontare l’abbattimento di una costruzione abusiva e clientelare a Marina di Bibbona:il Bagno Venere.

Un giorno a metà degli anni ’80 ci fece visita un privato cittadino di Cecina,il signor Gior gio Marconi,proprietario di uno stabilimento balneare,a cui era stato negato il legittimo ampliamento,mentre era stato autorizzato,dal Comune di Bibbona,la licenza per la costru zione di un altro bagno,letteralmente attaccato al suo.Per intenderci,l’ampliamento era stato concesso ad un terzo!!Iniziammo a studiare,con architetti compagni,l’intera situa zione-e dopo alcune titubanze,poi risolte-iniziammo una battaglia che si con cluderà alla fine degli anni’90,con l’abbattimento della costruzione abusiva.L’indagine sul Bagno Ve nere portò alla luce un verminaio che coinvolgeva il PCI ed il PSI,che governavano da an ni e anni il territorio,ma anche la DC che cogestiva il potere con essi.Proprio sul bagno Venere,il protagonista faceva riferimento ad un boss della Casa per anziani di San Pietro in Palazzi che,oltre ad essere un boss democristiano,era anche il”figlioccio” del”preto ne”che spadroneggiava a San Pietro in Palazzi!!Fatto sta che vennero fuori tutti gli”affa racci”dei politicanti che imperavano nella provincia di Livorno.Il sottoscritto ricevette inti midazioni di ogni tipo,ma la lotta andò avan ti senza alcuna perplessità.Mentre perfino in Dp regionale vi erano perplessità.Con l’aiuto del consigliere regionale e dei deputati Ron chi e Tamino,furono coinvolti il Consiglio Regionale Toscano,il Presidente della Regione e il Parlamento Nazionale.Ma ciò che portò l’evento alla ribalta nazionale fu una marcia, che facemmo con una croce in spalla da Bibbona Marina al Consiglio Regionale,dove i manifestanti furono ricevuti dal presidente della Giunta Toscana;dopo si aprì un dibattito in Regione,che portò al ritiro della licenza al nuovo ampliamento e alla sconfessione del PCI di Livorno,che aveva permesso tale violazione di legge,in combutta con il PSI e la Dc.

Questa battaglia si concluse con la nostra vittoria,pur se DP non esisteva più ed il sotto scritto era fuggito dall’Italia,per lo schifo in cui era caduto il Paese.Me ne andai non prima di aver determinato l’avvenuta distruzione di DP,una creatura che avevo anche creato e a cui avevo dedicato gli anni migliori della mia militanza.

Andria 31 ottobre 2013